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Autore: Cocol_Sasso_97    11/07/2012    6 recensioni
"Osservò le perline che si scontravano tra loro ad ogni suo movimento e sorrise, ripensando al significato di ogni colore… Pezzi di plastica che per lei avevano un grande valore perché ogni colore c’entrava con Ace. Era la collana di Ace."
"Si sentiva più sicura di sé dopo l’ennesimo incontro con Ace.
- Non devi farti mettere i piedi in testa Hana – le aveva detto l’ultima volta - È vero che hai un anno in meno di loro e che sei femmina, ma non importa, non puoi farti trattare così! Quando io non ci sono a difenderti come fai eh??? –
E aveva completamente ragione. Non poteva contare sempre su Ace, lui non ci sarebbe stato sempre per lei, era un pirata e doveva vivere le sue avventure!"
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Gli incontri di Portuguese D. Ace'
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Prima vorrei spiegarvi un attimo la struttura della FF...
Allora, ogni colore è un ricordo diverso...
Il colore rosso e viola ha due sfumature perché sono
due ricordi diversi e i ricordi non seguono l'ordine cronologico...
Spero che non abbia fatto troppi casini :P
Vi lascio leggere ^^

La collana di Ace


Il leggero venticello che si era alzato scompigliava i lunghi capelli scuri della ragazzina di appena 13 anni. Osservava le due grandi lapidi marmoree davanti a sé, gli occhi inespressivi e arrossati di una ragazza che aveva già pianto troppe lacrime. Le iridi chiare schizzavano da una tomba all’altra, come se non volesse capacitarsi che due grandi uomini come loro se ne fossero andati sul serio, due uomini come Barbabianca e Portuguese D. Ace.
Le mani che giocavano frenetiche con una lunga fila di perle colorate.
 – Ciao Ace, stavolta vengo a trovarti io! – fece la ragazzina sorridendo tristemente sedendosi a terra, davanti alla lapide del ragazzo.
Osservò le perle che si scontravano tra loro ad ogni suo movimento e sorrise, ripensando al significato di ogni colore… Pezzi di legno che per lei avevano un grande valore perché ogni colore c’entrava con Ace. Era la collana di Ace…
Osservò una delle poche perle rosse, e sorrise.
Il rosso rappresenta forza e sicurezza.
Le stesse che acquistava quando incontrava Ace.
Il rosso era l’incontro.
 
- SMETTETELA! – urlò la ragazzina con le lacrime agli occhi, mentre due ragazzi di 11 anni saltavano sopra le tante collanine e braccialetti di perline per terra.
- Zitta Hana! Hai solo 10 anni e sei donna non puoi fare niente! – rise uno dei due.
- Lei forse no, ma io pensate che possa fare qualcosa? – chiese un ragazzo con capelli scuri abbastanza lunghi e il viso lentigginato. – Chiedetele scusa su! - Li aveva alzati da terra, tenendoli per la maglia e li guardava, aspettando una risposta.
- Perché dovremmo? METTICI GIU O CHIAMIAMO NOSTRO PADRE! –
- Oh fate pure, ma dovrete spiegargli perché saltavate sulle collanine di questa bambina no? –
I due deglutirono, sapendo che al padre non sarebbe andata bene un motivo futile come “ci annoiavamo” e, stringendo i pugni, sibilarono un – Scusa Hana… - che guardava la scena divertita.
- Ma che bravi… E ora promettete di non farlo più? –
- Non puoi darci ordini! –
- Se non volete il culo arrosto sì – disse pacato indicando un pezzo di legno sulla strada e facendolo bruciare sotto lo sguardo stupito dei due.
- V… Va bene, va bene! Non lo faremo più promesso! Ora lasciaci! – piagnucolarono loro. Lui sorrise e lascio cadere i bambini che scattarono subito in piedi e corsero via urlando – Aiuto! Un piromane! E pazzo! Voleva darci fuoco al sedere!!! –
La mora rise divertita – Grazie mille… -
- Ace, - fece lui – mi chiamo Ace, tu? -
- Hana! Voglio ringraziarti, ma quei due idioti hanno distrutto tutte le mie collanine… - fece sedendosi a terra e raccogliendo le perle di legni ancora intere.

- Belle – fece prendendo una perlina rossa in mano – le hai fatte tu? –
- Si, - annuì lei – sono collane e braccialetti che hanno un significato, e cerco di venderle per fare qualche soldo… -
- Anche quella che hai al collo ha un significato? – chiese porgendole le perle raccolte.

- Oh si, me l’ha fatta il mio nonnetto… Cioè non era proprio il mio nonnetto mi aveva adottata… Mi ha spiegato i significati dei colori… E mi ha fatto questa collana coi diversi significati! –
- Bello! – fece lui – Allora fai lo stesso per me! Ti verrò a trovare ogni tanto e quando la collana sarà pronta me la darai! –
- Ma ci vogliono anni per farne una così, ci vogliono le emozioni di tanti incontri! –
- Verrò a trovarti, promesso Hana! –

 
- ACE! – urlò la ragazzina – Sei tornato! -
Erano passati 2 anni dal loro primo incontro e appena il ragazzo ne aveva l’occasione andava a trovarla, rendendola molto felice.

- Ehi Hana! Come va? Sei cresciuta ancora! – esclamò sorridendo.
- Certo, sto diventando una signorina! – fece passandosi una mano tra i capelli.
- Se, ma sei ancora una mocciosa! – rise il moro – Quelli ti hanno dato altri problemi? –
- Nono, ho imparato a difendermi! Sono forte ora! – spiegò facendo una linguaccia.
- Va bene… Va bene… Andiamo a mangiare qualcosa che sto morendo di fame! –
- Offri tu! –
- Come sempre… -
- Ehi io ti sto facendo la collana! –
- Ma non era un regalo per ringraziarmi? – rise lui – Comunque… Come va la collana? –
- Quasi finita, ha una lunghezza quasi giusta… Mancano due o tre perline quindi devi venire a trovarmi ancora un po’! – fece sorridendo.
Ace annuì, le labbra incurvate in un sorriso ignaro che non sarebbe più potuto tornare a trovare quella ragazzina. Ragazzina che si sentiva più forte ogni volta che lo incontrava, che acquisiva sicurezza in sé stessa ad ogni incontro…

 
Gli occhi scuri di Hana scivolarono con un sorriso triste sulle perle verdi. A differenza delle rosse erano più numerose.
Il verde rappresenta speranza, perseveranza…
Emozioni che Hana provava quando Ace non era con lei…
Il verde rappresentava il suo bisogno di lui.
 
Aveva bisogno di lui.
Si sentiva abbandonata e aveva bisogno di Ace.
Non voleva rimanere nuovamente sola, le era bastata la perdita del suo nonnetto.
Eppure anche Ace era ripartito, se ne era andato così come era comparso e lei non sapeva se avrebbe mantenuto la promessa e sarebbe tornato a trovarla.
Almeno, per prendere la collana che stava facendo per lui.
Alzò lo sguardo dal cuscino che teneva stretto e osservò le perline di legno sul tavolo. Per l’ennesima volta quei due stupidi le erano andati contro e le avevano distrutto braccialetti e collane, ridendo come sempre.

“Se ci fosse stato Ace non l’avrebbero fatto” pensò subito lei. Lo sguardò vagò per la stanza, finendo sulla collana per il ragazzo appena iniziata con una perla rossa, la perla che rappresentava il primo incontro.
Un debole sorriso le si dipinse in volto. Doveva avere fiducia in Ace!
Prese una perla verde e la infilò nella filo scuro. Scivolò velocemente senza intoppi fino all’altra perla rossa facendola scoccare l’una contro l’altra.

- Speranza, come la speranza che tu mantenga la promessa di tornare a trovarmi Ace, e perseveranza, perché continuerò a fare collane e braccialetti con le mie perle, anche se quei due idioti me le distruggeranno! – disse decisa e tornando al tavolo che utilizzava per lavorare.
Un solo pensiero vagava per la sua mente, un sincero “Grazie Ace!”

 
Con movimenti leggeri la mano di Hana strinse piano le perle gialle sorridendo ripensando a quanto era felice quando le metteva nella collana.
Giallo vuole dire allegria, e il giallo rappresentava infatti la felicità della ragazza nel leggere sui giornali i successi di Ace e della ciurma di Barbabianca…
 
- Ehi guarda! -
- Che cosa? –

- La ciurma di Barbabianca l’ha fatta di nuovo alla Marina! –
Hana alzò lo sguardo verso i due uomini che commentavano le gesta dei pirati davanti a sé.
- Dove andremo a finire se la Marina non riesce a fermare dei pirati così? –
- Ho sentito dire che sono molto forti… -
- Sono pur sempre pirati, non meritano di vivere e… -
- Lei li conosce? – chiese improvvisamente Hana, interrompendo i loro discorsi.
- No ragazzina, ma i pirati sono tutti uguali, meschini, che pensano solo a loro stessi e … -
- Non può dirlo. – ribatté infilando una perla gialla nella collana di Ace, simbolo del suo successo contro gli uomini della Marina – Non sono tutti così –
- Come se tu ne conoscessi ragazzina – intervenne l’altro uomo in aiuto del primo.
- Infatti io ne conosco uno, e non è affatto come dite voi… -
I due uomini si guardano e scoppiarono a ridere.
- Beata l’innocenza dei giovani! – esclamarono – Continua a vivere nel tuo mondo di rose e fiori ragazzina, crescere è doloroso! – fecero andandosene.
- Oh, ma io crescerò e spero proprio di non diventare come voi, che siete pieni di pregiudizi… Ace non è come lo descrivete! -
- Giusto! – esclamò la voce di Ace dietro di lei – Ma di che parli? –
- Ace! – urlò lei – Non si origlia! -

 
Le labbra incurvate in un sorriso e la mente persa nei ricordi, la ragazza sfiorò le perle viola… Come numero erano più o meno come quelle rosse, ma senza le perle color scarlatte non ci sarebbero state quelle viola
Quelle viola erano simbolo di metamorfosi, di cambiamenti e questi erano cambiamenti che la ragazza aveva avuto dopo ogni incontro col ragazzo.
 
Si sentiva più sicura di sé dopo l’ennesimo incontro con Ace.
 
- Non devi farti mettere i piedi in testa Hana – le aveva detto l’ultima volta  - È vero che hai un anno in meno di loro e che sei femmina, ma non importa, non puoi farti trattare così! Quando io non ci sono a difenderti come fai eh??? –
 
E aveva completamente ragione. Non poteva contare sempre su Ace, lui non ci sarebbe stato sempre per lei, era un pirata e doveva vivere le sue avventure!
Nel vedere i due ragazzi avvicinarsi a lei ridacchiando prese un respiro profondo e si alzò in piedi.
- Ancora qui Hana? – fece ridendo uno dei due – Non ti bastano le collane già rotte? –
- Sono proprio brutte! – commentò l’altro – Ci credo che sei povera, se speri di guadagnare così! –
- Mi ha insegnato mio nonno a farle, non saranno stupende ma non fanno nemmeno schifo. Rompetene una e vi rompo il naso. – disse, con tutto il sangue freddo che aveva in corpo, l’adrenalina che le scorreva nelle vene.
- Ah si? Non credo, sei femmina! – rise uno rompendo sotto il piede una collanina – E ora che fai? Vai a piangere da quel pirata? Oh ma non c’è che peccato! –
Hana fu scossa dalla rabbia e con tutta la forza che aveva in corpo tirò un pugno sul viso del ragazzo, sotto lo sguardo incredulo del fratello.
- MA COME TI PERMETTI?!? – urlò, rigoli di sangue che gli colavano dal naso – SE VA BENE MI HAI SPACCATO IL NASO! –
- Ve l’avevo detto! – esclamò lei ignorando il dolore alla mano.
- Lo diremo a nostro padre! – urlò nuovamente.
La risata di Ace risuonò nell’aria mentre atterrava al fianco della ragazza – Diteglielo pure ma lei si è solo difesa no? E poi… Che vergogna, essere picchiati da una donna! –
I due fecero una smorfia e corsero via spaventati seguiti dalle risate di Ace e Hana.
- Sei stata brava Hana! – disse dopo un po’ mentre le fasciava la mano dolorante – Anche se devi imparare a tirare i pugni, non puoi romperti un pugno per così poco! –
Lei arrossì e annuì – Beh tu mica mi hai insegnato… -
- Allora prima o poi lo farò! – rise lui…

 
Quel prima o poi non ci fu mai…
- Ace… perché mi hai abbandonato pure tu uhm? – sospirò tra le lacrime mentre tentava di mettere una perla nera, simbolo di lutto, nella collana di Ace – Mancavano due perle Ace, e la collana era finita… Volevo regalartela… MA SEI ANDATO VIA PER SEMPRE! – urlò coprendosi gli occhi, come per nascondere quelle lacrime che aveva a lungo trattenuto.
Prese un respiro profondo e si asciugò gli occhi col dorso della mano, e infilò la perla nera, pronta a completare la collana con una nodo, ma si bloccò, ripensando alle parole del nonno quando le aveva insegnato il significato dei colori.
Sorrise e prese dalla borsa che aveva a tracolla una perla blu oltremare e la infilò nella collana, per poi farci un nodo e lasciarla dalla lapide – Sai Ace blu vuol dire tranquillità e pace che ora puoi avere… Ma per i cinesi e simbolo di immortalità, perché tu vivrai sempre nei cuori di chi ti ha conosciuto… Grazie di tutto Ace… -

Spazio Autore
Mi odio. Ogni volta che mi viene in mente una FF su Ace viene peggio di come me la immaginavo inizialmente e con un finale triste ç.ç
Non ne posso più di scrivere della morte di Ace ç_ç
Sul serio nn ho niete da dire, torno a deprimermi...
Spero che la FF vi sia piaciuta comunque!
Un bacione
Cocol_Sasso_97
   
 
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