Storie originali > Epico
Segui la storia  |       
Autore: La sposa di Ade    14/07/2012    5 recensioni
Vide la terra avvicinarsi sempre di più, si sentì inghiottire da essa, si sentì trascinare giù e lei non era l’ unica ascendere, c’ erano anche le sue lacrime, ma per un attimo solo ebbe l’ impressione che colui che la stesse trascinando giù si fosse fermato un attimo, come per prendere aria prima di un’ immersione, o un momento da imprimere nella memoria, un’ ultimo sguardo al mondo dei vivi.
Poi sprofondarono.
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Death.
Freddo, sotto e dentro di lei. Una sensazione spiacevole. Dove si trovava?
Il buio la circondava, le sembrava di non esistere più, tutto intorno a lei era sfocato, il buio opprimente.
Un odore acre la ridestò lievemente, spingendola ad alzare la palpebre che sembravano pesare come macigni, un soffitto alto di pietra grigia attraversato da rami di scuri rampicanti, che potevano benissimo sembrare tante mani dalle dita scheletriche intrecciate.
Rabbrividendo si mise a sedere, i palmi delle mani a contatto con il freddo della pietra, si trovava in un ampio spazio rettangolare, sola. Alzandosi barcollante e insicura si guardò intorno, notando alte colonne abbracciate da rovi e da fiori ghiacciati, c’ era tanto freddo che il suo fiato si trasformava in piccole nuvolette di condensa.
Si avvicinò titubante al bordo più vicino, si aspettava di vedere fiamme profonde e scure, anime che urlavano e pregavano disperatamente di essere liberate, perché lo aveva capito, quella non era la terra, e di certo non poteva neanche essere l’ Olimpo. Ma lei non era morta, non poteva morire, ma non riusciva a spiegarsi il perché si trovasse negli Inferi.
Inaspettatamente oltre la pietra grigia vide ghiaccio, scuro, e sembrava che fosse vivo, sembrava fissarla e volerla intrappolare delle sue spire di vapore ghiacciato. Non aveva mai immaginato che il mondo degli Inferi potesse essere un posto così freddo e desolato, si era aspettata di essere circondata da fiamme e anime dannate, quando l ‘unica cosa che sentiva erano i brividi che le correvano sulla pelle.
Da quella distesa agghiacciante emerse una figura, inizialmente dello stesso colore del ghiaccio, camminava verso di lei, lentamente e senza distogliere lo sguardo dal suo volto. E lei rimase intrappolata in quegli occhi accesi come braci ardenti, che contrastavano splendidamente con il pallore del viso, si sentì avvolgere da una stretta forte e fredda, le sue braccia l’ avvolgevano e le loro labbra si toccavano, dentro di lei sentì il fuoco impadronirsi di lei, quel fuoco che si era aspettata di vedere lì intorno la bruciava ora dall’ interno. E si sentì bene, tutte le ombre presenti nel suo spirito, quelle che la facevano sempre sentire a disagio e fuoriposto, con quel contatto sentì solo il benessere.
Fulmini si abbatterono intorno a loro, colpirono le colonne avvolte da rovi intirizziti. Istintivamente la fanciulla si strinse al Dio che l’ aveva rapita, spaventata da ciò che stava accadendo intorno a loro.
“Diventerai la regina degli Inferi” Le sussurrò lui all’ orecchio e prima che Persefone potesse replicare Ade premette contro le sue labbra un melograno, facendole inghiottire a forza qualche seme.
“Ade!” Una foce forte e tonante, come la più grande delle tempeste rimbombò intorno a loro, poco prima che una figura alta e possente, dalla lunga barba castana e occhi color del grano si presentò davanti a loro.
“Demetra rivuole sua figlia.” Disse con voce autorevole il padre degli Dei piantando nella pietra dura la folgore e allungando l’ altra mano verso di loro.
“Sei arrivato tardi fratello, ormai non può più andarsene.”
“Cosa hai fatto Ade?” La rabbia sgorgava dai suo occhi e dalle sue parole.
“Ha mangiato un frutto degli Inferi, è legata a questo posto ormai.” Disse trionfante il dio degli Inferi stringendo ancora di più la presa sui suoi fianchi mentre Persefone tentava di allontanarsi.
“È così?”
“Non intero, solo qualche seme.” Disse debolmente mentre le lacrime premevano contro gli occhi per uscire, ancora le braccia di Ade si strinsero attorno a lei, non senza una certa delicatezza.
Gli occhi del Padre degli dei si strinsero.
“Non posso permettere che il mondo degradi in questo modo, Demetra è disperata e tutto sta morendo.” Sembrò riflettere un attimo, senza distogliere lo sguardo dagli occhi infuocati del fratello “È deciso, passerai metà dell’ anno con tua madre e metà negli Inferi, purtroppo è il massimo che posso fare. Ora vieni.” Di nuovo, le porse la mano. La fanciulla si allungò, sentendo tuttavia le braccia di Ade attorno al suo corpo, che però, seppur riluttanti, la lasciavano andare. Si volse solo una volta indietro e incrociò gli occhi del Dio che la guardavano con un misto di rabbia e tristezza, ma fu solo un momento, perché la luce la circondò e lo scenario lugubre degli Inferi svanì. 

Si gettò tra le braccia della madre, gioendo nel sentire il contatto con la sua pelle calda, il battito accelerato del suo cuore e le sue labbra sui suoi capelli, mentre il mondo rifioriva intorno a loro di una nuova Estate. Eppure sentiva che le mancava qualcosa, era a disagio con tutta quella luce, si sentiva esposta, nuda, fuori posto.

E in un giorno d'Estate m'accorsi di come in me vi fosse un'infinita notte d'Inverno.*

 

E con questo minicapitolo siamo arrivati alla fine, spero solo che questo mio capriccio vi abbia soddisfatto a sufficienza. Grazie per aver letto.
* Il periodo in cui Persefone sta lontana dalla madre diventa l‘ Inverno, mentre quando torna sull’ Olimpo arriva l’Estate; spero di aver reso bene l’ idea con l’ ultima frase :) e ho dovuto cambiare il banner perché l' altro me lo metteva 3 volte >.< maledetto EFP...





  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Epico / Vai alla pagina dell'autore: La sposa di Ade