rise come una bambina appena l'onda le solleticò il piede affusolato. La osservai estasiato, non riuscendo a capacitarmi del perchè una simile creatura perdesse le sue giornate in mia compagnia. Si accorse che la stavo guardando. Sorrise da sembrarmi una visione. " cosa c'è? " scossi la testa: " niente. " Si appoggiò al mio petto e la avvolsi in un abbraccio. Era gelida. Le misi la giacca sulle spalle. Restammo in silenzio, poi ad un tratto: " Sai.. " disse fissando l'oceano: " vorrei tornare in mare almeno un'ultima volta. " Le presi la mano, costernato per la sua sofferenza: " ti prometto che ti ci riporterò." esclamai per alleviare la sua angoscia. " Te lo giuro Seira. " Lei alzò gli occhi verde smeraldo e avvicinò le sue labbra alle mie: " ti amo. " Fu un sussurro quasi impercettibile, ma bastò a farmi sciogliere il cuore. In quel momento pensai - che sciocco - che tutto sarebbe andato per il meglio. Mi sbagliavo.