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Autore: Aven90    18/07/2012    1 recensioni
Prefazione. Che titolo cretino. Questo è quello che state pensando, vero? Beh, ma io non avevo intenzione di scrivere un giallo serio, e quindi va bene anche questo. Ma non troppe battute, ci sono anche le parti serie.
NB: Contiene parolacce. Vietato ai minori di 18. 18 secoli. Se hai meno di 1800 anni non puoi leggere questa storia, quindi vai subito al comune per falsificare la carta d’identità, marsch. Ogni riferimento a cose, persone, animali, personaggi fantastici non di mia proprietà è puramente casuale e comunque non teso ad offendere.
Genere: Parodia, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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E così fu, anche se Whiskers non era tanto d’accordo.

“E picchì t’e raccuntari chi fazzu cu me muggheri a nuatte?” (E perché mai dovrei narrarti di ciò che faccio con la mia consorte durante la notte?)

Christian rispose “Devo togliermi questo dubbio, nel mentre che Anthony finisce la sua ricerca”

Whiskers “Ha cominciato oggi, avoglia di aspettare”, ed era per quello che acconsentì a farsi interrogare da Christian.

Così si sedette al tavolo dell’interrogatorio, che assomigliava un po’ a quello del CBI del telefilm The Mentalist.

Whiskers disse “Devo dire che non avevo mai provato a guardare questo posto con gli occhi dell’interrogato”

Christian lo provocò “Farà meglio ad abituarsi, allora, perché se non mi convincerà riceverà altre domande dal sovrintendente e dal procuratore, oltre che sarà esposto al pubblico ludibrio, e lo sai chi è Paula”

Whiskers annuì “Proprio stamattina al telegiornale è passato un servizio su di me e su quanti chili sto mettendo in questi giorni, interpretandolo come un menefreghismo da parte mia. Ma che ci posso fare se quando sono nervoso mangio?”

Christian rispose “Non l’ho portata qua certamente per sentire i suoi problemi di peso, ma per farmi raccontare che fa lei dalle tre alle 4 di notte. Si ricordi che se ha un alibi credibile anche solo per una notte tra quelle dove ci sono stati decessi, allora è scagionato automaticamente, se stiamo considerando tutti gli omicidi come seriali”

Whiskers lo corresse “A-a-a: hai dimenticato la parolina magica”

Christian ricordò “Ah già: qualunque cosa dirai sarà usato contro di te”

Whiskers annuì soddisfatto e cominciò “Dunque, dalle tre alle quattro del mattino io dormo. Ebbene sì, mio caro Jackson, te lo puoi fare dire da mia moglie Petulia e dal mio cane, il commissario Rex Fuffibau”

“Fuffibau? Che ca…”

“E fattelo dire dalla mia figlia piccola, che lo chiama così”

Christian finì il suo appunto e disse “Beh, può essere che soffre di sonnambulismo?”

“Non direi”

“Grazie al cazzo, chi è sonnambulo non lo sa. Mi dovrà fare avere il certificato medico dal dottore. Ok, per adesso lei è pulito, il prossimo!”, e arrivò Lucinda.

Christian disse “Ok, Lucinda. Cosa fai dalle 3 alle 4 di notte?”

Lucinda arrossì “Oooh Christian, subito dritto al sodo, come piace a me, sodo”

Christian le rispose “Ho premura, devo interrogare ancora Anthony e Mary”

Whiskers adesso si trovava dall’altra parte della stanza e sentì quest’ultima battuta dall’altoparlante, così chiese a Robert “E te, non t’interroga?”

Robert gli ricordò “Ma se stiamo giocando nella stessa squadra, che cazzo mi interroga a fare?”

Whiskers disse “Hai ragione, ma per ogni evenienza… dov’eri stanotte?”

Robert rispose tranquillo “Dormivo a casa della sorella di Christian, con due bambini e il marito. Se avessi fatto casino con la porta sarei stato sentito, Brenda ha il sonno leggerissimo”

Whiskers si stizzì “Cazzo, sei pulito. E anche Jackson, che non avrebbe mai ucciso la signora Corinne, per come l’ha difesa il giorno del suo funerale”, e tornarono a guardare dentro la stanza, dove Lucinda si trovava sopra al tavolo per cercare di baciare il suo interlocutore nella lingua.

Christian disse “Eee bastaa, sei pulita, vai ora”

Lucinda disse “Grazie amore mio, che non sospetti di me”, ed entrò Anthony, il quale esordì senza mezzi termini “Ti rendi conto che stai togliendo tempo al mio pool di pulle?”

Christian non rispose “Dove si trovava lei all’ora dei decessi?”

Anthony rispose “Dove dovrei essere? A letto, e ti assicuro che lo scopriresti se esco fuori la notte perché sotto casa mia c’è una gioielleria con la telecamera a circuito chiuso messa fuori, quindi ti basterebbe controllare la data e l’ora desiderata e controllare che non passo di là, perché altrimenti mi vedrebbe”

Christian sogghignò “Un po’ traballante. E come faccio a sapere io se lei non abbia manomesso la telecamera oppure abbia rubato le videocassette con le date in questione?”

Anthony rispose tranquillo “E qui ti volevo. Sono disposto anche ad aprire la mia casa per fartela perquisire anche senza mandato, così controlli. Più di così…”

Christian incalzò “Sei molto sicuro di te… io ti potrei dire che nascondi le videocassette in un altro luogo, quindi per ora sei sospettato. Ora tocca al primo indiziato! Mary!”

Mary disse “Non capisco perché ce l’hai con noi donne”

“EH? Ma se ho appena inserito l’ispettore tra gli indagati e ho scagionato Lucinda?”

“Ma se Lucinda te la sbatte in faccia e sanno tutti che tu odi sia l’ispettore che il commissario…”

Christian fece spallucce “Vedila come vuoi. Intanto mostrami il tuo alibi”

Mary disse “Lo sai bene che abito nella grande città, e che a quell’ora i bus non passano facilmente”

Christian le rispose “Beh, ma potresti sempre prendere la tua macchina”

“… che in questo momento è dallo sfasciacarrozze, quindi non mi sono imputabili gli ultimi omicidi, forse forse solo il primo, visto che vivo da sola e il mio cane non è un testimone”

Christian si ritrovò incastrato “Bene, per inchiodarti allora dovrò per forza perquisire la tua casa. Bene, per adesso ho finito, ma sappiate che vi terrò d’occhio tutti, puliti o non puliti, come uno spaventapasseri con le cornacchie”

Whiskers si illuminò “Allora lo ammette! Hai fatto outing, che bello!”

Anthony gli disse “Beh, sapeva che tanto lo avremmo incastrato. Buon per lui che ha confessato subito”

Robert scosse la testa mentre i due ballavano la solita tarantella, poi si fece raggiungere da Christian per uscire a riflettere, come facevano spesso in quel periodo.

Ma prima di uscire, trovarono un capanello di giornalisti capeggiato da Paula.

Questa per poco non rompeva qualche dente per come metteva il microfono sotto al naso “Qualche dichiarazione? Whiskers si dimetterà, nonostante le parole vuote di fiducia da parte di Donington?”

Ma Christian e Robert fecero i sostenuti e non proferirono parola, nonostante le domande si fecero più incalzanti “Avete almeno un’idea? Un sospetto? State progettando un capro espiatorio? Una dichiarazioneee!”, e per poco un camion non la metteva sotto, perciò desistette e tornarono tutti al cespuglio finto per appostarsi accanto la centrale.

Senza saperlo, i due investigatori passarono davanti l’abitazione del dottor Stein, il quale questa sua riottosità nel rilasciare una dichiarazione non lo rendeva limpidissimo, ma quando videro un uomo saltellante di gioia per essere guarito, si resero conto che era davvero un grand’uomo.

Christian non resistette a fargli una domanda “Di cosa eri malato?”

“Tumore al pancreas, e Stein mi ha guarito miracolosamente. Lui dice che è solo la mia forza di volontà, ma io so che è la sua mano santa a guidarlo! Viva il Dottore!”, e gli altri passanti urlarono “VIVA IL DOTTORE!”

Robert commentò “Beh, cosa c’è da essere felici con un assassino in circolazione… io dico che l’assassino è lui. Prescrive le pillole al cianuro e poi via via che le persone se le prendono muoiono, senza che lui si sposti da casa sua”

Christian si allarmò “In effetti… dato che non vuole rilasciare dichiarazioni, questo rafforza la tua tesi e scagionerebbe Anthony e Mary in un colpo solo. È giunto il momento della chiacchierata con Stein”, così si avviarono verso la sua segretaria e Christian disse senza mezzi termini “Desidero un appuntamento col dottor Stein”, aveva deciso di giocare al suo stesso modo.

La segretaria controllò l’agendina “Mmm… mercoledì alle 9 e mezza. D’accordo?”

Christian sorrise “È perfetto. Grazie e arrivederci”

Robert disse “Dovrà sputare tutto, questo bastardo”

“Puoi contarci, con o senza mandato lo costringerò a dire tutto quello che sa, anche a costo di minacciarlo con le sue stesse pillole”.

e così il mercoledì divenne il punto cruciale del caso, ma c’era prima martedì da affrontare, il che voleva dire secondo giorno di ricerche per il pool di Anthony.

Robert chiese all’amico “Secondo te, quando finirà la farsa del pool?”

Christian trattenne una risata “Non prima di una settimana. Facciamo prima noi a parlare con Stein che loro a concludere le ricerche, dovrò dire a Barbara di collaborare…”

 Robert si incuriosì “Barbara? Non sarà mica la ragazza del quartiere malfamato dell’altra volta? Come mai la conosci?”

Christian dovette ammettere “Ebbene sì, amico mio: una volta ero uno di loro, mio fratello con tutte le sue idee hippy mi ha trascinato in una storia di sangue e droga che ha coinvolto tutta la cooperativa di quella via, e alla fine ci è morto. Ed è per questo che sono entrato in polizia: voglio scoprire chi l’ha eliminato di fatto, perché so che sono stati i mafiosi”

Robert si immerse nei suoi pensieri “Già. Beh, ma adesso la priorità è Stein, sarebbe stato meglio impedirgli di fare altre vittime, perché sicuramente domani ce ne sarà un’altra”

Christian fece spallucce ancora una volta “Pazienza, Robert: il gioco vale la candela”

Candele che dovette usare anche nel monolocale (Robert si propose di custodire i dati sul caso a casa di Brenda, dove c’erano più occhi) perché Ester gli aveva tagliato la luce. Il giorno dello sfratto si avvicinava, confermato anche dal perenne odore di sperma sulle lenzuola, lasciato dai negroni che via via occupavano la casa.

Prima di addormentarsi, Christian però passò in rassegna un’ultima volta tutte le vittima, a cominciare da Allyson Barca; e giunse a una conclusione: tutti i cognomi avevano origini straniere.

“Non sarà mica xenofobo?”, e tornò a dormire, col suo sogno infestato dal killer con la faccia da Hitler che uccideva gente che aveva origini straniere, poi Robert diceva “È giunta al tua ora, Stein!”, e lo uccideva con un coltellazzo.

Il giorno dopo la prima cosa che vide era Ester, che gli disse beffarda “Meno 2, caro. Ti ho già fatto le valigie, visto che tu non hai intenzione”, e gli mostrò una valigia con i vestiti che uscivano di fuori.

Christian disse “Vaffanculo, Ester. Mi sembrava strano che ti preoccupassi per tua nonna”

“il fatto che io mi preoccupi per la mia nonnina non mi impedisce di romperti le scatole”

“Ah davvero?”, e si vestì per andare a prendere Robert, il quale a sua volta faceva uscire i dati sul caso, custoditi dentro una valigia blindata presa in prestito dalla banca dove lavorava Brenda prima di essere buttata fuori perché stava cercando di pulire il direttore mentre era in riunione, visto che era macchiato. Ma la cosa al direttore non era piaciuta (non era una macchia comune…) e la buttò fuori, tirandole la suddetta valigia in faccia.

Per questo dico che a volte troppo zelo fa male.

Robert disse “Salve, Christian”

Christian “Spero che tu ci abbia dato almeno un’occhiata prima di chiuderlo, tanto per scoprire qualcosa”

Robert scosse la testa “Lo sai anche tu che non se ne ricava un ragno dal buco, e poi per come sono state scritte faccio prima a capire che l’autore è un pazzo complessato piuttosto di trovare un indizio del nostro uomo”

Christian, che ricordava bene quanto tempo aveva perso lui nell’analizzare manco metà di quei documenti, annuì convinto “Hai ragione”

Nel mentre che andavano al commissariato per informargli che avrebbero interrogato il dottor Stein, furono travolti dallo stesso che stava dicendo “Stavolta se l’è presa con i gay, che bastardo!”

Così ancora una volta arrivarono al luogo del delitto, ed era la vittima numero 9.

“Sebastian Palacy, 34 anni, omosessuale. Trovato morto dal suo compagno questa mattina presto, perché gli doveva mettere la vaselina, vero?”

Quelli rispose “Oooh sì, ma che bel maschione”

Anthony lo tranquillizzò “Tranquillo, non attacca con me, chiaro?”

“Aaaah, essere respinti è così eccitante”

“… devo dire che stavolta il killer aveva ragione”

Whiskers annuì “Ma non ci impedisce di fare il nostro lavoro, e constatare che anche stavolta c’è l’immancabile bicchiere mezzo vuoto. Ma se ormai l’abbiamo capito che non si tratta di suicidi, perché metterlo ancora?”

Robert disse “Si vede che è un poco stolito, oppure vuole convincerci che si trattano di suicidi”

Whiskers lo escluse categoricamente “È impossibile, 9 suicidi tutti uguali. Significherebbe che tutti si procurano il cianuro e all’ispettore Robertson sfugge”

Anthony disse “E a me non può sfuggire, ho creato il pool apposta”

Robert disse “Ma consideriamo i fatti: noi abbiamo sempre dato per scontato che il bicchiere sia solo uno specchietto per le allodole, ma se invece la nuova moda suicida sia quella di prendere delle pillole al cianuro? Spiegherebbe i due giorni di pausa tra il giorno della cattura di quel Perez e il giorno del processo”

Ma Whiskers rispose “Allora dovremmo concentrarci su chi vende questo cianuro, per incolparlo di omicidio colposo”

Robert annuì “E per questo dico che la posizione del dottor Stein si aggrava. Bisogna parlare con lui subito”

Christian pensò “Mmmm… chissà perché ha premura di parlare col dottor Stein… forse per ridurre le vittime al minimo? Probabile. Forse perché il colpevole è lui e vuole chiudere il caso facendo credere che in realtà sia Stein incastrandolo con false accuse?... Aaaah, seghe mentali inutili. Non posso sospettare di Robert, mi deve la vita”, e così andarono tutti da Stein a sirene spiegate, nonostante la breve distanza tra l’abitazione del gay (“Tornate a trovarci!”) e quella di Stein.

Whiskers usò tutta la sua tracotanza “Fammi entrare, donna. Sono il commissario di questa città, ed è ora che Stein canti”

La segretaria disse “È difficile che canti, fa il dottore”

“Non fare finta di non avere capito”

“Il dottore riceve solo per appuntamento”

“Ah no? Nemmeno se ho un mandato di cattura?”, e lo schiaffò sul tavolino, già controfirmato.

Christian si stupì “Come ha fatto ad ottenerlo?”

Anthony gli spiegò “Whiskers tiene sempre delle fotocopie di questi documenti di sopra, per ogni evenienza, perché altrimenti fare di nuovo tutta quella trafila… a parte che il procuratore non c’è mai”

Allora la segretaria si trovò a chiamare Stein dall’ambulatorio, ed ecco che venne, con la sua pelata e il camice bianco immacolato.

Stein disse “Commissario Whiskers! So rende conto che sta sottraendo tempo alla salute di un mio paziente, vero?”

Whiskers non si fece intimorire “Venga con noi, voglio farle alcune domande. Intanto è in stato di fermo”

“Ma…”

“il paziente può aspettare”, disse Whiskers.

E così Stein si ritrovò a essere bersagliato di domande dal detective Robert, il quale aveva supplicato il commissario di condurre lui l’interrogatorio al prezzo di una fornitura per un anno di ciambelle.

La prima domanda fu “Come riesce a ottenere il cianuro? Le conviene dire la verità”

Stein disse “Quale cianuro? Io non capisco… non somministrerei mai il cianuro ai miei pazienti, è vero che lo uso, ma per altri trattamenti”

Robert rise “Sì, come no…”

E fu così che Christian volle togliersi il tarlo del dubbio, con uno stratagemma.


IUl prossimoi sarà l'ultimo capitolo! Nel frattempo vi lascio con la voglia di chiamare il vostro cane Fuffibau!

   
 
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