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Autore: _Elizabeth_    19/07/2012    2 recensioni
Ho finalmente deciso di pubblicare questo flashback che ho scritto tempo fa.
La storia parla di una giovane dottoressa,Elizabeth,e della sua giornata. Non una giornata qualsiasi. Una giornata in cui lei prenderà parte ad una procedura che cambierà la sua vita per sempre. Recensioni e eventuali critiche sono ben accette.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER TWELVE
 

Ormai non ho più parole per ringraziare tutti coloro che leggono e recensiscono pazientemente questa storia...grazie mille. Davvero,grazie.
Ecco qui qualche altra riga,spero che recensirete(o anche solo leggerete) in tanti!
Liz

"Mi concentrai su un vaso che sanguinava,un piccolo capillare. Impugnai il bisturi e feci un respiro profondo,tentando di calmarmi,di scacciare la paura. Provai ad avvicinare il bisturi al vaso e a tenerlo fermo,ma non ci fu niente da fare. 
Mi tremava la mano,mi tremavano le gambe.
Non sapevo se fosse per paura o forse per vergogna,ma mi tremava la mano in maniera pazzesca e non riuscivo a tenere fermo il bisturi. 
Avevo paura di ammetterlo,avevo paura di far arrabbiare Mark...lui aveva già avuto abbastanza pazienza con me,gli avevo già dato troppo fastidio.
Non potevo permettere che lui perdesse altro tempo prezioso con me.
Ero sicura di avere di nuovo il polso accelerato e ne ebbi la conferma quando  riuscii a posare due dita della mano sinistra sull’arteria radiale del braccio destro,quello con cui stavo impugnando il bisturi, e sentii i battiti,più veloci del normale. Arrossii e desiderai nuovamente di scomparire o di fuggire lontano da quella stanza.
Non potevo deludere Mark,lui si fidava di me e delle mie capacità di medico e..e..si era preoccupato per me...e...io non potevo deluderlo.
Mentre ero assorta in quei pensieri e cercavo di mantenere la mano ferma,sentii la voce di Mark provenire dalla mia destra.
-Elizabeth,ti serve aiuto? C’è qualche problema?
Mi aveva scoperta. Mi aveva scoperta di nuovo,una seconda volta.
Mi vergognavo da morire. Mi vergognavo di me stessa,di quello che stavo combinando,di quello che stavo facendo passare ad un mio collega che mi stimava molto.
Ma,nonostante tutto,stavo continuando a tremare incessantemente per paura e molto probabilmente anche per vergogna stessa,e non riuscivo a calmarmi.
Mi sembrava di aver perso la voce,di nuovo. E le mani mi tremavano.
-Elizabeth,va tutto bene?
La voce di Mark,di nuovo. Si stava preoccupando per me,di nuovo. Non potevo sopportare di dargli ancora fastidio.
Aveva detto che mi avrebbe aiutata se non ce l’avessi fatta,se non ci fossi riuscita da sola. Sapevo che aveva cose più importanti da fare,molti altri capillari da cauterizzare,un aneurisma da aggiustare,un’emorragia subaracnoidea da tenere sotto controllo.
Sapevo che non poteva perdere tempo con i miei sciocchi tremori e con le mie paure...ma aveva detto che mi avrebbe dato una mano,nel caso in cui ne avessi avuto bisogno.
Era sempre stato difficile per me ammettere di aver bisogno di aiuto,sopratutto quando si trattava di cose in cui la maggior parte delle volte me la cavavo abbastanza bene,fin da quando ero una studentessa.
Non conoscevo la causa di questo mio modo di fare,forse mi comportavo così per una questione d’orgoglio o qualcosa del genere...non lo sapevo.
Mark mi aveva offerto il suo aiuto,solo pochi minuti prima.
Mi tremava la mano,avevo capito che da sola non ce l’avrei fatta. Non sarei riuscita a cauterizzare quel capillare da sola,finalmente l’avevo capito.
La mano mi tremava ancora,le gambe mi tremavano ancora. Avevo ancora paura,mi vergognavo ancora di me stessa,ero ancora tachicardica.
No. Purtroppo avevo capito che non ce l’avrei fatta da sola. 
Mi sentii arrossire. Feci un respiro profondo e provai ad ammettere di essere nei pasticci.
-Mi...mi dispiace...mi dispiace...scusa...mi..
-Lizzie...-Mark mi guardò- Non scusarti. Qual’è il problema? Vuoi che ti spieghi di nuovo la procedura?
-Mi..mi trema la mano...-ammisi con voce flebile- Non ci riesco...mi trema la mano...
-Ti trema la mano? E' questo il problema?
Annuii.
 Mi sembrò che Mark a quel punto mi stesse sorridendo da dietro la mascherina bianca che portava.
 -Lizzie...E’ normale,è la prima volta che cauterizzi dei vasi. Successe anche a me la prima volta che lo feci.
 Passò ad Ava il bisturi elettrico che aveva in mano.
- Vorrà dire che per questo primo vaso,ti aiuterò io. Lo sistemiamo insieme,ok? Vedrai che poi cauterizzare gli altri ti verrà naturale.Se sei pronta,possiamo cominciare.
Riuscii ad annuire di  nuovo. La mano mi tremava ancora.
 Mark mi prese la mano e impugnò il bisturi un po’ più in alto rispetto al punto in cui lo stavo tenendo io,in modo che potessimo usarlo entrambi in contemporanea,in modo che la sua mano guidasse la mia nei movimenti che avrei dovuto fare.
Con il suo aiuto,riuscii finalmente a muovere la mano con sicurezza,insieme riuscimmo a cauterizzare quel vaso.
Non sapevo come fosse successo,ma nel momento in cui la mano di Mark aveva toccato la mia,pochi minuti prima,io avevo subito smesso di tremare,dopo quasi un’ora intera di inutili sforzi volti proprio a calmarmi.
Era incredibile...il semplice contatto con la sua mano, quel semplice contatto tra le nostre mani coperte dai guanti sterili,mi aveva tranquillizzata...avevo finalmente smesso di tremare.
Ero tranquilla,finalmente.
Ero tornata in me,non avevo più paura e non stavo tremando più. Riuscivo nuovamente e respirare normalmente,con calma.
Ero convinta che anche il polso,prima accelerato,fosse tornato normale.
Sorrisi da dietro la mascherina che portavo e,prima di intervenire per cauterizzare da sola gli altri capillari,mi toccai di nuovo l’arteria radiale del braccio destro con l’indice e il medio della mano sinistra,per sentirmi il polso. Riuscii subito a sentire il battito.
Avevo ragione: anche il polso si era finalmente normalizzato."

  
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