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Autore: michaelgosling    20/07/2012    2 recensioni
La protagonista è Fanny, segretamente innamorata del suo padrone, e tutti l'hanno capito tranne lui. Siamo nell'Inghilterra del 1777.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Salve! Questa è la seconda storia che scrivo e mi rendo conto che questo capitolo sarà un po’ noioso ma è solo un’introduzione!
Buona lettura
 
CAPITOLO 1. FANNY, JANE E NORMAN.
Si tirò su le coperte del suo letto, come se avesse freddo e desiderasse coprirsi.
Era nel pieno del suo sogno, quando la fastidiosa luce di un mattino che doveva ancora nascere la svegliarono bruscamente.
D’istinto, mise una mano sugli occhi per nascondere la luce, anche se sapeva che avrebbe dovuto alzarsi e non poteva permettersi di continuare a poltrire a letto per nemmeno 5 minuti.
Non voleva alzarsi, si stava così bene a letto, e ..
“Fanny!”
Ma come diavolo faceva Jane ad avere una voce così pimpante alle 5 del mattino?!?
Fanny la ignorò, girandosi dall’altra parte del letto.
Jane si avvicinò alla giovane e la scrollò.
“Ma sono modi questi?!?” chiese in tono irritato Fanny, rendendosi conto che restare a letto non era più possibile.
“Non ti alzavi in nessun’altro modo. Mi hai costretto”
Fanny si tolse la vestaglia e si mise un’uniforme da cameriera, la stessa che Jane indossava da circa mezzora.
“Ci sei?” le chiese Jane, come se stesse aspettando da ore.
“Sì, sì, ci sono.” Sospirò Fanny.
“ Bene! Perché abbiamo solo un paio d’ore. Alle 7 si sveglierà e noi dovremo aver già fatto tutto, altrimenti ci lincia. Dov’è Norman? Norman! NORMAN!”
Fanny si coprì le orecchie, tentando di proteggere il suo udito dalle agitate urla di Jane.
“Io sono qui! Non c’è bisogno di urlare tanto!” fece un ragazzo sui 32 anni, giungendo nella stanza.
“Andiamo. Abbiamo un’ora e 45 minuti.”
Fanny, Norman e Jane lavoravano come domestici da quando avevano 10 anni alla dimora di James Norter, un nobile scapolo tra i 35 e i 40 anni, ma tutti e tre lo conoscevano da quando erano nati perché i loro genitori erano amici e come loro suoi servitori.
Norter era un buon padrone e non li soffocava assegnando loro lavori su lavori rischiando di schiacciarli, ma non li trattava neanche come suoi pari e non riservava loro gli stessi modi che aveva il padre nei confronti dei genitori dei tre ragazzi.
Come tutte le mattine si divisero i lavori.
Norman e Jane si diressero verso il palazzo: il primo avrebbe pulito le stanze e la seconda avrebbe preparato la colazione per Norter.
Fanny, invece, doveva andare al mercato e comprare gli alimenti che sarebbero diventati il pranzo e la cena del padrone.
“Buongiorno, Thomas.”
“Buongiorno Fanny. Il solito immagino.”
L’uomo le porse un cesto con dentro frutta e verdura, mentre lei prese delle monete dal mantello e gliele porse.
“Siete davvero incantevole oggi, come sempre.” Le sussurrò Thomas.
“Grazie.” Disse timidamente lei, abbassando lo sguardo imbarazzata.
 
 
  
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