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Autore: _Luna_    21/07/2012    6 recensioni
Un altro momento dedicato ad Annie e Finnick, troppo trascurati nei libri.
Un giorno come un altro, passato ad osservare il cielo.
( Titolo ispirato alla canzone di De Andrè )
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Finnick Odair
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nuvole.
Canzone consigliata per la lettura: http://www.youtube.com/watch?v=EdEHTyeXJmE



Iniziò a camminare, chiudendosi alle spalle la porta di casa. Ne aveva abbastanza di sua madre e aveva bisogno di uscire, di sentire l’erba fresca sotto i suoi piedi. Non si poteva allontanare di molto, così rimase seduta in giardino, togliendosi le scarpe per assaporare ogni singolo, fresco, bagnato, filo d’erba.
Probabilmente, sua madre lo intese come gesto di pazzia e la lasciò stare per parecchie ore, controllandola di tanto in tanto dalla finestra. Era bello stare lì, a piedi nudi, ma ben presto, non trovando nulla a cui pensare, le vennero in mente i pensieri più cupi dell’arena. Un flusso di pensieri la invase e stava per avere un’atra crisi quando una voce calma e rassicurante la salutò « Ciao Annie »
Così come erano arrivati, tutti i ricordi terribili se ne andarono « Finnick »
Si sedette accanto a lei e si tolse le scarpe « E’ bello qui. Cosa stai facendo? »
Lei, come risposta, scrollò le spalle « Nulla »
« Bene! Allora posso star qui insieme a te senza disturbarti » si stese a terra, con le mani dietro la nuca e disse « Non mi ero mai accorto di quanto belle fossero le nuvole »
Annie, rincuorata, si stese accanto a lui, indecisa se accoccolarsi nell’incavo tra il braccio e il petto o stare a qualche centimetro di distanza da lui. Ma fu lo stesso Finnick a mettersi più vicino a lei « Già »
« Quella assomiglia a un cavalluccio marino » affermò il giovane, indicando una nuvola di una forma abbastanza strana e buffa.
Lei alzò gli occhi al cielo e iniziò a guardare la strana massa di nuvole ma tutto ciò che le venne in mente riguardava i giochi « Io… non vedo nulla » non voleva ammettere con Finnick che vedeva sangue, vedeva morti, vedeva il ghiaccio, vedeva la Morte e nient’altro.
Le mise una mano sulla guancia, voltando la testa verso di lei « Avanti! Guarda quella! Sembra una barca » la nuvola che Finnick accennava con il dito aveva tutt’altra forma rispetto ad una barca ma Annie annuì lo stesso « E quella invece sembra un cappello! » continuò Finnick, senza curarsi dello sguardo della madre dalla finestra che, molto probabilmente, riteneva pazzo anche lui.
« Non ci muoviamo. Lasciamo tutto qui com’è. Le nuvole, il cappello, il cavalluccio marino »
Finnick le cinse le spalle con un braccio e le baciò la testa « Le nuvole saranno sempre lì. Potrai vedere sempre un cappello, un cavalluccio marino e qualsiasi altra cosa ci sia nel cielo. Le nuvole saranno lì »
Si guardarono intensamente negli occhi « E tu? »
« Io? »
« Tu dove sarai, Finnick? »
Riportò gli occhi al cielo « Dovunque tu voglia che io sia »




 

N.d.A. Vanno, vengono, a volte ritornano. Le nuvole. Non c'è niente di più mutevole delle nuvole, non c'è nulla di più strano e buffo, non c'è nulla di più bello nel cielo. Fatemi sapere cosa ne pensate :3 Questa one shot prende ispirazione dalla canzone di De André ( per ascoltarla, andate qui: http://www.youtube.com/watch?v=q_hded5ZirQ ).

   
 
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