Salve a tutti! Questo è
il pen-ultimo capitolo…Non so
se essere felice o triste!
Vi avviso che essendo dedicato
interamente all’ ultima
giornata di vacanza per i due piccioncini…Il rating diventa
rosa-giallo: ci
sarà zucchero a tutto spiano e sfrutterò fino in fondo il mio bollino
giallo…Di certo non per
la violenza xD
Vi lascio leggere :)
Capitolo otto. L’ alba di
un nuovo giorno.
Uno strano profumo di
libertà aleggiava nell’ aria
mescolandosi a quello dolce di rose fresche.
Vestiti sparsi ovunque
contrastavano l’ ordine
perfetto che regnava nella stanza le mattinate precedenti.
Due sagome dal viso sereno
riposavano abbracciate: la
donna dorme sopra a Cal, appoggiando la testa sul suo petto. Le mani
dell’ uomo
sono avvolte attorno alla schiena di Gillian dalla sera precedente.
Nella stanza 310 finalmente tutto
è perfetto.
Gillian Foster apre gli occhi alle
9:30. Solleva lo
sguardo cercando quello del partner, sveglio
già da qualche minuto ed intento a contemplarla
accarezzandole i capelli con
una mano, che ora si posa delicatamente sul viso della donna.
Lei si solleva lievemente e si
spinge su, in modo da
raggiungere la faccia di Cal con la propria. Per qualche istante si
guardano
negli occhi semplicemente sorridendo, poi Gillian domanda
“Dimmi che non è un
sogno”
C: “E’ meglio
di qualsiasi sogno abbia mai fatto”
Gill lo bacia, portandole mani sul
suo collo e
stringendolo a se.
Questi gesti affettuosi a lungo
repressi proseguono
per diversi minuti.
G: “E’
l’ ultima giornata di libertà che
abbiamo…Cosa
facciamo?”
Cal la guarda con aria maliziosa,
poi la spinge sul
letto e inverte le posizioni “Io pensavo di fare questo tutto
il giorno”
La donna sorride in modo provocante
e si avvicina con
fare seducente a Cal; all’ ultimo lo rispinge bruscamente
sotto di lei e dice
“non credo proprio”.
Si guardano per un attimo e
scoppiano a ridere. Si
baciano di nuovo, poi Gill si alza, si infila una vestaglia e annuncia
“Vado a
farmi una doccia cosi andiamo a fare colazione”. Non fa tre
passi che si sente
afferrare per la vita da Cal, che le si è lanciato dietro
“Errore. Andiamo a fare
la doccia.”
Circa quarantacinque minuti dopo
hanno terminato la
colazione e si sono preparati. Davanti all’ ingresso
dell’ Hotel Gill si
stringe a Cal “Andiamo amore?”.
C: “Si tesoro”
G: “Ora ha un suono
diverso” Lo bacia. “Dove vuoi
andare?”
C: “Visto che hai
bocciato la mia splendida idea di
rimanere a letto, almeno mi concedi un po’ di coccole nel
parco? Ti compro le
caramelle.”
Gill si avvicina e invece di
baciarlo gli da un
morsetto.
C: “Quanti anni
hai” Lei gli fa la linguaccia, poi
entrambi scoppiano a ridere e si avviano verso Central Park, finalmente
felici.
G: “Guarda lo zucchero
filato!!!”
C: “Dimmi che stai
scherzando?” ma quella aveva già
tirato fuori il portafogli e
si stava avviando
allo stand. Ritorna
gongolante con il suo dolciume in mano.
“Sei
soddisfatta?”
“Molto!”
“Non capisco come fai a
non ingrassare”
“Fitness”
“Quando? Tra la pausa
torta e quella marshmallow? Che
cè?” aggiunge dato che la donna rimane a fissarlo
incantata.
“Niente…Solo
che è…Bello”
“Il mio
sorriso?” dice mostrando tutti e 32 i denti.
Gillian ride,
“No…Questo. Poter stare insieme a te,
con te senza abbandonare le vecchie abitudini. Essere la tua compagna
è ancora
più bello perché eravamo già amici.
Niente momenti imbarazzanti, scioccanti
scoperte, attese per baciarsi per andare a letto insieme e soprattutto
niente
attese per dirti che ti amo…Si saltano le parti noiose e si
arriva subito al
dessert”
Cal afferra le sue mani, la spinge
delicatamente
contro un albero e la bacia, dolcemente
e appassionatamente allo stesso tempo; quando si staccano la guarda e
dice
“Però sei proprio fissata con i dolci”.
“Quanto sai esser cretino
Cal!” esasperata.
Si avvicina a loro un ragazzotto
con una macchina
fotografica e qualcosa in mano che porge ai due. “Ve le ho
appena fatte, sono
belle vero? Se mi date $10 l’ una ve le vendo”.
C: “Scommetto che non hai
la licenza…Ecco! Il tuo
sguardo lo ha appena confermato quindi diciamo che te le prendo
gratis” –prende
Gill per mano e si incammina- “Ha ragione sono davvero
belle”. Scoppiano di
nuovo a ridere mentre l’ uomo infila le foto nella tasca
della giacca.
Trascorrono la mattinata
coccolandosi come due
ragazzini innamorati, poi decidono di andare a pranzo.
G: “Dove
andiamo?”
C: “Al di la”
G: “Vuoi uccidermi? Se
invece parli del ristorante
vuoi ammazzare il tuo portafogli!”
C: “A casa avremo poche di queste occasioni e poi se ha
resistito ieri sera ci
riuscirà anche oggi.”
Vorrei precisare che “Al
di la” è quotato come il
miglior ristorante italiano di tutta New York, quindi il portafogli di
Cal ha
tutto il diritto di prendersi i suoi infarti.
Arrivano per l’ una e
ottengono un tavolo per le due,
spontaneamente a quando afferma l’ uomo…Ma Gillian
è piuttosto sicura di averlo
visto allungare qualcosa al metro.
C: “Buon appetito
tesoro!”
G: “Anche a
te…Cosa facciamo il resto della giornata?”
C: “Il pomeriggio lo
lascio scegliere a te, la sera è
tutta mia”
G: “Abbiamo l’
imbarco alle 23:00 e dobbiamo partire
lasciare la stanza alle 22:00”
C: “Vorrà dire
che mi organizzerò per terminare alle
21:59”
G: “E i bagagli quando li
facciamo?”
C: “Se non avessi portato
quella quantità industriale
di vestiti sufficiente per allestire un film perderemmo meno
tempo”
G: “Crudele! Piuttosto
dove mi porti a cena?”
C: “Non te lo
dico!”
G: “Dammi un
indizio!”
C: “River”
G: “Non potevi essere
più vago”
C: “Cosa intendi fare una
volta arrivati a casa?”
G: “Con gli altri
intendi?”
C: “Si”
G: “Io vorrei tenerla
segreta, tu?”
C: “Anche io, a
tutti”
G: “Okay…Anche
se dovrò disinsospettire Sarah”
C: “Perché
sospettava già qualcosa?”
G: “Si…Credo
che il dubbio le sia venuto quando le ho
detto di essere innamorata di te”
C: “Glielo hai detto?
Spiegati il costume e l’ olio
per massaggi…Ci stai a darle un aumento?”
G: “Non fare lo stupido.
Tu lo hai detto a qualcuno?”
C: “Emily…Sai
è lei che mi ha spronato”
G: “In che
senso”
C: “Poche settimane prima
che partissimo, una sera mi
ha chiesto se ero innamorato di te. Gli ho detto di si, semplicemente.
Così lei
mi ha chiesto cosa stessi aspettando…E ho pensato
*veramente, cosa diavolo sto
aspettando!?* ”
G: “Pensi di dirlo ad
Em?”
C: “A Sarah lo direbbe e
poi la voce girerebbe…Mi
duole ma preferisco non dirglielo”
G: “Certo che siamo
proprio due fenomeni ad essere
convinti di riuscire a tenere il segreto quando lavoriamo in un ufficio
pieno
di gente che smaschera le menzogne”
C: “Metteremo alla prova
il nostro staff” dice con un
arrogante sorriso stampato in faccia.
Verso
le tre
di pomeriggio…
G: “Visto che non ci
abbiamo messo molto!?”
C: “Un ora! Dico un ora
per fare i bagagli e tu lo
chiami poco? Ho bisogno di uno Scotch andiamo al bar”
G: “Aspetta prima devi
chiamare Emily”
C:
“Perché?”
G: “Per dirle che torni a
casa stasera e non domani
mattina”
C: “Ma non vado a casa
per dormire!”
G: “Mi illumini dottor
Lightman: dove andrà e cosa
intenda fare per tutta la notte?”
Lui la spinge contro il muro e le
accarezza i capelli
“A casa sua dottoressa, in quando al cosa…Glielo
faccio vedere subito!”
“E’ tardissimo
sono le quattro! Dai usciamo altrimenti
ci perdiamo tutto il pomeriggio” afferma Gillian alzandosi
dal letto per
andarsi a vestire.
C: “Ne è valsa
la pena”
La donna afferra i jeans
dell’ uomo e glieli tira in
testa “Vestiti che è meglio playboy”
Cinque minuti dopo sono pronti.
C: “Allora il pomeriggio
è tuo…Che ti va di fare?”
G: “Giro in battello!
Solo quello perché dura tre
ore…Stavolta però pago io!”
Poco dopo si trovavano sul battello
per fare il giro
della città attraverso i fiumi principali. Cal accampava
qualsiasi scusa per
baciare Gill, tra le quali: non baciarsi sotto i ponti porta sfortuna,
vedere
un elicottero è come trovarsi sotto al vischio e quella che
le stava dicendo
ora: ogni parola era seguita da un bacio “Sai * Dovremmo *
Baciarci * Ogni
volta * Che vediamo * L’ Empire * State Building * ”
La donna lo allontana ridendo per
poter parlare “Cal è
l’ edificio più alto della città, lo si
vede sempre!”
Bacio.
“Appunto” Bacio. Gill ride ancora e risponde
con piacere ai baci, stringendolo a se.
G: “Ti amo. Ti amo e non
mi stancherò mai di dirtelo”
Cal è seduto sul divano,
Gill accoccolata nell’ ala
della sua spalla.
“Non è giusto
che sia già finita la vacanza”
C: “Ti prometto che
faremo gli sposini anche a casa”
G: “Ma non avremo tutta
questa libertà…Anzi proprio
non ne avremo: a casa tua cè Emily, non possiamo andare in
bei ristoranti
perché c’ è il rischio che ci conoscano
e a lavoro non ci possiamo coccolare”
C: “Vedi il lato positivo
della cosa”
G: “Illuminami”
C: “Sarà come
essere due amanti. A casa mia ci
dobbiamo appartare, invece di andare al ristorante cerchiamo di
cucinare noi
per mangiare a casa tua e in ufficio…Ah, li si che ci
divertiremo! Mi piace
questo programma, non per sempre certo, ma invece di passare subito
alla
monotona vita da coppietta possiamo sperimentare quella eccitante da
amanti
senza tradire nessuno”
G: “Mmh…Okay,
devo dire che come programma mi
piace…Specie la parte sull’ ufficio, mi
divertirò troppo a ‘prendere in giro’ i
maghi della menzogna!”
C: “Errore, siamo noi quelli, loro sono gli apprendisti
ignoranti…Non se ne
accorgeranno mai. Ahahah ma ti immagini la faccia di Loker e di Ria se
glielo
diciamo dopo un anno o passa e si rendono conto che li abbiamo fottuti
per
tutto quel tempo?” Gill lo bacia.
C: “Che
cè?”
G: “Hai detto tra un
anno…Quindi sei già sicuro che
durerà, giusto?”
C: “E’ la cosa
più giusta e di cui sono più sicuro di
tutta la mia vita”
Gill lo stringe forte forte a se
con le lacrime agli
occhi “Ancora non mi sembra vero che tu sia mio”.
Rimangono a gustarsi quei momenti
fino alle 7:00,
quando la donna fa presente: “Cal tra due ore dobbiamo
partire, sarebbe ora di
andare a cena”
C: “Hai ragione, ci
cambiamo?”
G: “Se mi dici dove
andiamo mi regolo”
Cal finge di pensarci su
“Naah lo sai che non è nel
mio stile. Mettiti uno dei tuo bei vestitini e siamo a posto.
Lei: tubino senza spalline lilla
tendente al viola;
accessori in tinta.
Lui: Pantaloni e giacca neri;
cravatta in tinta con il
vestito della donna.
G: “Ora che stiamo
insieme non mi fai più complimenti?”
scherza.
C: “No, ora posso essere
onesto: sei eccitante con
quel vestito”
G: “Che
cretino!”
C: “Sono serio”
G: “Anche io”
La squadra. “Ti salterei
addosso”
G: “Frena i tuoi istinti,
dobbiamo andare a cena. A
proposito mi vuoi dire dove andiamo?”
C: “Solo
perché dobbiamo andare in taxi e sentiresti
comunque la destinazione”- la prende sotto braccio e si
avviano verso l’ uscita
dell’ Hotel, quando Cal aggiunge “The River
Cafè”. Gill per poco non rovina a
terra.
G: “Mi stai prendendo in
giro vero?”
C: “Affatto”
G: “M-Ma Cal le cene
costano $100 a persona vino
escluso!”
C: “Lo so”
G: “Non è
necessario che fai tutti questi sforzi…A me
basta stare con te!”
C: “Lo so…Ma
ho pensato al nostro discorso di prima,
sulla vita da amanti o da coppia…Bhe noi abbiamo solo questi
giorni da
fidanzatini, quindi ti voglio trattare come una regina. Anche
perché io sono il
re, ergo tu la regina!”
Entrambi scoppiano a ridere, mentre
si avviano verso
il taxi e Gill gli da un grande bacio sulla guancia.
(Vorrei fare presente che è questo il “The River Cafè” --> http://www.rivercafe.com/gallery-tour/ )
Alla fine della serata il costo
complessivo del
gentile galantuomo sarà di circa $300. Ha deciso di prendere
vino di marca e
far riservare per lui e la sua ‘signora’ il tavolo
migliore, vicino alle
finestrone che da proprio sull’ East River con vista tutta la
parte Sud-Est di
Manhattan al tramonto, illuminata dalle luci degli imponenti palazzi.
Si potrebbe descrivere per filo e
per segno ogni
parola che è stata detta durante quell’
incantevole cena (che di certo non si
dimenticheranno mai), ma si tratta semplicemente di chiacchiere
spensierate di
due persone che hanno finalmente trovato la persona amata, che hanno
finalmente
rincominciato a vivere, ad apprezzare quel gioco di poche parole,
sguardi
sfuggenti e carezze che è l’ amore.
Tornando
all’ Hotel in taxi…
G: “Sai amore,
l’ unica cosa che ci manca è una
canzone!”
C:
“Provvediamo…Taxista accenda la radio”
Voce
radio: “Ed
ecco a voi il nuovo singolo degli One Direction…”
C-G: “Tassista, spenga la
radio”
G: “Uff, sarebbe stato
carino avere una canzone da
ballare”
C: “Eccoci, siamo
arrivati. Nell’ atrio cè una
televisione con musica 24/24h, vedrai che siamo più
fortunati.”
Quando i due entrano
nell’ atrio l’ uomo le porge la
mano “Pronta? Andiamo e tentiamo la sorte”
Gill afferra la sua mano e si
avviano entrambi verso
questa pista da ballo improvvisata. Parte la musica. Si guardano negli
occhi. “Non
poteva esserci canzone migliore”. Iniziano a ballare.
(Se volete sentire anche voi la loro canzone… http://www.youtube.com/watch?v=Ss0kFNUP4P4 )
I could
stay
awake
Just to
hear
your breathing
Watch
you
smile
while
you are
sleeping
Gill appoggia la testa sul petto di
Cal, mentre
entrambi si lasciano cullare da quei magici momenti, sotto le note di
quella
che ora è la loro canzone.
I could
spend
my life
In this
sweet
surrender
I could
stay
lost in this moment
Forever
“Gill”
“Si?”
“Dimmi che sarai mia
tutta la vita”
Every
moment
spend with you
Is a
moment I
treasure
Don’t
wanna
close my eyes
“Con tutte le delusioni
che ho avuto non
credevo
più ai
per sempre…Con te non
ci voglio
provare, con te ci voglio riuscire
e
so già che ci
riuscirò perché…”
Poi
lascia che
sia la canzone a parlare
Cause
I’d
miss you baby
And I
wanna
miss a thing
“Quindi si,
sarò tua per sempre se lo vorrai”
“Niente
riuscirà a strapparti da me, sei la donna
della mia vita”
Continuano a ballare mentre si
baciano ancora e
ancora: quegli istanti sembrano non finire mai.
Allora che ve ne pare??
E’ relativamente corto ma ho
riportato i punti salienti della giornata, perché se
scrivevo tutto non mi
fermavo più!
Come avrete notato i miei avvisi
erano corretti e qui
sono stata smielata al massimo…Anche un po’
‘perversa’ ma in fondo sono due
adulti ù_ù
Ci avviciniamo alla fine, oramai
rimane solo un ultimo
capitolo e un ultima domanda: Qualcuno scoprirà il loro
segreto?
In attesa del prossimo capitolo mi
farebbe piacere una
recensione, anche corta corta…In fondo vi porta via solo
pochi minuti e mi fa
tanto piacere :))
A presto,
Jenny