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Autore: Gillian_Lightman    25/07/2012    4 recensioni
E se la dichiarazione di Cal in "Killer App" non è bastata, il destino gli darà una mano
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cal Lightman, Gillian Foster, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Always'
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Salve a tutti! Questo è il pen-ultimo capitolo…Non so se essere felice o triste!

Vi avviso che essendo dedicato interamente all’ ultima giornata di vacanza per i due piccioncini…Il rating diventa rosa-giallo: ci sarà zucchero a tutto spiano e sfrutterò fino in  fondo il mio bollino giallo…Di certo non per la violenza xD

Vi lascio leggere :)

 

Capitolo otto. L’ alba di un nuovo giorno.

 

Uno strano profumo di libertà aleggiava nell’ aria mescolandosi a quello dolce di rose fresche.

Vestiti sparsi ovunque contrastavano l’ ordine perfetto che regnava nella stanza le mattinate precedenti.

Due sagome dal viso sereno riposavano abbracciate: la donna dorme sopra a Cal, appoggiando la testa sul suo petto. Le mani dell’ uomo sono avvolte attorno alla schiena di Gillian dalla sera precedente.

Nella stanza 310 finalmente tutto è perfetto.

 

Gillian Foster apre gli occhi alle 9:30. Solleva lo sguardo cercando quello del partner, sveglio già da qualche minuto ed intento a contemplarla accarezzandole i capelli con una mano, che ora si posa delicatamente sul viso della donna.

Lei si solleva lievemente e si spinge su, in modo da raggiungere la faccia di Cal con la propria. Per qualche istante si guardano negli occhi semplicemente sorridendo, poi Gillian domanda “Dimmi che non è un sogno”

C: “E’ meglio di qualsiasi sogno abbia mai fatto”

Gill lo bacia, portandole mani sul suo collo e stringendolo a se.

Questi gesti affettuosi a lungo repressi proseguono per diversi minuti.

G: “E’ l’ ultima giornata di libertà che abbiamo…Cosa facciamo?”

Cal la guarda con aria maliziosa, poi la spinge sul letto e inverte le posizioni “Io pensavo di fare questo tutto il giorno”

La donna sorride in modo provocante e si avvicina con fare seducente a Cal; all’ ultimo lo rispinge bruscamente sotto di lei e dice “non credo proprio”.

Si guardano per un attimo e scoppiano a ridere. Si baciano di nuovo, poi Gill si alza, si infila una vestaglia e annuncia “Vado a farmi una doccia cosi andiamo a fare colazione”. Non fa tre passi che si sente afferrare per la vita da Cal, che le si è lanciato dietro “Errore. Andiamo a fare la doccia.”

 

Circa quarantacinque minuti dopo hanno terminato la colazione e si sono preparati. Davanti all’ ingresso dell’ Hotel Gill si stringe a Cal “Andiamo amore?”.

C: “Si tesoro

G: “Ora ha un suono diverso” Lo bacia. “Dove vuoi andare?”

C: “Visto che hai bocciato la mia splendida idea di rimanere a letto, almeno mi concedi un po’ di coccole nel parco? Ti compro le caramelle.”

Gill si avvicina e invece di baciarlo gli da un morsetto.

C: “Quanti anni hai” Lei gli fa la linguaccia, poi entrambi scoppiano a ridere e si avviano verso Central Park, finalmente felici.

G: “Guarda lo zucchero filato!!!”

C: “Dimmi che stai scherzando?” ma quella aveva già tirato fuori il portafogli  e  si stava avviando allo stand. Ritorna gongolante con il suo dolciume in mano.

“Sei soddisfatta?”

“Molto!”

“Non capisco come fai a non ingrassare”

“Fitness”

“Quando? Tra la pausa torta e quella marshmallow? Che cè?” aggiunge dato che la donna rimane a fissarlo incantata.

“Niente…Solo che è…Bello”

“Il mio sorriso?” dice mostrando tutti e 32 i denti.

Gillian ride, “No…Questo. Poter stare insieme a te, con te senza abbandonare le vecchie abitudini. Essere la tua compagna è ancora più bello perché eravamo già amici. Niente momenti imbarazzanti, scioccanti scoperte, attese per baciarsi per andare a letto insieme e soprattutto niente attese per dirti che ti amo…Si saltano le parti noiose e si arriva subito al dessert”

Cal afferra le sue mani, la spinge delicatamente contro un albero e la bacia,  dolcemente e appassionatamente allo stesso tempo; quando si staccano la guarda e dice “Però sei proprio fissata con i dolci”.

“Quanto sai esser cretino Cal!” esasperata.

Si avvicina a loro un ragazzotto con una macchina fotografica e qualcosa in mano che porge ai due. “Ve le ho appena fatte, sono belle vero? Se mi date $10 l’ una ve le vendo”.

C: “Scommetto che non hai la licenza…Ecco! Il tuo sguardo lo ha appena confermato quindi diciamo che te le prendo gratis” –prende Gill per mano e si incammina- “Ha ragione sono davvero belle”. Scoppiano di nuovo a ridere mentre l’ uomo infila le foto nella tasca della giacca.

Trascorrono la mattinata coccolandosi come due ragazzini innamorati, poi decidono di andare a pranzo.

G: “Dove andiamo?”

C: “Al di la”

G: “Vuoi uccidermi? Se invece parli del ristorante vuoi ammazzare il tuo portafogli!”
C: “A casa avremo poche di queste occasioni e poi se ha resistito ieri sera ci riuscirà anche oggi.”

Vorrei precisare che “Al di la” è quotato come il miglior ristorante italiano di tutta New York, quindi il portafogli di Cal ha tutto il diritto di prendersi i suoi infarti.

Arrivano per l’ una e ottengono un tavolo per le due, spontaneamente a quando afferma l’ uomo…Ma Gillian è piuttosto sicura di averlo visto allungare qualcosa al metro.

 

C: “Buon appetito tesoro!”

G: “Anche a te…Cosa facciamo il resto della giornata?”

C: “Il pomeriggio lo lascio scegliere a te, la sera è tutta mia”

G: “Abbiamo l’ imbarco alle 23:00 e dobbiamo partire lasciare la stanza alle 22:00”

C: “Vorrà dire che mi organizzerò per terminare alle 21:59”

G: “E i bagagli quando li facciamo?”

C: “Se non avessi portato quella quantità industriale di vestiti sufficiente per allestire un film perderemmo meno tempo”

G: “Crudele! Piuttosto dove mi porti a cena?”

C: “Non te lo dico!”

G: “Dammi un indizio!”

C: “River”

G: “Non potevi essere più vago”

 

C: “Cosa intendi fare una volta arrivati a casa?”

G: “Con gli altri intendi?”

C: “Si”

G: “Io vorrei tenerla segreta, tu?”

C: “Anche io, a tutti”

G: “Okay…Anche se dovrò disinsospettire Sarah”

C: “Perché sospettava già qualcosa?”

G: “Si…Credo che il dubbio le sia venuto quando le ho detto di essere innamorata di te”

C: “Glielo hai detto? Spiegati il costume e l’ olio per massaggi…Ci stai a darle un aumento?”

G: “Non fare lo stupido. Tu lo hai detto a qualcuno?”

C: “Emily…Sai è lei che mi ha spronato”

G: “In che senso”

C: “Poche settimane prima che partissimo, una sera mi ha chiesto se ero innamorato di te. Gli ho detto di si, semplicemente. Così lei mi ha chiesto cosa stessi aspettando…E ho pensato *veramente, cosa diavolo sto aspettando!?* ”

G: “Pensi di dirlo ad Em?”

C: “A Sarah lo direbbe e poi la voce girerebbe…Mi duole ma preferisco non dirglielo”

G: “Certo che siamo proprio due fenomeni ad essere convinti di riuscire a tenere il segreto quando lavoriamo in un ufficio pieno di gente che smaschera le menzogne”

C: “Metteremo alla prova il nostro staff” dice con un arrogante sorriso stampato in faccia.

 

Verso le tre di pomeriggio…

G: “Visto che non ci abbiamo messo molto!?”

C: “Un ora! Dico un ora per fare i bagagli e tu lo chiami poco? Ho bisogno di uno Scotch andiamo al bar”

G: “Aspetta prima devi chiamare Emily”

C: “Perché?”

G: “Per dirle che torni a casa stasera e non domani mattina”

C: “Ma non vado a casa per dormire!”

G: “Mi illumini dottor Lightman: dove andrà e cosa intenda fare per tutta la notte?”

Lui la spinge contro il muro e le accarezza i capelli “A casa sua dottoressa, in quando al cosa…Glielo faccio vedere subito!”

 

“E’ tardissimo sono le quattro! Dai usciamo altrimenti ci perdiamo tutto il pomeriggio” afferma Gillian alzandosi dal letto per andarsi a vestire.

C: “Ne è valsa la pena”

La donna afferra i jeans dell’ uomo e glieli tira in testa “Vestiti che è meglio playboy”

Cinque minuti dopo sono pronti.

C: “Allora il pomeriggio è tuo…Che ti va di fare?”

G: “Giro in battello! Solo quello perché dura tre ore…Stavolta però pago io!”

Poco dopo si trovavano sul battello per fare il giro della città attraverso i fiumi principali. Cal accampava qualsiasi scusa per baciare Gill, tra le quali: non baciarsi sotto i ponti porta sfortuna, vedere un elicottero è come trovarsi sotto al vischio e quella che le stava dicendo ora: ogni parola era seguita da un bacio “Sai * Dovremmo * Baciarci * Ogni volta * Che vediamo * L’ Empire * State Building * ”

La donna lo allontana ridendo per poter parlare “Cal è l’ edificio più alto della città, lo si vede sempre!”

Bacio. “Appunto” Bacio. Gill ride ancora e risponde con piacere ai baci, stringendolo a se.

G: “Ti amo. Ti amo e non mi stancherò mai di dirtelo”

 

 

 

Cal è seduto sul divano, Gill accoccolata nell’ ala della sua spalla.

“Non è giusto che sia già finita la vacanza”

C: “Ti prometto che faremo gli sposini anche a casa”

G: “Ma non avremo tutta questa libertà…Anzi proprio non ne avremo: a casa tua cè Emily, non possiamo andare in bei ristoranti perché c’ è il rischio che ci conoscano e a lavoro non ci possiamo coccolare”

C: “Vedi il lato positivo della cosa”

G: “Illuminami”

C: “Sarà come essere due amanti. A casa mia ci dobbiamo appartare, invece di andare al ristorante cerchiamo di cucinare noi per mangiare a casa tua e in ufficio…Ah, li si che ci divertiremo! Mi piace questo programma, non per sempre certo, ma invece di passare subito alla monotona vita da coppietta possiamo sperimentare quella eccitante da amanti senza tradire nessuno”

G: “Mmh…Okay, devo dire che come programma mi piace…Specie la parte sull’ ufficio, mi divertirò troppo a ‘prendere in giro’ i maghi della menzogna!”
C: “Errore, siamo noi quelli, loro sono gli apprendisti ignoranti…Non se ne accorgeranno mai. Ahahah ma ti immagini la faccia di Loker e di Ria se glielo diciamo dopo un anno o passa e si rendono conto che li abbiamo fottuti per tutto quel tempo?” Gill lo bacia.

C: “Che cè?”

G: “Hai detto tra un anno…Quindi sei già sicuro che durerà, giusto?”

C: “E’ la cosa più giusta e di cui sono più sicuro di tutta la mia vita”

Gill lo stringe forte forte a se con le lacrime agli occhi “Ancora non mi sembra vero che tu sia mio”.

Rimangono a gustarsi quei momenti fino alle 7:00, quando la donna fa presente: “Cal tra due ore dobbiamo partire, sarebbe ora di andare a cena”

C: “Hai ragione, ci cambiamo?”

G: “Se mi dici dove andiamo mi regolo”

Cal finge di pensarci su “Naah lo sai che non è nel mio stile. Mettiti uno dei tuo bei vestitini e siamo a posto.

Lei: tubino senza spalline lilla tendente al viola; accessori in tinta.

Lui: Pantaloni e giacca neri; cravatta in tinta con il vestito della donna.

G: “Ora che stiamo insieme non mi fai più complimenti?” scherza.

C: “No, ora posso essere onesto: sei eccitante con quel vestito”

G: “Che cretino!”

C: “Sono serio”

G: “Anche io”

La squadra. “Ti salterei addosso”

G: “Frena i tuoi istinti, dobbiamo andare a cena. A proposito mi vuoi dire dove andiamo?”

C: “Solo perché dobbiamo andare in taxi e sentiresti comunque la destinazione”- la prende sotto braccio e si avviano verso l’ uscita dell’ Hotel, quando Cal aggiunge “The River Cafè”. Gill per poco non rovina a terra.

G: “Mi stai prendendo in giro vero?”

C: “Affatto”

G: “M-Ma Cal le cene costano $100 a persona vino escluso!”                          

C: “Lo so”

G: “Non è necessario che fai tutti questi sforzi…A me basta stare con te!”

C: “Lo so…Ma ho pensato al nostro discorso di prima, sulla vita da amanti o da coppia…Bhe noi abbiamo solo questi giorni da fidanzatini, quindi ti voglio trattare come una regina. Anche perché io sono il re, ergo tu la regina!”

Entrambi scoppiano a ridere, mentre si avviano verso il taxi e Gill gli da un grande bacio sulla guancia.

 

(Vorrei fare presente che è questo il “The River Cafè” --> http://www.rivercafe.com/gallery-tour/ )

 

 

Alla fine della serata il costo complessivo del gentile galantuomo sarà di circa $300. Ha deciso di prendere vino di marca e far riservare per lui e la sua ‘signora’ il tavolo migliore, vicino alle finestrone che da proprio sull’ East River con vista tutta la parte Sud-Est di Manhattan al tramonto, illuminata dalle luci degli imponenti palazzi.

Si potrebbe descrivere per filo e per segno ogni parola che è stata detta durante quell’ incantevole cena (che di certo non si dimenticheranno mai), ma si tratta semplicemente di chiacchiere spensierate di due persone che hanno finalmente trovato la persona amata, che hanno finalmente rincominciato a vivere, ad apprezzare quel gioco di poche parole, sguardi sfuggenti e carezze che è l’ amore.

 

Tornando all’ Hotel in taxi…

G: “Sai amore, l’ unica cosa che ci manca è una canzone!”

C: “Provvediamo…Taxista accenda la radio”

Voce radio: “Ed ecco a voi il nuovo singolo degli One Direction…”

C-G: “Tassista, spenga la radio”

G: “Uff, sarebbe stato carino avere una canzone da ballare”

C: “Eccoci, siamo arrivati. Nell’ atrio cè una televisione con musica 24/24h, vedrai che siamo più fortunati.”

Quando i due entrano nell’ atrio l’ uomo le porge la mano “Pronta? Andiamo e tentiamo la sorte”

Gill afferra la sua mano e si avviano entrambi verso questa pista da ballo improvvisata. Parte la musica. Si guardano negli occhi. “Non poteva esserci canzone migliore”. Iniziano a ballare.

 

(Se volete sentire anche voi la loro canzone… http://www.youtube.com/watch?v=Ss0kFNUP4P4 )

 

I could stay awake

Just to hear your breathing

Watch you smile

while you are sleeping

 

Gill appoggia la testa sul petto di Cal, mentre entrambi si lasciano cullare da quei magici momenti, sotto le note di quella che ora è la loro canzone.

 

I could spend my life

In this sweet surrender

I could stay lost in this moment

Forever

 

 

“Gill”

“Si?”

“Dimmi che sarai mia tutta la vita”

Every moment spend with you

Is a moment I treasure

Don’t wanna close my eyes

 

“Con tutte le delusioni che ho avuto non                                                             

 credevo più ai per sempre…Con te non     

  ci voglio provare, con te ci voglio riuscire

 e so già che ci riuscirò perché…”

 Poi lascia che sia la canzone a parlare

Cause I’d miss you baby

And I wanna miss a thing

 

 

 

“Quindi si, sarò tua per sempre se lo vorrai”

“Niente riuscirà a strapparti da me, sei la donna della mia vita”

 

Continuano a ballare mentre si baciano ancora e ancora: quegli istanti sembrano non finire mai.

 

 

Allora che ve ne pare?? E’ relativamente corto ma ho riportato i punti salienti della giornata, perché se scrivevo tutto non mi fermavo più!

Come avrete notato i miei avvisi erano corretti e qui sono stata smielata al massimo…Anche un po’ ‘perversa’ ma in fondo sono due adulti ù_ù

Ci avviciniamo alla fine, oramai rimane solo un ultimo capitolo e un ultima domanda: Qualcuno scoprirà il loro segreto?

In attesa del prossimo capitolo mi farebbe piacere una recensione, anche corta corta…In fondo vi porta via solo pochi minuti e mi fa tanto piacere :))

A presto,

Jenny

  
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