Non ricordava la sua infanzia.
A dir la verità non ricordava nulla al di fuori del suo logoro vestito di taffetà nero, che conservava ancora nei suoi tenui bagliori l'eleganza e la fierezza dei tempi migliori, e le scarpette di vernice rossa, ormai scrostata in più punti, che quando camminava la rallegravano col caldo chiocciare dei tacchi a ogni passo.
Poi ricordava i lampioni.