Serie TV > La regina di spade
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Autore: Maril_Swan    11/02/2007    3 recensioni
Proprio quando le cose stanno tornando alla normalità, una straniera arriva a Santa Elena e scombussola la vita di Tessa. (tradotta da Fioredivetro)
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Traduzione, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Note della traduttrice

Note della traduttrice: Quando ho scoperto che la serie "La Regina di spade" era stata cancellata (nel 2003, mi sembra) dopo un'unica stagione, ho deciso di affogare la delusione nelle fanfictions e cosa ho trovato ,se non addirittura una stagione virtuale (il sito in inglese è www3.sympatico.ca/maril.swan/qosvs/ e quello della fanfic http://www3.sympatico.ca/maril.swan/qosvs/mirror1.htm)? Così, ora che stanno anche riproponendo il telefilm in tv, ho pensato di postare la traduzione di alcuni degli episodi virtuali scritti da Maril Swan, con il suo permesso, naturalmente. Questa prima fanfic prende il via dopo gli avvenimenti de "Il tradimento di Grisham".

Tutti gli eventuali errori vanno imputati a me, così come tutto ciò che riguarda lo stile. Farò pervenire all'autrice i vostri commenti sulla storia, recensite numerosi!

Fiore

Mirror, Mirror
by Maril Swan

Episodio 1 (seconda stagione virtuale)

Prologo

Sotto il colletto della camicia, il dottor Helm era accaldato per più di un motivo. Aveva quasi raggiunto il suo ufficio, ma Montoya era stato più veloce e ora il colonnello lo tratteneva di fronte all'hotel, un sorriso amichevole sulla faccia e una mano sul suo braccio. Nonostante il caldo torrido, sembrava che Montoya non sudasse affatto, mentre Helm era praticamente fradicio e si sentiva soffocare sotto il sole di mezzogiorno.

"Dottore,"disse calmo il colonnello, i verdi occhi scrutatori fissi in quelli di Helm, "Credo che voi mi stiate evitando."

"Bene, allora non sono stato troppo discreto,"replicò Helm, districandosi dalla presa di Montoya. Tentò di allontanarsi, ma il colonnello lo bloccò nuovamente.

"Mi ferite, dottore."

"Beh, mi sembra giusto, dato che voi avevate intenzione di fare più che ferirmi."

Montoya sorrise."Vi state riferendo a quel minimo di tensione con Grisham?"

"Minimo di tensione?" la voce di Helm si alzò pericolosamente, nonostante il suo tentativo di restare composto. "Chiamate il fatto di portarmi non so dove per uccidermi un minimo di tensione?" Il dottore puntò il dito contro il petto di Montoya. "Ve lo dirò io cosa sarà un minimo di tensione-se Grisham prova ad avvicinarsi di nuovo a me, avrà bisogno di più che un dottore. Avrà bisogno di qualcuno che rimetta assieme i pezzi!"

"Davvero, Dottor Helm, se vi avessi voluto morto, lo sareste. Non ho ordinato a Grisham di uccidervi. Siete troppo prezioso per questa comunità. Ci vorrebbe più di un anno per avere un nuovo dottore. No, doveva essere solo un esempio e un avvertimento." il colonnello sorrise beffardo. "Come voi, io ho il potere di vita e di morte in questo pueblo." strinse gli occhi e la sua voce si fece meno udibile. "Pensate al vostro lavoro- curare, e lasciate che io pensi al mio- governare. Allora non ci sarà bisogni di ulteriori tensioni o esempi. E oserei avvertirvi di stare lontano dalla vostra amichetta, quella diabla vestita di nero. Frequentarla vi metterà in una posizione pericolosa."

"Non è la mia amichetta," ribatté Helm, la voce che tradiva il suo rimpianto. "E' solo una donna notevole che io ammiro. Niente di più."

Montoya aprì la bocca per rispondere, lo sguardo torvo, ma la vista della carrozza da Monterrey lo distrasse. Entrambi gli uomini si ripararono gli occhi dalla polvere ,che si alzò intorno a loro quando la carrozza gli si fermò quasi davanti.

Il cocchiere saltò giù e si avvicinò alla portiera, l'aprì e si sporse all'interno. Una mano graziosamente guantata apparve dal buio della carrozza, seguita da un braccio liscio e bianco. Infine emerse la testa, coperta da un cappellino alla moda e da una mantellina di pizzo che le copriva il viso. La donna prese il braccio del cocchiere e il suo piede elegante toccò fermamente la terra di Santa Elena. Si guardò intorno con interesse, fermando lo sguardo sui due uomini che la fissavano affascinati. Liberandosi della mantellina, la donna sorrise al colonnello che si fece avanti, si inchinò formalmente e le prese la mano.

Montoya sollevò la manina delicata fino alle labbra. "Benvenuta a Santa Elena. Sono il Colonnello Luis Ramirez Montoya, governatore militare di questo territorio." si girò e fece cenno a Helm. "E questo è il dottor Robert Helm, il nostro medico locale."

Helm si inchinò leggermente e anche lui le fece il baciamano, aspirando il profumo del guanto di pizzo. Quella donna era incantevole, alta quasi quanto Montoya, decise Helm mentre li osservava. Il dottore prese nota del seno bianco, appena contenuto nel vestito stretto, dei capelli neri, degli zigomi alti e dei lineamenti scolpiti come quelli di una statua greca. Gli audaci occhi a mandorla le davano un aspetto esotico, quasi asiatico. Helm tentò di non fissarla, ma la sua bellezza lo imbarazzava e non sapeva dove altro guardare.

La giovane donna aprì il ventaglio e lo agitò vigorosamente. "Non mi aspettavo un tale calore." disse. La sua voce era calda, quasi profonda e lei rise leggermente dietro il ventaglio. "Sono lieta di conoscervi, Colonnello Montoya. Forse potete essermi d'aiuto. Ho delle faccende legali da sistemare qui a Santa Elena."

Montoya annuì con un ampio sorriso. "Naturalmente, sarò felice di aiutarvi in qualsiasi modo. Cosa posso fare per voi, Senorita...?"

"Maria Teresa Alvarado. Sono qui per reclamare la mia eredità."

  
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