Hell or Paradise?
Dove mi
stanno portando? Cos’è questa strana sensazione
che avverto, questi brividi
lungo la schiena? Guardo circospetto intorno a me: eccetto le guardie
che mi
stanno scortando, non vedo alcun altro.
Dannazione: perché le anime non hanno aura?
Tento di divincolarmi, ma le mie
mani sono legate da una robustissima catena di ferro. –Ehi,
tu! Sta’ un po’
calmo, siamo quasi arrivati!- mi riprende una delle
guardie dell’aldilà. Nella sua voce,
però, non posso
non notare un pizzico di ironia. Continuo a guardarmi intorno nella
speranza di
riconoscere luoghi o persone a me familiari: niente. Questa non
è decisamente
la strada degli Inferi, dove effettivamente dovrei essere condotto. Ma
se non
mi stanno conducendo negli Inferi, dove diavolo mi stanno portando
allora?
–Siamo arrivati…- mi informa la seconda anima,
sorridendo beffardamente. –Benvenuto nella tua nuova casa,
Darbula.
Mi
liberano dalle catene e mi spingono in avanti, dopodiché le
guardie che mi
hanno scortato fin qui svaniscono nel nulla.
Mi guardo attorno confuso e inorridito: davanti a me si
estende un vasto campo di fiori
di ogni sorta di colore e profumo, scorgo alberi di ogni grandezza e
dimensione, animali di ogni specie e,
infine, anime liete e gioiose che
svolazzano libere in cielo.
–Benvenuto
fratello!- esclama una delle anime in volo. Fra…tello?
Ma costui sa con chi ha a che
fare?
–Ehi,
ragazzi: è arrivata un’altra anima!- esclama colma
d’eccitazione un’altra,
richiamando l’attenzione di altre anime. Ben presto mi
ritrovo circondato da
festose anime con tanto di aureola splendente. Quello che ne segue
è un
continuo: “Come
ti chiami?” “Sei nuovo
di qui?” “Molto piacere!” “Come
sei morto?” “In cosa speri di reincarnarti
nella tua prossima vita?”
Nemmeno cinque
minuti e ho già la testa che mi esplode. Ditemi
che non
è vero, ditemi che è
solo un orribile incubo tutto ciò...non è
possibile che sia la realtà, mi
rifiuto categoricamente di crederlo!
La
sensazione di gelo si ripresenta, stavolta però moltiplicata
all’ennesima
potenza.
Questo
è l’inferno.
No,
questo, ahimè, è il paradiso.
*Cantuccio
dell’autrice*
:3 :
Guardando la
puntata di ieri, non ho potuto non immaginarmi cosa avesse pensato
Darbula quando,
invece di trovarsi davanti la dolce cappa di calore di casa sua, si
è ritrovato
sommerso dal verde, dai fiori e da beate anime che svolazzavano come
farfalle. Un
bel trauma, no? X)
Spero
che la flashfic abbia reso almeno in parte ciò che intendevo
dire e che vi abbia
strappato un piccolo sorriso (:
Alla
prossima!
PiccolaEco