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Autore: emylee    30/07/2012    3 recensioni
Edward è al cimitero di Forks, accompagnato da Alice.
Cosa ci troverà?
Una Bella/Edward ambientata durante New Moon. Spero che non sia patetica come idea, e che mi fate sapere che ne pensate
Genere: Dark, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Into New Moon.'
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Buried Alive~
1° Capitolo





- Alice, non capisco perchè tu sei voluta venire quì. Cosa devi vedere?
- Senti, Edward, io non ti ho chiesto di accompagnami. Voglio che tu ritorni a casa, poi ti raggiungo.
Aggrotto le sopracciglia, guardando mia sorella si sbieco.
- Lo vorrei tanto, ma tuo marito vuole che ti tenga d'occhio. Purtroppo gliel'ho promeso. Ma puoi spiegarmi che vuoi farci in questo cimitero?
Lei mi ignora, continuando a guardare attentamente ogni lapide ed ogni foto allegata. Sospiro, guadandomi attorno, nel cimitero di Forks. Con tutti i cimiteri di tutti gli stati, proprio questo Alice deve fare quello che deve fare? Mi sento strano, inquieto. Ho paura che qualcuno possa vederci.
E nessuno deve vederci. Per gli abitanti di Forks, noi siamo andati via sette mesi fa e, ovviamente, è impossibile che ci possano trovare in un posto così, uguali a quando ci hanno lasciati. Noi non cresciamo, è vero, ma gli umani non sanno dell'esistenza dei vampiri, quali siamo. Nessuno, tranne una.
Una ragazza che è riuscita a scoprirci, e non solo. E' riuscita anche a far innamorare un vampiro che non aveva mai amato in cento anni. Stringo le mascelle, al ricordo della mia umana. Ne sento la mancanza, ne sento troppa. E' come se avessi lasciato metà di me stesso in questa triste cittadina perennemente coperta dalle nuvole. Da tanto nè io nè la mia famiglia abbiamo notizie di Bella, e spero con tutto il cuore che almeno lei una vita nuova se la sia fatta, diversamente da me.
- Andiamo, Alice, sbrighiamoci prima che... -, non faccio in tempo a finire la frase che Alice al mio fianco emette un sibilo agghiacciante, capace di mettermi i brividi.
Cade a terra, mantenendosi il capo tra le mani. Subito mi siedo accanto a lei, circondandole le spalle con le braccia, cercando di capire cos'abbia. Cos'è che le fa male così?
- Non ci sono riuscita... Davvero, allora, non sono riuscita a salvarla...
- Alice, ma che stai dicendo? Mi spieghi che ti è preso così improvvisamente? Cosa hai visto?
Ero così distratto a pensare alla mia unica ragione di vita che nemmeno sono stato attento a ciò che pensava mia sorella. A questo punto, se l'avessi fatto, avrei subito capito cosa sta succedendo.
- Guarda la lapide... Mio Dio, Edward, io... Te lo giuro, se lo avessi visto prima... Se avessi creduto alla mia visione...
Alice diceva cose senza senso. Scossi il capo, facendole capire che non ho inteso cosa voleva che facessi. Ho capito che, però, il problema risale alla lapide davanti a noi, così alzo lo sguardo verso la foto e il nome inciso sulla lapide e mi blocco, incantandomi terrorizzato a quel nome.
Isabella Marie Swan
Nata il 13 Settembre 1990
Morta il 26 Marzo 2008

- No... No, è uno scherzo, vero?
Mi giro verso Alice che continua a singhiozzare, poi accarezza con una mano la lapide, emettendo dei gemiti alti. Poi mi guarda e, potrei giurarlo, riesco a vedere i suoi occhi lucidi di lacrime che mai potrà far uscire.
- Io l'ho vista, Edward. L'ho vista buttarsi giù da uno scoglio... Ma non credevo che Bella avesse potuto davvero fare una cosa simile! Non ci ho creduto, credevo che le mie visioni mi stessero facendo qualche scherzo, per questo sono voluta venire quì. Non ci credevo, ma volevo esserne sicura. Invece davvero è...
Scoppia di nuovo in un pianto senza lacrime, appoggiandosi alla mia spalla. Porto lo sguardo nuovamente su quel nome che tanto amavo, inciso sulla pietra fredda come la mia pelle, non credendo a ciò che leggo. Non può essere morta. Mi ha promesso che non avrebbe mai fatto niente di stupido, e con quello implicava anche sicuramente il suicidio. Non posso credere che si sia suicidata, che sia morta, che non la vedrò mai più sorridere, nè arrossire, nè sentire la sua voce parlare nel sonno. Non posso credere che sia sotto tre metri di terra, dentro una bara fredda, ad occhi chiusi che non aprirà più.
- No... No... No, no, no... No... - mormoro, come una cantilena, - Non ci credo. Non ci credo. Non è lei, non può essere lei. Non è lei... Non è lei...
- E cosa vuoi fare? Vuoi scavare e aprire la sua bara per vedere se realmente è lei?! Ti prego, Edward, non ci credo nemmeno io, ma è morta... è morta...
Non stacco gli occhi dalla fredda pietra quando inizio a parlare.
- Si fa come hai detto tu. Voglio vederla.

- Perchè vuoi profanare così il suo corpo? L'hai lasciata sette mesi fa e la rivuoi morta? Io proprio non ti capisco, Edward, ma farla riposare in pace per l'eternità no, eh?
- Rosalie, se non chiudi quella bocca te la chiudo io con la pala - mormoro, tetro.
Mia sorella si zitta. Alice non ha avuto il coraggio di essere presente per vedere Bella morta, mentre Rosalie non ha assolutamente problema su questo. Devo ammettere che un po' le dispiace, ma sicuramente non è affezionata come lo è Alice. E, ovviamente, non l'ama come amo io Bella. Si è offerta di accompagnarmi perchè, testuali parole, non vuole che poi faccia una stronzata delle mie.
Poso la pala tra le mani di Rosalie, poi tolgo la lastra bianca che ricopre il terreno dove, forse, Bella è sepolta. Riprendo la pala e inizio a scavare nella mia velocità vampiresca, in silenzio, fino a che la pala non toccò qualcosa di duro, dopo aver tolto qualche kilo di terra.
Scoppia a piovere in quel preciso istante, come se fosse uno scherzo del destino.
La pioggia, che dopo un po' inizia a scendere velocemente, riesce a togliere della terra che si è attaccata alla lapide, e che ha nascosto delle frasi riportate sotto al suo nome.
"So di amarti, ma davvero non basta.
E' meglio così, credimi.
Sono certa che adesso sono in un posto migliore.
Senza pensieri, nè ricordi".
Scritto nella lettera che Isabella Swan ha lasciato sulla sua scrivania poco prima di morire.

Tremo sotto la pioggia che continua a scendere.
- Poetico. Molto, davvero.
Ignoro Rosalie, e con le mani tolgo i pochi residui di terra sulla bara bianca che spunta dal terreno, poi la disseppellisco, portandolo sul terreno ormai bagnato al mio fianco.
- Hey, Edward, te la senti? E se lei davvero è qui...?
- No, non c'è. Non deve esserci.
Rosalie si sposta, mettendosi da parte ma avendo sempre una buona visuale anche dell'interno della bara quando sarà aperta, mentre io rimango per un po' a guardare la bara bianca finemente decorata di dorato. Prendo un profondo respiro che non mi serve realmente, se non per darmi coraggio e la apro, spostando di lato il pezzo di legno bianco che copre la bara. La butto sul terreno e guardo l'interno.
Ne rimango abbagliato.
Il dentro di quella dannata bara è ricoperto di un velluto color rosso, dei fiori -alcuni già seccati, alcuni ancora freschi- circondavano l'esile corpo coperto da un vestito bianco immacolato. E' bellissima, e non posso fare a meno di pensarlo nonostante adesso ho capito che Bella è realmente morta.
I capelli scuri sono sciolti e ricadono sulla bara lungo il suo viso fino ad arrivare oltre il suo petto, il viso bianco e rilassato nella morte sembra quasi etereo e addirittura tranquillo, come se avesse finalmente trovato la pace tanto agognata. Il corpo, coperto dal leggero vestito bianco, è immobile e freddo quanto il mio e le sue mani sono giunte a pregiera sul suo ventre piatto.
- Mio Dio... Edward...? - sussurra Rosalie, riscuotendomi dal torpore che la vista del corpo senza vita di Bella mi ha dato. Sbatto gli occhi e mi passo una mano tra i capelli, cercando di trattenermi nell'urlare al cielo il dolore che sento dentro di me.
- La porto da Carlisle.
- Cosa?
- Devo provare a fare qualcosa... Forse lui potrà... Io non posso...
- Edward, non capisco cosa stai dicendo. Che può mai fare Carlisle? E' morta, non possiamo fare più niente...
Stringo i pugni e colpisco un albero lì vicino, stradicandolo. Non posso stare quì a vedere il suo corpo giacere tranquillo in quella bara, non posso continuare a vivere con il pensiero che lei non c'è più, non posso... non posso vivere. E' lei tutta la mia vita, e lo sarà per sempre. Se Carlisle non potrà fare niente per riportarla da me, vorrà dire che sarò io ad andare da lei.
Mi avvicino lentamente alla bara e, con uno slancio, porto le braccia sotto la schiena e sotto le gambe del corpo di Bella, prendendola in braccio. E' persino più leggera di quanto ricordassi.
- Che fai? - dice Rosalie, bloccandomi la strada.
- La porto da Carlisle - ripeto, stancamente.
Come fa a non capire? Devo provare... Devo provare di tutto. Non posso perderla per un mio errore e se proprio non è destino che io debba stare con l'unica persona che io abbia mai amato, almeno voglio che lei continui a vivere, e che non rinunci alla sua vita solo per colpa mia.
Non ce la faccio a pensare che il corpo che una volta ho amato, adesso giace immobile tra le mie braccia.
Per me è inconcepibile.
- Edward... -
- Per favore... Devo almeno provare... - la supplico, con il tormento negli occhi.
Sospira e muovendo un passo indietro, mi lascia passare verso il bosco che porta verso casa Cullen.

Ignoro lo sguardo sbigottito di tutto il resto della mia famiglia, ignoro lo sguardo addolorato di mia madre, ignoro i loro pensieri tristi e terrorizzati allo stesso tempo, ignoro i loro sguardi che si posano sul corpo di Bella, ignoro le loro domande e ignoro le loro affermazioni.
Ignoro tutti, mentre entro nello studio di Carlisle, aspettando che quest'ultimo esca dal suo stato di shock che lo ha preso non appena sono entrato in casa con Rosalie alle calcagna. Adagio delicatamente il corpo di Bella sul divano in pelle dello studio e le accarezzo i capelli rimasti morbidi al tatto anche dopo la morte. Sento i passi lenti dietro le mie spalle e subito riconosco mio padre. Entra nel mio campo visivo e anche lui si mette a guardare il corpo Bella in silenzio.
- Rosalie mi ha accennato che...
- Puoi fare qualcosa? - chiedo, interrompendolo. Non voglio perdere tempo in inutili chiacchiere, voglio subito che Bella ritorni da me.
Carlisle contrae la mascella, stringendo i denti, - No, Edward. Il suo cuore non batte più e il veleno dei vampiri non può fare niente. Non immagini quanto la mia affermazione faccia male anche a me, ho appena scoperto che una delle mie figlie è morta. Anche io vorrei che tornasse quì da noi, ma... non c'è più niente da fare se il suo cuore non batte.
- No! - grido, alzandomi e fonteggiando Carlisle, - Ci deve essere un modo... uno solo... farei di tutto per...
- Noi non possiamo fare niente, non siamo onniscienti.
Mi guarda, impotente. Poi porta lo sguardo sul corpo di Isabella -di Bella, la mia Bella-, e assume una smofia tormentata. Cado a terra, proprio come era successo ad Alice la mattina stessa, tirandomi le ciocche di capelli, ricordando il tocco delle piccole mani di Bella, ricordando che lei li adorava.
Adesso solo una sola cosa desidero. La rivoglio al mio fianco.
Per questo sospiro malamente per poi alzarmi barcollante. Riprendo in braccio il corpo di Bella, senza nemmeno osare guardare mio padre e decido di dare pace almeno al corpo della persona che amo. La riporto lentamente fuori da quella casa che non la considero più mia, per portarla nella sua nuova dimora. Il cimitero questa sera sembra più lugubre del solito; ha smesso di diluviare ed è rimasta una foschia grigia tutta intorno e sembra che il tempo sia come il mio umore: spento, senza vita.
La bara è ancora dove l'ho rimasta, anche se adesso è bagnata e umida. Adagio il corpo di Bella tra il velluto rosso, dandole un ultima carezza. Poi la richiudo e, con il cuore sanguinante, la seppellisco.



Spazio Autrice:
Ehilà! Come va? Spero bene. Questa cosa scritta sopra è una delle mie ff più vecchie in assoluto, scritta nel lontano 2010. Non l'ho mai postata perchè ho sempre avuto paura che non piacesse a nessuno, ma una mia amica carissima mi ha detto che provar non nuoce, dunque eccomi qui.
Vi dico solo che non dovete preoccuparvi, anche se avete visto che c'è un mio OC e che qui Bella è morta, rimane sempre una Bella/Edward. Sono una fan accanita io XD
Poi, se vi interessa, saprete come finirà. Saranno solo tre capitoli comunque.
Spero davvero davvero che piaccia a qualcuno, tengo a questa fic dato che è una delle prime da me creata, quindi...
Aspetto di sapere che ne pensiate!

Emily ♦

  
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