Che
spettacolo quando giochiamo noi
“Ecco,
ecco! Oddio, ha
preso la rincorsa! Dai dai dai…sì,
è
goal! Grandissimo!”
Naruto schizzò in piedi, agitando in aria i pugni, gridando
e schiamazzando.
Accanto a lui, una silenziosa Hinata per poco non cadde dalla sedia,
spaventata
dall’esultanza del ragazzo e di tutti gli altri uomini nel
bar.
Era l’unica donna presente
in quel maledetto locale che trasmetteva in diretta la partita del
secolo, tra
due squadre che lei aveva sentito nominare solo un paio di volte.
Ma in fin dei conti un
sacrificio poteva farlo. Perché proprio quella sera
Naruto Uzumaki
le aveva chiesto di uscire.
Lui, il suo amato, quello che aveva sempre spiato da lontano. Non
perché avesse
manie da stalker, beninteso. Quando si è timidi a livelli
patologici ci si deve
accontentare di queste cose, sperando nel meglio.
E quel meglio era
arrivato, in un modo o nell’altro. Altrimenti Hinata non si
sarebbe mai trovata
seduta ad un tavolo con Naruto, mentre sorseggiava un drink dal nome
impronunciabile che non le piaceva un granchè e osservava
l’amato concentrato
più sui movimenti sul campo da calcio che su di lei.
Chiunque altro avrebbe
detto che, per essere un primo appuntamento, Naruto si stava
comportando da
cafone. Hinata avrebbe dovuto tirargli un ceffone e andarsene di corsa
dal pub.
Ma lei era paziente. Non
le importava: per Naruto questo e altro.
Il ragazzo, dopo essersi
scambiato qualche abbraccio e parecchie pacche sulle spalle con gli
altri
tifosi e dopo aver intonato un paio di cori dedicati al goleador, si
sedette
ridendo.
“Hai visto che cannonata,
Hinata? Porca vacca, e chi se lo aspettava! Anche perché
quello che ha segnato
è appena entrato nella rosa, quindi nessuno si poteva
aspettare da lui un colpo
del genere, visto tra l’altro l’assist un
po’ impreciso che gli è arrivato…ma
ce l’ha fatta! Che grande: altro che ala destra. dovrebbe
essere la punta!”
La ragazza si chiese se
Naruto prendesse mai fiato mentre parlava. Si domandò poi
quando il ragazzo si
sarebbe reso conto della totale ignoranza di Hinata sul gioco del
calcio. A
sentire termini come ‘rosa’,
‘assist’ e ‘ala destra’ le
girava la testa, per
l’imbarazzo e forse anche per quello stupido drink.
Non voleva però passare per
stupida, quindi sorrise e annuì nella maniera più
innocente possibile.
Naruto non se la bevve.
“Non ci capisci niente di
calcio, vero?”
Hinata avvampò fino alle orecchie, mentre un sorso del drink
le andò di
traverso. Si trattenne dal vomitare l’anima sul tavolo e si
limitò a
tossicchiare timidamente.
“Ecco, io…n-no, ma n-non è
che non mi piaccia, anzi! Ma…il fatto è
che…io, non so, è che…”
Il ragazzo la interruppe
con una sonora risata. Un suono angelico, se non fosse che lui stava
ridendo di
lei. Hinata tacque, mortificata.
“Oh, ma non devi
preoccuparti!”, esclamò poi lui, asciugandosi gli
occhi. “Non è un problema,
assolutamente. Anzi, sai cosa? Ho deciso che ti insegnerò le
basi del calcio,
proprio in questo istante!”
La ragazza spalancò gli
occhi. “Ma…ma in questo
modo…”, mormorò. “No, ti
farei perdere i momenti più
emozionanti della partita. Non posso, dai…”
Naruto sorrise. “Il tuo altruismo è lodevole, ma
non mi farà cambiare idea.
Quando mai io, Naruto Uzumaki, avrò più
l’occasione di insegnare a te, Hinata
Hyuga, qualcosa? Mai! Quindi approfittiamone subito!”
Facendo un occhiolino, si alzò dal tavolo, andando a cercare
un foglio di carta
e una penna.
Hinata rimase lì,
pietrificata dalla gioia.
I due passarono le
successive due ore chini sul tavolo. A vederli, sembravano due studenti
presi
da uno studio matto et disperatissimo
per qualche esame.
La verità era molto differente.
”Dunque, signorina Hyuga.” Naruto la fissava con
serietà. “Mi dica quanti modi
ci sono di riprendere il gioco dopo
un’interruzione.”
”Allora…” Hinata fece la conta sulle
dita. “Calcio di punizione, rigore,
rimessa dalla linea laterale, calcio di rinvio, calcio
d’angolo…cinque!”
“Ottimo, ottimo. E…quanti
giocatori ci sono in campo?”
”Oh, questa è facile!”,
esclamò Hinata. “Undici per squadra, quindi
ventidue!”
”Bravissima! Ma questo non basta. Sto per farle la domanda
più difficile sul
calcio, su una regola che nessuna donna ha mai pienamente
compreso.”
La ragazza sudava freddo. Sapeva cosa la aspettava.
“Mi parli…del fuorigioco.”
Gli occhi dell’uno si
incollarono e si persero in quelli dell’altra per secondi che
sembrarono
eterni.
Poi Hinata parlò.
“Un giocatore è in
fuorigioco quando è più vicino alla linea di
porta avversaria sia rispetto al
pallone, sia rispetto al penultimo avversario. Diventa una posizione
d’infrazione quando il giocatore in fuorigioco tocca la
palla, entra in
contatto con un avversario o ha un qualche vantaggio dalla sua
posizione. Ma
non si tratta di fuorigioco se il giocatore si trova nella propria
metà campo o
se riceve il pallone da un rinvio, da un calcio d’angolo o da
una rimessa
laterale.”
La ragazza annaspò: non aveva preso fiato mentre parlava, e
per di più il
diretto contatto con gli occhi di Naruto non faceva bene alla sua
respirazione.
Prese
un sorso del drink –sì, non l’aveva
ancora finito- e tornò a guardare il
ragazzo.
Era
impassibile.
Oh,
cavolo. Ho
sbagliato. Forse ho confuso il fuorigioco con il rigore. Ma no,
stupida: sono
due cose diverse! E allora che ho fatto? Oh, ora mi odierà a
morte.
Maledizione!
Il
flusso dei suoi pensieri venne interrotto dal sorriso che, poco a poco,
andava
a illuminare il viso del ragazzo.
“Sei
meravigliosa, Hinata Hyuga.”
La
ragazza sospirò di sollievo, assumendo in viso una
tonalità ai limiti
dell’umanamente possibile.
“G-guarda
che è tutto merito tuo, Naruto. Sei un maestro formidabile,
e…sono felice di
essere qui, con te.”
Il ragazzo sorrise,
sinceramente compiaciuto. Poi si battè una mano sulla
fronte. “Oh, che scemo!
Ho dimenticato una cosa super-importante!”
Fece segno alla ragazza di
avvicinarsi e bisbigliò: “E’ una regola
segretissima, che solo i più grandi
esperti calcistici conoscono.
Mi
raccomando, stai bene attenta: non
la ripeterò due volte!”
Hinata annuì decisa, fiera di tutta quella fiducia che le
veniva concessa. Nel
frattempo Naruto, guardandosi tutt’intorto, si era sporto sul
tavolino,
coprendosi la bocca con una mano per non farsi vedere.
Il ragazzo mormorò
qualcosa di impercettibile.
Hinata accennò un
“Aspetta, non…” che non valse a molto.
Anche perché le sue labbra si trovarono
sigillate a quelle del ragazzo.
Si separarono, entrambi
increduli di quanto era appena accaduto.
Hinata non disse una
parola, mentre Naruto sorrideva compiaciuto della sua tecnica, semplice
ma
efficace.
Non era pronto però alla
replica della ragazza.
“Ehm, Naruto?”
”Sì, Hinata?”
”…non ho capito bene l’ultima regola.
Non è che potresti rispiegarmela?”
Il ragazzo arrossì,
colpito da quella malizia così innocente.
“…è una regola complessa,
Hinata. Ci vorrà del tempo, dovrò ripetertela
molte volte.”
La ragazza sorrise, in estasi.
“Non preoccuparti. Abbiamo
tutto il tempo del mondo.”, disse, avvicinandosi a Naruto.
Cosa
importa chi vincerà,
perché in fondo lo squadrone siamo
noi.
~Fine
***
*si
schiarisce la voce*
Salve, o fandom di Naruto! Salve, o Oranges in the Sun! Me è
tornata!
*balle di fieno*
...c'è nessuno?
Ok, la pianto di fare la cretina. Era solo un modo per sottolineare che
manco dal mondo narutiano da circa...due anni.
Oddio, così tanto?! o_o
Vabbè, l'importante è che io sia tornata. E il
merito di tutto ciò è quella meravigliosa
creatura quale è la mia Nee,
che è riuscita a sconfiggere la mia pelacusaggine ('non è scarsa
ispirazione. E' pelacusaggine!' *fugge* [cit.]) e farmi
tornare nel magico mondo arancione.
Grazie splendore. Senza di te tutto questo - e intendo tuuuuuuuuuutto
questo- non ci sarebbe.
Finalmente
aggiungo un'altra storia alla mia serie "I
love you. randomly, but I love you." che, poverina, era stata
miseramente abbandonata a due storielle ç.c
L'immagine che mi ha ispirato in questo caso mi è stata
fornita dalla Nee sovracitata, ed è questa
<3
Adorabile .w. mentre la frase e il titolo vengono da 'La dura legge del goal',
degli 883. Oh, che bei ricordi **
Niente,
che aggiungere?
Io sono molto capra
nel gioco del calcio, quindi capisco perfettamente Hinata. Infatti ho
dovuto cercare le regole su Wikipedia, che imbarazzo ._.
Beh, Naruto non sembra tanto triste dal dovergliele spiegare, no? :3
Bene, dire che concludo qui.
Grazie a tutti coloro che commenteranno, leggeranno, insomma '-anno'. :3
Speriamo che la mia Ispirazione si mantenga sulla retta via .w.
Un bacio,
Vale