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Autore: AlexScalesFF91    30/07/2012    2 recensioni
Il nostro caro Dudley Puppy si alza con la convinzione di vivere un'altra "normale" giornata di lavoro alla TUFF
E invece sarà il giorno in cui i suoi sentimenti per la Partner Kitty Katswell verranno alla luce!
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Era mattina e Dudley Puppy si svegliava di ottimo umore, cosa che gli capitava spesso, ma stavolta era veramente al settimo cielo poi che aveva fatto un sogno riguardante la sua collega di lavoro e amica Kitty Katswell. Dudley ormai aveva intuito dentro di sé di provare qualcosa per Kitty ma preferiva non dirglielo, temeva di confonderla e magari di allontanarla senza volerlo quindi per ora preferiva tenersi tutto dentro.

Come tutte le mattine sì preparò velocemente e si diresse alla TUFF con la macchina che gli aveva regalato l’agenzia e che usava in quasi tutte le missioni con Kitty.

Una volta arrivato alla TUFF  si precipitò subito in sala mensa per arraparsi l’ultima ciambella al cioccolato che quasi tutte le mattine si contendeva con la sua collega ma quando riuscì a prendere la ciambella e a mangiarla notò che Kitty non c’era e ciò gli apparve strano, non era tipa da arrivare in ritardo al lavoro senza nemmeno avvertire, così salì subito al piano di sopra nell’ufficio di lavoro ma anche lì nessuna traccia dell’amica. Non sapendo che fare chiese subito al capo e a Keswick se l’avevano vista ma la risposta fu negativa

Keswick: “Mi dispiace Dudley, ma non la vediamo e sentiamo più da ieri sera, sembra essere sparita nel nulla”

Capo: “Meglio tenere d’occhio la situazione, sento puzza di bruciato”

Keswick: “In effetti potrei aver lasciato acceso un forno in laboratorio …”

Capo: “No! Sento puzza di bruciato nel senso che sono preoccupato!”

Dudley: “C’è qualcosa che non và, non è da Kitty fare tardi al lavoro, ci tiene troppo. Deve essere successo qualcosa me lo sento, ma come facciamo a capire dov’è?”

La prima cosa che fecero i tre fu quella di cercare Kitty a casa sua sperando di trovarla magari ammalata ma comunque integra e invece fu un ennesimo colpo a vuoto, anche se non del tutto visto che la camera della loro amica era sottosopra e alcune macchie di sangue erano sparse in giro e questo non fece che far crescere in loro il timore che fosse stata rapita, timore che presto sarebbe stato confermato visto che poche ore dopo l’agenzia della TUFF ricevette un messaggio da un personaggio misterioso che diceva chiaramente che Kitty era stata rapita da lui e dalla sua banda.

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Kitty si sveglio in una stanza che somigliava molto a quella della sua agenzia ma comunque diversa di colore, quindi capì subito di non essere alla TUFF

Era legata stretta a una sedia con una corda e per quanto ci provasse non riusciva a liberarsi, si sentiva debole, probabilmente perché gli era stata iniettata una qualche sostanza velenosa oltre al fatto che sanguinava a causa delle botte prese. Intanto sentì dei passi che si dirigevano verso di lei ma era talmente debole che non ebbe nemmeno la forza di alzare lo sguardo

Il rapitore la afferrò violentemente per i capelli e le sollevò il viso per guardarla, Kitty non riuscì a capire chi era a causa del forte contrasto con la luce ma non si pose troppo il problema visto i dolori atroci che provava

“Uhm, patetica!” disse il rapitore tirandole un pugno senza alcuna pietà

Per la prima volta nella sua carriera di agente segreto Kitty  si sentiva indifesa  e debole, ma soprattutto per la prima volta era terrorizzata. Fino a quel momento aveva provato la paura ma non era mai stata terrorizzata come in quel momento ed era una sensazione orribile che la faceva sentire una nullità.

Il terrore che provava era talmente forte che non riuscì a trattenere le lacrime e il suo pensiero fu solo uno in quel momento

“Dudley ti prego … aiutami …”

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Dudley e Keswick stavano rientrando velocemente alla TUFF, avevano appena ricevuto una chiamata del capo che li avvisava del messaggio ricevuto dal rapinatore e tra i due quello più preoccupato era chiaramente Dudley che appena arrivato alla base si precipitò subito nella sala principale dell’agenzia dove era arrivato il messaggio.

Il messaggio recitava “Ho la vostra amica e se la rivolete viva vi conviene consegnarmi almeno un milione di dollari, altrimenti la vostra amica farà compagnia ai vermi. Siete stati avvisati! Firmato JR

Keswick: “JR? Vi ricorda qualcosa?”

“JACK RABBIT!!!” Urlò Dudley con rabbia

“Come hai fatto ad avere un’intuizione così azzeccata?”

Era stato Jack Rabbit a parlare attraverso un messaggio visivo che era apparso sullo schermo gigante della TUFF

Dudley: “MALEDETTO JACK!!! Dov’è Kitty!!? Giuro che se le hai fatto qualcosa vengo lì e ti spacco la faccia!”

Jack: “Vedi di calmarti Duffy se non vuoi che la tua amica finisca male!”

Dudley: “IO MI CHIAMO DUDLEY!! L’ho addirittura battuto l’ultima volta, come può non aver imparato il mio nome!?”

Per far calmare gli animi Jack mostro a tutti Kitty e com’era ridotta, il che non fece altro che aumentare la rabbia di Dudley e la sua voglia di intervenire

Jack: “Avete tempo fino a domani sera per raccogliere il denaro e portarlo a me. Tanto per voi non dovrebbe essere difficile giusto? Passo e chiudo!”

Jack chiuse il collegamento lasciando Dudley senza parole e con una grande preoccupazione per Kitty che il giovane cane non riusciva più a trattenere

Dudley: “Ragazzi, dobbiamo assolutamente salvare Kitty!”

Keswick: “Ma come facciamo a salvarla se non sappiamo nemmeno dov’è!?”

Dudley: “Capo, se non sbaglio ogni agente TUFF ha nella sua tuta uno speciale chip di rilevazione. Potremo usare quello per rintracciare Kitty e dove è lei c’è anche Jack!”

Il Capo e Keswick rimasero stupefati dell’idea di Dudley, non era da lui avere idee brillanti. I tre misero subito in atto il piano cercando il segnale del Chip di Kitty che fu localizzato al confine di Petropolis in un edificio usato in passato dalla TUFF e che evidentemente Jack aveva deciso di usare come rifugio segreto.

Dudley: “Molto bene io vado a salvare Kitty!”

Keswick: “Vengo con te agente Puppy!”

Dudley: “No! E’ meglio se restate entrambi qui nel caso qualcosa vada storto! Se succede qualcosa vi invio il segnale e allora interverrete!”

Dudley corse fino alla sua auto e parti a gran velocità mente Keswick e il capo lo vedevano allontanarsi con grande stupore

Capo: “L’agente Puppy deve tenere tanto all’agente Katswell, non si è nemmeno accorto che erano arrivate nuove ciambelle e il suo cibo preferito, la carne secca …”

Keswick: “Beh, l’amore ti fa dimenticare tutto il resto!”

Capo: “Amore? Keswick stai dicendo che l’agente Puppy …”

Intanto Dudley andava a tutta velocità con la sua auto per raggiungere l’edificio e mente si avvicinava nella sua mente scorrevano i momenti più belli e divertenti passati con Kitty e mentre essi scorrevano erano accompagnati da una solo pensiero, quello di salvarla. Una volta arrivato nell’edificio corse subito verso la stanza da dove proveniva il segnale di Kitty, si postò vicino alla porta con la sua pistola in mano e cautamente aprì la porta per cercare di non farsi cogliere di sorpresa. Jack non era in vista ma probabilmente o si era allontanato temporaneamente oppure in qualche modo sapeva che Dudley era lì e quindi lo stava aspettando, ma tutte le preoccupazioni e i dubbi del giovane scomparvero quando vide Kitty legata alla sedia esattamente al centro della stanza. Corse verso di lei senza pensarci e con il cuore che gli batteva forte. Arrivato vicino a lei iniziò a parlarle

“Kitty! Kitty mi senti!?”

“Dudley … sei tu? Sei venuto ♥ ” disse Kitty con un leggero sorriso

“Certo che sono venuto! Non ti lascerò mai da sola ♥! Ora ti porterò via da qui!” Disse Dudley mentre con un coltellino tagliava la corda e al tempo stesso mandava il segnale di recupero alla centrale della TUFF

Dopo averla liberata, la aiutò ad alzarsi e a camminare visto che era ancora troppo debole per farlo da sola senza dimenticare che non erano ancora fuori pericolo.

“Dove credete di andare voi due?”

Il suono di quella voce rabbrividì Dudley che si voltò lentamente e subito vide Jack che gli puntava contro una pistola, la situazione era davvero difficile e bisognava attendere ancora l’arrivo dei rinforzi della TUFF, in qualche modo il giovane agente doveva guadagnare tempo

“Sei veramente un coniglio senza scrupoli Jack!”

“Grazie Duby, faccio del mio meglio”

“IO MI CHIAMO DUDLEY!!! Oh, ANDIAMO! Non è un nome così difficile da ricordare!”

“Dudley …” Disse Kitty con il fiatone

“Grazie per averglielo ricordato Kitty”

“…”

“Non c’è niente da fare, non riesco a ricordarmi i nomi delle nullità. A proposito Kitty, grazie per tutti i bei momenti passati insieme ma come si dice: Chi fa da se fa per tre!”

Era il colpo decisivo per Kitty che non riuscì a trattenere le lacrime al pensiero che una volta lei amava Jack quando i due lavoravano insieme alla TUFF

“Non ti permetto di insultare Kitty in questo modo, lurido traditore!!!”

Dudley afferrò la sua pistola e riuscì con un’incredibile velocità a sparare alla mano di Jack disarmandolo proprio nello stesso istante in cui arrivarono i rinforzi della TUFF, a quel punto assieme a Kitty iniziò a indietreggiare verso la più vicina finestra tenendo sempre la pistola puntata contro Jack che ovviamente non poteva fare altro che rimanere immobile.

Intanto il Capo avvertiva Dudley con un megafono che erano pronti per il recupero sul campo di Kitty, così gli agenti sul campo della TUFF entrarono in azione irrompendo nell’edificio per arrestare Jack e per prelevare Dudley e Kitty.

Mentre i due venivano scortati dai rinforzi della TUFF, Jack stava per essere arrestato ma fu proprio in quel momento che con delle mosse acrobatiche mise al tappeto molti agenti, raccolse una delle loro pistole e la puntò contro Kitty.

Quando Dudley si accorse di tutto, grazie al suo sviluppato olfatto canino, era troppo tardi per fermare Jack che sparò senza un solo secondo di esitazione. Guidato solo dal suo istinto, Dudley fece da scudo a Kitty beccandosi il proiettile in piena spalla, il dolore fu talmente forte da farlo cadere a terra ma ciò nonostante riuscì ad afferrare la sua pistola e a ferire Jack alla gamba in modo da dare tempo a gli altri agenti di metterlo a terra e arrestarlo.

Kitty seppur sofferente soccorse Dudley che perdeva sangue dalla spalla ma ciò nonostante sorrideva poiché era felice del fatto che la sua cara Partner era salva.

I due agenti ricevettero subito delle cure mediche dopo di che furono accompagnati nella stanza medica della TUFF dove restarono da soli, Kitty si avvicinò a Dudley con un’espressione tra la rabbia e la felicità

“Perché l’hai fatto Dudley? Perché hai voluto farti colpire da quel proiettile!?”

“Perché se non l’avessi fatto ci saresti rimasta secca!”

“Non ho bisogno di protezione Dudley! Sono un agente TUFF di alto rango, so badare a me stessa!”

“Ma non capisci che hai rischiato di morire!?”

“IO!? PARLI TU CHE TI SEI BECCATO UN PROIETTILE!!”

“MA SCHERZI!? MA GUARDATI, SEI PIENA DI FASCIATURE ED ERI DEBOLE COME UNA NEONATA, ERI TU QUELLA CHE RISCHIAVA LA VITA!”

“SI PUO’ SAPERE PERCHE’ SEI COSI COCCIUTO!?”

“ PERCHE’ TI AMO!”

Kitty rimase completamente spiazzata da tali parole mentre Dudley si accorse di quello che aveva detto e rimase in silenzio con aria imbarazzata

“Dudley … davvero provi questo … per me ♥?”

“Beh … si, tu sei … carina … sei energica e … sei la persona al quale tengo di più e credo di avertelo dimostrato oggi non credi ♥?”

“Nessuno mi aveva mai detto queste cose ♥”

“Evidentemente non ti hanno vista bene ♥”

Kitty iniziò ad avvicinarsi a Dudley con un viso dolce, cosa che non le capitava spesso, e alla fine il tutto sfocio in un dolce abbraccio che Dudley accolse con felicità

“uh, Kitty cos’è questo rumore?”

“ehm … sono fusa, le mie fusa, purrrrrrrrrr ♥”

“Oh ma che carina ♥, ma non stai dimenticando qualcosa?”

“Ehm … cosa?”

Dudley rispose con un bacio che per la sua intensità faceva intuire quanto lo avesse atteso

“Wow come sei diretto agente Puppy ♥!”

“Puoi scommetterci, gattina ♥”

In quell’istante entrarono il Capo e Keswick che ovviamente rimasero a dir poco sorpresi dalla scena

Capo: “PER TUTTI GLI SGOMBRI!”

Keswick: “L’avevo detto io che c’era qualcosa ♥” *risatina*

Capo: “Questo mi ricorda tanto il romanzo “Io e te per sempre” … No! Cioè, volevo dire io e te ogni tanto!”

Dudley e Kitty si allontanarono voltandosi dalla parte opposta ma con i visi rossi come pomodori e nonostante ciò alla fine dovettero confessare poi che erano stati colti sul fatto, successivamente promisero al loro Capo che la loro storia non avrebbe intralciato le loro missioni e le altre operazioni della TUFF.

Dopo un breve periodo di riposo che il capo gli aveva concesso per farli guarire dalle ferite, i due rientrarono in azione, pronti più che mai a difendere la città di Petropolis.

“Allora Kitty, pronta a ritornare al lavoro?”

“Certo Dudley ♥, ma ricorda, il nostro amore non deve disturbare le missioni TUFF”

“Ok, vorrà dire che ci coccoleremo o in ufficio o in mensa durante la pausa pranzo ♥”

“Dudley sei proprio … ti amo ♥”

“Anche io Kitty ♥”

“Vuol dire che da ora in poi indosserai anche dei pantaloni?”

“Kitty, lo sai con chi ti sei fidanzata no? Non cercare di cambiarmi ♥”

“Lo so ♥” *Risatina*

Neanche il tempo di entrare dentro la base della TUFF che si presentò per loro una nuova missione

Capo: “Agenti Puppy e Katswell dovete intervenire subito! Il Camaleonte sta rapinando la seconda banca di Petropolis!”

Kitty: “Ci pensiamo noi Capo!”

Dudley e Kitty salirono di corsa sulla loro auto e partirono subito all’azione. Tutto era tornato come prima solo che in aggiunta c’era qualcosa di nuovo, l’amore ♥!

 

FINE … per ora

  
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