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Autore: Eleanor_Devil    30/07/2012    8 recensioni
Crossover Tokyo Mew Mew/Angel's Friends
Gli Angel e i Devil partono su Tokyo per fare i loro nuovo stage, ma questo anno sarà molto diverso. Nuovi poteri, nuove segretti sarano rivelati, una nuova amicizia, nemici e amori nascquerano!
Ma come mai i loro nuovi terreni sono in grado di vederli? Chi sono quelle creature con grandi orecchie? Che cosa vogliano da loro? E chi è questo Profondo Blu?
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Raf/Sulfus
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Grazie mille a Lory402 per avermi corretto il capitolo, ti rigranzio dal cuore!!

PDV Raf

È finalmente arrivato...già, il giorno in cui tutto comincia di nuovo! Non riesco ancora a credere che le vacanze siano finite, ma non sono delusa o triste! Dopo tutto torneremo alla Golden School… 

Sono trascorsi pochi mesi dalla conclusione della battaglia contro Reina, ho passato questo tempo con le mie migliori amiche: Uriè, Dolce e Miki! Io e Uriè siamo amiche da quando eravamo bambine, Dolce e Miki invece le ho conosciute solo l’anno scorso, quando ho iniziato il mio primo stage alla Golden School. Abbiamo passato tante cose insieme! Già, adesso parlo dei Devil!

Sarà un po’ difficile credere a ciò che dirò; si suppone, infatti, che noi Angel dovremmo essere eterni rivali dei Devil, ma la verità è che...siamo diventati amici! So che ritorneremo a combatterci quando inizieremo il nuovo stage, ma questo non significa che non possiamo andare d’accordo a volte, vero? È strano, anche loro mi mancano, mi mancano i problemi che causavano, problemi che alla fine ci hanno uniti, come quella volta in cui abbiamo lottato con il cibo in mensa! 

Però non negherò ulteriormente... c’e qualcuno che mi manca più degli altri... la persona con la quale ho trascorso momenti meravigliosi... Sulfus... 

Sì, lo so, è un Devil, ma la verità è che mi sono innamorata, e lui ricambia i miei sentimenti! Abbiamo cercato di negare ciò che provavamo in principio, ma è stato troppo difficile. Poi è giunto il giorno in cui ci siamo baciati, è stato un momento meraviglioso per noi, ma attimi orribili per gli altri. Con il nostro contatto abbiamo provocato un terremoto, che ha quasi distrutto tutta la Golden School e la città. Dopo ciò abbiamo capito che una cosa del genere non dovrà accadere di nuovo. 

Ovviamente siamo stati puniti... ma io lo amavo più di ogni cosa al mondo, lui era ed è il mio unico amore, e l’amore non si dimentica così presto!

“Raf! Andiamo tesoro, sbrigati o arriverai tardi!” sento la voce di mia madre, bene...è ora di andare!

“Arrivo subito, mamma!”


PDV Normal

Raf chiuse il suo diario e lo mise dentro il trolley blu che stava portando con sé a scuola, uscì dalla casa, non senza prima dire addio ai suoi genitori.

“Ciao mamma! Ciao papà! Ci vediamo tra alcuni mesi!”

“Sta attenta, angelo mio!”

“Non vi preoccupate!” e volò verso la Grande Porta che l’avrebbe condotta sulla Terra. Quando arrivò lì, c’erano già molti Angel che aspettavano il proprio turno.

“Raf! Siamo qui!” la giovane Angel si voltò e vide le sue tre amiche sulla linea, sorrise e volò verso di loro. Le abbracciò. 

“E’ così bello vedervi, ragazze!”

“Non ci posso ancora credere, stiamo tornando sulla Terra! Da un lato sono molto contenta, ma dall’altro sono triste perché non volevo che le vacanze finissero così presto...” disse Dolce velocemente, Raf e le altre Angel risero. 

“Dai Dolce, vedrai che non sarà così male!” disse Miki.

“Ragazze, prego, andate avanti una alla volta” disse il Guardiano del portale. Le quattro Angel smisero di parlare e ridere, si diressero verso il portale, una dopo l’altra. Raf fu si avviò, ma prima di lanciarsi, si voltò verso le sue amiche:

“Ci vediamo là, ragazze!” e volò all’interno del portale... Dopo qualche turbolenza durante il viaggio, proprio come la prima volta, la ragazza arrivò al suolo senza finire sotto un camion, com’ era già successo. Anche se ormai sapeva che in forma sempiterna era invisibile ai occhi dei terreni e poteva attraversare gli oggetti.

“Uffa! Bell’ atterraggio!” si lamentò. 

“Sei stata fortunata questa volta!” disse una voce. Udendo questo Raf si voltò e vide quattro Devil molto familiari appoggiati al muro. Erano due ragazzi e due ragazze. Uno dei ragazzi, quello che aveva parlato, era alto, aveva i capelli blu scuro e spettinati, gli occhi color ambra, disegnato attorno a quello sinistro c’ era un tatuaggio rosso a forma di stella. Si vestiva come un motociclista, con giacche e pantaloni di pelle di colore rosso, nero e grigio. Le corna e le ali erano scarlatte. Lui era Sulfus.

L’altro ragazzo non era troppo alto, ne troppo basso, però era grasso. Aveva i capelli corti di colore arancio, gli occhi blu scuri nascosti da un paio di occhiali da sole, indossava una T-Shirt lilla sopra la quale troneggiava l’ immagine di una rana verde e disegnate le parole “Emo Frog”. Indossava largi pantaloni blu acqua marina. Le corna e le ali erano cobalto. Lui era Gas.

Una delle ragazze portava corti capelli rosso scuro e occhi ambrati. Aveva un look punk, indossava abiti aderenti, una minigonna e degli stivali. Le corna e le ali erano di colore rosa, quasi fucsia. Lei era Kabalè.

L’altra ragazza, ultimo membro del gruppo, aveva i capelli lunghi e neri, un po’ spettinati, con due ciocche lilla. Gli occhi rossi guardavano in direzione dell’ Angel. Indossava una canottiera e pantaloni di colore viola. Le sue ali e corna erano di colore rosa. Lei era Cabiria.

“Anche per me è bello rivedervi” disse Raf, in tono un po’ sarcastico, mentre si avvicinava al gruppo. I quattro Devil sorrisero. Sulfus no, lui accarezzava Raf con sguardi veloci e discreti.

“Dove sono le altre meringhe-alate?” chiese Cabiria, ma appena disse questo due Angel caddero dal cielo, rotolando e schiantandosi sulla strada, una sopra l’altra.

“Ahiiii...” entrambe gemettero di dolore.

“Dolce! Miki!” disse Raf mentre volava verso le sue amiche, per aiutarle ad alzarsi. Non passò molto tempo prima che Uriè atterrasse sull’ asfalto, in totale sicurezza. Anche lei aiutò le due Angel cadute, ancora stordite per il colpo; i quattro Devil risero come non mai.

“Ahi...non mi abituerò mai a questo portale...” disse Dolce.

“Nessuno ti ha detto di aspettarci in mezzo al cielo!” disse Uriè.

“Ah sì...mi sono dimenticata!”

“Già, e grazie a questo tuo oblio, noi due siamo finite schiantate sul pavimento!” disse Miki, che le era letteralmente piovuta addosso non aspettandosi di trovarla ancora per aria.

“Va bene ragazze, il peggio è passato. Meglio sbrigarsi prima di arrivare tardi!” disse Raf, ma proprio mentre cominciarono ad avviarsi, Cabiria le fermò.

“Veramente, ci hanno detto di restare qui, non ho la più pallida idea del perché ma l’ hanno ordinato soltanto a noi e a voi” le Angel guardarono gli altri Devil. Questi sollevarono le spalle e annuirono, confermando ciò che la devil dai capelli neri aveva appena detto. Le Angel non sapevano se fidarsi dei Devil, ma anche loro sembravano confusi. Così pensarono che, forse, gli altri dicevano la verità.

“Oh, bene, siete tutti qui” disse una voce maschile, proveniente da dietro i ragazzi. I due gruppi si voltarono verso l’ uomo, aveva bianchi capelli ed occhi azzurri, era seguito da un giovane Angel con capelli marroni e occhi verdi. Accanto a loro c’erano anche due Devil, una aveva i capelli lunghi e lisci di colore bordeaux e gli occhi marroni chiari, l’altra, più giovane, portava i capelli rossi ondulati e possedeva occhi dello stesso colore.

“Professore Arkhan, che cosa succede? Perché ci hanno detto di restare qui?” chiese Raf, l’ Angel anziano alzò una mano facendo segno di aspettare.

“Calmati mia cara Raf, non è successo nulla di male. Solo abbiamo una notizia da darvi” questo lasciò sia Angel che Devil ancora più confusi: che cosa potrebbe essere così importante?

“E la notizia sarebbe...?” chiese Kabalè, la Temptel sorrise e guardò la sua classe:

“Quest’anno sarà diverso per voi, non farete lo stage qua, ma a Tokyo”

“COSAAAAAAAAAAAAA?!” urlarono entrambi i gruppi, colti di sorpresa.

“M-Ma T-Tokyo n-non è dall’altra parte del pianeta??” chiese Dolce ancora scioccata dalla notizia, Arkhan annuì in risposta alla sua domanda.

“È vero Dolce, ed è per questo che partirete immediatamente. Ormai a Tokyo sono le 3:00 di notte. Se ne andate ora, arriverete là domani, più o meno alle 6:00 della mattina” (vi prego di dirmi se sono stata corretta su questo, perché veramente non so quanto tempo ci vuole per un viaggio dall’ Italia al Giappone XD) spiegò l’ Angel.

“Sei di mattina?!” chiese Gas.

“Esatto e c’e un’altra cosa: voi non trascorrerete soltanto alcuni mesi là, ma bensì l’ intero anno” affermò la Temptel, sorprendendo ancora di più Angel e Devil, cosa quasi impossibile. “Una volta arrivati là, ci saranno un’ Angel e una Devil che attendono voi, vi mostreranno la scuola.” Continuò

“Hum...Professore Arkhan posso chiedervi una cosa? Come mai ci sono Gabi e Misha qui? Anche loro verranno?” domandò Raf.

“Sì, Raf, è proprio così. Questa volta però non saranno con voi per tenervi d’ occhio. Anche se hanno già completato i loro stage, bisogna che facciano un nuovo test, a Tokyo. In pratica sarà come andare indietro nel tempo, saranno al pari con voi” spiegò Arkhan, Raf annuì. Pochi minuti dopo l’autosfera atterrò sulla strada accanto a loro.

“Va bene, diavoletti miei e Angel è ora di andare” disse Temptel, i due gruppi ubbidirono ed entrarono nell’ autosfera, prendendo i loro bagagli. Scelsero i loro posti e si sedettero. Poco dopo entrarono Arkhan e Temptel, portavano pesanti volumi. Entrambi misero i libri nelle mani dei loro stagisti, questi li guardarono confusi, non capivano nulla di ciò che stava scritto in quelle pagine.

“Dato che sarà un viaggio molto lungo, abbiamo deciso di farvi avere questi libri, come intrattenimento. Vi insegneranno come dire alcune parole in giapponese” disse Temptel

“Anche se una volta arrivati a Tokyo, i nuovi insegnanti metteranno un incantesimo su ciascuna delle vostre mascotte che vi permetterà di parlare e anche capire la lingua giapponese senza problemi. Come la professoressa Temptel ha detto, questo vi servirà soltanto per intrattenervi durante il viaggio” Concluse Arkhan, poi uscirono dalla autosfera, non senza prima fare le ultime raccomandazioni alle loro rispettive classi.

“Un anno a Tokyo, questo, sì, sarà divertente!” Affermò Dolce mentre teneva vicino a se il libro che Arkhan aveva dato loro. Le altre Angel sorrisero, mentre i Devil ridevano. Presto la curiosità avvolse i due gruppi e cominciarono ad esplorare i libri. Alcuni ridevono su certe parole, soprattutto i Devil, altri erano soltanto interessati a scoprire di più.

“Oh, oh! L’ho trovata! Ho trovata la parola che si usa per dire ‘ciao’!” disse l’Angel dai capelli rosa indicando con il dito il termine del libro, gli altri Angel guardarono e provarono a pronunciarla correttamente.

“Konniciwa...?” provò Miki, naturalmente i Devil risero al tentativo fallito della ragazza. A Raf questo non piacque, quindi decise di sfidarli:

“Ah voi ridete eh? Allora provate a dire una parola correttamente!” disse, i Devil smisero di sghignazzare, accettando la sfida. Sulfus fu il primo a parlare

“Va bene angioletto, dicci una parola, vi dimostreremo che possiamo pronunciarla meglio di voi!” Raf guardò il libro e cercò di trovare una buona parola, ma non riusciva. Uriè allora parlò per lei, scelse la parola perfetta per i Devil.

“Molto bene, allora provate questo! Come si dice ‘mi piace’?” i Devil guardarono sul libro, Gas fu il primo a provare

“Ah lo so! Si dice ‘Shuuki da yoru’!” sia Angel che Devil cominciarono a ridere come non mai appena sentito questo. Gas era sempre stato quello che faceva le cose senza pensare troppo, guardò tutti confuso “Che c’ è?” Sulfus cercò di smettere di ridere e mise un braccio intorno alle spalle del suo compagno

“Gas, Gas...hai messo delle lettere dove nemmeno esistono! La parola si legge ‘Suki da yo’ e non ‘Shuuki da yoru’ come hai detto tu. Hai messo due ‘u’ e un’ ‘h’ nella prima parola e un ‘ru’ nell’ultima. La prossima volta guarda bene prima di umiliarti” spiegò

“Ho capito!” disse il ragazzo dai capelli arancioni, gli Angel e i Devil tornarono ad esplorare il libro, però con discrezione Raf mosse gli occhi blu zaffiro verso un certo Devil dai capelli blu, così si accorse che anche lui la scrutava con i suoi profondi e accattivanti occhi ambrati. Cercò di distogliere lo sguardo, ma lo vide sorridere mentre puntava con il dito una parola sul libro. Mosse le labbra ma nessun suono usciva dalla sua bocca. L’ Angel discretamente raggiunge la pagina dove era Sulfus, trovò la parola che lui stava indicando... Potrebbe giurare che le sue guance cominciarono a bruciare quando vide il significato di quel termine. Guardò di nuovo Sulfus, lui ridacchiò prima di tornare a osservare il libro, Raf lesse di nuovo la parola...

Ai Shiteru – parola usata dagli innamorati, significa: ti amo

“Ho trovato come si dice ‘angelo’!” disse Dolce, gli altri Angel guardarono la parola

“Enjeru è una delle forme, quella giusta è Tenshi” disse Gabi, Misha sorrise prima di cercare anche lei una parola

“Akuma...” disse ad un tratto, tutti la guardarono confusi perché non capivano quello che aveva detto

“Aku-cosa, Misha?” domandò Cabiria, la ragazza sorrise

“Akuma è la forma corretta per dire ‘diavolo’, ma proprio come la parola ‘angelo’ ha anche un’altra forma: Debiru” spiegò

“Debiru...suona un po’ strano!” disse Gas.

Cabiria alzò gli occhi e scosse la testa prima di voltarsi verso di lui “E’giapponese, deficiente! Cosa aspettavi?” disse, però il Devil mostrò una faccia confusa, come se non avesse ancora capito. Cabiria sospirò sconfitta, tanto era inutile perdere il suo tempo con un idiota come lui, per questo riprese il suo posto

“C’è qualcuno che comprende la parte della onorificenze? L’ho riletto più volte ma ancora non capisco!” disse Miki

“Credo di poterti aiutare in questo. Vedi gli onorifici in Giappone sono utilizzati quando ci si riferisce a qualcuno con rispetto. Ognuno ha un livello diverso, puoi usare il cognome o soltanto il primo nome, dipende dalla persona con cui stai parlando. Le onorificenze più usate in Giappone sono: San, Chan, Kun, Sama, Sensei e Shi” spiegò Gabi, la maggiore parte dei ragazzi erano sorpresi, lui sembrava sapere così tanto sull’ argomento… L’ unico che non trovò la situazione molto piacevole fu Sulfus... non gli aveva mai piaciuto quell’ Angel e ormai lo detestava! Sapeva perfettamente che la meringa stava facendo quello soltanto per impressionare gli Angel! In special modo Raf...

Senza notare lo sguardo di odio con cui Sulfus lo sguardava, Gabi continuò la sua spiegazione “L’onorifico ‘-san’ è il più comune tra le persone. Questo onorifico può essere usato sia per riferirsi a un maschio che ad una femmina e quando è utilizzato ci riferiamo a qualcuno del “nostro livello”, allo stesso tempo mostrando rispetto verso quella persona. Ad esempio, Miki, con te sarebbe stato Miki-san.”

“L’onorifico ‘-kun’, proprio come ‘-san’ è utilizzato quando parliamo con una persona del nostro livello, tuttavia, è usato solo per i maschi. Ad esempio con Sulfus o Gas, sarebbe stato Sulfus-kun o Gas-kun” continuò. Gas sembrava almeno un po’ interessato, ma Sulfus... Boh, lui rimaneva con le braccia incrociate, guardando fuori dalla finestra. Gabi ricominciò la sua spiegazione “L’onorifico ‘-chan’ è usato quando ci riferiamo a una persona che conosciamo da molto tempo, mostra informalità, affinità e fiducia”

“Le altre tre onorificenze sono più formali, Sensei è usato per riferirsi a persone come insegnanti, medici o scrittori famosi. -sama è una versione più formale di -san, è usato per riferirsi a uomini con posizioni sociali alte o molto importanti come imperatori e divinità. Ad esempio se parlassimo con una principessa diremmo Hime-sama. Shi è usato soltanto nelle lettere, documenti, o riviste.” concluse.

“Ora capisco... ma non sapevo che tu conoscessi così bene il giapponese, Gabi” affermò Miki, l’Angel si strinse semplicemente nelle spalle. Sulfus dovette resistere alla tentazione di alzare gli occhi. 
Il viaggio continuò, proprio come Temptel ed Arkhan avevano detto, era un viaggio mooooolto lungo, ormai era il tramonto... alcuni avevano già chiuso i libri e stavano riposando, altri godevano della vista alla finestra...

Gas sbadigliò con un sguardo estremamente annoiato “Siamo arrivati...?”

“No, Gas...” disse Kabalè ascoltando la sua musica

Non molto tempo dopo...

“Siamo arrivati?”

Questa volta fu Sulfus a rispondergli, ancora tenendo lo sguardo concentrato sulla finestra “No”

1 minuto dopo...

“E adesso?”

“Sì” rispose Cabiria

“Davvero?”

“NO” risposero tutti insieme i quattro Devil, ormai stanchi

5 minuti dopo...

“E ora siamo arrivati?”

“GAS!” urlarono tutti, anche gli Angel, ormai annoiati come gli altri dalla domanda continua del Devil. Dopo ciò, Gas serrò la bocca, e rimaste zitto come tutti.

Presto il sole scomparve e la luna prese il suo posto, il sonno poco a poco comincio ad arrivare per tutti, uno dopo l’altro, fino a quando nessuno riuscì più a stare sveglio… nessuno tranne lui… un Devil dai capelli blu ed occhi ambra con lo sguardo fisso... su una persona... una certa Angel che dormiva tranquillamente al suo posto.
Esitò per un momento ma, dai, l’esitazione non era da lui! Quindi si tolse la coperta e si alzò dal sedile. Con attenzione volò verso l’Angel e atterrò accanto a lei, si inginocchiò e per mantenere il suo corpo in equilibrio mise le braccia sugli appoggi della sedia dove la giovane dormiva. Gli occhi del Devil fissavano il suo viso angelico e tranquillo... Facendo attenzione accarezzò il suo viso e poi i capelli biondi. Sospirò e, prima di alzarsi, baciò in fronte la ragazza. Poi tirò la coperta, coprendole le spalle, esposte all’ aria fredda. Tornò alla sua sedia e anche lui tirò la stoffa sul suo corpo. Guardò per l’ultima volta la ragazza che amava prima che anche lui si lasciasse andare fra le braccia di Morfeo...

Quattro Angel e cinque Devil si svegliarono all’improvviso a causa di un urlo, o meglio dire uno strillo, proveniente da Dolce, che teneva la mano sul vetro della finestra, guardando fuori completamene eccitata. Tutti la fulminarono con lo sguardo.

“Dolce ma perché, per tutte le Alte Sfere, hai-“ cominciò Miki ma l’Angel l’ interruppe

“Siamo qui! Siamo qui! SIAMO QUI!! Siamo arrivati a Tokyo!” tutti furono colti dalla sorpresa ma presto anche loro guardarono fuori dalla finestra. La città era ancora buia, proprio come i loro insegnanti avevano anticipato, erano più o meno le 6:00 della mattina ma si poteva già vedere una piccola luce all’orizzonte. Ormai l’autosfera volava vicina alla famosa Torre di Tokyo, si potevano scorgere i riflessi purpurei e arancioni che illuminavano tutta la costruzione, donandole una bellezza sorprendente.

Tutti sorrisero quando videro la città, sapevano che una nuova sfida ed una nuova avventura stava per cominciare...
  
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