Ehi. Come stai? Non sono andati bene gli ultimi mesi per noi, eh, Peata Beag? Saint...Come va con le tue donne, piccolo? Spero che almeno loro ti stiano vicino. Ne hai bisogno, in questo secolo oscuro? Ora tutti i colori sembrano polvere nei miei occhi. Questa dolce profumata colla sanguinante mi sta sciogliendo. Dovrei preparami al rito quotidiano dell'uccisione della mia anima, sgozzata per te mio signore, davanti al velo nero che come morte insegna mi parla della tua gente misera e tremenda? Dovrei pagare col mio sangue come acqua pura da bere quel paradiso pulito che mi lasci ogni mattina all'entrata della mia casa? Dovrei cantare e scrivere con mille e false parole le gesta astiose di un povero cavaliere rinnegato dall'amore nel guscio della sua vuota anima puttana? Ehi...dove vai? In mezzo a tutta questa gente... Ho fatto pace con gente che non mi parlava da anni...e mi chiedo ancora adesso tutto questo silenzio infinito che cosa mi ha comprato? Questo silenzio...di' la veritą, stai zitto quando mi vedi perchč le mie urla ti tengono occupate le orecchie. Sono quattro anni che non vado in piscina. Magari avrei ricominciato a settebre. Magari sarebbe potuta andare meglio. Cucciolo, e il tuo amico, e le mie ragazze, e i miei idoli, magari, magari avrei potuto essere vostra e non solo sua. Ma il silenzio, questo silenzio, si puņ asciugare solo con il sangue fluente verso il tubo di scarico di un guscio di porcellana, bianca lucida conchiglia per la perla della schiuma iridescente come opali d'acqua. Non avvicinarti a me, e non chiedermi niente, non lo vedi che non riesco neanche a respirare per risponderti?