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Autore: Lonely soul    01/08/2012    11 recensioni
Una stanza buia e silenziosa, una ragazza che tenta di uscirne... Dove si trova?
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dove sono?

 

E' buio. Sgrano gli occhi, cercando di carpire qualcosa intorno a me. Non vedo nulla. Porto le mani davanti e cerco di muoverle, ma niente sembra essere a portata di tatto. Vorrei muovermi ma ho paura. Dove sono? Faccio un passo. Senza staccare il piede dal terreno lo porto in avanti, con la punta leggermente rivolta verso l'esterno. Sembra sicuro. Continuo ad agitare le braccia, in cerca di qualcosa da poter toccare. Nulla. Sono immersa nel nulla? Provo a fare un altro passo, esattamente come il precedente. Ancora nulla. Possibile che non ci sia nemmeno una parete? Come sono finita in questo posto? Continuo a camminare lentamente, sbracciandomi in cerca di qualcosa, qualsiasi cosa. Improvvisamente sento un dolore al petto. Come un peso sulla mia cassa toracica. Mi piego. E' già passato. Istintivamente porto le mani sulla parte dolente. Sembra tutto a posto, posso continuare a camminare. Cos'è questo sussurro? Qualcuno sta ansimando... C'è qualcuno? Provo a chiamare, ma la mia voce non esce.  Le mani vanno veloci alla gola. E' bagnata, non è acqua, è qualcosa di più denso. Non vedo nulla maledizione! Intanto il sussurro si fa più alto e chiede aiuto, adesso riesco a capirlo. Cerco di farmi guidare dalla voce, da quel respiro affannato. E' una ragazza,lo sento chiaramente, continua a chiedere aiuto. Abbandono la mia prudenza e mi metto a correre. Corro. Corro. Adesso sono io ad avere il fiatone, ma la voce sembra essere più vicina, ormai dovrebbe mancare poco. Ancora quel peso sul petto. E' un attimo, mi fermo, ed è già passato. Muovo le mani nel buio ma sembro ancora immersa nel nulla più assoluto. Sono stanca. Le mie gambe non reggono più e cado a terra. Le porto entrambe al petto e le avvolgo con le braccia, poggiando la testa sulle ginocchia. Voglio piangere. Ancora quel dolore al petto, e una luce. Alzo la testa, ma entrambi sono passati. Mi era sembrato di sentire delle urla, dei rumori. La rinnovata speranza di una luce mi spinge a rialzarmi. Seguo ancora la voce. Provo nuovamente a rassicurarla ma la mia voce non sembra essere tornata. Adesso posso toccare qualcosa davanti a me. E' come un muro, ma è liscio. Che sia una porta? La voce è giusto dietro di essa. Cerco il pomello. Altro peso al petto, altra luce, altro baccano. Questa volta è più intenso dei precedenti, ma lo ignoro. Lo ignoro completamente. Le mani scorrono veloci sulla superficie davanti a me, ma del pomello non c'è traccia. Il dolore al petto si intensifica e sento un calore provenire dal cuore. Ma che mi sta succedendo? Sbatto  entrambi i pugni sulla porta, furiosa. Rumore di vetro che va in frantumi. Era uno specchio? La voce si arresta. Torno nel silenzio più assoluto. la gola sembra andare a fuoco. Inizio a sentire anche un dolore acuto alla gamba, c'è qualcosa conficcato in essa? No, no, non c'è nulla. I dolori si espandono per tutto il corpo, si fanno quasi insopportabili. Ancora il petto, la luce! Il rumore! Ci sono delle voci! I dolori si fanno sempre più insopportabili. Freneticamente cerco a terra. Mi taglio, c'è un pezzo dello specchio. Lo prendo. Forza e coraggio. Lo afferro saldamente. Lo passo con decisione su entrambi i polsi. Finalmente sono uscita dal buio. Sotto di me c'è della gente. Un'enorme folla radunata intorno al corpo di una ragazza stesa a terra. Sono io. La mia macchina è a poca distanza da me, completamente distrutta, si è come unita ad un palo stradale. Un uomo cerca incessantemente di far battere il mio cuore, dandomi delle botte sul torace. La mia gola sanguina e un pezzo di ferro è conficcato nella mia gamba.

Adesso ricordo tutto. La discoteca,  le pillole, il fumo, l'alcol. 

  
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