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Autore: Uruka    03/08/2012    3 recensioni
Parodia nonsense della famosa fiaba Disney "La bella addormentata nel bosco" in cui tutti i personaggi non hanno un briciolo di senso e ancora meno dignità.
Pieno di citazioni, parodie, freddure e molto altro.
Lasciate ogni speranza, voi ch'intrate
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Quasi tutti, Sorpresa
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La bella scimmietta nella foresta

C'erano una volta nel lontano regno di Seoul un re e una regina che non avevano figli, ma un bel giorno la regina Heechulla capì di essere incinta quindi iniziò a organizzare una grandissima festa che si sarebbe svolta nove mesi dopo, sì, Heechulla era molto esigente, voleva che tutto il suo popolo fosse presente e voleva fare bella figura, in particolare davanti a suo marito Siwonno.

Nove mesi dopo, alla nascita della bambina era presente tutta la gente del reame: dai nobili ai contadini, dai mercanti ai marinai, non mancava nessuno all'appello, voi vi chiederete dove stava tutta quella gente, ebbene, la regina diede ordine di costruire un castello ancora più grande di quello in cui abitava e di lasciare un grande cortile, se non fosse stato sufficiente aveva detto che li avrebbe messi sul tetto, sotto tavoli e sedie, dentro gli armadi, sui lampadari e persino nelle pentole se fosse stato necessario, e in effetti fu proprio così, i bambini entrarono nelle pentole e salirono sui lampadari, i ragazzi occuparono gli altri posti 'insoliti' ma non si lamentavano affatto poichè volevano vedere la bella principessina Kibumma.

Fra tutti gli invitati si fecero strada tre fatine: Jinka, Minuccia e Taeminnia, erano state chiamate dai sovrani per fare da madrine alla loro figliola e facessero in modo di farle dei doni.

Giunte davanti alla culla si inchinarono e si misero una sopra l'altra, quella in cima sarebbe stata la prima a fare il suo dono poi sarebbe toccato a quella sotto e infine a quella che le sorreggieva, un modo alquanto insolito, ma loro non erano proprio normali.

"Io, Taeminnia, ti dono la virtù delle arti, in questo modo sarai la più brava a cantare, ballare, disegnare e in tutto ciò che riguarda l'arte"

"Io. Minuccia, ti dono la virtù della bellezza, in tutto il regno, o meglio, in tutto il mondo, non ci sarà ragazza più bella di te"

"Io, Jinka, ti do-"

In quel momento apparve la malvagia strega Yunhoa, l'unica che non era stata invitata alla festa

"Heechulla, Siwonno, vorrei fare anch'io un dona alla piccola Kibumma, se me lo permettete..."

I due sovrani erano sconvolti, non sapevano cosa rispondere, avevano paura, ma credevano che alla fine non si sarebbe mai permessa di fare del male ad una neonata, in fondo aveva anche lei un cuore, no? Così accettarono, permisero a Yunhoa di avvicinarsi alla figlia.

"Kibumma, ho sentito che ti hanno già donato le virtù della bravura nelle arti e della bellezza, percui il mio dono è questo: vivrai con le virtù che hai ricevuto fino al tuo diciottesimo compleanno, giorno in cui ti trasformerai in un mostro orripilante"

Poi si girò verso i genitori che avevano la bocca spalancata con la mascella che toccava a terra e le lacrime agli occhi.

"Ma che razza di dono è??" erano davvero sconvolti, non se lo sarebbero mai aspettato.

"E' la mia vendetta per non avermi invitata alla festa"

"Ma noi credavamo che fossi morta"

"Ma se le streghe campano centinaia di anni!"

"Me ne ero dimenticata" Bisogna che informi voi lettori che la regina Heechulla soffriva di alzaimer e spessp si dimenticava cose che magari erano successe da pochi minuti, se non secondi, infatti...

"Yunhoa! Cosa ci fai qui? Credavamo che fossi morta!"

"Ma... sta scherzando regina?"

"Nient'affatto! Mi dispiace di non averti invitata ma credavamo davvero che tu fossi nella tomba!"
Yunhoa, più sconcertata che mai, prese Siwonno da parte e gli chiese delucidazioni, e che fossero molto chiare perchè

lei non riusciva a capire niente vista la sua licenza di terza elementare.

"Scusi re, ma sua moglie mi sta prendendo in giro?"

"No, lo pensai anch'io quando le successe le prime volte, ma la mia cara Heechulla si dimentica le cose, anche se sono accadute poco tempo prima..."

"Capisco..."

"Senta... è un po' strano per me... ma non potrebbe fare qualcosa?"

"Tipo?"

"Tipo fare in modo che non si scordi più niente..."

"Potrei.... ma la maledizione su sua figlia rimane, d'accordo?"

"Certamente, mi dispiace ma per me è più importante la salute mentale di mia moglie..."

"Affare fatto allora"

"Affare fatto"

Siwonno tornò a sedersi sul trono e Yunhoa si rivolse agli invitati:

"Signori e signore, ragazzi e ragazze, bambini e bambine, fatine, vi prego di prestarmi attenzione per un po', grazie mille. Allora, come credo che già sappiate, la vostra regina soffre di perdite della memoria, io farò in modo che si ricordi, d'ora in poi, tutto ciò che è successo e che succederà, tranne questi minuti a partire dalla mia comparsa, ho bisogno del vostro aiuto però, dobbiamo ricreare l'atmosfera di festa precedente al mio arrivo, poi vi dovrete mostrare stupiti e impauriti, come poco fa.... avete capito tutti?"

Tutti, anche i bambini sui lampadari e nelle pentole annuirono, il loro affetto per la sovrana era davvero grande.

"Bene, state pronti a tornare a fare baldoria, 3... 2... 1... via!" Con un batter di piede Yunhoa scomparve in un quadrato
di cenere (il fuoco era finito e non aveva mai imparato a fare i cerchi perfetti alla scuola di magia per maghi e streghe con la terza elementare)

Tutto si svolse esattamente come doveva essere anche l'arrivo di Yunhoa, sembrava che tutti, escluso Siwonno, si fossero dimenticati che era già arrivata.

"Mia regina, vorrei fare anch'io un dono a vostra figlia"

"Ma certo cara Yunhoa, è sempre un piacere avwerti qui con noi" Forse era andato storto qualcosa durante lo
svolgimento dell'incantesimo, ma sono cose che succedono ancora adesso, o mi vorreste dire di no?

"Grazie mille, per me vale lo stesso. Ora, Kibumma" Si avvicinò alla culla e si rivolse con una voce fin troppo nutellosa (Yunhoa era golosa di nutella, evidentemente prima di ritornare alla festa aveva fatto in tempo a mangiarsi un altro barattolo da cinque chili) alla bimba "vivrai con i doni ricevuti fino ai diciottanni, poi, allo scoccare del mezzogiorno (mezzanotte era stata usata troppe volte e lei voleva andare contro corrente) ti trasformerai in un essere orrido tanto che nessuno ti vorrà e vivrai per l'eternità nella solitudine muhahahahahaahahahhahhahahah" Scomparve ancora in un quadrato di cenere, non voleva ripetere ancora il motivo del suo "dono"

"Ma che doni sono? E poi perchè la mia cara amica l'avrebbe fatto?" Heechulla era sconvolta, era molto amica di Yunhoa solo che questo risaleva alle elementari, ma quando la strega decise di non proseguire gli studi si parlarono sempre di meno fino a smettere di sentirsi.

Jinka: "Regina, io posso fare qualcosa per salvare il futuro di sua figlia ma ma i poteri di Yunhoa sono molto più forti dei miei e posso solo modificarli leggermente..."

Heechulla: "Lo puoi davvero fare, Jinka? Ti ringrazio davvero tanto..."

Jinka: "Beh, potrei far si che si trasformi in qualcos'altro invece che in un mostro orribile..."

Tutti: "Tipo?"

Jinka: "Boh... non so... un pollo?" Da questo potete capire benissimo che la buona fatina aveva una passione sfrenata per
il pollo, se poi questo era fritto meglio ancora.

Minuccia: "Ma ti sembra il caso? Mangi pollo tre pasti su tre al giorno, sette giorni su sette, dodici mesi su dodici, senza contare tutti gli spuntini di mezzanotte"

Heechulla"In effetti... cara fatina... non ti sembra una trasformazione un po'... come dire... strana??"

Jinka: "E perchè mai?"

Minuccia: "Beh... vedi un po' te..."

Jinka: "E in cosa vorreste che la trasformi allora?"

Taeminnia: "Non so... in un animaletto carino?"

Jinka: "E il pollo non lo è?"

Minuccia: "Non propriamente..."

Jinka: "MA INSOMMA!! cos'avete tutti contro il pollo??"

Tae&Min: "Ma niente! Solo che non ci sembra il caso..."

Jinka: "Tralasciamo... Taeminnia, avevi detto in un animaletto carino, quale?"

Taeminnia: "Una gattina!"

Jinka: "Nah! troppo comune!"

Minuccia: "Una cagnolina!"

Jinka: "Idem! Sono tutti e due troppo scontati! Pensate di più!"

"IO! Io lo so!" Taeminnia dopo aver pensato un millesimo di secondo si era alzata in volo e richiamava l'attenzione di
tutti urlando a squarcia timpani altrui e agitando le braccia.

Jinka: "Torna con i piedi per terra e parla"

Taeminnia si ricompose un pochino poi liberò il suo pensiero: "In una scimmietta! Sono tanto tenereeeeee!"

Tutti (esclusa Jinka): "Beh, meglio del pollo di Jinka"

Jinka: "ADESSO VOGLIO SAPERE IL PERCHE' DEL VOSTRO RIFIUTO AL POLLO. COSA VI HA FATTO DI MALE??"

Tutti rimasero in silenzio, non volevano far arrabbiare la pollo-maniaca.

Minuccia: *Coff coff* "Bene, Jinka, vuoi fare in modo che Kibumma al suo diciottesimo compleanno si trasformi in una scimmietta?"

Taeminnia: "Aspetta, come facciamo con l'immortalità?"

Jinka: "Non sono mica il genio della lampada"

Tae&Min: "Cosa c'entra adesso nostro zio?"

Jinka: "E che ne so! Non sapevo cosa dire. Il mio cervello inizia a perdere colpi, ho bisogno di pollo fritto..." Così inizia
ad aggirarsi con un vassoio per le tavole imbandite e dopo aver raccolto una cinquantina di cosce torna vicina alle sorelle e inizia a divorarle.

Tae: "Ok, non sei più pollo-maniaca ma pollo-dipendente e quella di prima era una pollo-astinenza..."

Minuccia: "Sono d'accordo... comunque tornando a Kibumma... si può far sì che rimarrà una scimmia immortale fino a
quando non riceverà il bacio d'amore vero..."

Minuccia lo aveva detto tanto per dire, lo aveva fatto pure in modo sarcastico ma tutti lo presero sul serio e gli dissero che era un'ottima idea.

Minuccia: "Ma vi siete rimbecilliti tutti quanti? Come fa qualcuno ad innamorarsi di una scimmia?"

"Io lo farei" Taeminnia era sempre in mezzo, diceva tutto ciò che le passava per l'anticamera del cervello pur di farsi notare.

"Ma tu sei un caso disperato... comunque Minuccia, ci sarà pure qualcuno che possa amare davvero una tenerissima scimmiettina, no?" Jinka, anche se era la più vecchia delle tre non era propriamente la più saggia, come avrete notato ormai...

Minuccia: "Non credo proprio... ma siccome mi sono stancata di pensare va bene così, Jinka, fai quello che devi fare"

Jinka: "Agli ordini signora comandantA"

Minuccia: "Al massimo è comandante ma fa niente... tu sei dispersa nei meandri più oscuri dell'ignoranza e della
storditaggine..."

Jinka: "Cos'hai detto, scuisa? Non ho sentito"

Minuccia: "E anche in quelli della sordità... Niente cara sorellona, ho solo detto di sbrigarti a salvare la nostra figlioccia"

Jinka: "Faccio finta di crederti. Veniamo a te, piccola Kibumma, a mezzogiorno del tuo diciottesimo compleanno, non ti trasformerai in un mostro orribile, ma in una tenera scimmietta fino a quando non incontrarai il vero amore che ti bacerà, in quel preciso istante tornerai come prima, una bellissima ragazza di diciotto anni, e anche se passeranno millenni prima di trovare l'amore vero tu non invecchierai di un solo minuto"

Heechulla: "Il punto è che se lei non invecchierà un minuto da quando diventerà una scimmietta, io e mio marito non ci saremo più, anche se dovessero passare 'solo cinquant'anni', o per lo meno, saremo così vecchi che non ci riconoscerà"

Minuccia: "Non si preoccupi regina, faremo noi un'incantesimo su tutto il reame, ma in questo momento non glielo posso dire... E in più le devo dire che Kibumma dovrà vivere con noi già da stasera, è importante che cresca da subito nell'ambiente dove dovrà vivere per un po'..."

Heechulla: "Credo che sia giusto... ma voglio sue notuizie almeno tre volte a settimana, è pur sempre mia figlia..."

Taeminnia: "Se vuole lo faremo anche ogni giorno, noi siamo rapidissime a recapitare messaggi"

Minuccia: "E' tempo di andare, mi dispiace..."

Ah! Giusto! Dimenticavo! Tutti gli invitati erano stati mandati via da un'oretta, ovvero da quando Yunhoa se n'era andata, in modo più che gentile: un pezzo di pane o un chicco d'uva a testa e un piccolo rimborso di 20kwon.(erano pur sempre molte persone)

Torniamo all'addio doloroso, alla separazione di Kibumma dai genitori, alla consapevolezza di non poter più vedere la propria figlia per un minimo di diciottanni, alla... sì, insomma, avete capito, giusto? O siete anche voi come Jinka? (nessuna offesa, sia chiaro), beh, se avete capito ben per voi, se non lo avete fatto rileggete tutto dall'inizio, non è ammesso nessuno sconto.

Dicevo... ah sì, *coff coff* Con le lacrime agli occhi Heechulla si avvicinò alla culla dove dormiva la figlia, alzò la copertina e mise tra le sue piccole e bianche manine una... una... (oddio, non ce la faccio, è troppo stupido e insensato.... va bene se non lo scrivo? no? lo volete sapere? davvero? non dite che poi non vi avevo avvisati...) una BANANA, questa volta furono le madrine ad avere la mascella a terra per lo stupore e, diciamocelo, per un po' d'indignazione...

Tae a Jinka: "Ma cosa fa? Perchè ha messo tra le mani della figlia una banana?"

Heechulla (che aveva sentito): "Beh, se per caso le venisse fame so già quale sarà il suo frutto e cibo preferito"

Rispose tutta tranquilla, come se fosse cosa da tutti i giorni regalare una banana alla figlia che non vedrà più per più di diciottanni e che si trasformerà in una scimietta.

Appena la moglie si sedette, Siwonno andò a salutare anche lui la figlia e quando vide che c'era davvero una banana nella culla si chiese per la millesima volta in quel giorno perchè avesse sposato Heechulla.

Finiti gli addii le tre fatine presero la piccola e la portarono con loro nella foresta dove avrebbe vissuto per diciottanni come una ragazza e per un tempo indeterminato da scimmietta.



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Bene, la prima parte finisce qui spero vi sia piaciuta e se così non fosse vi prego di non ammazarmi ç_ç 
  
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