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Autore: E22    03/08/2012    10 recensioni
Lo prese per le spalle mentre il più piccolo si lamentava distratto di quanto fosse stato impertinente a toccarlo in maniera così inopportuna, lo spinse contro la porta chiusa e semplicemente lo baciò.
Niente campane, niente farfalle nello stomaco e, per sfortuna di Louis, niente lingua. Solo un bacio ed un gemito spaventato da parte del più piccolo.
(Dieci drabble, il primo bacio di ogni coppia slash dei 1D)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Note: sono le mie prime dieci drabble ever. Io non so scriverle perché, come si nota dalle mie OS, io stra parlo. Solo che bisogna un po' sfidarsi nella vita, insomma! Quindi ci ho provato. Spero anche di aver tirato fuori qualcosa di decente, anche se dubito perché, limitarmi a meno di 300 parole (più che drabble sono double o l'altra cosa per cui puoi scriverne 320) è difficile.
Vi prego. Fatemi sapere se vi piacciono perché io mi sono divertita a scriverle, ma se sono cavolatissime è meglio saperlo prima che ne scriva altre!
Grazie a tutti, siete sempre fantastici! E siate buoni anche questa volta XD
Oggi pomeriggio provo a scrivere un continuo, dedicato a coppie ancora più assurde!




 

LiLo


La prima volta che Louis baciò Liam, fu spingendolo contro la porta del loro camerino non appena tutti gli altri furono usciti.

Avevano affrontato l’ennesima stupida intervista ed il più grande non era riuscito a trattenersi dallo sfiorare continuamente la bocca del più piccolo con la punta del mignolo, per indispettirlo ed imbarazzarlo. Solo che, arma a doppio taglio, si era ritrovato a desiderare di poter sentire su tutta la sua pelle la morbidezza di quella bocca, fissando incantato come quelle labbra gonfie si aprissero leggermente ogni qual volta premeva un po’ più forte il dito.
Per le rimanenti domande finali, Louis rimase calmo con la testa appoggiata sopra la spalla di Zayn, osservando, come un bambino attento, i movimenti che le labbra di Liam compivano nel parlare, senza più disturbare o muoversi.

Non appena rimasero soli nella stanza tutta la strana tranquillità di Louis sparì, lasciando solo l’urgenza di provare, sentire e baciare.
Lo prese per le spalle mentre il più piccolo si lamentava distratto di quanto fosse stato impertinente a toccarlo in maniera così inopportuna, lo spinse contro la porta chiusa e semplicemente lo baciò.
Niente campane, niente farfalle nello stomaco e, per sfortuna di Louis, niente lingua. Solo un bacio ed un gemito spaventato da parte del più piccolo.

 


 

Narry


La prima volta che Harry baciò Niall, fu tutto al sapore di Nutella.

Era la mattina dopo la diretta di X-Factor e tutti approfittavano della giornata di riposo per rimanere confinati nel proprio letto, sotto le coperte calde, a poltrire soddisfatti; in quei giorni i ritmi erano lenti e rilassati, così, spesso, il pranzo veniva posticipato di ore, troppo pigri per anche pensare di alzarsi.
Solo che Niall proprio non ce la faceva più.
Sentiva un vuoto nello stomaco e la pancia iniziava a fargli male; voleva mangiare ma non voleva scendere giù da solo e combinare qualche danno.
Si girò nel letto e si accucciò vicino ad Harry, addormentatosi con lui la sera prima, stringendosi la pancia con una mano.

“Nì, cosa c’è?”, la voce del ricciolino era un borbottio confuso, ancora assonnato.

“Ho famissima”, si lamentò piano, aggrappandosi alla sua maglietta.

Il più piccolo, sospirando, si alzò e gli fece cenno di seguirlo; spiarono fuori dalla porta e, una volta accertatosi che non ci fosse nessuno, corsero ridacchiando a bassa voce verso la cucina.
Niall si sedette sullo sgabello alto del bancone ed Harry cominciò a curiosare tra gli scaffali, tirando fuori un barattolo gigante di Nutella e del pane; iniziarono a mangiucchiare ed a giocare, sporcandosi le dita ed ignorando quasi le fette biscottate e le posate, attenti a non fare troppo rumore.

“Ti sei sporcato sulla guancia”, bisbigliò il più piccolo, indicandogli la macchia.

Niall provò ad arrivarci con la lingua, alla cieca, ma riuscì solo a far ridere forte il castano che dovette coprirsi la bocca con le mani. Finito di prenderlo in giro, Harry si avvicinò e con le labbra leggermente aperte baciò via la Nutella.
Poi, siccome Niall aveva gli occhi chiusi, piccoli brividi sulle braccia e la bocca leggermente aperta, lo baciò anche sulle labbra.

“Sai, eri sporco anche lì.”




 

Ziall

 
La prima volta che Zayn baciò Niall, si scottò le dita con il mozzicone della sigaretta.

L’irlandese lo aveva accompagnato a fumare sul balcone della stanza predisposta per le interviste. Era una terrazza grande, con tanto di tavolo e sedie, ma Niall si era accucciato nell’angolo più appartato, cercando di ripararsi un po’ dal freddo, e Zayn si era seduto vicino a lui, con le gambe distese incrociate alle caviglie e la testa reclinata appoggiata contro il muro.
Erano entrambi stravolti per via delle mille interviste che avevano dovuto sostenere in poche ore, così, alla prima occasione di fuga, Zayn si era alzato avviandosi verso la porta a vetri e Niall lo aveva seguito allegro, appoggiando una mano sulla sua spalla e stringendogli la maglietta nel parlargli.

A metà sigaretta il biondino si mise a giocare distrattamente con il piccolo buco strategicamente posizionato sul ginocchio dei jeans neri del più grande, cercando di allargarlo con il mignolo mentre andava avanti a raccontare di quanto fosse splendido il film che aveva visto la sera prima.
Zayn fissò il suo sguardo basso, perso sul denim dei suoi pantaloni, le guance arrossate per il freddo, i capelli arruffati dal continuo toccarli e le labbra leggermente screpolate per il vizio di mordicchiarle.
Si dimenticò della sigaretta – si dimenticò di tutto - e, alzandogli il mento con una mano, lo baciò, forzandogli le labbra e cercando di approfondire il contatto, non pensando a nulla.
Poi  la sigaretta gli bruciò le dita, Zayn sussultò e Niall, con il mignolo ancora abbandonato sul suo ginocchio, gli graffiò la pelle per lo spavento.





 

Zarry

 
La prima volta che Harry baciò Zayn, erano entrambi completamente – e legalmente – ubriachi.

Era il diciottesimo compleanno del più piccolo e stavano festeggiando nel appartamento che condivideva con Louis, arredato per l’occasione con palloncini, bottiglie piene di alcolici dai colori improbabili e terribili fotografie di Harry, scelte appositamente dai suoi migliori amici per fargli fare figuracce.
Zayn non era dell’umore per bere, ma poi il festeggiato aveva iniziato ad abbracciarlo, sfregando il naso contro il tatuaggio in bella vista sulla clavicola, ed a passargli bicchierini color verde menta, dicendo che l’assenzio era per gli artisti quindi doveva berlo per il resto della sua vita, ed il moro si era ubriacato.

Quando si buttò sul letto di Harry, ricoperto di cappotti e di pacchetti regali, Zayn cercava solo di riposarsi e di riprendersi in solitudine, consapevole che le stanze non avrebbero dovuto girare così velocemente.
Con gli occhi chiusi, sentì una mano posarsi sul suo petto, quasi usandolo per trovare equilibrio, un respiro al sapore di vodka alla pesca infrangersi sul suo mento e delle labbra baciarlo dolcemente.
Poi aprì gli occhi e vide Harry sorridergli, inclinando di lato la testa e sedendosi vicino a lui.

“Mi aiuti a scartare i regali?”




 

Lirry


La prima volta che Liam baciò Harry, il ricciolino non riuscì a capacitarsi che la prima mossa l'avesse fatta il più grande, dopo mesi in cui lui ci provava spudoratamente.

Avevano speso tutta la giornata sul set del servizio fotografico per la copertina del loro nuovo album ed erano stanchissimi. Avrebbero dovuto resistere ancora due orette per delle ultime foto in notturna ma Harry sentiva la testa scoppiargli dal mal di testa e voleva solo mettersi in un angolino a dormire, sperando che tutto passasse.
Appena notò il divano del set libero, si sdraiò, cercando di rannicchiarsi in posizione fetale per sentire meno freddo, e chiuse gli occhi provando, inutilmente, ad isolarsi dai rumori circostanti.
Quasi con le lacrime agli occhi e maledicendo Louis e Niall per il loro essere rumorosi, sentì un qualcosa coprirgli le spalle e delle labbra baciargli la testa.

“Ti fa male la pancia?”, la voce di Liam era un bisbigliò dolce ed Harry strinse la mano che gli aveva appoggiato sulla sua guancia, tirandosela sulla fronte.

“La testa”, borbottò piano, “e tutti urlano”, aggiunse imbronciandosi un po’.

“Vuoi che chieda di rimandare le foto?”, Liam iniziò a massaggiargli con movimenti circolari la testa, infilando le dita tra i suoi capelli.

“No, mi dispiace rovinare tutto. Sto qui buono e mi passa tutto”, si stava già per addormentare grazie alle attenzioni del più grande.

Quando gli occhi furono chiusi, il respiro regolare e le labbra imbronciate in una smorfia adorabile, Liam prese coraggio e, intenerito, lo baciò. Quando si staccò, un attimo dopo, gli occhi verdi di Harry erano fissi su di lui.




 

Nouis

 
La prima volta che Louis baciò Niall, fu per zittirgli una risata.

Erano negli studi di X-Factor, pronti per girare il video diary settimanale, ma, poco prima che venissero chiamati per raggiungere le loro amate scale, Louis tirò giù i pantaloni della tuta di Liam davanti a tutto il corpo di ballo. Non appena il più piccolo si girò per guardarlo arrabbiato, il castano afferrò istintivamente il polso di Niall, che rideva divertito al suo fianco, ed iniziò a correre fuori dalla studio.
Si nascosero nel primo ripostiglio che trovarono, appoggiandosi affannati contro la porta per impedire che venisse aperta. Niall continuava a ridere, piegato in avanti mentre si reggeva la pancia con le mani, e Louis, orgoglioso del proprio scherzo, lo guardava sorridendo.
Poi sentirono la voce di Liam chiamarli a gran nome, incavolato ed offeso, ed il più grande bisbigliò, inutilmente, al biondino di calmarsi e zittirsi. Quando si accorse che non l’avrebbe fatto, premette semplicemente le sue labbra su quelle del più piccolo e gli impedì di ridere, baciandolo.

“Devi imparare a ridere a bassa voce; vuoi farci uccidere?”, borbottò poi uscendo dallo stanzino, lasciando Niall imbambolato.
 



 

Niam

 
La prima volta che Liam baciò Niall, l’irlandese stava provando ad evitarlo, geloso di quella Danielle.

La sera prima Liam era uscito con una ballerina di X-Factor, prendendosi tutti i complimenti dei ragazzi per aver fatto colpo su una ragazza decisamente più grande di lui e beccandosi anche uno sguardo offeso ed arrabbiato da parte dell’unico biondino della stanza.
Non appena gli altri tre ragazzi scapparono a prendere posto in tavola per il pranzo, Liam afferrò il polso dell’irlandese e chiuse la porta della camera.

“Allora?”, aggiunse uno squadro interrogatore e Niall sbuffò infastidito.

“Nialler?”, il più piccolo si sedette con le gambe incrociate sul letto ed iniziò a guardarlo male. Liam si mise vicino a lui e lo abbracciò ignorando i suoi movimenti convulsi per cercare di liberarsi.

“Liam, vai da quella là e lasciami in pace”, e tutto iniziò ad avere senso: le sue guance rosse, il broncio infastidito, la voce arrabbiata e gli occhi leggermente lucidi.
Lo allontanò leggermente dal suo petto, prendendolo per i gomiti, e lo fissò corrugando il naso; Niall fece una smorfia stupida come per chiedergli cosa volesse e Liam lo baciò.

Poi la pancia del biondino brontolò per la fame ed entrambi scoppiarono a ridere.




 

Ziam

 

La prima volta che Liam baciò Zayn, questo era ancora mezzo addormentato.

Si giravano intorno da mesi ma nessuno aveva il coraggio di fare il primo passo per paura di rovinare un così bel rapporto.
La sera prima erano rimasti tutti a casa Stylinson, tirando fuori tutti i materassini reperibili e dormendo disordinati nel mezzo del salotto, con un film stupido a fare da sottofondo ed i cartoni delle pizze abbandonati sul divano.

Il mattino, come al solito, il primo a svegliarsi fu Liam e l’ultimo fu Zayn.
Si incontrarono in cucina mentre gli altre tre ridevano facendo scherzi telefonici a Paul ed il più grande sbatté contro il castano, ancora addormentato. Liam, sorridendo, lo prese per le spalle e lo accompagnò al tavolo, dandogli una tazza di caffè.
Poi, quando la tazzina fu svuotata e gli occhi di Zayn rimanevano troppo stanchi per essere aperti, gli diede un bacio a schioccò, un po’ infantilmente, sulle labbra.

Il più piccolo uscì dalla stanza, sgridò i tre pazzi in salotto, iniziò a sistemare la casa e, dopo secoli, Zayn si svegliò completamente, lo raggiunse e gli diede un bacio degno di quel nome.





Zouis

 
La prima volta che Louis baciò Zayn, fu dopo il loro primo concerto.

Louis esplodeva di energia, saltellando per il tour bus e cercando di coinvolgere tutti nei suoi festeggiamenti, mentre gli altri erano semplicemente troppo stanchi per potergli badare.
Dopo che Paul venne a sgridarli più volte, Zayn si rassegnò a prendere Louis in consegna e cercò di placcare la sua adrenalina, facendolo sdraiare nella sua cuccetta e lasciando che disturbasse solo lui con la sua parlantina esaltata.
Troppo agitato, Louis continuava a muoversi, a sfiorarlo ed a cercare di convincerlo ad accompagnarlo in giro per la città ma Zayn era davvero troppo stanco per poterlo accontentare.
Così, sbattendo i piedi sul piccolo letto, iniziò a lamentarsi, pungolando il moro con la punta dell’indice e cercando di risvegliarlo. Quando Zayn fece per aprire la bocca, pronto a sgridarlo, Louis lo baciò, sdraiandosi su di lui e sfogando l’adrenalina.




 

Larry

 
La prima volta che Louis baciò Harry, arrivò anche la prima litigata.

Si conoscevano da poco ma sembrava un secolo; erano così fondamentali l’uno per l’altro che era quasi difficile ricordarsi come fosse la vita prima del loro incontro.
Proprio per questa loro sintonia, non avevano mai litigato, quindi fu strano sentirli urlare, chiusi nel bungalow del patrigno di Harry, mentre discutevano di una cosa talmente stupida da non potersi ricordare.
Louis rispondeva sarcastico ed Harry, esasperato, cercava di graffiarlo per zittirlo; la voce del più piccolo era più roca che mai, per via della gola secca, e le sue guance erano di un rosso sempre più forte.

Mentre urlava, Louis si fermò per un attimo a fissarlo, sempre con le mani a bloccare i polsi di quel pazzo per impedirgli di lacerargli la pelle.
Poi, come se fosse la cosa più naturale del mondo, se lo tirò addosso iniziando a baciarlo ed interrompendo le sue grida.
Harry rimase immobile per un attimo, con il cuore che ancora batteva a mille per la rabbia, poi si aggrappò alle sue spalle e si lasciò spingere sul divano.

   
 
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