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Autore: Angel Selphie    19/02/2007    0 recensioni
Le riflessioni di una delle più potenti creature della notte. Gli ultimi istanti di follia e allucinazione dell’Ultimo dei Vampiri.
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dying Words

I miei occhi non vedono che ombre oscure e misteriose. Costretto a strisciare nella notte come la più abietta delle creature, e condannato a non poter mai conoscere la beltà della luce, mi trascino in catene lungo la linea di un tempo infinito, seguendo sentieri già tracciati, calpestando le orme dei miei avi, senza trovare un senso a ciò che mi circonda.
Mi dibatto strenuamente in una rete metallica di cattiveria ed ipocrisia, cercando un punto debole che mi consenta l’evasione, mentre le mie ali d’acciaio imbrattate di sangue mi trascinano inesorabilmente verso l’abisso nero, schiacciandomi con il loro peso di mille e più peccati commessi. Non c’è salvezza, non c’è amore, solo Morte perpetua del cuore, qui in questa cella fredda, dove anche l’ultimo refolo di speranza si è smorzato, sull’onda delle miriadi di preghiere rimaste inascoltate.
La notte è la mia unica amica, solo lei mi ascolta, quando ogni altro essere vivente è sordo alle mie paure, ai miei perché, alla mia voglia di normalità che non potrò mai soddisfare; io, unico superstite di una stirpe maledetta, il cui turpe nome risuona nell’aria, incutendo terrore e dispregio, rabbia e tumulto, io che non potrò mai essere ciò che desidera il mio cuore, perché la mia anima è legata ai vincoli di una eternità che mi è grave più di qualsiasi altro mio crimine.
Non c’e riposo qui, non c’è requie. I rimorsi tormentosi, come diavoli armati di pertiche affilate, mi straziano la mente, spingendomi sul ciglio del baratro; il mio nome mi uccide lentamente i sensi, cancellando ciò che di buono permane in me, e lasciandomi solo con me stesso, a combattere contro un passato che mi condanna alla rovina.
La decadenza delle mie genti è arrivata a tanto, ed ora non c’è nulla che io possa fare per riscattarmi, nulla che mi possa restituire almeno in parte ciò che i miei stessi antenati mi hanno tolto. Nessuna dignità per me, nessuna benedizione, non un abbraccio a confortarmi, mentre la tenebra avanza sempre di più.
Non esiste pietà, non esiste compassione. La Mietitrice di Anime, Calipso la Ninfa che Eclissa, mi cerca, mi brama, mi desidera così ardentemente da essere spinta ad una caccia spietata, che nemmeno la mia vita eterna potrà arrestare. Ballerò con la Nasconditrice mille e più danze di sofferenza e rancore, con lei durante i Sabba nelle notti di luna nuova celebrerò gli antichi riti proibiti.
Il chiarore della fresca mattina di primavera, che mi è stato crudelmente negato, mi distruggerà, mi brucerà completamente, fino a che il vento non trascinerà con sé le mie ceneri, cancellandomi finalmente da questa terra dove il Tormento e lo Squilibrio regnano sovrani, ed in essi tutto ciò che è anomalo e diverso viene condannato, cercando una parvenza di normalità che ormai non appartiene più all’umanità da molto tempo. Così sarà sempre, fino a che i Quattro Cavalieri e gli Angeli del Giudizio non distruggeranno tutto quello che il loro Padre ha creato, ponendo fine alla balorda giostra di perversione che ci ha attanagliati in una morsa violenta.
Su queste mie parole morenti si compirà il Fato degli Uomini, mentre io vivrò in eterno per vedere il loro sfacelo, la loro rovina, la saga epica delle loro fine, gridando e lottando in nome di una libertà che solo Colei che Occulta generosamente ci donerà, in un meccanismo fatto di ingranaggi e catene ormai consunti dalle sabbie delle mille e più generazioni che si sono affacciate alla finestra del mondo, cercando in tutti i modi di lasciare una traccia del loro passaggio, disperatamente, perché essere dimenticati è peggio che morire.
E gli uomini continueranno a morire…ed io, l’Ultimo dei Vampiri, su queste parole morenti farò suonare il loro ricordo, così che il loro ultimo sogno si avveri, e così che le loro anime sfilacciate e stanche possano ritrovare il vigore di un tempo.
Così verrà.
La Fine del Mondo.

  
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