Capitolo 2
Intanto
Komui stava informando la sezione scientifica di quanto aveva combinato.
<< E
quindi ora Allen-kun e Kanda-kun sono legati con il filo rosso. >>
<<
Poverini! >> Disse Johnny.
<<
Ehi, boccoloso, non credi di aver esagerato? Non riusciranno nemmeno a cambiarsi!
>> Disse Reever.
Infatti…
<<
Moyashi, passami le forbici! >> Disse Kanda, dopo essersi sbottonato
l’uniforme e aver tolto il braccio destro dalla manica.
<<
Perché, ci sono delle forbici qui? >> Chiese Allen guardandosi intorno.
<< Si,
sopra il comodino! >> Rispose Kanda.
<< Ma
a che ti servono? >> Chiese di nuovo Allen passandogli un paio di forbici
impolverate.
ZAC!
L’uniforme
di Kanda cadde a terra, e Allen si accorse che il più grande aveva fatto un
taglio sulla manica, così da potersela togliere.
<<
Ehi, così non potrai più metterla. >> Disse l’albino.
<< Me
ne faranno una nuova che si possa aprire sotto la manica, così non avrò bisogno
di tagliarla. >> Rispose il più grande.
Kanda fece
per tagliare anche la manica di Allen, ma lui lo fermò.
<<
Aspetta! Se la tagli daremo del lavoro in più alla sezione scientifica!
>>.
<<
Allora dormi con l’uniforme. >> Rispose Yu acido.
Alla fine
Allen si convinse a tagliare la manica dell’uniforme.
Per fortuna
dormivano entrambi con la canottiera, e si cambiarono solo i pantaloni.
Ma il vero
problema venne quando i misero a letto.
Dovettero
avvicinare i due letti, anche se Kanda era contrario, ma cosa poteva farci?
Spensero la
luce e finalmente si rilassarono. E’ quello che vorrei dire, ma non fu affatto
così…
<<
Ahia! BaKanda, non girarti dall’altra parte, altrimenti casco dal letto!
>>
<< Non
tirare il braccio, Moyashi! >>
<< Non
posso certo dormire con il braccio teso fuori dal letto, scemo! >>
<< Come mi hai chiamato…? >>
<< N…no, niente, non ti ho
chiamato in nessun modo…! >>
La mattina dopo si svegliarono
entrambi ai piedi del letto, e arrivarono alla soluzione che, tra tutti i tira
e molla che c’erano stati, erano caduti a terra.
Sorse un altro problema quando Kanda
decise di andarsi a lavare.
<< Ehi! Così non vedo niente!
>> Si lamentò Allen, quando Kanda gli mise una sciarpa – presa da chissà
dove – sugli occhi.
<< E’ proprio questo lo scopo,
Moyashi! Non ho affatto voglia di spogliarmi con te che mi guardi! >>
Rispose Yu, che aveva decisamente ragione.
<< Uff… Ok, ma sbrigati.
>> Disse Allen scocciato.
Kanda si sciolse i capelli corvini,
che andarono a toccare il viso di Allen.
<< Ehi! Oh.. E’ morbido, cos’è?
>>
<< Sono i miei capelli, idiota!
>>
<< Wow, non pensavo fossero così…
morbidi… sembrano seta… *o* >> Disse Allen, accarezzandoli.
Solo che, compiendo quell’azione,
scatenò l’ira del proprietario, che glieli prese dalle mani molto poco
gentilmente.
Appena Kanda ebbe finito, Allen si
tolse la sciarpa dagli occhi, e vide che il più grande si era messo una
maglietta che si apriva sotto alle braccia, così da facilitare le cose.
Kanda si mise la sciarpa sugli occhi
controvoglia, e aspettò che Allen avesse finito di lavarsi.
<< Kanda… senti, io non ho una
maglietta che si apre sotto il braccio, e non posso vestirmi. >> Disse
Allen dopo un po’, togliendo la sciarpa dagli occhi del giapponese.
<< Uff… Per oggi te ne presto
una io, che ne ho un’altra, ma vedi di procurartela, altrimenti ti faccio
andare in giro in canottiera! >> Rispose Kanda, rovistando nel proprio
armadio. << Tiè. >> Disse porgendogli una maglietta simile alla
propria.
<< Grazie… >>.
<< Ehi, BaKanda, mi sta un po’
larga. >> Disse Allen appena la ebbe indossata.
<< E grazie che ti sta larga, è
due misure più grande di te! >> Rispose Kanda, sempre acido.
Uscirono dalla camera.
<< Ora dove andiamo? >>
Chiese Allen.
<< Da Komui a farci fare le
nuove uniformi e a vedere se ha trovato il modo di liberarci. >> Rispose
Kanda.
<< Yuuuuuuuuu!!!!
Alleeeeeeeeeeeeeen!!! >>
I due sentirono la voce di “qualcuno”
dietro di loro, e quel “qualcuno” non era molto desiderato al momento…
<< Ehi, ragazzi, Komui mi ha
detto cosa vi è successo! Volevo venire da voi ieri sera, ma il vecchio mi ha
dato da lavorare… Oh, Allen, quella maglietta è di Yu? >> Disse Lavi
sorpreso.
<< Si, me l’ha prestata.
>> Tagliò corto Allen, lasciando di stucco l’amico.
<< Ora dobbiamo andare, ci
vediamo dopo, Lavi! >>.
Così dicendo i due si allontanarono e
si diressero verso lo studio di Komui.
<< Complimenti, siete rimasti
vivi entrambi! >> Disse Komui appena li vide entrare dalla porta.
<< Ci servono due uniformi
nuove, queste non si possono più usare. >> Disse Kanda, mettendo le loro
uniformi sulla scrivania di Komui, contribuendo al disordine generale.
<< Perché? A me sembrano ancora
buon- Oh… Ecco perché. Tranquilli, ieri ho già provveduto a farne una nuova per
Kanda immaginando il problema, che si apre sotto le maniche. Per te, Allen,
bisognerà aspettare fino a domani. >> Disse ancora Komui, notando i due
tagli sulle maniche.
<< KOMURIN EX II, PORTAMI
L’UNIFORME CHE HO FATTO IERIIII!!! >> Gridò il supervisore.
Allen sbiancò e Kanda mise una mano su
Mugen d’istinto.
Un robot quasi identico a Komui, ma
con due martelli al posto delle mani e una borsa enorme si avvicinò a loro.
<< No… Non sta passando Linalee,
non avremo proble- >> Allen non riuscì a finire
la frase che una voce si sentì dal corridoio.
<< Fratelloooo!!
>> Era appunto Linalee.
Ovviamente Komurin prese la tazza del
caffè di Komui, e, come al solito, perse il controllo.
Ma, cosa che sbalordì tutti i
presenti, esplose.
<< Ho installato un programma di
autodistruzione, nel caso perdesse il controllo. >> Spiegò Komui.
Erano tutti estasiati dalla cosa,
soprattutto il caposezione Reever.
<< Ahhhh!
Per una volta il nostro boccoloso ha fatto qualcosa di buono!!! >> Disse
al colmo della felicità, ma subito si accorse che qualcosa non andava.
<< Ehi, dove sono finiti Allen e
Kanda? >> Chiese il caposezione.
<< Coff! Coff! >> Si sentì
dalla nuvola di fumo presente intorno alle fiamme dei resti di Komurin Ex II.
<< Oh no! Sono stati colpiti
dall’esplosione! >> Disse Johnny.
Appena il fumo si dissolse, la sezione
scientifica si accorse che Allen era a terra, la sua maglietta – che poi era di
Yu – era completamente bruciata e anche la sua pelle riportava diverse
scottature.
Kanda era seduto vicino a lui, e
tentava di rialzarsi.
<< Ragazzi, tutto bene? >>
Chiese Reever, per accertarsi della salute dei due.
Entrambi si alzarono e si
allontanarono dai resti di Komurin, Allen tremando dal freddo (era rimasto
senza maglietta) e Kanda mettendo a posto Mugen, che aveva tirato fuori quasi
involontariamente.
<< Uff… La sezione scientifica
sa fare solo danni. >> Disse Kanda, confermando la propria teoria e prendendo
da terra la propria uniforme, che gli era caduta dalle mani e indossandola.
I due ragazzi si avviarono fuori, e
Allen si accorse che faceva veramente molto freddo.
Iniziò a tremare, ma sentì qualcosa di
caldo posarsi sulle proprie spalle.
Girò lo sguardo e si accorse che era
l’uniforme di Kanda.
<< Kanda! Io non… E’ la tua
uniforme… >> Cercò di protestare sapendo che in quel modo sarebbe stato
il compagno ad avere freddo, ma Kanda non volle sentire ragioni.
<< Tienila sulle spalle finchè
non arriviamo in camera, e non ti lamentare! >> Disse il più grande,
facendo apparire un leggero rossore sulle guance dell’albino.
Allen sorrise.
<< Grazie… >>.
Appena arrivarono, Allen si tolse
l’uniforme di Kanda dalle spalle, e il giapponese si avvicinò a lui.
<< E-ehi…! >> Disse Allen
avvampando.
<< Idiota, ti sto controllando
le ustioni. O preferisci che lo faccia la capo-infermiera?! >> Si
innervosì Kanda.
<< N-no… Grazie ancora… >>
Arrossì Allen abbassando lo sguardo.
Kanda fasciò per bene le scottature
del più piccolo, e mentre metteva l’ultima fascia, chiese una cosa che sbalordì
Allen.
<< Perché ti sei messo davanti a
me, nel momento dell’esplosione? >>.
<< B-Bè… L-L’ho
fatto involontariamente… >> Mentì Allen.
<< La verità. >> Disse Yu,
consapevole che quella era una bugia.
<< …… E’ solo che… Non volevo
che tu venissi colpito… >> L’albino era tutto rosso, e, anche se non lo
avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura, Kanda lo trovò adorabile.
<< Sai che io posso rigenerarmi
in fretta. Non avresti dovuto. >> Disse Kanda.
Allen abbassò lo sguardo.
Kanda si era girato a buttare nel
cestino la carta con la quale aveva bagnato le ustioni.
<< Comunque grazie. >>
Disse tutto d’un fiato.
<< Cosa..? >> Sussurrò
Allen sbalordito.
<< Hai capito bene, e non lo
ripeto. >> Rispose il più grande, riprendendo la propria freddezza.
L’inglese sorrise.
<< Era questo che intendevo
l’altra sera, quando ti ho detto di non chiuderti in te stesso. >>.
Kanda si stupì delle parole del
ragazzo, ma non disse niente.
Allen si rivestì, e i due ragazzi si recarono
in mensa.
Spazio autore:
Eccomi con il secondo capitolo!!
Si, lo so che la storia delle
magliette che si aprono sotto le braccia è un po’ scema, ma quando mi sono
accorta che non avrebbero potuto cambiarsi sono letteralmente entrata in crisi…
Spero che anche questo capitolo vi sia
piaciuto! ^w^
Ciao ciao!
-Yu