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Autore: aKifer    20/02/2007    28 recensioni
Hermione ha cambiato vita, ha chiuso con la magia. Hermione è una prostituta.
E Draco, casualmente, si presenta sotto forma di cliente.
Incominciò con la paura, paura e piacere e una sgomenta curiosità di ciò che sarebbe accaduto. Mann.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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pretty woman prologo

Nota dell'autrice: Da parecchie settimane ormai volevo iniziare un lavoro di revisione dell'intera storia. Leggerndo la recensione dei "criticoni" (grazie e ancora grazie) ho pensato fosse il caso d'iniziare a postare la correzione del primo capitolo dal punto di vista grammaticale. La strutta e i periodi sono però invariati. Spero non vi troverete errori/orrori. (In caso negativo, potreste contattarmi avvisandomi dell'errore?)

Ringraziamenti:Sono ben consapevole che di norma sono presenti alla fine dello scritto, ma mi sento in dovere di ringraziare Defender. Come avrai notato non ho pubblicato la versioni ricontrollate che mi hai fatto pervenire tramite email. Senza divulgarmi troppo voglio comunque dire che mi sono state utili. Quindi grazie per il tempo speso e spero che la presentazione finale sia di tuo gradimento. 








Prelude



-Sex without
love is an empty experience, but as empty experiences go, it's one of the best.-
Woody Allen



-Il sesso senza amore è un esperienza vuota, ma tra le esperienza vuote che corrono, è una delle migliori.-
Woody Allen




*** *** ***


Edkins Street è sicuramente il fulcro pulsante di Londra.

La strada che magicamente si illumina di notte, prendendo vita. Una strada piena di luci, movimento, desideri. Il quartiere del peccato, la chiamano i conservatori, i Lord del Gabinetto inglese. Disdegnata dall'alta classe, dai borsisti, da Wall Street, ma ugualmente frequentata. Il Moulin Rouge del nuovo millennio.

Ci trovi di tutto, a partire da poco, per arrivare a tariffe esorbitanti. La notte di una vita.
I suoi abitanti sono famosi, come le star che illuminano Hollywood. Volti noti, ma avvolti dalla discrezione dei clienti e dal pudore degli animi. Si sussurra di loro, ma mai, mai se ne parla.

La prima regola del sex club è che non si parla del sex club. *

Almeno, non se hai cara la faccia.

Lei ha visto di tutto passare per quelle strade, sotto quelle luci rosse, davanti a quelle vetrine. Uomini rispettabili alla luce del giorno che di notte divengono "altri". Anche se teoricamente non ha visto niente.
Teoricamente non dovrebbe nemmeno fare quel lavoro.

E come sia finita a farlo lo sa solo dio.

Si appoggia al palo più vicino, il suo palo. Uno degli ultimi, in una via dove le tariffe vanno crescendo man mano che si avanza. Lambisce una Lucky Strike con le labbra, il rossetto corroso da baci di assidui amanti. Gente che ha ipotecato la vita, la moglie pur di possederla qualche ora.
Ne è lusingata.

La parrucca bionda rame, decisamente falsa (dettaglio irrilevante, nessuno è lì per i suoi capelli), le prude, dopo averla portata ore. Le calze smagliate sono scomode, impregnate degli ormoni di clienti che hanno tanto pagato per sfilargliele.

Attende l'ultimo fortunato della notte e poi se ne andrà a casa. Dormire. Il pensiero la tormenta da ore, ma vuole finire la serata. Lei non è una qualunque. Lei è una delle cagne. Lei è l'élite.

Aspira, rubando l'anima di fumo alla sigaretta. I fanali di una macchina si avvicinano, per fermarsi a qualche lampione di distanza. Gli schiamazzi della "compagna", le sue moine verso il cliente le giungono nel freddo della notte.
Si stringe in quei pezzi di stoffa che la lambiscono insufficientemente.

Come ha fatto Hermione Granger a diventare una prostituta?

Non ha mai risposto a questa domanda, nemmeno a se stessa. Ferite che non si rimarginano, crede. Aprirsi un varco tra

dolorosi

ricordi, crede. Perchè non medimaga, insegnante, pozionista? Perchè lei ha chiuso con la magia. Con quella utopistica visione del mondo, con quel agitare e colpire con le loro stupide bacchette. Disprezza i maghi, l'hanno privata di tutto.

Di Harry,

Di Ron.

Già, Ron.

E una volta lasciato il mondo della stregoneria la scelta è difficile, sempre se vi sia una scelta, senza diploma, senza referenze. Hermione Granger non sarebbe mai finita a fare la commessa, no questo lo aveva giurato alla sua intelligenza. Tutto, ma non un lavoro di ufficio.

La prostituzione si era mostrata come la strada più semplice. Una cura senza anestesia al suo bisogno di ricominciare. E una volta che inizi, una volta che varchi la sottile linea tra chi vende il proprio corpo e chi no, non si può più tornare indietro. Hermione si era abituata ai compiti degradanti, alle paghe misere,alla mancanza di diritti. Non era male in fondo.

Il sesso senza amore è un esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote che corrono, è una delle migliori.

I fanali di una macchina le illuminano le voluttuose cosce. Il motore scende di giri, la vettura rallenta. E' quella giusta, stavolta. La falsa bionda si avvicina al finestrino, sporgendo in avanti la sua abbondante terza. Il mozzicone di sigaretta rotola solitario sull'asfalto.
Il rumore elettrico del finestrino che si abbassa segna l'inizio della trattativa.

*** *** ***

- Caara.

Dolce la accoglie caloroso sull'uscio del loro appartamento condiviso. La sua voce effeminata e la sua camminata ancheggiante le rubano un sorriso. Dolce è una checca. Stilista italiano senza peli sulla lingua, con un accento che ribadisce la sua provenienza natia. Ama il rosa, come tutti i gay di Londra, ed il leopardato.
Fetish e Glamour sono le parole chiave della sua personalità.

- Ma guardati! Sono allibita caara, Al-li-bi-ta.- parla al femminile e trasuda feromoni da tutti i pori. - La tua pelle è rovinata. Ora vieni di là e ci facciamo un bel impacco di fango! Niente ma! L'aspetto prima di tutto.- e scompare attraverso il salotto, nella loro piccola cucina. La sua voce squillante la raggiunse al di là dei muri.

-Una camomilla cara?

- Ho bisogno di dormire, Dolce.- sospira Hermione sfinita, lasciandosi cadere sul divano e raccogliendosi sotto la coperta di pelo zebrato. -Più degli impacchi di fango.- Precisa la ragazza.

- Ogni tua parola sono venti coltellate al cuore dell'estetica.- Dolce suona indignato, ma docile.

-E ogni Tua parola sono venti coltellate al cuore della virilità.-

-Su cara, così mi lusinghi.- squittisce Dolce, arrossendo sotto il fard.

- Dove è Connie?- Connie è la terza coinquilina. Connie è Alfa, Connie è Omega. E' colei che ha guidato Hermione sulla cattiva strada. Su Edkins street, appunto. Ed è una signora prostituta.

- A guadagnare soldi, fino a poco fa. Come dovresti fare tu!- la voce paternale da donna giunge dall'atrio. Mora, capelli corti, bellissima e sciupata, si trascina nel piccolo atelier rosa di Dolce, il salotto. Cammina su tacchi elevati, trampoli di venti centimetri, come se non fosse abbastanza alta. Connie è un po’ volgare come prostituta, ma di una volgarità che le vanta numerosi clienti.
Tutto il contrario di Hermione.

-Camomilla?- grida Dolce dalla cucina.

-No, voglio solo dormire.- dice, sfilandosi rozzamente gli stivali a spillo. E si sdraia sul tappeto. - Dio, se non ci sa fare.- Mormora appagata. Lei è la tipica prostituta che lo fa per dovere, ma con grande piacere.

- Chi? Faccia burbera?- chiede Hermione.

-Il bel moretto?- fa eco Dolce

-No, no, chiappe d'oro.

-Ahh.- concordano all'unisono Dolce ed Hermione.

*** *** ***

E' un altra notte ad Edkins Street.

Connie ed Hermione si avviano sotto l'usuale palo. Sono vicine di posto, in modo da poter spettegolare nell'attesa. Anche se sono solite aspettare poco.

Il tipico rumore di auto truccata, Mercedes, preannuncia il prossimo cliente. Sicuramente ricco, giovane e probabilmente viziato. Sta scritto tutto nella macchina. Il freno a mano stride, e i fari smettono di illuminare il cemento. La portiera si apre, lasciando scivolare un giovane nella penombra.






*Chi riconosce la citazione? "La prima regola del Fight Club è che non si parla del Fight Club".Chuck Palahniuk.


  
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