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Autore: Eide    21/02/2007    4 recensioni
Stare con un vampiro dal cuore d'oro,a volte può essere davvero dura. Kate lo imparerà a sue spese.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Lockley, Angel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Author: Eide O’Conrad

Fandom: Angel

Rating: G

Genere: Romantico/Commedia. Attenzione: non comico.

Avvertimenti: What If?,One-Shot

Spoiler per: Niente!:P

Timeline: Di sicuro dopo la seconda stagione.

With: Angel & Kate.

Nota: Avevo semplicemente voglia di scrivere. Spero solo di non essere andata troppo OOC.

SUPREMACY

“Se avessi saputo che sarebbe andata a finire così,oggi non ti avrei permesso di venire.” esclamò la donna,appoggiando sconsolatamente la testa sulla spalla dell’uomo che le sedeva accanto,sul divano in pelle del suo salotto. Quest’ultimo,dal canto suo,si limitò a bofonchiare qualcosa di incomprensibile e ad attirarla più vicina a sé,cingendole le spalle. Ma continuando,comunque,a guardare fisso dinnanzi a sé.

“In verità,” continuò lei “se avessi saputo tutto ciò che mi aspettava conoscendoti,quella sera al “D’Oblique” mi sarei fatta gli affari miei,osservandoti aspannare mentre cercavi di attaccare bottone. Se non mi sbaglio qualcuno aveva anche pensato fossi gay.” concluse,baciandolo languidamente sul collo.

“Scusa Kate,so che ti stai annoiando ma…Solo un attimo,davvero!” Mormorò Angel,scostando il collo dalle labbra della poliziotta che sbuffò guardandolo allibita. Si rimise subito composta,incrociando sul petto le sue braccia,con un’espressione seria in viso. Ma non riuscì a mantenerla per più di cinque minuti,e dopo aver sbuffato sonoramente,si alzò dirigendosi verso la cucina,dove iniziò a preparare un panino per sé.

Perché naturalmente il signorino non mangiava.

Perché il signorino,quando la osservava mangiare,metteva su il broncio.

Perché il signorino era quello che “non-sarebbe-mai-tornato-umano” e quindi provava nostalgia per queste cose.

E lei mai e poi mai,avrebbe voluto intristirlo. Amava troppo Angel. E troppo,in quel momento,non era una parola usata a caso. Se ne rendeva conto:l’amore che provava era esagerato. Ma esagerato indica una cosa in un’accezione completamente negativa.

No,l’amore che provava era semplicemente fuori controllo.

Era in piena fase “Sono triste se lui è triste. Sono felice se lui è felice.”

Non avrebbe mai immaginato che un giorno si sarebbe trovata così dannatamente patetica. Era in cucina mentre il suo uomo (uomo?) stava stravaccato sul divano,ipnotizzato da quella dannata scatola nera. A questo pensiero imprecò,tagliandosi l’indice della mano sinistra con il coltello con cui stava affettando il pane. Subito la voce di Angel fece capolino dalla stanza attigua:

“Tutto bene,Kate?”.

Dannati superpoteri. Effetti collaterali dell’avere un ragazzo (ragazzo?) succhiasangue.

“Certo caro. Non preoccuparti.” Trillò lei con voce falsamente affettuosa,pulendo con uno straccio il sangue che aveva iniziato a fuoriuscire dalla ferita. Per risposta ricevette l’ennesimo verso abbozzato e incomprensibile della serata.

Farcì con rabbia il panino,riempiendolo di tutte le porcherie che popolavano il suo frigorifero. Quasi come se il mettere su qualche chilo fosse una sorta di diabolica vendetta ordita nei confronti del suo compagno. Ma conosceva Angel. Non l’avrebbe mai nemmeno notata,una cosa del genere. Per quanto gli riguardava,sarebbe potuta anche andare in giro con un porro enorme sulla fronte e con dieci chili in più,ma avrebbe continuato imperterrito a dire che era bellissima. Che l’amava. Per carità,Kate adorava anche quest’aspetto di lui. Ne era lusingata. Ma di certo non le dava molte soddisfazioni. Non che Kate fosse il tipo di donna che tiene a certe cose,anzi! Il sapere che poteva andare in giro vestita come più l’aggradasse,senza che Angel la ritenesse meno attraente,contribuiva a renderla più rilassata in sua presenza. Ma in quel momento le sarebbe piaciuto poter usufruire dell’arma del ricatto e fare leva su nobili motivazioni come:

Lasciami la televisione o ingurgito tanta di quella cioccolata che stenterai a riconoscermi tra i quintali di grasso.”

Conoscendolo,l’avrebbe guardata con quei grandi occhi nocciola,e avrebbe detto qualche frase ad effetto del tipo “Ti riconoscerei in ogni caso,perché ti amo”. Scoppiò a ridere di gusto a quel pensiero:sarebbe stato davvero capace di dire una cosa del genere.

Di nuovo sentì la voce di Angel:

“Kate,cosa succede? Perché ridi?”

“Non è niente,caro. Continua pure a guardare la TV.” Rispose con voce gelida la poliziotta. Questa volta il vampiro non si preoccupò affatto di rispondere. Silenzio.

Kate non riusciva ancora a crederci: in quel momento stavano trasmettendo il nuovo episodio di Lost, e lei non era davanti alla televisione con popcorn a portata di mano e volume al massimo.

Nossignore,perché “Mr. Vampiro con l’anima” l’aveva telefonata,quel pomeriggio. Le aveva detto che desiderava vederla. Che sarebbe morto,se quella sera non si fossero visti nel suo appartamento. Come se una cosa del genere fosse possibile. Lei aveva accettato,considerando l’idea di lasciarlo lì,abbandonato sulla poltrona per un’oretta,giusto il tempo di vedere cosa succedeva al suo soldato iraqueno preferito,per poi dedicarsi completamente al suo bel vampiro. Ma poi,quando si era trovata davanti Angel e gli aveva comunicato il programma,lui aveva sfoderato lo sguardo più triste del mondo.

Roba da farti andare in brodo di giuggiole.

Roba che se avessi la possibilità-o anche se non l’avessi-,faresti di tutto per cancellare quell’espressione dal suo viso.

Roba da costringerti a coccolarlo fino allo sfinimento.

Kate,cercando di mantenere il più possibile il self-control,gli aveva chiesto cos‘è che non andasse. E,quando lui gliel’aveva detto,lei aveva stentato a credere alle sue orecchie.

Aveva pregato Dio,Le Forze dell’Essere,l’Isola…che quello che aveva sentito fosse solo uno scherzo.

Non funzionava la televisione all’Hyperion.

E quella sera Angel non poteva non guardare la TV.

La convinzione nello sguardo del vampiro,fece sorgere in Kate un dubbio: se quella sera fosse scoppiata l’Apocalissi,il “Campione” sarebbe sceso in campo a combattere?

Concluse che,con molte probabilità ,nel caso che l’antenna della TV non fosse stata seriamente in pericolo,non si sarebbe mosso dal divano.

Ma anche lei quella sera non poteva non guardare la TV.

Però,purtroppo negli scontri di volontà (e di occhi dolci) Kate perdeva puntualmente.

Ed ora eccola lì,chiusa in cucina,mentre le note di "My heart will go on"di Celine Dion si diffondevano nell’ambiente.

Kate non ne fu mai sicura,ma avrebbe giurato che dal soggiorno provenivano singhiozzi,intervallati da vari “Jack…”.

THE END

  
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