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Autore: n0pe    08/08/2012    0 recensioni
Questa storia racconta la nuova vita di una ragazza a Londra. L'inzio di una serie di incontri e avvenimenti inaspettati...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...
-Ed, era Brett, dice che Taylor è scomparsa dobbiamo andare a casa sua, subito.
-Cosa? Come... come andiamo?
-Ha detto di prendere la macchina di Taylor, le chiavi sono nel cassetto della cucina.

Presimo all'istante le chiavi. Salimmo in macchina e Ed partì più veloce che mai. Sentivo dei morsi allo stomaco. Non riuscivo a non pensare al sorriso di Taylor e a quello che mi aveva appena detto suo fratello.
Arrivammo in poco tempo a casa di Brett. Suonai velocemente il campanello e aprì la porta William.
Entrai senza neanche guardarlo in faccia, tirai dritta. Spedita e sicura verso Brett. Era seduto sul divano, quasi in lacrime. In quel momento immaginai di tutto. Sentivo il cuore che mi usciva dal petto.
-Brett, che succede? ...Rispondi!
alzò lo sguardo, mi fissò negli occhi...
-Liz, è scomparsa. Non la troviamo più... non c'è...
scoppiò a piangere e mi si buttò tra braccia.
In quel momento si avvicinarono Ed e Liam, che prese la parola.
-Liz, ti racconto io... Ieri mentre tu parlavi con Ed, noi ... ci siamo ubriacati...
-Voi chi?
- Io, Taylor, Brett e altri ragazzi. Poi c'era una ragazza... io ero ubriaco davvero! Lei mi si è avvicinata e l'ho baciata...pesantemente. E Taylor ha assistito alla scena. E' scoppiata a piangere ed è scappata via, barcollando. Io e Brett siamo usciti a cercarla ma era scomparsa. Non si è fatta sentie, non c'è più.
-Oh mio dio, no... ma come diavolo ti salta in mente di fare una cosa così? Merda!
scoppiai a piangere, mi alzai tremando e andai fuori.

-Liz, stai tranquilla.
sentii una voce calda sussurrarmi queste parole, capii subito chi era. mi voltai.
-Ed, dimmi come faccio a stare calma. Come? La mia coinquilina non che amica è scomparsa e dovrei stare calma?
tremavo. sentivo le gambe cedere, non reggere più tutto quel peso, quei sentimenti che provavo, quella rabbia...
piangevo e singhiozzavo. Ed mi tirò dal braccio e mi abbracciò.
in quel momento sentii un improvviso calore avvolgere il mio corpo, appoggiai la testa sul suo petto...

Passarono 4 lunghi giorni. Ormai eravamo disperati. l'inverno era ormai alle porte, il freddo era imminente e riduceva ancora di più le speranze. Neanche la polizia trovava traccie di Taylor. Niente. Dissolta nel nulla...
Brett era distrutto. Liam era assolto dai senzi di colpa. Io non riuscivo a darmi pace, Ed lo stesso.

-Mi ricordo quando eravamo piccoli e giocavamo sulle rive del Tamigi. balbettava Brett -Tutti quei posti strani dove lei si nascondeva...

in quel momento mi ricordai di alcune parole che Taylor mi aveva accennato, su un posto sulle rive del Tamigi che lei adorava.
corsi subito via, senza dare spiegazione a nessuno. salii sulla macchina e misi in moto. strada facendo pensavo e ripensavo alle sue parole: "Uno dei posti in cui adoravo andare erano le rive del fiume... sotto i ponti. Lì senti il rumore del fiume che supera quello della città. Mi tranquillizza quel posto".
arrivai a destinazione. scesi velocemente dall'auto e corsi giù, ai ponti. li passai uno ad uno. ormai avevo perso le speranze.
ad un tratto sentii tossire. mi avvicinai...c'era qualcosa per terra. una coperta che copriva qualcosa... qualcosa che tossiva e piangeva. mi venne istintivo sussurrare il suo nome...
-T-t-taylor...

quel pianto cessò. la coperta fu buttata via. c'era una ragazza bionda. la ragazza bionda!
-Liz, che ci fai qui... singhiozzò.
-Ma tu ti rendi conto che sei scomparsa per 4 giorni. Sai cosa mi hai fatto provare? Cosa hai fatto provare a tuo fratello? A Ed, a Liam...
-NO! Non nominarlo!
-So cosa è successo... era ubriaco...
-No tu non sai, non sai cosa ha fatto.
-Parlami cosa ha fatto...
-Non ha solo baciato quella sgualdrina, l'altra sera...
-Cosa ha fatto?dimmelo!
-Ha detto che era un drogato!
-C-cosa?
-Si! Ha detto che 6 anni fa, quando aveva 15 anni... ha fatto uso di droghe...
-Non capisco...
-L'ha detto mentre era ubriaco... e poi è arrivata quella ragazza e si sono baciati... io non ho retto più!
-Tay...
-Credimi, lo conosco da 4 anni ed è da 4 anni che sono innamorata di lui... non mi sarei mai aspettata una cosa del genere...
-Senti, io penso che ci sia una spiegazione. Dovresti tornare a casa, parlare con lui e farti spiegare. Anzi, tutti dovremmo avere delle spiegazioni.
-Liz... singhiozzò -Scusami.
la abbracciai, forte... più forte che mai.
la portai in macchina, e piano piano tornammo a casa.

Bussai alla porta della casa di Brett. lei era infreddolita e la reggevo sotto il mio braccio. tremava.
Ed aprì la porta...
-Taylor!

Brett e Liam si alzarono dal divano.
Brett corse verso la sorella e piangendo la abbracciò. un abbraccio durato tanto, un abbraccio liberatorio!
Liam si avvicinò a lei...
-Tay, mi dispiace. Ti prego perdonami!
un silenzio tombale avvolse la stanza.
-Non ricordi proprio niente... sussurrò la bionda.
-Si, ho baciato quella, ma non ha importanza...
-No, non ricordi ciò che mi hai detto prima! urlò -Mi hai detto che eri un drogato!

Brett e Ed si voltarono verso Liam, con uno sguardo più che sorpreso... io mi limitai a fissare il pavimento.

-Tu...Voi... non sapete la verità.... sussurrò Liam... -Mia madre morì, morì non perchè era malata... ma perchè la uccise mio padre! Lo arrestarono e io fui chiuso in uno stupido orfanotrofio per bambini disadattati. E' lì che ho assunto droghe per poco tempo... ma mi sono disintossicato in tempo... urlò.
Taylor corse ad abbracciarlo.
-Io ti ho sempre amato, lo sai...
-Anch'io. Non te l'ho mai detto ma è così!

a quel punto io, Ed e Brett uscimmo dalla casa per lasciarli soli.
-Ragazzi, io non ci sto capendo niente...
-Ed, domani capiremo. Ora voglio lasciare mia sorella sola! Ne ha bisogno.
-Infatti. dissi -Dobbiamo capirla, anzi...capirli.
-Allora ora che facciamo? Andiamo a prenderci un frappè?
-No Ed, io non posso. Devo andare in un posto. Andate tu e Liz.
Brett salì in macchina.

-Bene, Liz... siamo sempre destinati a rimanere soli.
-Già. Ma questa volta penso che non si farà niente. Scusami, ma sono stanca. Sono stati giorni difficili e vorrei andare a casa e sistemarmi.
-Certo, ti capisco.

lo abbracciai e passo dopo passo mi incamminai verso casa. pensavo a tutto quello che stava succedendo... erano solo 5 giorni che mi trovavo a Londra, e già ero assalita da storie, problemi... ma anche sentimenti.
Si, devo dire il vero... trovavo Ed interessante...

Vedevo in lontananza casa mia. camminavo veloce con lo sguardo fisso sull'asfalto. Non vedevo l'ora di tornare e farmi un bel bagno caldo...
Arrivai sulla passerella che portava alle scale della mia villeta quando senti una voce...
-Lizzzz, eccoti finalmente!

...

  
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