N/A: Scritta per la Maratona in
Piscina di piscinadiprompt,
con prompt Dollhouse, Bennett/Topher,
sinapsi danneggiate. Spoiler
per la 2x11 e la 2x13!
S - Synapsis
[Bennett/Topher]
Bum.
Il proiettile scava un buco in fronte, trapassa la corteccia cerebrale, danneggia permanentemente l'encefalo. Non si può lavorare, su un cervello esploso; neanche un genio come lui può ricavarci qualcosa.
Gli sarebbe bastata una sua impronta. Certo, il suo viso dolce non ci sarebbe stato comunque – orrendamente deformato da quel buco – e non ci sarebbero state quelle labbra morbide da baciare goffamente, ma le sinapsi sarebbero rimaste intatte. Il suo bel cervello avrebbe continuato a funzionare. E lui l'avrebbe amato in qualsiasi corpo, anche in quello di un uomo.
Bum.
Il corpo cade a terra. Sporca di cervella il pavimento tirato a lucido, schizza di sangue il suo viso esterrefatto.
Il buco in fronte, il cervello inutilizzabile: lo stesso modus operandi, anche quel giorno.
Eppure lui l'ha detto, l'ha ripetuto tra le lacrime, l'ha ribadito farneticando: gli spari non lo aiutano. Odia i proiettili, soprattutto quelli che scavano buchi profondi nella testa della gente. Nella sua testa.
Harding lo lascia solo con quel cadavere sconosciuto. E' una donna, e lui le gira il capo: il foro di uscita ha aperto una voragine nel cranio.
Anche lei era ridotta così, lo sa anche se l'hanno coperta prima che la potesse vedere.
Eppure, lui continua a vederla. Ogni giorno, in ogni corpo che la Rossum sacrifica per incentivarlo al lavoro – anche se l'ha detto, che le pallottole non sono un buon incentivo.
Ogni morte è la morte di Bennett. La rivive in loop, ad ogni sparo.
Le sinapsi si danneggiano, logorate. Non riesce a pensare a nient'altro che a cervelli esplosi per colpa sua.