Notte di San Lorenzo.

Era la notte di San Lorenzo e il cielo era pieno di stelle.
Esse cadevano a ritmo di una ogni trenta secondi, curvando quasi sempre verso destra poco prima di sparire.

Lei era sdraiata sul prato, ad ammirare questo spettacolo che durava una sola notte ogni anno. Lui era seduto accanto a lei, appoggiato ad un acero dalle splendide foglie rosse che, ogni tanto, cadevano e si posavano accanto a lui, ad ammirare un altro spettacolo.
I suoi occhi.

Occhi castani che sprizzavano energia e vivacità da tutte le parti; occhi che si illuminavano ogni volta che le veniva rivolto un semplice complimento; occhi in cui ti potevi perdere ogni volta che fissavano i tuoi.

-Guarda! Un'altra stella cadente! L'hai vista?
Lui non guardavo altro che Lei.
-Obito-kun?
-Sì, sì. L'ho vista- sorrise.
Lei ricambiò.
-E il desiderio lo hai espresso?- chiese avvicinandosi a lui.
-No, questa volta me ne sono dimenticato. Tu?
-Sì.
-Quale?
-Ho desiderato di stare con la persona che amo per sempre, Obito.
Lei si girò di nuovo, ad ammirare le stelle.

Lui le prometteva di starle accanto per sempre.