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Autore: KcherryB    11/08/2012    2 recensioni
Qualcosa di inaspettato sconvolgerà la vita di Kate e di conseguenza quella di Rick.. proprio adesso che il muro sta cadendo..
Qualcosa che però li unirà ogni secondo di più..
(A te che ora mia stai guardando da lassù e che sei stata la mia vita per 16 anni.. ti adoro
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Questa è per te, che sei stata come una sorella, sei stata il mio ossigeno e la mia luce per 16 anni.. ti adoro!! <3

LE LACRIME DI IRON GATES

 
Driiin. Driin. Driin.
‘Pronto??’
‘Ciao Castle.. sono Ryan..’
‘Ehi Ryan!! Come va?? Ma Beckett non vi ha detto che oggi non venivo al distretto?? Sono bloccato alla casa editrice.. sai, carte da firmare ..’ sbuffò Castle, rassegnato. Anche se era solo per un giorno stare lontano dal distretto, o meglio da Kate, era difficilissimo per lui.
‘Non ti sto chiamando per un caso Castle.. ecco..’
‘Che succede??’ chiese Castle, con una nota ben chiara di preoccupazione nella voce.
‘Si tratta di Kate..’. quattro parole. O meglio, una parola, un nome, quel nome furono capaci di farlo alzare di colpo dalla sedia sulla quale era seduto e farlo correre verso l’uscita, mentre chiudeva la telefonata con Ryan: ‘Arrivo subito!!’.
Mentre guidava verso il distretto Castle si preoccupava sempre di più. Ancora più del fatto che Ryan l’avesse chiamato per dirgli che Beckett aveva un problema, lo metteva in agitazione il fatto che Ryan l’avesse chiamata Kate.
Arrivò al distretto con un tempo record, precipitandosi su per le scale.
La scena che li si presentò davanti non fece altro che aumentare la sua preoccupazione.
Silenzio. Il dodicesimo distretto era avvolto nel più completo silenzio. Tutti erano immobili a fissare la porta chiusa della saletta relax. Gli occhi sbarrati, per lo stupore e la preoccupazione probabilmente.
Esposito e Ryan si avvicinarono a lui, pallidi in volto.
‘Ma.. ma.. che sta succ..cedendo??’ sussurrò Castle, con voce strozzata.
‘Vedi Castle.. oggi siamo arrivati presto e siccome non c’erano casi siamo andati ad allenarci nella palestra del distretto.. e Beckett era già lì, che faceva box..’ iniziò Esposito.
‘Non ci siamo avvicinati, perché sappiamo quanto Beckett odi essere interrotta mentre si allena.. dopo due ore ce ne siamo andati e lei era ancora lì, che continuava a colpire il sacco, senza alcuna intenzione di smettere..’ continuò Ryan.
‘Ci siamo preoccupati.. e così ci siamo avvicinati e le abbiamo chiesto se qualcosa non andasse ..’ ‘Lei non ci ha risposto, ha solo continuato a colpire imperterrita il sacco…’ ‘questo ci ha preoccupato ancora di più.. perché quanto la interrompiamo mentre si allena ci fulmina con lo sguardo e chiede se c’è un nuovo caso.. oggi invece niente..’.
Castle non ci stava capendo niente. Insomma era tutto qui il problema?? Kate che non vuole interrompere l’allenamento??
‘Così abbiamo chiamato Lanie... quando è arrivata in palestra si è messa a parlarle… le ha detto “Ehi dolcezza.. oggi non avevi la giornata libera??’ e cose così.. ma Beckett non le ha risposto..’.
Ok questo era un brutto segno. Kate e Lanie erano come due sorelle, Kate in una situazione normale le avrebbe sicuramente risposto.
‘E..e poi??’ gracchiò Castle. La preoccupazione stava lasciando il posto alla paura.
‘Bè sai com’è fatta Lanie.. dopo una ventina di minuti ha perso la pazienza ed ha urlato : “Dannazione Kate!! Parlami!! Sono la tua migliore amica!!”.
E..’ Esposito si interruppe, la voce rotta dalla paura.
‘E Beckett ha smesso di colpire il sacco e si è lasciata cadere a terra, scoppiando in lacrime..
Piangeva, singhiozzava e tremava.. pensavamo che tu e lei aveste litigato..’.
Ryan annuì convinto e riprese il racconto: ‘Lanie si è inginocchiata e l’ha abbracciata.. le ha sussurrato qualcosa e Kate le ha risposto.. Lanie è scattata in piedi come una molla ed ha gridato: “ No Kate!! Non prendermi in giro!!” ma nel suo sguardo c’era dipinto il terrore, Castle.’.
Richard deglutì a forza, cercando di ricordarsi come si respirava. Anche nei suoi occhi si era dipinto il terrore. Si accasciò su una sedia, mentre Ryan continuava.
‘Kate ha continuato a singhiozzare e Lanie è scoppiata a piangere e continuava a ripetere “No, no, no…”.. non capivamo più niente Castle, non capivamo cosa stesse succedendo.. poi Beckett ha detto tra un singhiozzo e l’altro : “Avrei potuto accettarlo quattro anni fa!! Ma non ora, Lanie!! Non ora che il muro sta finalmente cadendo!!”. Qui io ed Espo ci siamo proprio persi.. non sapevamo di che muro stesse parlando.. evidentemente Lanie lo sapeva perché l’ha stretta più forte. Sono state lì per un’ora a piangere, non sapevamo più che fare.. poi Lanie ci ha fatto segno di prenderla in braccio..’.
‘Così l’ho alzata da terra..’ proseguì Esposito ‘ e l’ho portata nella saletta relax.. singhiozzava così forte che facevo fatica a tenerla.. mentre la stendevo si è aggrappata alla mia camicia e ti ha chiamato, Castle..’.
Le budella di Castle si erano attorcigliate. L’aveva chiamato e questo l’avrebbe riempito di felicità in qualsiasi altro momento, ma non in quello. Doveva essere grave, veramente grave, se Kate avesse messo da parte l’orgoglio e fosse scoppiata in lacrime nel bel mezzo del distretto. Doveva essere veramente grave perché lei l’aveva chiamato, lo voleva accanto a sé.
‘Così ti ho chiamato..’ concluse Ryan, le mani che gli tremavano.
‘O..ora lei dov’è??’ riuscì a chiedere Castle, ricacciando in dietro le lacrime che minacciavano di uscire.
‘E’ nella saletta relax.. con Lanie e la Gates..’.
‘La.. la Gates??’ ‘Sì.. Kate faceva così tanto rumore mentre piangeva che la Gates è venuta a vedere cosa succedeva.. si è avvicinata e Lanie le ha preso la mano e l’ha portata nella saletta  relax..’.
Castle si incamminò verso la saletta relax. Ad ogni passo che faceva verso quella porta chiusa, sentiva qualcosa che gli stringeva sempre più il cuore in una morsa dolorosa.
Aprì la porta con mano tremante, come se dall’altra parte dovesse trovare un killer con una pistola carica, pronto ad ucciderlo.
Effettivamente era anche peggio. Al di là della porta c’era la donna che amava, che piangeva e non riusciva più a smettere, c’era la donna che amava che soffriva. Era molto peggio di un killer con una pistola carica.
La scena che si presentò ai suoi occhi non l’avrebbe mai dimenticata: Kate era aggrappata alla camicetta rossa della Gates. Era immobile, forse si era addormentata. Il bel viso delle detective mostrava ancora tutta la sua sofferenza. Lanie era accasciata su una sedia e piangeva sommessamente. Ma la cosa che colpì profondamente Castle, fu vedere le lacrime di Iron Gates. La donna di ferro piangeva in silenzio, mentre accarezzava lentamente i capelli di Kate…

Angolo dell'autrice:
questa ff è nata leggendo una storia di Beckss_ ... era da un po' che volevo scrivere una storia dedicata alla mia migliore amica morta a 16 anni..
quindi.. eccomi qui!!
spero vi sia piaciuto il primo capitolo!!
e giuro che presto finirò anche Hold me Always!! giuro!! :D
Baci
S.
  
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