Lo
so, non è assolutamente il mio stile, ma mi piace sperimentare^_^! Quindi siate
clementi con me per favore!!!!
Volevo
in oltre scusarmi se in certi casi posso sembrare esagerata, ma sapete… meglio
spaventare il più possibile i fumatori.
Ultima cosa: questa ff è ispirata a qualcosa di vero… provate a separare la realtà dalla fantasia. Si accettano scommesse ^_U!
DRUGS
Qualche
anno fa non l’avrei mai pensato, ma forse già si vedeva la fine che avrebbe
fatto.
È
vero, eravamo solo dei bambini quando lo conobbi, io stravedevo per lui, mentre
gli altri già vedevano in lui il classico ragazzo superviziato che si sarebbe
perso per strada, magari drogato o alcolizzato…
Lui
ha sempre amato, come i pavoni, mostrare il suo piumaggio perfetto, dimostrare
che lui era il migliore,che era superiore; è stato quando ho capito questo che
abbiamo iniziato ad allontanarci: non più vecchi compagni di giochi, non più
amici, neanche conoscenti, ma due estranei che si dicevano a malapena ciao.
Destino ha voluto che continuassimo gli studi insieme e oggi siamo allo stesso
liceo, e per di più ancora nella stessa classe… come avrei desiderato
ammazzarlo il destino!
Ogni
sera in un posto isolato quasi tutti si fumano qualche canna, si flashano
e fanno altre stronzate del genere, anche se per fortuna non gira niente di
pesante per il momento. Ho provato sia le sigarette che le canne per vedere cosa
piace tanto agli altri e fortunatamente non mi sono piaciute (bleah),
invece ai miei compagni piacciono fin troppo, non possono farne a meno (chiamasi
droga per questo Nd Tutti -_-), specialmente lui che spende più di tutti
in erba, quindi oltre a giocarsi i polmoni ci rimette anche i soldi.
Tutti
mi conoscono come la salutista solo perché sono contraria al fumo e alle
droghe (e non venite a dirmi che fanno bene -_-).
Ma come potete biasimarmi?! Due anni fa, esattamente il 23 settembre mio
fratello, Luca Tini 16 anni, passò a miglior vita. Fumava al giorno tre pacchi
di Ms dure, e non poteva fare a meno di farsi almeno due canne, era
completamente assuefatto da quella roba, perché per farsi non bisogna per forza
arrivare all’eroina.
Per
questo ho paura per loro, se fosse almeno qualcuna per sfizio… ma no, sono totalmente
dipendenti! Sembra quasi che non abbiano volontà, ce sia una delle poche
cose per cui valga la pena di vivere.
Chissà
se ora cambierà qualcosa, ora che lui è in ospedale con la gola infiammata e
con un polmone quasi fuori uso.
Aveva
fumato tre cannoni di seguito quasi da solo, seguito da un bel galeone,
e li è stato il culmine: tosse, si dimenava a terra… una scena orribile, mi
stava per venire un infarto. Essendo tutti fatti pensavano che stesse
scherzando, ridevano tutti come pazzi, solo io mi sono resa conto che stava male
sul serio appena l’ ho guardato negli occhi… lo stesso sguardo vuoto e senza
vita di Luca.
Tutta
la classe oggi è andata a trovarlo, tutti tranne me.
Non
so se sono disposta a farlo… in fondo lui sapeva benissimo a cosa andava
incontro, lui era presente al funerale, conosceva il motivo della sua morte: ma
lui doveva mostrare le sue piume!
Ma
infondo anche io sono molto preoccupata, lo conosco da undici anni, ci lega
qualcosa, anche se mi mostro molto distante da lui e menefreghista gli voglio
molto bene.
Ho
deciso: vado a trovarlo.
Lo
vedo nel suo letto con la maschera dell’ossigeno che dorme.
Mi
siedo accanto a lui, se non sa che sono venuta sarà molto meglio, ma proprio
mentre penso questo apre le palpebre lentamente
e vedo i suoi occhi color nocciola che cercano di mettere a fuoco il mio viso.
Mi
sorride.
Stranamente
ricambio.
Si
toglie la maschera dell’ossigeno per parlare più facilmente -pensavo
ti saresti ammazzata piuttosto che venire a trovarmi-
Non
dico nulla, lo fisso e mi sembra di rivedere per un secondo quel bambino che
tanto amavo quando ero piccola, la sua ingenua spavalderia di una volta… come
mi manca.
Ma
d’avanti a me c’è solo un ragazzo sedicenne con gli occhi arrossati, stanco
e che fa fatica a respirare. Come ha fatto a ridursi in questo stato?
-So
cosa stai pensando… e hai ragione-
-perché,
secondo te cosa sto pensando?-
-che
sono uno stupido-
-è
vero, sei uno stupido, ma non pensavo a questo-
-no?!-
-no,
stavo solo pensando che mi manca il vecchio Andrea-
Lui
rimane in silenzio, è facile capire che non ha capito il senso delle mie
parole.
Fuori
c’è molto sole e i suoi capelli dorati sembrano brillare
-Avevi
preso qualcos’altro, vero?-
-Hai
parlato con i medici?-
-no,
l’ avevo capito subito-
fa
un sorriso amaro
-una
bella sniffata…-
-più
le canne e il galeone… non c’è che dire, ti sei dato proprio alla pazza
gioia!- faccio secca, anche se avrei preferito dire: non c’è che dire, sei
davvero uno stupido!
-Perché?-
gli chiedo guardando fuori la finestra –tu hai una memoria incredibile, basta
che tu legga una cosa e te la ricordi perfettamente, a scuola saresti bravissimo
se non facessi tutte quelle assenze… Avessi io un cervello come il tuo!- (^_^
ma almeno io so scrivere) (e tu questo me lo chiami
scrivere?! Nd Tutti e Andrea) (Y-Ysigh)
lui
si rimette la mascherina… Fissa il vuoto, respira affondo per poi toglierla
nuovamente –non so spiegarmelo, ma visto che mi conosci così bene forse puoi
dirmelo tu-
Conosce
già la mia risposta come io conosco molto bene il motivo del suo
atteggiamento… anche se non ci parliamo da anni ci conosciamo fin troppo bene
-Allora,
appena uscita da questa stanza continuerai a fingere di non conoscermi?-
-dipende
da cosa farai tu una volta uscito dall’ospedale-
-ti
va di…- ma si blocca e scuote il capo –lascia stare, non fa nulla-
-guarda
che non ti mangio mica!-
-ti
va di vederci da soli appena esco da questa prigione?-
sorrido
–con molto piacere-
Oggi
Andrea è tornato a scuola dopo due mesi, tutti lo accolgono con un applauso.
Ma
cosa c’è da applaudire?! Il fatto che si stava ammazzando?! O forse il fatto
che ha superato tutto?! Povero piccolo! Ma se infondo non avesse iniziato
a farsi non lo avrebbe neanche visto l’ospedale, bisogna pensare alle proprie
azioni e alle conseguenze che queste possono comportare.
Faccio
l’indifferente, ma noto un buco al lato sinistro del collo… avendo sin da
piccolo problemi alle corde vocali il galeone deve aver causato non pochi
problemi, e queste sono le conseguenze.
La
mattinata passa normalmente, e dopo le lezioni andiamo a pranzare insieme, mi
offre un panino e andiamo a sederci vicino al posto dove lui è stato male.
Mangiamo
in silenzio guardando la strada.
-hai
intenzione di continuare ugualmente?-
-non
lo so-
-dimmi
un buon motivo per continuare a farti del male?-
-fuggire…
dai miei… da te… tutti-
questa
volta non capisco proprio cosa gli passi per la mente, ma sembra incredibilmente
serio.
Conoscevo
i vari problemi dei suoi genitori, e essendo figlio unico era l’unico ad
assorbire quell’aria negativa che regnava in quella famiglia, ma lui non ne
parlava mai, non ha mai auto amici per parlare dei suoi problemi, lui
solitamente scaricava tutto con la droga e divertimenti vari. Ma non capisco
ancora cosa possa centrare io in tutto ciò.
-tu
sei sempre stata così perfetta… sin dalle elementari ti presentavi con il tuo
cerchietto i capelli perfettamente in ordine il vestitino con le pieghe giuste e
i tuoi genitori che ti amavano e ti volevano così bene…-
-Andrea,
anche i tuoi ti vogliono bene, credo che tu te ne sia accorto… erano
incredibilmente preoccupati per te-
un
sorriso amaro gli compare sul viso –lo so… dovevo rischiare la vita per
capirlo-
-meglio
tardi che mai… non trovi?- dico io sorridendogli
lui
mi ricambia, e questa volta è un sorriso sincero… un sorriso vero da parte di
Andrea, il vero Andrea, quello a cui ho sempre voluto bene, colui che amavo
tanto ma non tornava più… il suo sorriso mi riscalda come succedeva una
volta, quando eravamo ancora amici.
Una
nuova vita incomincia per lui (o almeno lo spero). Ora vede tutto con un’altra
ottica, ha visto la morte e questo l’ha cambiato, l’ha maturato…
prendiamo
le nostre bevande pronti a fare un brindisi:
-alla
vita…-
Fine
Allora
vi è piaciuto? Non credo, comunque volevo fare un piccolo appello contro la
droga e il fumo… ok, chiamatemi anche voi salutista, però…
secondo me è una cosa stupidissima. L’altra domenica mentre i miei amici si
facevano una canna un¤ di loro ha detto –non ci si può divertire senza
canne?! No- e tutti si sono messi a ridere mentre io dicevo mentalmente cretini
quante volte ci siamo divertiti senza quella roba? Senza poi contare che per
loro farsi una canna sta diventando quasi la massima aspirazione nella loro
vita. Poi fosse una canna ogni tanto ma dicesi droga sostanze naturali o di
sintesi con proprietà stupefacenti, allucinogene o eccitanti; (fig. ma non
tanto) abitudine radicata a cui non si riesce a rinunciare… bè direi
centrato in pieno il problema!
Senza
poi contare che alcune hanno già attaccato con le droghe pesanti… cocaina.
Quest¤ mi¤
amic¤
ha perso il padre da piccola per overdose… io sinceramente non so proprio con
che coraggio sniffa e lo definisce come una canna solo che ti arriva al
cervello.
Grazie per aver ascoltato il mio piccolo sfogo sulle s¤¤¤¤¤¤¤e dei miei amici sperando che voi non facciate le medesime cose. Non fate del male a coloro che vi stanno accanto e vi vogliono bene, e soprattutto non fate del male a voi stessi poiché non siete gli unici a subire i dolori della vita, tutti soffrono al mondo, ma come c'è il dolore ci saranno i momenti dolci e felici, non buttatevi nell'immondizia... vogliatevi bene.
Bacioni
Gajra