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Autore: Mayhem    25/02/2007    2 recensioni
due nuovi personaggi che scombussolano la storia che ho bloccato pressapoco al 199 de "gli incredibili x-men"...ma se volete saperne di più...tutti dentro!!! p.s. qst storia è stata scritta in collaborazione con il mio amicone Hemlock!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: X-men
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ciao ragazzi!
Volevo precisarvi un po' di cose prima di leggere qst X-fanfic. La cosa più importante è che dovete mettere da parte un po' di numeri più recenti e bloccare la storia grosso modo al numero 199 de "gli incredibili X-men". Poi, la seconda cosa più che un avvertimento è una scusa, in quanto potrei non essermi attenuta a qualche dettaglio, cambiandolo o non tenendolo in conto... ma se accade è sia per un adattamento della storia che per una mia dimenticanza ;-p sorry!
Ora, non massacratemi se non vi piace... per le lamentele c'è apposta il mio collega eh eh! Se invece si tratta di elogi potete benissimo rivolgervi a me... :D
Grazie per la vostra attenzione e buona lettura!!!!!!!!!!!!

°°°
Canada.
Un gelido vento soffiava nel solitario bosco coperto di nevischio. La luce della luna scolpiva le forme dei pini, dei massi di pietre e degli animaletti notturni.
Due sagome, in quel paesaggio glaciale e solitario, si mossero lentamente dal terreno

-Jape…J-Jape! D-dove siamo?- chiese la sagoma di una ragazza dalla pelle color alabastro e dagli occhi di ghiaccio. I suoi capelli lisci neri si muovevano lievemente alla gelida brezza e su di essi risaltava un ciuffo scarlatto che le ricadeva sulla fronte.
Fissava un’altra sagoma di fianco a lei che si mosse subito dopo, molto lentamente. Era un ragazzo poco più grande di lei, aveva i capelli vermigli e scompigliati e gli occhi verde pallido che scrutavano l’oscurità della foresta.

-Si gela qui! Non lo so…non ricordo Vicky! So solo che siamo troppo lontani da casa…- si alzò in piedi e continuò a guardarsi in giro –Ma come diavolo ci siamo arrivati qui?!- esclamò sottovoce

-Ho f-freddo! Voglio tornare a casa…ma non ricordo nulla a parte il fatto che ho una casa e che tu sei mio fratello!- ribattè tremando la ragazza

Per un po’ di tempo rimasero lì a fissare quel posto sconosciuto, poi dei rumori di passi sinistri giunsero alle loro orecchie.

-Jape ho paura!- esclamò Vicky

-Sta’ zitta! Dobbiamo nasconderci!- così dicendo Jape la prese per mano e la portò in un nascondiglio sicuro.

I passi si facevano sempre più vicini, ma i ragazzi non riuscivano a scorgere nessuno. Sembrava che appartenessero a più proprietari, forse due o magari tre, e magari uno andava più avanti rispetto agli altri.
I due ragazzi rimasero tremanti dietro il loro rifugio in silenzio, mentre tra gli alberi si iniziava a scorgere una figura maschile.
Vicky iniziò a tremare di più ogni volta che la sagoma si avvicinava a loro , mentre Jape fissava immobile l’uomo, pronto a difendersi.

-Credo di averli trovati!- tuonò la voce dell'individuo ormai prossimo al loro nascondiglio

Non appena si avvicinò tanto da poterli scoprire, Jape balzò addosso a quell’uomo sperando di potergli fare male.

-Che diavolo…- esclamò l’altro sorpreso, poi, con estrema facilità, si tolse di dosso il ragazzo immobilizzandolo

-Lascialo Stare!!!- gridò Vicky saltando fuori, poi toccò il terreno che immediatamente si trasformò in sabbie mobili, lasciando saldo solo il punto in cui si trovava Jape.

-Ehi! Non voglio farvi del male! Sono qui per aiutarvi!- ribattè l’uomo immerso fino alla vita

Poco dopo arrivarono altri due individui: un uomo con uno strano apparecchio agli occhi, e una donna dai capelli candidi e la carnagione olivastra.
Quest’ultima guardò Vicky impietosita e disse –Ti prego Vicky, lascialo andare, so che sei spaventata, ma ti vogliamo solo aiutare!-

La ragazza esitò titubante, poi si rassegnò e toccò nuovamente il suolo facendolo tornare come prima.

-Complimenti per il tempismo ragazzi!- commentò il primo uomo rialzandosi, poi prese Jape, inerme, da terra –Ha perso i sensi…ma credo stia bene, per fortuna portava dei guanti altrimenti sarei morto avvelenato-

Vicky guardava la scena continuando a tremare un po’ per paura ed un po’ per il freddo: l’uomo che portava in braccio Jape era piuttosto basso e muscoloso, con un viso un po’ selvaggio. Erano davvero uno strano trio.

-Io sono Tempesta, lui è Ciclope e lui…- indicò l’uomo che continuava a reggere Jape -…è Wolverine…siamo degli x-men, mutanti, proprio come te e tuo fratello-

Vicky rimase in silenzio fissando la donna.

-Ora ti porteremo in un posto sicuro per te e tuo fratello, dove potrai spiegarci tutto…-

La ragazza, però, non riuscì a resistere, così dopo poco iniziò a barcollare e svenne di colpo.

-Bene…direi che le abbiamo fatto un bel effetto!- schernì Wolverine



Vicky si risvegliò in una stanza candida, ed era stesa su una barella. Balzò su a sedersi di scatto quando una donna dai capelli biondo platino arrivò sorridendo

-Ciao, sono Emma Frost, come ti senti?-

-Come se qualcuno mi avesse riempito di bastonate…- Vicky si guardò intorno –dov’è Jape? Dove sono? Sta bene?-

-Non ti preoccupare sta benone e sta giocando con gli altri ragazzi… benvenuta allo Xavier insitute, una scuola per mutanti-

-Non ricordo nulla…a parte di ieri sera…ma oltre a quello…nulla- mormorò la ragazza

-Non preoccuparti…non importa, credo sia stato lo shock per la scoperta dei vostri poteri…-

-già- Vicky sospirò malinconicamente –posso uscire per andare da mio fratello?-

-Si, va pure-

Vicky scese giù dalla barella e corse fuori da quella stanza.



Mentre camminava per i corridoi incrociò parecchi ragazzi e ragazze della sua età che parlottavano tra loro. Ad un certo punto mentre si guardava intorno, andò a sbattere contro qualcosa di solido che la fece cadere.
Vicky alzò lo sguardo e vide Logan, l’uomo che la sera prima stava per affondare nelle sabbie mobili create da lei. Arrossì di colpo al ricordo mentre lui le porgeva una mano per farla rialzare

-di solito quando si cammina si guarda dove si sta andando, ma non è il tuo caso- Vicky arrossì ancora di più –tutto bene ragazza?-

-S-si- rispose lei abbassando lo sguardo e andando via.

Continuò a camminare per un po’ quando si sentì chiamare da qualcuno: Jape era in cima alle scale e la salutava con un enorme sorriso.
Vicky spiccò una corsa per abbracciarlo urlando –JAPE!!!-

-Ehi? Come va? L’ultima volta che ti ho vista stavi priva di sensi su una barella!- scherzò il fratello

-Sta’ parlando quello che nel bel mezzo di un agguato sviene!- ribattè ridendo Vicky

-Allora…hai visto questo posto?-



-No…credo che mi dovrai fare da cicerone…- rispose Vicky guardandosi nuovamente attorno

-Ok! Sai è davvero bello, credo che ci divertiremo un sacco qui!- sorrise radioso Jape


 

  
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