Anime & Manga > Vocaloid
Ricorda la storia  |      
Autore: Kilaren    13/08/2012    6 recensioni
Niente d’impegnativo, sdolcinatezza nei limiti a me concessi – sia ben chiaro, le cose troppo ‘Fluff’ mi causano il voltastomaco, non aspettatevi romanticismo alle stelle - una storia scritta con i capelli, piena di errori {sì, come al solito non ho revisionato, evvabbeh} e sentimentalismo pari a zero { ma come pretendo che qualcuno legga questa roba se la descrivo... così? }. Un bel regalino per tutti quelli del Fandom (?), comprende quasi tutti i Pairing (?), anche se volevo scrivere qualcosa solo sul Kagaminecest (?).
Questi punti interrogativi hanno rotto. Diciamo che ho ben tre cose in cantiere, e una Onee-shot per staccare ci voleva.
-
You Make Me Happy - GakuLuka;
«Erano quelli i momenti che Luka amava, quando era distesa sul divano tra le braccia di Gakupo, quando grazie a quel ragazzo riusciva ad abbandonare le preoccupazioni e a sentirsi una Cenerentola dai capelli rosa.».
-
All For You - LenkaRinto;
«Lenka apparteneva a quella categoria di persone che preferivano osservare la persona amata provarci con altri, piuttosto che farsi avanti e confessare il proprio amore.»
-
M
y Hate Has Become Love - GumiLen;
«Quando Len le sorrise, sentì uno strano calore al petto, ma non era un malore, anzi. Era una sensazione nuova, mai provata, qualcosa che fino ad allora era rimasto custodito nel profondo del suo cuore.»
-
B
ecause I Know That You Love Just Ice-Cream - KaiMei;
«Ma Meiko era completamente certa che per lui, non valeva un soldo bucato. Sì, perché in fondo... Kaito amava solo il gelato.»
-
B
ecause You're My Life - LukaMiku;
«Avvicinò le labbra carnose a quelle della ragazza dai capelli turchesi; ogni volta che assaggiava la sua essenza, si sentiva in Paradiso.»
-
I
 Don't Want Longer To Love - GakuMi;
«La primavera era la stagione degli amori, e Gumi si era decisa – finalmente – a parlargli»
-
L
ove Is Always Love! And You're My Eternal Love, Nii-chan! - Kagaminecest;
«La differenza tra Rin e Len era che la prima era consapevole di amare il secondo, ma dubitava del fatto che quest’ultimo ricambiasse, mentre Len era insicuro dei propri sentimenti, ma era estremamente convinto che sua sorella non lo amasse. »
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Love is everywhere;
I love you so much, and I want you to say 'I love you too'.


That's amore




 

You Make Me Happy - GakuLuka
 

Era appena tornata a casa, stanca per il lavoro svolto allo studio di registrazione. Il soggiorno era così silenzioso che Luka pensò che, molto probabilmente, si ritrovasse da sola nell'immensa villa. In effetti, Miku e Gumi erano ai corsi di recupero estivi, Meiko aveva trascinato Kaito e i gemelli a fare shopping, e Gakupo... Gakupo si era alzato prima di tutti quella mattina, uscendo di corsa senza dar notizie. Era strana come cosa, ma la ragazza non ci pensò su più di tanto. Si lasciò sfuggire uno sbadiglio, per poi letteralmente buttarsi sul divano, socchiudendo le palpebre.
- Luka? Credevo di essere solo... guarda, guarda... che sorpresa! – pareva la voce di Gakupo, ma forse era un sogno. Eppure, a Luka sembrava di sentire il suo odore, quel profumo che solo il suo uomo sfoggiava. Aprì lentamente gli occhi per permettere alle iridi chiare di far luce sui suoi dubbi, ma si ritrovò a pochi centimetri di distanza dal volto del ragazzo dai lunghi capelli viola. Si trasformò all’istante in un pomodoro, reazione che causò una risatina da parte del fidanzato, il quale si distese su di lei, abbracciandola. Erano accoccolati sul sofà della villa Yamaha, lei rossa in viso, lui tranquillo mentre le accarezzava i capelli. Però doveva ammetterlo, per quanto fossero surreali e imbarazzanti, erano quelli i momenti che Luka amava, quando era distesa sul divano tra le braccia del suo amato, quando grazie a quel ragazzo riusciva ad abbandonare le preoccupazioni e a sentirsi una Cenerentola dai capelli rosa. Passarono il resto del pomeriggio abbracciati l’uno all’altra, scambiandosi frasi sdolcinate, parlando del più e del meno, condividendo il loro amore.

- Ti amo, Gaku -
- Anch’io, Luka -





 

All For You - LenkaRinto


Eccola, di nuovo. Il visino sostenuto dal palmo della mano, lo sguardo puntato al di fuori della finestra, i sospiri rassegnati che ogni tanto interrompevano quel silenzio. Rinto sbraitava di nuovo contro Len, il tutto perché voleva Rin solo per sé. Chissà se si era mai reso conto dell’amore che Lenka provava nei suoi confronti, chissà se aveva compreso che ogni volta che nominava Rin, lei si sentiva male. E così trascorrevano le giornate, a guardare quel ragazzino ribelle con la sua massa di ciuffi biondi arrabbiarsi e poi urlarle contro per sfogarsi. Ma a lei faceva piacere, si rallegrava al pensiero che poteva risultare utile per il suo amato. Insomma, Lenka apparteneva a quella categoria di persone che preferivano osservare la persona amata provarci con altri, piuttosto che farsi avanti e confessare il proprio amore. Però aveva giurato sulla sua stessa vita che, prima o poi, avrebbe rivelato a Rinto-Kun ciò che provava, anche se un rifiuto era più che certo. Ma non importava, perché lei lo amava, lo amava con tutta se stessa, e per lui avrebbe sopportato qualsiasi cosa.


- Ti amo, Rinto-Kun. -




My Hate Has Become Love - GumiLen


Correva a per di fiato per i corridoi dell’istituto. Era in ritardo per la lezione d’inglese, e non se la sentiva di beccarsi un’altra ramanzina. L’ultima volta era rimasta tutto il pomeriggio, per punizione, a pulire l’aula, il che era irritante, seccante, incredibilmente orribile, poiché aveva saltato la speciale riunione segreta dello speciale gruppo segreto di Yaoiste della scuola. Per la fretta, non notò qualcuno davanti a lei, e finì per inciampare, per poi eseguire una gloriosa caduta da dieci e lode.

- Ti sei fatta male, Megpoid -san? -

Aprì piano le palpebre, che per l’urto aveva chiuso istintivamente, e si ritrovò davanti a lui, Len Kagamine. Era uno dei ragazzi più popolari della scuola, nonché il tizio più odiato dalla ragazzina dai capelli verdi. Sbuffò: a quanto pare quella era una pessima, pessima giornata. Il biondino si chinò a raccogliere i libri sparpagliati al suolo – tra i quali alcuni Yaoi, ma fece finta di niente – e si avvicinò a Gumi, porgendoglieli.
- Ecco a te! – esclamò, sorridendo. Quando il ragazzo le sorrise, sentì uno strano calore al petto, ma non era un malore, anzi. Era una sensazione nuova, mai provata, qualcosa che fino ad allora era rimasto custodito nel profondo del suo cuore, era come se l’antipatia che provava nei suoi confronti fosse scomparsa da un momento all’altro. Rimase incantata a fissarlo, con le goti paonazze e gli occhi spalancati. Len si scusò, prendendosi la colpa, per poi congedarsi da quell’incontro puramente casuale.

Possibile che Gumi Megpoid, Otaku incallita, una delle ragazze meno conosciute in quell’istituto, si fosse presa una bella cotta per il tizio che, poco prima, odiava più di chiunque altro per la sua indiscussa popolarità?



 

Because I Know That You Love Just Ice-Cream - KaiMei

 

Kaito borbottava qualcosa tra sé e sé, abbattuto. Poco prima stava sbraitando come un matto, poiché i gelati in casa erano finiti, e Meiko era stufa di fare rifornimenti ogni due giorni. La brunetta lo aveva zittito a colpi di Sakè, ma nemmeno quello bastava. Era rannicchiato in un angolino a piagnucolare, blaterando su quanto la ragazza fosse crudele, e insultando tutti i tipi di divinità esistenti, lasciandosi sfuggire una preghiera al Dio dei Gelati. Meiko sospirò, ormai stufa di quei comportamenti infantili che, allo stesso tempo, le facevano tenerezza e la irritavano. Roteò gli occhi, riflettendo per qualche secondo. Colpì per l’ennesima volta il ragazzo dai capelli blu, per poi dirigersi in cucina con l’aria di chi ne aveva abbastanza, imprecando sottovoce. Era quel genere di persona che di pazienza ne aveva ben poca, soprattutto quando interagiva con cosi come quello.  Kaito ancora barcollava per il colpo ricevuto; quella donna era peggio di un Terminator, per Dio!
Dopo poco rivide la ragazza tornare con sguardo indifferente dal luogo dove si era recata in precedenza, e, non si spiegava come, aveva una confezione di gelato tra le mani, ma non un semplice gusto! No, no! Era... era...

- G-gelato al puffo! -

Il ragazzo si lasciò sfuggire un sorriso smagliante, entusiasta dall’idea di poter gustare il suo cibo preferito. Si piombò su Meiko, sfilandole il contenitore di mano, saltellando allegramente per la stanza agitando in aria un cucchiaino – comparso dal nulla, ovviamente -
La brunetta si portò una mano alla fronte, sconcertata dai comportamenti estremamente infantili di quel coso. Ma d’altronde, quello era uno dei motivi per il quale era segretamente innamorata di quell’idiota. Le si dipinse in volto un sorrisino tra l’ebete e il dolce, mentre osservava Kaito sul punto di piangere per la commozione. Comprava sempre dei barattoli in più, e li nascondeva in un angolo segreto della casa, tutto per lui. Quante volte aveva cercato di confessargli ciò che provava? Quante volte aveva sorriso quando dentro si sentiva male all’idea che quel cretino, il suo cretino, uscisse con altre ragazze? Ma Meiko era completamente certa che per lui, non valeva un soldo bucato. Sì, perché in fondo... Kaito amava solo il gelato.

- Eh? Mei-Chan, perché diamine mi fissi? -
- E-eh?! Sta zitto, o ti prendo a padellate! -
- Kyaaaah, sei sempre cattiva con me! Ti odio! -
- Miku è molto più virile di te, sai? -
- N-n... non è vero! -
- Ma zitto, va... -




 

Because You're My life - LukaMiku

 

 

La stringeva tra le sue braccia, la sua amata Miku. Non voleva lasciarla andare, non voleva perderla, non in quel momento, almeno. Amava i suoi grandi occhioni turchesi, i morbidi e lunghi capelli setosi del medesimo colore, le sue dita affusolate, la sua carnagione pallida, il suo fisico leggiadro e sensuale, le labbra rosee dalle quali rubava baci in continuazione: Luka amava tutto della sua Miku-Chan, e quest’ultima amava tutto della sua Luka-Chan. Erano un corpo solo, una sola essenza, una sola creatura. Condividevano tutto, il loro amore segreto si percepiva nell’aria che entrambe respiravano, nelle bolle di sapone della vasca da bagno, ove si lavavano insieme, nella stanza da letto, dove il loro rapporto raggiungeva il culmine dal punto di vista fisico e spirituale. Ma erano due amanti, loro. Gli era stato proibito dalla loro casa discografica di annunciare al mondo ciò che l’una provava per l’altra, minacciate di perdere il lavoro, e non solo! Anche i loro amici, gli altri Vocaloid, rischiavano la carriera, il tutto per un sentimento peccaminoso sbocciato poco a poco. Inutile frequentare altre persone, quelle due si appartenevano l’una all’altra, e nessuno poteva negarlo. Quella era l’ultima volta che erano insieme segretamente, perché sì, Luka aveva deciso di dare le dimissioni, anche se la cosa la faceva soffrire non poco; la musica era tutta la sua vita, ma aveva preso la decisione che da quel momento in poi, Miku avrebbe occupato il posto delle note, delle melodie e degli spartiti. Lei era la sua nuova esistenza.

Luka-Chan... -

La sua vocina ansiosa, spaventata, intimorita. No, non doveva aver paura, c’era lei a proteggerla, e sempre ci sarebbe stata. Avvicinò le labbra carnose a quelle della ragazza dai capelli turchesi, per darle sicurezza; ogni volta che assaggiava la sua essenza, si sentiva in Paradiso.
- Tu sei mia, chiaro? – disse la ragazza dai lunghi capelli rosa, sorridendo maliziosa.
- Sì. – annuì l’altra, ricambiando il sorrisino.

Per sempre insieme, un solo corpo, una sola anima, un’unica essenza.

 

 

 

I Don't Want Longer To love - GakuMi

 

La primavera era la stagione degli amori, e Gumi si era decisa – finalmente – a parlargli. Lo attendeva ansiosa fuori scuola, con una lettera tra le mani, dove aveva scritto tutto ciò che provava. La sua mente era affollata da immagini irrealistiche – irreali fino a quando non avrebbe ricevuto conferma dell’amore ricambiato, logico.
Lei e Gakupo che sorseggiavano un frullato insieme, mentre passeggiavano mano nella mano per le stradine di Tokyo, guardando un film Horror, mangiando lo zucchero filato, sorridendo l’una all’altro e viceversa. Oh, sì, era magnifico, e presto tutto quello che aveva sempre desiderato, si sarebbe avverato – o almeno, questi erano i piani.
Si rigirò la busta tra le dita sudate, emozionata per ciò che stava per accadere, con il cuore che le rimbombava all’impazzata in quel corpicino minuto. Si portò una mano al petto, respirando affannosamente; doveva darsi una calmata, decisamente. Corse verso la fontanina nelle vicinanze, per rinfrescarsi nell’attesa dell’arrivo del suo amato, infastidita dal fatto che il Senpai fosse in ritardo, cosa che accadeva raramente. Rivolse lo sguardo in alto, verso gli alberi di ciliegio. Era lì che aveva incontrato per la prima volta quel ragazzo, tra gli alberi di ciliegio, in primavera inoltrata. Rimase incantata dalla bellezza di quella persona così particolare, così diversa, così Gakupo Kamui. All’improvviso i suoi innumerevoli ricordi furono interrotti dal rumore della porta d’ingresso aprirsi, seguito da risate accompagnate da frasi qua e là che andavano a formare vari discorsi. Gumi impallidì di scatto dinanzi alla scena alla quale si ritrovò ad assistere: non poteva crederci... il Senpai Gakupo era in compagnia della professoressa Megurine, ed era più che certa di aver sentito in giro di vari pettegolezzi che sostenevano il fidanzamento segreto di quei due, ma ai quali non aveva mai voluto credere.  Sentiva le gambe cederle, un forte dolore al petto e gli occhi diventarle immediatamente lucidi.

Per la prima volta aveva provato ciò che si definiva ‘ cuore spezzato’.

Corse via tra le lacrime che le rigavano il volto, abbandonando il foglio su cui aveva riportato le sue sensazioni a quegli stessi alberi che avevano dato il via a un amore inesistente fin dall’inizio. Da quel giorno promise a se stessa di non soffrire più per amore.

Mai più.






 

Love Is Always Love! And You're My Eternal Love, Nii-Chan! - Kagaminecest

 

Rin era agonizzante sul letto, colta da un’improvvisa gelosia micidiale causata dalle troppe attenzioni che le vipere, come definiva le sue compagne, rivolgevano a suo fratello. Era sempre la solita storia... Len usciva con qualcuna, e lei passava le giornate a crogiolarsi nell’invidia. Sì, perché Rin Kagamine era invidiosa di quelle ochette, perché loro non erano le sorelle di Len, loro potevano amarlo, perché quello non era un amore proibito, mentre ciò che lei provava lo era e come. Inutile mentire, si era accorta da qualche mese che suo fratello era cambiato, non era più un bambino, era un ragazzo, e anche di bell’aspetto, mentre lei era rimasta uguale, una ragazzina poco formata, bassa e con un caratterino piuttosto scorbutico. Un maschiaccio, come la definiva Luka. Poco a poco si era innamorata come una povera idiota del suo gemello, e quest’ultimo sembrava anche stuzzicarla, a volte. Lo faceva apposta? Commetteva quegli atti consapevole che sua sorella fosse gelosa delle ragazze che portava a casa? Ciò che Len non capiva, però, era che così la sua principessa si sentiva male, molto male. Passava notti in bianco rinchiusa nel bagno della sua camera, vomitava l’anima, versava lacrime a lotti, così tante che ormai i suoi poveri occhi erano talmente gonfi che risultava impossibile non notare quanta frustrazione quelle iridi chiare contenessero. E pure, sembrava sempre allegra davanti al suo amato fratellone. Mai una lacrima, mai un lamento, mai un urlo o quant’altro in sua presenza. Quella sera, però, non riusciva più a trattenersi. Stava letteralmente morendo dentro, e non poteva parlarne con nessuno. Insomma, cosa poteva mai dire? ‘Ah, sai, sto male a causa di mio fratello, perché ho scoperto di amarlo con tutta me stessa, ma so che è un amore sbagliato!’
Ma su, non scherziamo. Era impossibile, e lei ne era pienamente consapevole. Ogni giorno le sue lacrime aumentavano sempre più, e allo stesso tempo la sua forza di volontà diminuiva. Quella stupida maschera stava per distruggersi definitivamente, e lei non poteva farci nulla.

Oh, ma Len pativa le stesse pene.

La differenza tra Rin e Len Kagamine era che la prima era consapevole di amare il secondo, ma dubitava del fatto che quest’ultimo ricambiasse, mentre Len era insicuro dei propri sentimenti, ma era estremamente convinto che sua sorella non lo amasse. Mentre lei segretamente affogava nella disperazione, lui fingeva di spassarsela con tutte le studentesse carine della sua scuola. In fine, entrambi soffrivano, ma erano consci del fatto che quello era un amore proibito da ogni legge esistente, sia religiosa sia politica.
Quando la sera tornò a casa, gli si spezzò il cuore a beccarla singhiozzare tra le coperte, ignaro che la colpa era solo ed esclusivamente sua. Deglutì, non sapendo cosa fare.
- R-Rin... – balbettò cercando di attirare l’attenzione della biondina. Quest’ultima biascicò qualcosa d’incomprensibile, per poi uscire dall’involucro di lenzuola in cui si era riparata e scendere dal materasso, avvicinandosi alla figura del gemello, rimasto in piedi con un’espressione da ebete in volto, confuso da quella strana situazione.
- Fratellone, sono stufa di piangere... perdonami... io... -
Poche parole pronunciate con un tono di voce così ricco d’angoscia. Fu questione di pochi secondi, e Len la afferrò istintivamente per il braccio, avvicinandola a sé per stringerla forte tra le proprie braccia, senza concederle il tempo di terminare la frase. Era sbagliato, lo sapeva, ma vederla in quello stato era orribile.
- Rin, ti chiedo scusa... se la colpa di tutto ciò appartiene a me... sono disposto ad andarmene di casa per la tua felicità... però ti prego, ora sorridi... non devi piangere, sei brutta quando piangi, chiaro? – le disse. La ragazzina spalancò gli occhi, presa dallo stupore. Dalla voce tremante, riuscì a intuire che suo fratello era sul punto di scoppiare in lacrime.

Una cosa del genere era inammissibile.

- Stupido! Come puoi dire una cosa così?! Io... io senza di te mi sentirei persa, Len!! Non ti azzardare a varcare la soglia di casa per dirmi queste stupidaggini, intesi?! Tu rimani, punto! Devi rimanere perché sei il mio fratellone!! Perché... perché... perché, dannazione, lo ammetto!! – sbottò spingendolo via
- Lo ammetti?... Cosa? Che cosa ammetti, Rin? -

Len sentì il proprio cuore perdere qualche battito.

- Lo ammetto... io... io ti amo, fratellone... non puoi abbandonarmi, capisci? Perché ti amo, ti amo dannatamente troppo, senza di te la mia vita non ha senso... ti rendi conto? – confessò, con le lacrime agli occhi e le goti paonazze.

Ne era certo, stava per avere un infarto.

Divenne rosso come un pomodoro, incredulo da quella rivelazione.  
- Sai Rin, anch’io ti amo, un po’ troppo, direi. -

Ora anche sua sorella stava per avere un malore.

Il biondino si avvicinò timidamente al volto della sua principessa, congiungendo lentamente le proprie labbra con quelle rosee di Rin. Era un bacio che era definibile di tutto, tranne che impuro, dato che quello che stavano condividendo, quello che l’uno stava donando all’altra e viceversa, era il sentimento più puro che possa esistere su questo pianeta.
 

- Credo che tu sia la mia anima gemella, Len. -
- Tu, invece, sei la mia vita, Rin. -













Love yourself, love people around you, love life
But, above all, loves that person that makes you happy.
So, thank you!




























 


 

Aaah! ~ lo ammetto! Avevo voglia di scrivere una sottospecie di raccolta e, allo stesso tempo, di scrivere su quasi tutti i Pairing che adoro. Sembra una roba alla San Valentino, ma va beh, sono dettagli. Inutili dettagli. Uhm, sono soddisfatta solo di ‘Because I Know That You Love Just Ice-Cream ’ e ‘I don't want longer to love’, mentre l’ultima è quella che mi piace di meno, poiché l’idea non è nulla di originale, anzi... mi sembra una diabolica unione tra Spice! e altre diavolerie... BAH. Inoltre non mi dice sul serio niente, ed è quella che desideravo con tutto il cuore far venire decentemente. Si vede che non sono proprio portata per scrivere sul Kagaminecest...
Anyway. Vi va una bella discussione riguardo a ciò che sta succedendo al Fandom? No, perché dopo queste sei - quasi sette - pagine di Word { che superano il mio record, in effetti} sulle quali ho lavorato per tre giorni, ma che non ho comunque revisionato come mio solito e alle quali ho affibbiato titoli inglesi scrausissimi ho paura della reazione di AliYe se mai leggerà, sul serio penso di meritarmi uno spazietto autrice bello grande. Ah, non abbiate paura di lasciarmi recensioni negative '-' credo che questa roba faccia sul serio cagare, non scherzo. Ho composto l'idea alle due del mattino, quindi. 

-Cof-

E’ da più di una settimana che sbatto la testa contro il muro per la rabbia! Sto litigando in continuazione con delle sottospecie di esseri che si definiscono fan accaniti dei Vocaloid e s’azzardano a creare persino dei Fanmade quando il loro livello culturale riguardante l’argomento è pari a quello di un procione. Mi è stato detto che VY2 è un Vocaloid FALSO, creato da un Fan che ha praticamente Craccato – o come si scrive – il software della Yamaha. Ma dico io... Vocaloid Wikia, ragazzi. Esiste, va letta, compresa e imparata. Solo allora potrai definirti un Fan accanito, ecco.  Inoltre, ne ho le tasche piene degli Haters che odiano Miku solo perché è la Vocaloid più famosa. Non è colpa sua se è più amata di altri, e non sopporto che sia addirittura ‘schifata’. Ammettiamolo, su! Se non era per Miku, col cavolo che io – e voi – ero a scrivere in questo Fandom, poiché i Vocaloid sarebbero rimasti sconosciuti al 99% della popolazione mondiale, e molto probabilmente a quest’ora non avremmo avuto una terza generazione. Inoltre pretendo che tra Fans della famiglia Yamaha ci sia RISPETTO RECIPROCO, poiché sono stufa di sentire continui insulti su coppie che a molti piacciono { come la KaiMei, che viene odiata da molti del Fandom italiano perché è priva di non so quale canonicità che coppie come la KaiKu e il Kagaminecest sembrano avere per molti. Ah, sì, se ve lo state chiedendo: non ho inserito la KaiKu apposta, per ripicca. Mpf. BehilKagaminecestnonlorimuoveròmaianchesesonolasuarovina } e su Vocaloid come Miku, per l’appunto, ma anche le più recenti SeeU e Mayu { la mia piccola Mayu non la dovete toccare, intesi? Vi sfracello le ossicine, se no <3}. Ho sentito addirittura che molti odiano Miku perché le sue mutande sono più famose di lei. Bitch, please! Lasciatemelo dire, creano immagini Hentai persino su una patata al giorno d’oggi, e se si cerca bene, non ci sono solo le mutande di Miku, ma anche quelle di Rin, Luka e company. Purtroppo è la pura verità, e sembra che molti non riescano ad accettarla, perché non so per quale assurdo motivo, devono per forza odiare qualcuno della famiglia Voicalodiosa (?) { anche la povera Neru è una sfortunata vittima, pur essendo un FanMade... }
Con ciò, vi saluto! Il mio meraviglioso sfogo termina qui.
Peace and love.
Ah, fatevi un giretto anche sulle altre storie! Ultimamente la sezione è morta al livello di recensioni, e molte FanFiction meritano, meritano molto!


Kila.

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vocaloid / Vai alla pagina dell'autore: Kilaren