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Autore: emylee    14/08/2012    5 recensioni
Una videocassetta arriva in Alaska, precisamente nell'abitazione dove i Cullen si sono rifugiati dopo essere scappati da Forks.
Una stanza vuota diventa una prigione.
Perché Bella è lì?
L'ennesima Bella/Edward, sempre su New Moon. Spero che questa vi piaccia come vi è piaciuta l'altra
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Victoria | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: New Moon
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Into New Moon.'
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Empty Room ,


Denali, Alaska.
Siamo arrivati in questo posto abitato solo dai pinguini da soli tre giorni, ed io già non ne posso più. Anche se è strano per un vampiro, a me manca il caldo -a confronto- che fa a Forks. Lì stavo bene, ma ho dovuto costringere la mia famiglia ad andarsene. In quel posto sperduto ho lasciato tutto a me caro. Tutto. Per questo adesso sono un uomo vuoto.
- Edward, ti va di andare a caccia? E' da tanto che non ci andiamo insieme -. A proporre questo è stato Emmett, che mi si para davanti in modo che io possa guardare solo e soltanto lui.
In effetti, ora che ci penso, nemmeno ricordo l'ultima volta che sono andato a caccia per bere con mio fratello. Ricordo che prima di tutto quello che è successo, lo abbiamo fatto spesso. Noto con rammarico che in questo periodo non ho solo trascurato me stesso, ma anche la mia famiglia, che nonostante tutto continua a starmi accanto.
Sospiro e mi alzo dal divano dove mi sono appostato qualche ora fa, per poi affiancare quell'energumeno di Emmett. Sorride, felice come un bambino e mi da' una pacca sulla spalla, poi mi spinge verso l'uscita senza spiccicare parola. Corro attraverso la foresta molto lento, rispetto a quello che so fare. Di fatti, Emmett riesce a superarmi con facilità; lui, che si lamentava sempre in passato perchè non gli andava giù che io fossi quello più veloce.
- Oh, andiamo Ed. Non è divertente, così - brontola, rallentando nei pressi di un lago.
Ghiacciato, ovviamente. Come me ed Emmett.
Sorrido lievemente e mi guardo attorno, riuscendo a vedere due grizzly dietro un paio di file di alberi. Guardo Emmett e noto che è troppo occupato a sbuffare che a prestare attenzione alla caccia. Sbuffo e attiro la sua attenzione.
- Lì ci sono grizzly che stanno per andare in letargo. Sono irritabili...
Emmett sgrana gli occhi e si lecca le labbra, poi scatta verso quei poveri animali e in un attimo già ne ha steso uno. Io sospiro e mi incammino più lentamente verso gli orsi -sì, compreso lo stesso Emmett- e attacco il secondo, prosciugandolo con gesti secchi.
Lascio la carcassa dell'animale e aspetto che Emmett smetta di giocare. Si fa strappare la maglia che indossa, lasciandosi scappare delle bestemmie, poi la smette, abbattendolo e prosciugandolo. Mi siedo ai piedi di un albero e guardo mio fratello che continua a cacciare. Sono ormai mesi che continuiamo a fare tutto ciò, senza mai trovare qualcosa che poteva cambiare la nostra misera esistenza. Evito di pensare a ciò che ci ha costretto a lasciare Forks, l'unico posto dove mi sono sentito vivo, e chiudo gli occhi, massaggiandomi le tempie quasi come avessi mal di testa.
Sento il telefono di Emmett squillare insistentemente e lui lo tira fuori dalla tasca dei jeans, scocciato da quella interruzione. Lo sento dai suoi pensieri che davvero non ne può più di Alice che, ogni volta che caccia divertendosi, lei lo chiama solo per distrarlo. E, infatti, al telefono è proprio lei.
- Alice, non è giornata, sto cacciando con Edward - dice mio fratello, sedendosi di fronte a me.
Tecnicamente, io non sto nemmeno cacciando.
- Lo so. Ma è grave -. La voce di mia sorella trema e subito ci fa scattare sull'attenti.
- Cos'è successo? - domanda Emmett.
- Non ne ho ancora idea. Ho avuto una visione... sta per succedere qualcosa, lo sento.
- Qualcosa del tipo?
- Non ne sono certa, ma sento che è su Bella. Ti prego, venite quì...
Appena sento il suo nome, tolgo il telefono dalle mani di Emmett e parlo con Alice, terrorizzato. - Che è successo a Bella? Che ne sai che è qualcosa su di lei? Non ti avevo detto che non dovevi avere visioni su di lei? Alice...
- Edward. ti prego, torna a casa e ti spiego tutto con calma...
Le riattacco il telefono in faccia e, senza aspettare Emmett, inizio a correre velocissimo verso casa.

Entro in casa come un tornado, senza salutare nè dire che sono arrivato. Mi avvicino ad Alice che, insieme a Jasper, è seduta su uno scalino delle scale, probabilmente aspettando me.
- Ora dimmi che succede - dichiaro, mettendomi di fronte a lei.
Alice abbassa gli occhi e si tortura le mani.
- Non lo so con precisione. So di averti promesso che non mi sarei intromessa nel futuro di Bella, ma volevo solo sapere come stava. Non riesco ad avere visioni precise su di lei, ma sento che sta per succederle qualcosa, e che lo scopriremo presto... Lo so, lo sento...
Alice non riesce a proseguire. Jasper le mette le mani sulle piccole spalle, infondendole tranquillità. Cosa che non riesce a fare altrettanto con me. Sento la paura entrare in circolo nel mio corpo, paura per cosa succederà a noi, a Bella. Mio fratello mi guarda, ma non riesce a tranquillizzare me come ha fatto con sua moglie.
- Edward, tranquillo... - dice, pacato.
- Come diavolo faccio a controllarmi? Dannazione... - sbotto, trattenendo la voce per evitare di urlare. Sì, vorrei tanto urlare per tutto quello che mi sta succedendo.
Jasper poi guarda Alice e le accarezza una guancia, calmandola all'istante.
- E adesso, che si fa, Alice? - le chiede, calmo.
- Adesso aspettiamo.

Sono passate almeno due ore, e adesso sta suonando il campanello.
Vedo Alice aggrottare le sopracciglia. - Il postino? - mormora. Poi si alza dalla sua postazione -ancora sui gradini delle scale- e va ad aprire la porta d'ingresso. Davanti a lei c'è un uomo, un postino appunto, che le chiede se lei fosse una Cullen, e alla risposta affermativa di Alice, l'uomo le da' un pacco. Poi le dice di firmare il foglio che le porge, per poi andarsene su di un motorino, incappucciandosi dal freddo che fa fuori.
Alice si avvicina a me e a suo marito.
- Dentro c'è un video. L'ho visto. Ma non riesco a vedere cosa può contenere.
- Apriamolo, vediamolo e si scoprirà - dice Jasper, prendendo il pacco dalle mani di Alice e aprendolo con uno scatto secco. Ci ritroviamo con una videocassetta tra le mani.
Gli altri ci raggiungono quasi subito, richiamati probabilmente dalla curiosità. A parte Emmett, che era insieme a me quando Alice mi ha riferito tutto, gli altri non sanno niente. O forse lo stesso Emmett ha detto loro cosa è preso a me e ad Alice.
Jasper si avvicina al videoregistratore posto sotto il televisore, lo accende e ci infila la videocassetta. Poi lo attiva.
Gli altri, confusi, si mettono accanto a noi. Carlisle mi chiede mentalmente cosa è successo, ma non gli rispondo, indicando solamente il televisore davanti a noi; anche perchè nemmeno io ci sto capendo più niente.
La televisione fa vedere lo schermo nero, poi iniziamo a vedere una stanza vuota. Vedo un secchio messo in un angolo e un piatto con un pezzo di carne vecchio da chissa quanto tempo. Una stanza vuota dalle finestre sigillate e una porta al lato, chiusa anch'essa. Confusi, ci guadiamo ed io cerco di capire se qualcuno di noi conosce quella stanza. Così sistemata, vecchia e malandata, non sembra essere riconosciuta.
In quel momento, la porta si apre e qualcuno viene scaraventato sul pavimento. Non riconosciamo subito chi è, i capelli lunghi e non del tutto sconosciuti ricoprono il viso. Quando poi alza il viso, ed io sgrano gli occhi. I presentimenti di Alice si sono avverati; veramente Bella è in pericolo. E' lì, in quella stanza, sola. Emetto un gemito e guardo Alice. Non trovo risposte da lei e riporto lo sguardo al televisore.
Bella si alza malamente in piedi e barcolla fino alla porta chiusa. Sbatte i pugni su di essa, con forza. - Fatemi uscire da qui! - grida. Poi scivola sul terreno e inizia a singhiozzare.
Il video si ferma.
Tutti mi guardano ed io non riesco a fare altro che continuare a guardare quello schermo nero.
- Edward, il video continua - dice Jasper, - Vuoi continuare a vederlo? - aggiunge.
Sente cosa provo in questo momento. Sa che non sono in grado di sopportare altro.
- Sì - rispondo, nonostante tutto. Devo sapere.
Il video si riattiva e ci fa rivedere di nuovo quella stanza vuota, con un corpo esile riverso a terra. La data che c'è al fianco dello schermo indica che è passato un mese dall'ultimo video.
Vuole dire che è da un mese intero che Bella è in queste condizioni?
- Io non capisco... - sussurra, tremante. - Non capisco perchè continuiate a tenermi qui dentro. Loro non verranno a salvarmi! - grida, piegandosi su sè stessa, - Non verranno! Non gli importa niente di me, se ne fregano ci ciò che registrate! Mi hanno lasciata quì, con voi, proprio per questo...
- No... No, si sbaglia... - sussurra Esme, stringendosi al corpo di Carlisle.
Bella prende il piatto e lo scaraventa al muro, riducendolo in mille pezzi.
Si mette seduta sulle gambe. - Non capisco perchè mi state facendo soffrire così. Perchè non farla finita subito? Non volete il mio sangue? Se mi tenete qui solo perchè volete loro, non funzionerà!
- No! - grido, inutilmente, scattando verso il televisore, illudendomi di poter fermarla. So cosa vuole fare, e mi sto logorando dentro solo al pensiero di non poterla fermare.
- Volete rinunciare a questo? Eh, Victoria, vuoi rinunciare a ciò che James ha dato la caccia? - dice, prendendo un pezzo di vetro e facendosi un taglio sul braccio. La stilla di sangue zampilla dalla ferita.
Jasper si irrigidisce: sa che tutto questo è successo per il suo debole per quel sangue lì.
Io rimango di fronte la televisione, impotente. E quando vedo la porta aprirsi e Bella sorridere, beata, credendo finalmente di poter soffrire meno, il video finisce.
- E' finito... definitivamente, Edward.
Mi prendo il capo tra le mani, distrutto.
Voglio capire dove si trova. Voglio capire dov'è quella stanza vuota.
- Rimettilo - sussurro, apatico. - Voglio rivederlo.

- Come ho fatto a non pensarci prima? Ha ragione, Edward. E' proprio quella, la stanza.
E' Carlisle a parlare. Guarda la stanza vuota davanti a lui. Ho bloccato il video, non oso continuare a vedere Bella in quelle condizioni. Mi limito alla stanza vuota.
- Sì - mormora Rosalie. - Ricordo che io ed Emmett ci siamo andati lì, qualche volta...
- E nello stesso posto, adesso, Bella sta morendo - continua suo marito.
Emetto un lamento. Guardo Alice e le chiedo silenziosamente se, andando in quel posto, si poteva fare qualcosa per Bella. Non può essere morta. Almeno devo provare a salvarla. E' colpa mia se è lì, è colpa mia se dei vampiri le stanno dando la caccia. La devo portare in salvo, non può essere morta. Non può morire, non adesso.
Alice annuisce. - Andiamo, Edward. Andiamo da Bella. Ha bisogno di noi.
Non ho bisogno di sentire altro. Senza guardare in faccia nessuno, esco fuori dalla casa, sicuro che il resto della mia famiglia mi stia seguendo, e corro verso il sud, verso il mio posto più caldo, dov'è rinchiusa Bella, dov'è rinchiuso il mio amore, dov'è il mio cuore.
Verso Forks.


Spazio Autrice:
Per messaggio privato, alcune ragazze mi hanno chiesto di poter postare anche questa storia, di cui avevo già parlato precedentemente alla fine di Buried Alive, quindi eccomi qui! Sì, sempre durante New Moon (mi dispiace, ma quel cretino che se n'è andato mi ha ispirato un po' di cose XD) e si, Bella come sempre è nei guai! Spero di non essere ripetitiva e che vi piaccia come storia ^^
Il prossimo capitolo arriva presto, promesso. Se recensirete in molti, arriverà prestissimo sicuramente XD

Emylee ♦
  
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