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Autore: Yuki Kiryukan    14/08/2012    3 recensioni
Rebecca Jane Callaway si è appena trasferita col padre a Dallas. Mentre si prepara ad affrontare il primo giorno alla sua nuova scuola, si è già abituata all'idea di trascorrere i prossimi anni che l'attendono nella noia e monotonia totale.
Solo in seguito capirà quanto sbagliate fossero quelle previsioni.
Solo dopo aver scoperto la verità sulla sua stessa esistenza.
Solo dopo aver intrecciato la sua vita a quella di Zach Hudson ed al suo, loro, segreto.
Dal cap 15:
"Che cosa stiamo facendo, Zach?" gli chiesi sulle labbra "Tutto questo non ha senso"
Lui si allontanò lentamente da me. Era serissimo "Deve averne per forza?"
"Noi dovremmo ucciderci" gli ricordai, per quanto doloroso fosse anche il solo pronunciare quella frase.
"E questo chi lo dice?" sembrava irritato. Si ostinava a non voler guardare in faccia la realtà.
Deglutii, mentre una lacrima mi rigava la guancia " Il nostro sangue"
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cursed Blood - Sangue Maledetto'
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Eccovi servito il capitolo 19! *-----*
Qui ci concetriamo sulla seconda coppia su cui si incentra questa storia! :) Eh eh eh!  Fatemi sapere che ne pensate dell'accoppiamento appena leggete!
Amy è uno dei personaggi che mi piace di più! è la mia amica ideale!xD Voi che pensate di lei?? 
Devo ammettere di essere un pò scoraggiata dalle poche recensioni degli ultimi capitoli.... Mi piacerebbe che mi diate i vostri consigli, così che io possa migliorare la storia! ^^
A presto!
Yuki! 

                                                      Alleata



Rientrare a casa si rivelò uno sforzo disumano.

Ci misi tutta la forza che possedevo per arrampicarmi sull’albero di fronte alla finestra e a stracinarmici dentro. Sbattei il ginocchio al davanzale ed imprecai in silenzio.

Tutto più semplice per Amelia invece. Suonò normalmente il campanello non appena io fui al “sicuro” in camera mia, mio padre andò ad aprirle, lei gli rifilò una scusa, e lui la fece accomodare in salotto.

  << Rebecca! >> lo sentii chiamarmi dal piano di sotto  << C’è Amelia per te! >>

Scesi le scale, ignorando il dolore al ginocchio, e feci il più finto dei sorrisi   << Ciao, Amy. Come mai qui? Vieni pure di sopra >>

Chiusi la porta dietro di noi, e sprofondai nel letto, mentre Amelia si accomodava sulla sedia della scrivania.

La guardai di traverso. Non faceva una piega.

  << Innanzitutto... >> cominciai  << Voglio ringraziarti >>

Lei non mi guardava   << Per cosa? >>

  << Per tutto >>

Fece un amaro sorriso   << Non me lo merito, sai >>

Mi accigliai  << In che senso? >>

Si lisciò una ciocca di capelli color mogano con fare nervoso  << Perché anchio... un po’ di tempo fa...commisi il tuo stesso errore. O meglio.... >> mi guardò stranita  << Avevo iniziato una relazione un tantino pericolosa...e fuori dagli schemi >>

La guardai allibita, senza riuscire a credere a quello che mi aveva detto.  << Con...con Zach? >>

  <<  Ma no! >> esclamò  << Non con lui! >>

  << E allora? >> chiesi, impaziente.

Distolse lo sguardo senza rispondermi.

  << Oh, andiamo, non puoi lasciare la frase a metà adesso! >> mi lamentai.

Che strana situazione. Sembravamo due vecchie amiche che pettegolavano sulle ultime novità. 

Lei mi guardò rossa in viso, poi mugolò a denti stretti l’ultimo nome che mi sarei mai immaginata di sentire.

Ryan Cooper.

La fissai con gli occhi sgranati. Non sapevo nemmeno io cosa avrei dovuto pensare. Come potevo immaginare che Amelia e quello sbruffone di Ryan Cooper se la intendessero?!

  << Oh >> dissi semplicemente.

Lei alzò un sopracciglio  << Tutto qui? >>

  << Non so davvero cosa dire >>  ammisi, con un sorriso stentato.

  << È comprensibile >>  si strinse le spalle   << Mi reputerai una sciocca... >> continuò dopo un po’  << Ma credevo davvero che potesse funzionare >>

  << Non è sciocco >> dissi seria  << Lo credo io, che possa funzionare tra me e Zach, anche se possiamo ucciderci vicendevolmente senza muovere un dito >>

Rise a stento  << Ok, forse la tua situazione è un po’ più stramba >>

  << Un po’ di molto >>

Riuscii a strapparle un sorriso sincero, e mi sentii fiera di me stessa.

  << È successo circa qualche mese prima del tuo trasferimento qui. L’incontro che ho avuto con Ryan è stato molto traumatico >> disse poi  << È stato lo stesso giorno in cui sono venuta a conoscenza dell’esistenza dei Chimeri >> guardò il vuoto  << L’ho sorpreso a...cibarsi >>

Mi venne la pelle d’oca.

  << Quando lo Scudo Rosso intervenì, in mancanza di alternative mi spiegò tutta la situazione, e diventai un loro membro. D’altro canto, come sarei potuta andare avanti, dopo aver visto una cosa del genere? >> 

Fece un respiro profondo  << Poi, le cose andarono avanti da sole. Lo incontrai spesso in giro, specialmente a scuola. Nonostante sapessi che fosse un mostro, e nonostante avessi assistito di persona a quello spettacolo sanguinario...non riuscivo ad esserne del tutto disgustata. Buffo no? >>

La stessa cosa che era successa a me con Zach.  << Non c’è persona che può capirti meglio di me >> dissi in un sospiro.

  << La maggior parte delle volte era davvero odioso. Ma poi, scopriva certi lati inaspettati del suo carattere, che riuscivano letteralmente a rapirmi >> continuò Amelia.

Alzai le sopracciglia, scettica. Mi chiesi quali lati così fantastici potesse nascondere un tipo come Ryan Cooper. Ma se lo diceva Amelia, allora dovevano esserci.

  << E mi scoprii essere innamorata di lui >> concluse poi lei.

Rimanemmo in silenzio per un po’.

  << Perché poi è finita...male? >> azzardai a chiedere.

Non sembrò turbata dalla domanda. Rimase impassibile anche nel rispondere  << Sapevo di star facendo qualcosa di rischioso, e non sai quanta fatica tenerlo nascosto a quelli dello Scudo Rosso. Ma stupidamente, ero così inebriata dai miei sentimenti, che per me lui era diventata la cosa più importante. E sembrava che anche per lui fosse lo stesso >> rise amaramente  << Che illusa che fui >> 

Mi guardò negli occhi   << Sai quale fu il mio peccato più grave? >>

Scossi la testa, con il cuore in tumulto.

  << Lo amavo così tanto, che pur di non fargli uccidere più nessuno...gli offrii il mio stesso sangue >>

Quelle parole si persero nella stanza.

  << Il sangue che serva ad una Chimera è limitato sai... >> mi spiegò.

Me ne aveva parlato già Zach di quel punto, quindi ne ero già a conoscenza.

  << Quindi non me ne portava via un’eccessiva quantità. Qualche compressa per l’anemia e tutto era risolto. Ero così contenta che in quel modo non dovesse più uccidere, e allo stesso tempo potesse sopravvivere... >> continuò lei.

In quel momento, la ammirai tantissimo. Aveva trovato un modo per far sopravvivere la persona che amava senza che dovesse più uccidere...a discapito della sua salute.

A me non era concesso nemmeno quello. Una sola goccia del mio sangue, e Zach sarebbe morto all’istante.

  << Non...non c’è gesto d’amore più grande... >> bisbigliai, davvero colpita.

Scosse la testa. Sembrava sul punto di piangere   << Peccato che lui non la pensasse allo stesso modo. Scoprii ben presto che andava ad uccidere ugualmente, e che aveva pochissima considerazione di me. Da un giorno all’altro, non accettò più il mio sangue, e mi liquidò dicendomi che ormai lo annoiavo >>

Delle lacrime debordarono dai suoi occhi di smeraldo, e le rigarono elegantemente le guance  << Mi si spezzò letteralmente il cuore, Becky >> disse, con voce rotta, mantenendo comunque un’invidiabile compostezza.

Sembrava non accorgersi delle lacrime che stava versando  << Credevo che anche se non era umano, non fosse immune dal provare sentimenti. Che anche i così tremendi Chimeri potessero amare. Ma bastarono poche sue parole per far crollare quelle mie certezze così idiote. Sbattei la testa contro la realtà, e realizzai quanto fino a quel momento, la mia ragione fosse stata annebbiata. Quanto fossi stata soggiogata dal nemico >>

Si stoppò, e finalmente si asciugò le lacrime con la manica della maglietta. Ero così rapita dalla sua storia, che non mi passò nemmeno per la testa di offrirle un fazzoletto.

  << È tutto qui >> concluse poi  << Anchio mi sono macchiata di tradimento, quindi non sono certo nella posizione di biasimarti o giudicarti, Becky. Guardando te, rivedo me. Mi sono alterata prima perché ho ripensato a come sono stata presa in giro, e vorrei solo che non ti succedesse la stessa cosa >>

  << Zach è diverso >>  dissi, guardandola negli occhi. Avevo una cieca fiducia in Zach. Sapevo che lui mi amava.

Lei mi sorrise  <<  Non conosco molto bene Hudson, ma so la fama che lo precede. Purtroppo non riesco a fidarmi di nessuno di loro ma... lo spero davvero >>

Le sorrisi a mia volta, e la vidi rilassarsi  << Sai, sei la prima persona a cui lo abbia mai raccontato >> mi disse  << Devo ammettere di sentirmi molto più leggera. Inoltre, provo una grande empatia verso di te >>

  << Anche io >>  ammisi, ed era la pura verità.

Il fatto che qualcuno mi avesse scoperta, inizialmente mi aveva fatto gelare il sangue dalla paura. Ma adesso mi sentivo più rilassata  << Sono contenta che a scoprirmi sia stata tu, Amy >> dissi, sincera.

Mi rivolse un grande sorriso  << Non so da quanto vada avanti la vostra tresca...ma immagino che sia stata dura per te nasconderlo, no? Se vuoi parlarmene... >>

Mi morsi il labbro inferiore. Aveva davvero voglia di sfogarmi con qualcuno.

Solo che...

  << Non ho intenzione di fare la spia >> Amy verbalizzò le mie paure  << Senza contare che anche tu potresti farla su di me >>  mi strizzò l’occhio  << Si tratta di fiducia reciproca. Se te la senti di fidarti di me, io ti ascolto >>

Mi bastò un secondo per decidere.

Mi misi comoda sul letto, e cominciai a raccontarle tutto. Dall’inizio alla fine. Mi accorsi solo nel raccontarla, di quanto fosse lunga ed intricata.

Lei mi ascoltava in silenzio, senza fare una piega. Qualche volta interveniva facendo un piccolo commento, o rideva quando le verbalizzavo i miei pensieri.

Quando conclusi, mi sentii bene. Svuotata. Libera.

Invitai Amy a dormire da me e lei accettò. 

Le prestai un mio pigiama, e rimanemmo a chiacchierare fino a notte inoltrata, della vita che facevamo prima dello Scudo Rosso e dei Chimeri, di come affrontavamo la cosa, rivangando qualche volta Ryan e Zach.

Quella mattina mi svegliai decisamente di buonumore. Aver trovato qualcuno con cui parlare liberamente, con cui potermi sfogare, e a cui chiedere consiglio.

Quando Kyle venne a prendermi, si stupì non poco della presenza di Amy,  ma, rassicurandosi della sua compagnia, si dileguò facendomi prendere il bus con lei, dicendomi di aspettarlo all’uscita.

Arrivata a scuola non potei evitare di guardarmi intorno, alla disperata ricerca di Zach. Dovevo assolutamente fargli sapere che tutto era andato bene.

Amy si accorse della mia impazienza  << Vuoi andare da Hudson vero? >>  mi chiese con un flebile sorriso.

Sussultai.  << Beh, s...si... >>  ammisi.

Il fatto che ora Amy sapesse tutto, e che in qualche modo fosse mia “complice”, mi sembrava ancora strano. Dovevo cominciare a farci l’abitudine.

Ma ugualmente, sapevo di potermi fidare di lei.

Mi diede una pacca sulla spalla  << Che io sappia, prima delle lezioni, tutta la loro combriccola si riunisce vicino alle scale anti incendio, nell’uscita del retro. O almeno così mi aveva detto lui tempo fa... >> 

Dal tono con cui pronunciò quel pronome maschile, capii che si riferiva a Ryan Cooper, ma non dissi nulla a riguardo.

Amy mi guardò  << Vuoi che ti ci accompagni? >>

Mi stupii   << Dici davvero? >>

Annuì  << Per me non ci sono problemi. Non li temo affatto. Il problema saresti tu. Passi per Hudson, ma gli altri ti considerano tutti un nemico da eliminare >>

Il suo ragionamento non faceva una piega. Aveva pienamente ragione, non era una buona idea andare da loro.

Ma il desiderio di vedere Zach era troppo forte.

Guardai gli occhi verdi di Amy e sorrisi   << Correrò il rischio >>

Anche lei sorrise  << Lo immaginavo. Per di qua allora >>

Oltrepassammo il corridoio del piano terra, e sbucammo nel cortile del retro. Ero un po’ intimorita di incontrare il gruppo al completo, ma avere Amy al mio fianco mi rendeva più sicura di me stessa.

Stavo per parlare, per ringraziarla un’altra volta di essere li con me, ma qualcosa me lo impedì.

O meglio, qualcuno.

Delle braccia mi intrappolarono la vita, trascinandomi lontana da Amy. 

Inizialmente, credevo fosse Zach. Ma il suo calore, le sue braccia, le avrei riconosciute tra mille.

E quelle non erano sicuramente le sue.

La voce che parlò subito dopo, mi tolse ogni dubbio:  << Tu sei troppo coraggiosa per i miei gusti >>

Ryan Cooper sembrava più pericoloso che mai. Con un braccio mi immobilizzava la vita, con un altro le spalle.

Voltai la testa ed incrociai il suo sguardo di ghiaccio, che mi fece rabbrividire.

  << Che diavolo...! >> mi lamentai, cominciando a divincolarmi.

La sua forza mi lasciava senza fiato. Per quanto mi impegnassi nel cercare di sfuggire dalla sua presa, mi sembrava di rimanere immobile.
Immediatamente Amelia intervenì, cacciò la pistola dalla cintura che portava sempre con sé e la puntò senza nessuna esitazione alla tempia destra di Ryan.

Si mosse nel giro di pochi secondi, tanto che feci fatica a seguire i suoi movimenti fulminei.

Lui spostò lo sguardo su di lei  << Quanta imprudenza...venire qui come gli agnelli tra i lupi... >>

  << Lasciala. Immediatamente. Andare >>  si limitò a dire lei, ricambiandolo con uno sguardo altrettanto truce.

Era davvero molto difficile immaginare quei due come degli innamorati. Sprizzavano intenti omicidi da tutti i pori.

Io d’altro canto, ero davvero paralizzata. Non era stato molto piacevole il mio primo incontro con Cooper, e quel tipo mi faceva davvero paura.

  << Che fretta c’è? >> Ryan era di una calma impressionante  << Siete state voi le prime a venire qui ben consapevoli della nostra presenza... >>  ridusse gli occhi a due fessure sottili   << Non vuoi divertirti un po’ con me, Amy? >>

  << Non osare chiamarmi in quel modo!! >> tuonò lei in un modo tale che mi si gelò il sangue. Rafforzò la presa sulla sua pistola, premendola con maggior intensità sulla sua tempia  << E adsso lasciala >> ripeté.

Ryan stava per ribattere, ma un’altra persona intervenì nella scena.

Un braccio circondò il collo del biondo, stringendolo forte, quasi volesse soffocarlo. La sua  presa ferrea sul mio corpo si fece più leggera, ma non mi lasciò andare.

Con gioia immensa, riconobbi la figura di Zach.

I suoi occhi scuri erano inquietanti. Era facile capire che fosse posseduto dalla rabbia.

  << Ti avevo avvertito che se l’avessi toccata di nuovo ti avrei fatto saltare in aria la testa >>  disse, scoprendo i denti  << Sei curioso di scoprire se dicevo la verità? >>

La sua presa si fece più stretta, e sentii Ryan gemere silenziosamente.

Amelia rimase di stucco dall’intervanto di Zach, e ritirò la pistola, non appena il biondo mi lasciò definitivamente andare.

A stento mi ricordai come si azionavano i muscoli, e mi allontanai in fretta, ansimando.

Era davvero impressionante di come Ryan continuasse ad avere quell’aria così tranquilla  << Tzè, quanto sei diventato noioso Zach. Non ci divertiamo più come una volta >>

Zach lo ignorò, e lo lasciò libero, per poi venire verso di me, senza calcolare di striscio Amy   << Stai bene? >>

Solo in quel momento, passata l’aria omicida di poco prima, capii quanto potesse essere preoccupato.

Cercai di rassicurarlo col miglior sorriso che mi uscì in quel momento  << Si, tutto ok >>

Dopo avermi scrutata, assicurandosi che non avessi ferite, tornò a fulminare Ryan con o sguardo.

Lui si permise di sorridergli e fece spallucce.

Poi Zach, guardò Amy, come se si fosse ricordato della sua presenza solo in quel momento.  << E tu... >>

Mi rivolse un’occhiata obliqua ed io annuii  << Va tutto bene. Amy è dalla nostra parte. Non dirà nulla a nessuno >>

Zach assottigliò lo sguardo  << Ma possiamo davvero fidarci di lei? Non mi convince affatto >>

In tutta risposta, Amy gli punto l’arma alla testa.

Zach non fece una piega, così come Ryan, che si limitava a vedersi lo spettacolo. Io invece sgranai gli occhi, venendo posseduta dal terrore.
  << A-Amy... >> balbettai, impaurita da quel gesto improvviso.

  << Non mi piace che si metta in dubbio la mia sincerità >> disse con tono piatto  << Ma una cosa devi ricordartela, Hudson. Sono dalla parte di Becky, non certo dalla tua. Un passo falso contro di lei, e sarò io a farti saltare la testa >>

Quelle parole sembravano così sincere che non dubitai nemmeno per un momento che stesse scherzando, o esagerando.

Zach, al contrario di me, pareva essere del tutto rilassato, come se non avesse notato di avere una pistola puntata contro. Anzi, addirittura, si mise a ridere  << Mi piace come ragioni >> disse  schietto  << Se sei dalla parte di Rebecca, allora sei anche dalla mia >>

  << Lo spero per te >>  detto questo, Amy ripose l’arma nella fodera della cintura.

Tirai un sospiro di sollievo appena l’arma sparì.

  << Io non voglio avere nulla a che fare con questa storia della tresca >> si intromise poi Ryan  << È fin troppo assurda >>

Zach lo squadrò  << Non mi aspettavo una frase simile proprio da te, Ryan >>

Quella volta, fu il biondo a fulminarlo con lo sguardo  << Non scherzare col fuoco Zach. Anche io posso essere pericoloso >>

Il tono con cui lo disse, mi fece sobbalzare dal terrore. Zach invece, sembrava completamente a suo agio  << Come vuoi. Basta che tu non faccia la spia, o dirai addio a quei capelli ossigenati con tutta la testa >>

L’altro sbuffò, passandosi una mano nei sottili capelli biondi  << Perché ce l’hai con la mia testa ultimamente? >>

Poi, i suoi occhi si puntarono su Amelia.

Non saprei descrivere quante sensazioni, quanti messaggi segreti, potesse nascondere quello sguardo.Notai che Amy lo ricambiava, e nei suoi occhi di smeraldo, scorgevo la stessa luce che vi era in quegli zaffiri di lui.

Poi, Ryan girò i tacchi, e con le mani nelle tasche dei jeans scoloriti, e aria fiera, si dileguò ad una velocità inumana.

Amy continuava a guardare nella direzione in cui era sparito, e qualcosa, forse l’intuito femminile, mi sussurrava che i suoi sentimenti per il biondo non fossero proprio “acqua passata”.

Il sospiro di Zach mi fece tornare alla realtà. Lo guardai scompigliarsi i capelli, come se stesse decidendo il da farsi.

Guardò Amy e scrollò le spalle   << Almeno adesso abbiamo un’alleata >>
  
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