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Autore: ClaireBlahblah    15/08/2012    6 recensioni
Sogna di stapparsi via gli attributi, di addormentarsi in una stanza d’ospedale, e di uscirne Seiko-per-sempre.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Autore: claireomashee
Fandom: Lovely Complex
Titolo: Not my body.
Personaggi: Seiko
Kotobuki
Pairing: Nessuno. :U
Raiting: Pg15 (?)
Genere: Missing Moment, Introspettivo, Angst
Avvertimenti: One Shot
Note: Questa One Shot ha partecipato al contest Sono ciò che scrivo, ma non basta [
http://nakarui.livejournal.com/21557.html#cutid1], sulla canzone Aurora Sogna - Subsonica. Vorrei dedicare questa Fanfiction ad Ale, una meravigliosa amica, intrappolata in un corpo che non le appartiene. Lei, come Saiko, lotta ogni giorno per dimostrare di essere normale.
Con tutto l'amore di cui sono capace. <3
Disclaimer: Lovely Complex non mi appartiene,
purtroppo, e, no, non ci guadagno una cippa.

NOT MY BODY.


Si sveglia che fa buio ormai d'abitudine
La notte le regala un'aria più complice
Detesta il vuoto dei rumori della realtà (aurora sogna)
Ma col volume a stecca può sopravvire (aurora sogna)

Quando Seiko si sveglia, il sole ha già cominciato ad abbassarsi; anche se, quando si sveglia, non è proprio Seiko.

In realtà, quando si sveglia, è Seishito, ma detesta il suo nome.

Si guarda allo specchio, ma con disprezzo. Si odia, così come odia quel silenzio pesante, opprimente che la circonda. Si china sullo stereo, lo accende, ed il volume è così forte da fargli vibrare il petto, piatto e glabro.

Sbuffa, cercando di trattenere le lacrime, quando nota il filo di barba cresciuto durante la notte. Perfetto, deve radersi!

Si lava la faccia, ed inizia a truccarsi. Già si sente un po’ più Seiko, col rossetto sulle labbra e il blush a colorargli le guance… Già si odia un po’ di meno.

Si lega i lunghi capelli biondi, si strizza le gambe in un paio di jeans di pelle strettissimi, e si fa scivolare addosso la maglietta di paillettes, ma solo dopo essersi imbottita il reggiseno, altrimenti vuoto.

Ciglia finte, un po’ di profumo, e via, Seiko è pronta per uscire.

Le stesse facce che ogni giorno fanno male
Le stesse voci recitanti giudicare
Posa l'orecchio sul bicchiere e sente il mare
Ma non il suono della musica che piace a lei
La solitudine che indossa è più normale
Di una prudente saggia e isterica morale
Aurora sogna e nei suoi sogni sa cercare
Senza paura un'esclusiva felicità

Sul tram, Seiko si guarda intorno. Da quando ha lasciato la scuola, è sempre la stessa storia.

Vede le loro facce, sente i loro bisbigli.

E’ sempre così. Ormai li conosce tutti.

Alcuni di loro hanno frequentato la sua stessa classe. Una, in particolare, era quella che, miagolando, con fare gentile, le aveva detto “Ah, ecco. Mi sembrava strano che il sempai Otani potesse uscire con… una come te”.

Già. Strano.

LASCIATEMI IN PACE! Vorrebbe gridare loro, ma sta zitta. Non ha la forza, e forse non ce l’avrà mai. Adesso, però, non c’è più Risa a prende quelle stronze per i capelli, a sbatterle al muro e a gridare loro che, di ”strano”, in lei, non c’è niente. Adesso Seiko è sola.

Si mette le cuffie nelle orecchie, alza il volume fino a coprire i loro commenti e si crogiola nella sua solitudine, ci si appiglia, fingendo di essere normale.

Quella parola la spaventa. La spaventa perché sa di non esserlo, glielo ripetono sempre tutti.

Lei, però, persa nella sua musica, per adesso non li ascolta, e si limita a sognare la sua via di fuga, l’unico lieto fine possibile, l’unica salvezza della sua vita.

Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Sogna di un bisturi amico
Che faccia di lei qualcosa fuori dal normale
Sogna una carne sintetica
Nuovi attributi e un microchip emozionale
Occhi bionici più adrenalina
Sensori e cibernetica neurale

Occhi bionici più adrenalina
Labbra cromate ricordi seriali
Emozioni e un nuovo impianto sessuale

 Sogna di uscire da quel corpo che non le appartiene, sogna di staccarselo di dosso e di sgusciare in una pelle nuova, perfetta.

Sogna di stapparsi via gli attributi, di addormentarsi in una stanza d’ospedale, e di uscirne Seiko-per-sempre.

Sogna di dimenticare quell’errore di Dio, quello sbaglio in cui è rinchiusa da tutta la vita, e di potersi sentire finalmente normale, ma senza esserlo davvero.

Sogna di poter uscire di casa senza doversi spalmare addosso tonnellate di trucco, per addolcire i suoi tratti duri.. Senza dover uscire con il buio, per nascondersi.

Sogna, soprattutto, di azzerare il suo cervello torturato. Vuole dimenticare gli anni della scuola, il sempai Otani, che, nonostante tutto, le è rimasto nel cuore, vuole dimenticare la mattina in cui si è resa conto che la sua voce, il suo corpo, i suoi lineamenti stavano cambiando, diventando sempre più mascolini.

Vuole ricominciare, e non vuole permettere mai più alle sue emozioni di ridurla ad un ammasso di mascara colato, trucco sfatto, e ciglia finte staccate, di piegarla in due, sotto il peso del moralismo dei figli di puttana che la circondano, come quella sera, rannicchiata su se stessa, in lacrime, al centro di quel vagone, dopo l’ennesimo “FROCIO DI MERDA!”.

«Il punto è che, in tutta la mia vita,

 io non ho mai pensato

 di essere un ragazzo.

Sì, Dio ha commesso un errore

quando ha deciso di assegnarmi

questo corpo».

FINE.

  
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