Fanfic su artisti musicali > Mötley Crüe
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Autore: ram    15/08/2012    1 recensioni
Ho ripreso e sconvolto la mia vecchia fanfiction su Mick. Potevo tirarne fuori qualcosa di meglio e ci ho provato...
diciamo che questa è la storia liberamente ispirata della Reunion dei Motley. Iniziata nel 2004 e poi sfociata nel tour del 2005. E' tutto liberamente ispirato non è una biografia sappiatelo subito. spero che vi piaccia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mick Mars, Nikki Sixx, Nuovo personaggio, Tommy Lee, Vince Neil
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mick abbassò la cornetta. Dentro di lui mille emozioni contrastanti…rabbia, dolore, gioia, tutto un miscuglio di sensazioni diverse affollavano la sua mente.

La malattia lo stava distruggendo giorno dopo giorno…Stava consumandogli le ossa e logorandogli l’anima ogni giorno di più.

Un tour mondiale…era una grande occasione…la reunion dei Motley…Improvvisamente sentì una gran voglia di suonare, di riprendere in mano la sua bellissima chitarra che era rimasta a giacere in un angolo abbandonata per troppo tempo.

Ogni volta che la prendeva in mano, il peso di quello strumento lo faceva soffrire…Rabbia, rabbia e ancora rabbia che non poteva esprimere che con delle urla soffocate.

Si sentiva inutile, un relitto. Era stato fermo tutti quei giorni e quegli anni sentendosi sconfitto. Ma dentro di lui il vecchio Mick, quello forte e combattivo, non si era arreso.

In quel momento, sentiva, sentiva di riuscirci. Con fatica si alzò da quella sedia, sentendo addosso tutto il dolore di quegli anni…

Piegato come foglio camminava lentamente verso la sua chitarra. Con sforzo la tirò su guardandola…Bella, lucida e vissuta, era la sua bellissima ragazza. Quell’amica senza età che gli era stata vicino tutti quegli anni silenziosa…

La accarezzò per tutto il suo profilo. Il legno fresco e lucido, le corde consumate…il manico segnato dai graffi…era sua…solo sua…Ecco la vera gioia della sua vita.

“ Chi era al telefono?”- lo interruppe una voce. Si voltò a guardare la sua compagna. Ogni volta che la guardava, così giovane, bella e allegra, non si spiegava come potesse stare con uno come lui. Era assurdo che lei gli fosse accanto…ma c’era…

Gli si avvicinò abbracciandolo dolcemente:

“ Allora? Un’ammiratrice segreta?”- gli sussurrò. Lui si voltò sorridendo

“ Un’ammiratrice? Sì come no…Era il mio manager…Mi ha chiamato per…”- si interruppe guardando la sua chitarra, per cercare una forza che forse non c’era. Era assurdo anche pensare di poterlo fare…

“…te la senti?”- disse lei, a cui non servivano parole per capirlo

“ Non lo so…”- lei gli diede un bacio sulla guancia e lo strinse di nuovo.

Era il suo sole…La sua isola felice…

“ Mick…”

“mmmm?”

“ Mi suoni qualcosa?”- ecco quello che lei chiedeva ogni sera, voleva che gli suonasse qualcosa, diceva che la faceva star meglio e allora si sedevano sul letto e lui iniziava a suonare. Erano gli unici momenti in cui prendeva quello strumento in mano. Lei chiudeva gli occhi e si immergeva totalmente in quelle note…

La ragazza si alzò mettendosi in ginocchio sul letto. Lo baciò dolcemente…Lui rispose al bacio lentamente. Erano quelli i momenti in cui odiava di non poterla avere…

Lei si spogliò per donarsi a lui. Non poteva che toccare quel corpo giovane e perfetto che si dava a lui senza vergogne né pudori. Era quello il loro modo di stare insieme…Era quello…solo quello…

Le sue mani callose sfioravano quella pelle di pesca, vellutata e bianchissima fino a sfiorare i seni, il ventre e la sua intimità. Era sentirla gridare, sentirla gemere la cosa che lo faceva soffrire, perché nonostante non potesse più permettersi il sesso, né altro era un uomo, un uomo a tutti gli effetti…

Quando lei si addormentava nuda e bellissima, coperta solo da un lembo di lenzuolo, stava a guardarla per ore, a volte per tutta la notte…

Era impossibile che fosse sua. La cosa sorprendente e che lei era felice, felice davvero…Lo amava…Inspiegabilmente vero…

Tornò a pensare a quello che gli avevano detto al telefono…Una reunion…Lui voleva…la voleva…

Alzò la cornetta…Era deciso…

Poi guardò la sua compagna e pensò che questo incontro gli avrebbe permesso più di quello che sembrava...Perché lei…doveva essere felice…


 

  
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