Si narra ancora, tutt'oggi, la leggenda della Divinità del lago di Buldwick: un piccolo lago nascosto fra le rocce di un paese altrettanto piccolo ed estraniato dal resto del mondo.
La storia racconta che, ai tempi dei marchesi e dei conti, dei re e dei castelli, vi fosse un giovane nobile a governare Buldiwck, dall'alto della collina su cui giaceva il suo modesto palazzo.
Un ragazzo solo, che non aveva mai conosciuto l'amore e che si fidava solamente di se stesso.
Finché, in una notte d'estate, non vide una fata danzare leggiadra sulle acque del lago che tanto amava visitare. Una figura luminosa più della luna e delle stelle, una piccola donna che utilizzava la superficie del lago come una specie di sala da ballo, mentre faceva scorrere i suoi piedi sull'acqua come se stesse interpretando una danza.
Il giovane nobile poté bearsi di quella visione per un solo e breve attimo, ma ne rimase così affascinato che raggiunse il lago ogni sera per mesi e mesi, anche nelle notti più gelide e cupe, solamente per riuscire a rivederla, incapace di poter pensare che la sua fosse stata solo una vana illusione.
Ma una sera, quando ormai stava per rinunciare al suo sogno, la fata riapparve davanti ai suoi occhi, più bella e luminosa che mai. E lui, meravigliato e felice, non poté fare a meno d'innamorarsi perdutamente di lei. S'innamorò così tanto, che le disse che le avrebbe persino donato il proprio cuore, se lei gli avesse permesso di rivederla anche una terza volta.
La fata, pura e innocente com'era e non essendo mai stata amata da nessuno prima di allora, non poté acconsentire a quella dolce richiesta: la paura, quel sentimento vorace e avido, s'impossessò del suo animo. La paura di amare e di essere amati, una sentimento che tutt'ora governa sugli uomini.
Il giovane, ferito e privo di speranze, si lasciò così cadere nelle acque del lago e non ne riemerse mai più.
La fata, allora, piangendo tutte le sue lacrime e sentendosi sempre più in colpa per quella che era stata la morte dell'unica persona che l'avesse mai amata, decise di donare il suo cuore di Divinità allo spirito del giovane nobile, scomparendo e facendo divenire lui stesso, quindi, la Divinità del lago di Buldwick.
Ancora oggi, il giovane nobile -o meglio, la Divinità del lago di Buldwick- sta aspettando impaziente il ritorno del suo unico amore.
Judith, per la prima volta nella sua vita, poté giurare di averla vista davvero, la Divinità del lago di Buldwick.
-Angolo autrice-
Saaalve gente! Questa non è proprio la mia prima fic in “Originali” -avevo fatto un tentativo qualche tempo fa con un'altra storia, ma poi è andato tutto a farsi benedire dopo due soli capitoli per vari motivi che ora non starò qui a spiegare. Comunque, visto ciò che è successo, io reputo questa la mia prima fic in “Originali”. Quindi, ve ne prego, fatemi sapere cosa ne pensate nel bene o nel male e siate clementi!
Dal prologo non s'intuisce molto, ma dall'introduzione, forse, un'idea ve la sarete già fatta. Comunque, volevo precisare che questa storia non tratterà per niente temi sovrannaturali o roba simile, forse dalla leggenda si potrebbe intuire questo, ma non è così.
Detto ciò...boh, spero che mi seguirete in questa mia impresa e che non rimarrete delusi!
Un grazie a chiunque leggerà questa sciocchezzuola :)