'Ariana!!'
'Elizabeth, che c'è?'
'Mi esibirò per il mio locale e canterò cazoni di Michael!'
'Dici davvero? Ma è una cosa fenomenale! Finalmente tutti potranno sentire il tuo talento!'
'Lo sapevo che sarebbe arrivato il momento in cui avrei provato a cantare davanti a tutti! Per di più cantando le canzoni dell'uomo più bravo del mondo!'
'Che canterai?'
'Non so, devo ancora decidere...pensavo a Who is it, Billie Jean..l'immancabile Thriller...e ovviamente Heal the world!'
'Non scordare You are not alone. Sai quanto la adoro!'
'Certamente..senti ora torno al lavoro, puoi passare stasera da me che mi aiuti a decidere le canzoni?'
'Molto volentieri, a stasera Elizabeth!
'A stasera Ariana!'
Questa era stata la conversazione tra le due amiche. Ariana era un'amica d'infanzia, le due si conoscevano fin dai tempi dell'asilo e avevano passato l'infanzia e l'adolenscenza fianco a fianco. Ora Ariana frequentava l'università, anzi, aveva quasi finito l'università. Le sarebbe piaciuto diventare veterinaria..amava moltissimo gli animali e come l'amica del cuore aveva una grande passione per Michael Jackson. Come organizzato la sera Ariana si presentò puntualmente a casa della sua migliore amica, intenzionata a sfogliare tutto il repertorio musicale della grande popstar.
'Allora..canzone d'apertura..Smooth Criminal direi..'propose Ariana
'Ehi, ehi guarda che non devo fare un concerto di quelli professionali! Basta qualche canzone...'rispose la timida Elizabeth.
L'amica la guardò storto.
'Scherzi spero...è l'occasione della tua vita e tu vuoi cantare "qualche canzone"?' rispose imitandola.
'Tu pensi troppo in grande..sarà una semplice esibizione e poi tornerò a fare il mio solito lavoro di cameriera.'
'Pppfff..pessimista.'sbuffò l'amica del cuore'A proposito..quand'è il concerto?'
'Tra tre giorni..sabato sera..'
'Fantastico! Allora..continuiamo...Smooth Criminal ho detto, giusto? Bene...mmm..direi che poi puoi proseguire con Billie Jean..sisi direi proprio Billie Jean!' Elizabeth si rassegnò e sorrise. Amava la sua migliore amica e tutte le sue idee pazze..così sospirò e iniziò a programmare la scaletta. Verso le undici di sera Elizabeth riaccompagnò a casa Ariana, poi ritornò a casa. Si preparò per dormire e si infilò sotto il lenzuolo che tolse immediatamente dato il caldo. Pensò alle parole che le ripeteva sempre sua madre...solo uno su un milione ci riesce... 'Sarò quell'uno...ce la farò!' E con questo pensiero si addormentò...
Nei tre giorni successivi Elizabeth provò la scaletta e ad ogni prova la tensione aumentava...finchè arrivò il fatidico giorno...La mattina non lavorava perchè il suo capo le aveva concesso un giorno libero per prepararsi al meglio. Tre ore prima del concerto Elizabeth era già vestita e pronta ad uscire. Le tremavano le gambe e le faceva male la pancia dalla tensione. Dopo una lunga ora Ariana arrivò a casa sua da dove sarebbero poi andate in piazza, dove si sarebbe tenuta l'esibizione.
'Buonasera mia giovane artista!' la salutò raggiante l'amica.
'Buonasera..'rispose secca. L'amica capì al volo l'aria di tensione che si respirava e abbracciò l'amica che ricambiò.
'Andrà tutto bene vedrai...' la rassicurò.
'Lo spero..'
'Forza, andiamoo!' gridò Ariana e entrambe si avviarono in auto verso il luogo del concerto.
Ad accoglierle ci fu il signor Grown che appena vide la cantante della serata disse:
'Eccola, la mia cantante! Forza tra poco più di un'ora si inzia!' Elizabeth per passare il tempo iniziò a chiacchierare con Ariana. La protagonista della serata era splendida; indossava un maglietta bianca piena di pailett e dei jeans con strass e pailett. Portava le converse basse, non voleva impegnarsi con dei tacchi. Aveva solamente un filo di matita e una riga di eyeliner; non si sentiva a suo agio con molto makeup in viso. Ad un certo punto il capo di Elizabeth iniziò a presentare la serata e la ragazza iniziò a tremare. Il suo momento stava per arrivare... Il signor Grown annunciò:'
...ed ora una cantante in erba, la nostra Elizabeth Parks!' La gente applaudì. Elizabeth guardò Ariana che le sorrise, poi salì sul palco, si avvicinò al microfono e osservò il pubblico. Tremava e aveva il fiatone. Quando stava per mollare tutto e andarsene la musica partì... Partirono le famose note della canzone e la gente iniziò ad applaudire. Elizabeth si ripeteva nella sua mente: 'Ce la farò, ce la farò, ce la farò...'
It was the sound of a crescendo
He came in her apartment...