Vento intriso di fumo di sigaretta e patatine

Guardando la sua immagine riflessa in una pozza d'acqua, Ino si rese conto di essere cambiata per davvero rispetto ad altre persone.
In passato era senza dubbio una bella rosa, che passava il suo tempo a migliorare il suo aspetto e a studiare per gestire il negozio di fiori nel suo villaggio.
Della gente aveva un'idea piuttosto infantile, desiderava imporre la sua sciocca autorità e non avere dei legami troppo duraturi e fatti di realtà, dopo la delusione che le diede Sakura Haruno, una sua cara amica che la preferì a Sasuke.
E quando scoprì cos'era il Team 10, Ino cambiò radicalmente idea a riguardo e riuscì di nuovo a vivere, a percepire qualcosa di mai provato, seppur molto lentamente e per piccoli gradi.
Perché una rosa non aveva bisogno solo d'acqua e sostanze nutritive varie: si capì che anche un magnifico fiore come lei aveva bisogno di una mano forte e di sole, di nuvole.
Come Choji, come Shikamaru.
Ed aveva passato il suo tempo così, tra fiducia, gioco di squadra e qualche risposta sgarbata, in quanto il suo carattere - dopotutto - era sempre quello che era.
Ma crescendo, si rese conto che non era più il caso che i suoi compagni le regalassero tutta quella serie di sensazioni: sarebbe sfiorita per sempre oppure sarebbe diventata qualcosa di diverso.
E durante la quarta guerra, mentre Shikamaru e Choji dormivano beatamente, lieti di stare ancora insieme come una famiglia, lì accarezzò delicatamente sul volto con l'angoscia nel cuore ed uscì dalla tenda, dalle vite di chiunque.
Perché la rosa doveva imparare la sua strada e nessuno l'avrebbe distolta dal suo obiettivo, per maturare e divenire qualcosa di differente dal solito.
Quando Shikamaru e Choji si svegliarono, già sapevano cosa era successo e corsero subito alla sua ricerca.
Perché vedere petali di rosa trascinati dal vento, probabilmente intriso di fumo di sigaretta, non era nel loro piano: i ricordi non sarebbero diventati qualcosa di duro da ricordare in due, nelle notti solitarie.
Se loro continuavano a sostenerla, era solo perché il loro rapporto ormai familiare era come qualcosa di puramente reciproco: lei li rassicurava e aiutava ormai da un po', loro l'avrebbero appoggiata e protetta nei momenti di fragilità e pazzia femminile.