Storie originali > Azione
Ricorda la storia  |      
Autore: CrHacker98    18/08/2012    3 recensioni
Tyler Smith è un ragazzo di appena vent'anni licenziato dal suo impiego al supermercato per cattiva condotta. Ritrovatosi per la strada, decide di cambiare vita e di di diventare un cecchino professionista.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Ennesimo caso di assassinio a Bumville . Stavolta si tratta del venticinquenne Darren Times, sospettato più volte di traffico di droga ma sempre assolto dal giudice di corte.Nella casa dell’assassinato sono state rovate tracce di cocaina e L.S.D.
L’ispettore Barney crede che la vittima sia stata uccisa perché non aveva regolato dei conti con il venditore della droga. L’autore di questa serie di crimini è ancora sconosciuto, ma la polizia locale si sta dando da fare per rintracciarlo…”
- Allora posso stare tranquillo. Quel coglione non mi prenderebbe neanche se avessi una testa mozzata in mano…- ridacchiò Tyler gettando il giornale accanto a sé e sedendosi comodo sul suo vecchio divano.
In effetti avrebbe dovuto cbuttare quest’ultimo e comprerne uno nuovo, ma ormai si era affezionato a quello e non vi voleva rinunciare. Non che non avesse i soldi, era ricco, solo che cambiare improvvisamente stile di vita e rimodernare da zero il suo appartamento avrebbe acceso troppi sospetti su suo conto. Prima aveva lavorato in un supermercato e pagato il minimo indispensabile, mentre ora guadagnava circa 2000 dollari a botta. Alcuni lussi però se li era concessi: un nuovo televisore, una playstation ultimo modello insieme ad un bel po’ di giochi. Sorrise debolmente e posò il capo sul bracciolo del mobile. Gli faceva male la testa, ed ultimamente gli stava capitando troppo spesso. Forse era colpa del suo nuovo lavoro, non era abituato a tutto quel sangue ed avere sulla coscienza la vita di numerosi uomini non era cosa da nulla. Dopo che aveva completato l’ennesima richiesta ed era tornato a casa spesso abbandonava il fucile in un angolo e si buttava direttamente a faccia in giù contro la stoffa del divano. Poi giaceva lì anche per ore, addormentandosi subito o sonecchiando pigramente. Si mise una mano nei capelli color fuoco e chiuse gli occhi. Era stato fuori tutta la notte e si sentiva appesantito e stanco. Restare circa tre ore fuori con la pioggia scrosciante non era la cosa migliore che si aspettava per la serata. Poi finalmente quello stronzo aveva deciso di uscire di casa e lui aveva avuto appena il tempo necessario per mirare e sparare. La testa era esplosa in pezzetti ed il proiettile si era andato a conficcare nel muro insieme ad una consistente parte di cervella e sangue. Poi il deficiente si era accasciato a terra e lui era scappato.
Questo era avvenuto circa dodici ore prima e Tyler non si era degnato neanche di cambiarsi. I vestiti erano bagnati e si attaccavano alla pelle dando una spiacevole sensazione di attaccaticcio. I capelli invece gli si erano asciugati quasi subito ma le punta ancora resistevano appiccicate alla fronte. Gli occhialetti da motociclista arancioni premuti sugli occhi gli avevano permesso di avere una migliore visibilità anche con il temporale, ma alcune fastidiose goccioline non ne volevano sapere di andarsene. Poi il suo solito modo di vestire: maglietta a righe, jeans scoloriti con alcuni strappi ed anfibi. Aprì finalmente gli occhi e girò con gli occhi verdi la stanza. Un giorno avrebbe dovuto darle una bella pulita. Si decise di andare a farsi finalmente una doccia.
Si alzò a sedere ma la testa gli pulsò dolorante. Cercò di massaggiarsi la fronte reprimendo un conato di vomito. Sospirando si mise in piedi e camminò languidamente fino al bagno. Accese la luce e cominciò a spogliarsi. Mise la sua canzone rock preferita e si buttò direttamente sotto il getto d’acqua caldo. Si sentiva rinascere. Una sensazione di calore gli pervase tutto il corpo e si rilassò un po’.
- I been watching, I been waiting. In the shadows, for my times…- canticchiò sorridendo tra sè. Quando finalmente uscì dal bagno aveva come suo solito cambiato umore. Si avvolse un asciugamano intorno alla vita e si grattò la testa. Stava andando in cucina quando, passando per il corridoio, vide due buste lasciate accanto alla porta. Di una apeva gà il contenuto: i suoi 2500 dollari per il lavoro di quella notte. L’altra doveva essere molto probabilmente di un nuovo cliente. Imprecando si diresse verso di quelle bagnando tutto il pavimento. Aprì la busta del venditore mafioso di droga e vi trovò le bancanote verdi fruscianti.
 - Salve tesorini di papà…- scherzò mettendoli sottobraccio. Aprì l’altra lettera.
 
Ciao,
so da alcuni fonti che sei l’uomo che si occupa di affari “scottanti”. Io devo andare via per una settimana da casa per motivi di lavoro, ma c’è un mio dipendente che ha una fissa per mia moglie. Non vorrei che le succedesse qualcosa mentre io sono via. Hai capito, pensaci tu.
La paga è di 1700 dollari, spero che basti.
 
                                                                                                                                                                      S.
 
Tyler sorrise. L’ennesimo caso del marito allegramente cornificato. Per quanto riguardava lui, odiava le donne. Pagava qualche volta una squillo per una notte, ma non aveva alcuna intenzione di avere una relazione. Troppo complicate, noiose e scoccianti. Mise i soldi sotto un’asse mobile che sarebbe stato molto difficile trovare e lanciò la lettera dell conuto sul tavolo. Canticchiando ancora aprì il frigo e prese un pezzo di torta. Lo ingurgitò in una sola volta e passò subito a della pizza ai quattro formaggi avanzata dalla sera prima. Chiuse lo sportello e si sedette al tavolo.
Sospirò.
Era ora di mettersi a lavoro.
 
Fece molta attenzione a stare attaccato al muro e non sporsi troppo. L’uomo che doveva fare fuori si chiamava Ben Thunder. L’aveva pedinato per un po’ studiando le sua abitudini e poi si era appostato di fronte al McDonald, aspettando che si facesse vivo. Intanto stava fumando una sigaretta e scrutava le belle ragazze che andavano e venivano, stabilendo quali di esse si sarebbe portato a letto con piacere.
Finalmente il bastardo arrivò.
Era basso, con la testa quasi calva, avvolto in un impermeabile grigio. Doveva avere circa il doppio dell’eta di Tyler. O forse anche il triplo. Non ci restò molto a pensare, prese il fucile a lunga distanza e si concentrò sull’obbiettivo. Dopo circa due secondi premette il grilletto. Un boato invase la strada. L’omettocadde a terra fra mille convulsioni mentre una pozzaghera rossa a terra si allargava sempre di più. Tyler prese la sua roba e cercò di fare il più fretta possibile. Saltò sulla moto nera senza targa e partì in quarta. Dopo circa cinque minuti era arrivato a casa sua e fece ben attenzione a non farsi vedere da nessuno. Doug stava ancora in portineria e se l’avesse visto portare un fucile in casa di certo avrebbe chiamato la polizia. Si risolse così a passare per la scala anticendio. Si aggrappò con tutta la forza che aveva alle sbarre metalliche e cominciò a salire fino al quarto piano. Qui aprì la finestra e si tuffò nella sua camera.
Gli pulsava nuovamente la testa.
Ma aveva guadagnato altri 1700 dollari.
Il divano andava cambiato.
 

Commento dell'autrice
Mi andava di fare qualcosa un po' diverso, così mi misi a giocare ad un gioco di stickman cecchino. Siccome mi piacque moltissimo, decisi di fare un raccontino a proposito. Il personaggio adottato è però inspirato in realtà a Mail Jeevas (Matt) di una serie anime. 
Se magari volete un continuo (ma non credo) basta dirmelo.

P.s. Per chi ci volesse giocare, questo è l'URL
 
http://www.flashgames.it/clear.vision5.html
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Azione / Vai alla pagina dell'autore: CrHacker98