19/08/2012
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Hunters
Capitolo 1
Cross Academy, di fronte al Dormitorio Luna
I vampiri stavano invadendo la scuola, cani al servizio dei piani alti della società. Yuki, da brava guardiana, non poteva permettere che venissero all’accademia a generare il caos, li stava affrontando da sola.
‘Dove diavolo è finito Zero? Quando serve non c’è mai!’ pensò la ragazzina.
Forse era solo un bene che Zero non fosse presente, perché, per quanto incredibile che fosse, l’Associazione Hunter e il Consiglio degli Anziani per una volta erano stati d’accordo sulla stessa questione: si erano alleati per dare la caccia al ragazzo. Zero, nella sua situazione fragile e provvisoria, costituiva un pericolo per ambo i lati, un cacciatore di vampiri in transizione per il livello E non era una cosa da tutti i giorni, e soprattutto non era ben vista.
Yuki combatteva come poteva, Artemis in mano, contro i vampiri sguinzagliati dal Consiglio degli Anziani su accordo comune con i loro nuovi amichetti. La ragazza non capiva la ragione di quell’ attacco, né tantomeno aveva intuito chi c’era dietro; era ancora troppo inesperta sulla corrotta società che Kaname cercava in tutti i modi di nasconderle.
I vampiri mostrarono le zanne per spaventarla, mentre cercavano di graffiarla con i loro artigli; ma Yuki non si faceva impressionare, ormai la paura generata dal vampiro che dieci anni prima aveva cercato di ucciderla, era passata insieme al continuo bisogno di ringraziare Kaname per averle salvato la vita. Certo, era sempre grata al vampiro per ciò che aveva fatto, ma finalmente aveva smesso di ricordarglielo ogni santa volta che lo incrociava; cosa di cui anche Kaname era un po’ sollevato.
La Night Class, che aveva sentito la presenza di vampiri nel cortile, stava uscendo in quel momento dal Dormitorio Luna; Yuki si distrasse a guardarli proprio nel momento in cui il suo avversario la stava attaccando, gli artigli puntati al suo collo.
Tutti gli studenti della Classe della Notte si bloccarono per la sorpresa, trattenendo il fiato; il viso di Yuki esprimeva solo terrore, gli occhi puntati sulle unghie del carnefice che velocemente si stavano avvicinando a lei…
Uno sparo, uno scalpiccio di piedi, e Zero allontanò la ragazzina, puntando la Bloody Rose contro la sua preda.
“Z-Zero.. sei qui..”
“Yuki, stai bene?”
La ragazza si accasciò a terra, mentre il vampiro che aveva cercato di ucciderla, si sbriciolava al suolo in polvere.
“Yuki.. è tutto finito ora..” disse Zero accarezzandole la testa.
“Finito un corno, hai attaccato e ucciso un vampiro del Consiglio, verrai punito per questo, Zero Kiryu”, s’intromise un altro vampiro.
“Quelli da punire dovreste essere voi, che diavolo ci fate nel territorio della scuola?!” Rispose Zero. Rivolse poi uno sguardo sprezzante agli studenti della Night Class, come per dire: ‘Che coraggiosi che siete e vi fate anche chiamare Nobili.”
“Non tirartela solo perché hai fatto l’eroe, Kiryu”, rispose Aido leggendo tra le righe, o semplicemente leggendogli nel pensiero, considerando i poteri che possedeva. “Non ci è permesso intervenire nelle questioni del Consiglio.”
“Non vi è permesso fare un sacco di cose, eppure non mi pare che tu di solito segui le regole”, lo rimbeccò l’hunter.
Aido fece per replicare, ma qualcuno gli posò una mano sulla spalla come per farlo tacere: “Aido-kun, Kiryu-kun, basta. Non è il momento giusto per litigare”, li riprese Ichijo. “Yuki-chan, stai bene?” chiese poi con tono gentile.
“S-sì, sto bene.”
Gli scagnozzi del Consiglio fecero un passo avanti, Zero riportò lo sguardo su di loro pronto all’attacco, notando appena che il Purosangue non era presente alla scena. Il ragazzo lo odiò ancora più del solito. Come poteva permettere che la “sua preziosa Yuki” corresse un pericolo simile? Zero lo disprezzava, li odiava quei maledetti e presuntuosi Purosangue. ‘Meriterebbero di essere sterminati tutti quanti’, pensò.
I vampiri si lanciarono contro Zero, il ragazzo rispose premendo il grilletto a raffica, centrando tutti i bersagli con la mira infallibile di un hunter.
“Yuki, stai indietro!” gridò poi alla ragazza.
Quelle bestie attaccavano Zero in successione, lasciandogli appena il tempo per parare il colpo successivo, uno dietro l’altro, con le zanne in vista e gli artigli protesi per lacerargli la pelle.
Un colpo di pistola, poi due, poi tre.. Zero rinunciò a tenere il conto di quelli che stava riducendo in cenere, ce n’erano molti altri che meritavano di fare la stessa fine, troppi in effetti; stavolta gli avevano dato un bel d’affare. Il ragazzo incrociò le dita con quelle di un altro vampiro, bloccandolo nella sua presa.
“Zero, attento!!” gridò Yuki.
Il ragazzo si girò di scatto; un altro scagnozzo lo stava attaccando dal dietro. Zero gli dava la schiena, bloccato davanti dalle mani del suo avversario. Si liberò in fretta da lui, ma l’altro vampiro era ormai troppo vicino, stava per ferirlo.. Yuki gridava il suo nome…
Una katana comparve sopra le loro teste e tranciò di netto il corpo del vampiro, tagliandolo a metà. Una ragazza atterrò nella polvere della sua vittima appena depositata al suolo, il cappuccio della felpa nera che portava indosso, era ricaduto all’indietro rivelando biondi capelli legati in una coda alta ordinata.
“Devo sempre coprirti le spalle, eh Zero?” Due paia di occhi di colore diverso guardavano il ragazzo, un sorriso amichevole sul viso della ragazza.
“Elly”, rispose Zero sorpreso.
DUE SETTIMANE PRIMA
Zero gironzolava per il cortile della Cross Academy, in mezzo agli alberi, era come se si stesse nascondendo da tutti, dal mondo e anche da se stesso. Era esausto, aveva appena finito di scortare l’allegra combriccola di vampirelli, neanche fosse stata una processione della Via Crucis. Il ragazzo appoggiò la schiena a un albero, era stanco di sopportare tutti i santi giorni le urla isteriche di quelle irritanti ragazzine della Day Class alla sola vista di quei mostri da strapazzo. Zero si coprì il viso con una mano, non ce la faceva davvero più.
Sentii un rumore di passi avvicinarsi, qualcuno stava venendo verso di lui. Il ragazzo sbuffò, possibile che non lo lasciavano mai in pace? Sperò che non fosse quel rompiballe di Kuran, non aveva proprio voglia di vedere la sua faccia da… Avrebbe potuto aggiungerci migliaia di insulti. Ma non fu Kaname che vide di fronte a lui, ma bensì una ragazza con biondi capelli che le arrivavano alle spalle.
“Zero..” disse.
“Chi sei?” chiese il ragazzo scontroso.
“Ma come, non mi riconosci?” rispose la ragazza sorridendo.
Zero la guardò meglio, non gli sembrava di averla mai vista. Portava una canotta bianca che lasciava intravedere un filo della pancia piatta, abbinata a dei pantaloncini corti e stivali col tacco neri. Dei comuni abiti, che però davano un’aria famigliare a quella ragazza. Ma Zero non ricordava proprio dove l’aveva già vista. E poi la guardò negli occhi, quei brillanti occhi affetti da eterocromia non li avrebbe mai scordati, erano i più belli che avesse mai visto.
“Elly?!” chiese stupito.
“Ah, felice che ti sia ricordato di me”, rispose lei.
Era qualche anno che non la vedeva, eppure era cambiata completamente, non c’era traccia in lei della ragazzina che era stata un tempo. Elly, insieme a lui, Ichiru e Kaito era stata un’allieva di Yagari. Lei e Zero si conoscevano da sempre, passavano molto tempo insieme da bambini.
“Che ci fai qui?”, le chiese ancora sorpreso.
“Mah, cazzeggio. Scherzo, ero da queste parti e ho deciso di fare un salto a salutarti. Kaito mi ha detto che ti avrei trovato qui.”
“Dove sei stata tutto questo tempo? Sono anni che non ti vedo”, le chiese ancora Zero.
“Sei anni per la precisione. Sono stata in giro, lavoro sai, l’Associazione mi da un sacco di compiti da svolgere. Dovrei prendermi delle meritate ferie ora che ci penso”, rispose la ragazza.
“Sei sempre la stessa”, commentò Zero.
“E tu sei rimasto il taciturno moccioso che eri”, ribatté Elly.
Ma entrambi stavano sorridendo a quei ricordi, Zero la tirò a sé e la strinse brevemente tra le braccia.
“Mi sei mancato, sai?”
“Anche tu.”
“Stai scherzando, vero?”
“Ovviamente.”
Si lasciarono andare nel momento in cui sentirono qualcuno chiamare il nome di Zero. Il ragazzo si girò giusto in tempo per vedere Yuki sbucare tra gli alberi.
“Ah, eccoti qua. Ho finito il giro. Non c’è nessuno fuori, possiamo anche andare a dormire” disse Yuki. Zero annuì, ma quando si voltò di nuovo scoprì di essere rimasto solo con Yuki. Elly era sparita nel nulla.
“Sì, è sempre la solita”, sospirò Zero.
“Che fai ancora lì impalato?”, lo richiamò Yuki, precedendolo verso il dormitorio.
***
“Zero, attento!!” gridò Yuki.
Il ragazzo si girò di scatto; un altro scagnozzo lo stava attaccando dal dietro. Zero gli dava la schiena, bloccato davanti dalle mani del suo avversario. Si liberò in fretta da lui, ma l’altro vampiro era ormai troppo vicino, stava per ferirlo.. Yuki gridava il suo nome…
Una katana comparve sopra le loro teste e tranciò di netto il corpo del vampiro, tagliandolo a metà. Una ragazza atterrò nella polvere della sua vittima appena depositata al suolo, il cappuccio della felpa nera che portava indosso, era ricaduto all’indietro rivelando biondi capelli legati in una coda alta ordinata.
“Devo sempre coprirti le spalle, eh Zero?” Due paia di occhi di colore diverso guardavano il ragazzo, un sorriso amichevole sul viso della ragazza.
“Elly”, rispose Zero sorpreso.
“Cos’è questo tono? Sei ancora sorpreso nel vedermi in giro?”
“Sono sorpreso per il fatto che un’hunter obbediente come te, uccida un vampiro del Consiglio per salvarmi”, rispose il ragazzo.
“Oddio Zero, hai detto una frase lunghissima per il tuo standard! Non era mai successo prima!” Elly si beccò un’occhiataccia da parte dell’interessato.
La ragazza sorrise e continuò: “Davvero sei sorpreso che ti abbia aiutato, my darling? Tu sottovaluti troppo il mio concetto di amicizia”, disse facendogli l’occhiolino. Zero non rispose.
“Cos’è questa storia?” chiese un vampiro del Consiglio, “lei non stava dalla nostra parte?!”
“Che sta succedendo?” chiese Zero guardando la ragazza, “dalla loro parte per cosa?”
“Vedi Zero, a quanto pare ci sono dei nuovi amichetti di gioco in città. Il Consiglio degli Anziani e l’Associazione Hunter, finalmente vanno d’accordo. Un applauso!” Elly battè le mani una volta, suscitando l’irritazione dei vampiri per il suo tono ironico. La ragazza non li degnò di uno sguardo, come se non fossero al suo livello, e continuò: “Hanno deciso di darti la caccia perché non hanno niente di meglio da fare.”
“Smettila di scherzare”, rispose il ragazzo. Eppure non riusciva ad arrabbiarsi con lei, forse semplicemente ricambiava l’affetto con cui lei si era presa cura di lui e suo fratello da piccoli.
“Ebbene mio caro Zero, non ho ancora finito. Pare che io sia a capo di questa bella missioncina suicida. Pensa un po’ cosa dovevano andare ad affidarmi!” Sbuffò Elly divertita.
Zero la fissava dritto negli occhi con aria seria. “E tu intendi portare a termine la tua missione obbedientemente, vero?”, le chiese.
“Questa invece è una cosa che sopravvaluti di me, non sono così obbediente come credi. Ti ho difeso prima, no?”
“Potrebbe essere stato uno dei tuoi soliti scherzi”, rispose il ragazzo.
“Hai davvero bisogno che ti dimostri qualcosa per credermi, Zero?” replicò Elly.
“Sono passati tanti anni dall’ultima volta che siamo stati compagni, come faccio a sapere se posso ancora fidarmi di te?”
“Tanti anni, ma non troppi. Zero, la mia fiducia l’hai sempre avuta, ora devi chiederti in chi riponi la tua. Ma vedi di darti una mossa, perché non abbiamo molto tempo”, gli fece notare la ragazza, lanciando un’occhiata ai cani del Consiglio che fremevano d’impazienza.
“Ma dov’è il nostro caro Kaname Kuran? Ci tenevo tanto a rivederlo!”, disse Elly sorridendo in tono di scherno. “Mi manchi così tanto, oh Nobile Kanamee..”
“Piantala con questa pagliacciata!” la interruppe Zero adirato, scoccando un’occhiata alla Night Class che cominciava ad agitarsi.
“Datti da fare, abbiamo un po’ di bestie da rispedire al loro paese”, sorrise sadico Zero.
“Zero..” mormorò Yuki, ricordando a tutti che è presente anche lei. Non riconosceva più in lui il ragazzino che aveva incontrato quattro anni prima.
“Finalmente sei tornato in te”, commentò la hunter, lanciando uno sguardo divertito a un adirato Aido.
Elly e Zero si misero schiena contro schiena, le armi anti-vampiro strette tra le mani, pronti a combattere contro i loro nemici sovrannaturali. I due ragazzi si muovevano con agilità e grazia, come se stessero ballando. Elly brandendo la katana, affondava e squarciava con gesti rapidi; Zero dall’altro lato, sparava con la Bloody Rose a tutti coloro che entrassero nella sua visuale.
Andavano avanti così, schivando e parando, colpendo, abbassandosi, coprendosi uno le spalle dell’altra. Zero e Elly si ritrovarono ancora schiena contro schiena, come una squadra abituata a combattere in quel modo, affidandosi uno all’altra, abbandonando finalmente ogni incomprensione.
Con il respiro affannoso, appoggiati a vicenda contro le spalle dell’altro, erano esattamente al centro di un cerchio di polvere, formato dai resti dai resti dei vampiri del Consiglio. Nessuno di loro sopravvisse all’imbattibile, quanto improbabile, duo.
Elly si raddrizzò, la katana impugnata nella mano destra. “Ma che bella spiaggia”, commentò, osservando il risultato dello scontro. “Sei tutto intero?” chiese poi al ragazzo.
“Ovviamente e anche tu non hai perso la tua parlantina del cavolo, vedo.”
“Non potrei mai farti un tale onore”, ammiccò sorridendo.
La ragazza si chinò a raccogliere il fodero della spada, che prima aveva lanciato via senza curarsene.
“Perché mi hai aiutato?” chiese Zero.
“Ancora con questa storia?” Elly infilò la katana nel suo fodero, “te l’ho detto, per amicizia.”
Zero sospirò indeciso se crederle o no.
“E come tua amica ti dirò una cosa”, Zero la guardò negli occhi. “ Quella donna è ancora viva.”
Gli occhi del ragazzo si riempirono di stupore e rabbia al ricordo di quella notte. Anche Elly si era fatta improvvisamente seria. “All’Associazione mi hanno affidato la missione di darle la caccia. E’ da un po’ che cerco informazioni e finalmente l’ho trovata. Zero, ho intenzione di ucciderla, vieni con me.”
“Quando?” chiese solo Zero.
“Stasera, alle 11, davanti al cancello laterale.”
“E’ per questo che sei tornata, vero?”
“Già, mi hanno detto di scegliere chi volevo come compagno per la missione. In questo modo dimostreremo a tutti che sei un valido hunter”, rispose la ragazza con un’alzata di spalle.
“Non avresti mai accettato il compito di catturarmi.”
“Ehi, gli amici non fanno certe cose”, sorrise lei. “Ah, e vedi di non portarti dietro i nostri amichetti stasera”, Elly accennò alla Night Class con la testa. Per quanto fossero abbastanza distanti perché Yuki non potesse sentirli, era ovvio che loro avessero seguito tutta la conversazione, erano vampiri dopotutto.
Elly fece per andarsene, ma poi ci ripensò e si girò: “un’ultima cosa”, disse rivolta a Zero. “Avrai un’altra bella sorpresa stanotte.” E così dicendo, si dileguò nella luce del tramonto che stava spuntando all’orizzonte, con la promessa di un appuntamento per quella notte.
Continua..
Angolo dell'autrice:
Ehilà, è la prima volta che scrivo una fiction su un anime/manga con un personaggi mio. Spero che Elly possa essere all'altezza delle mie e vostre aspettative, e che possa piacervi.
Lasciate pure un commento, grazie a coloro che hanno letto e a chi recensirà. :)
Elis.