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Autore: _nicksbum    19/08/2012    2 recensioni
OS - Will you still be here tomorrow or will you leave in the dead of the night? so your waves don't crash around me, I'm staying one step ahead of the tide. Will you leave me lost in my shadows or will you pull me into your light? Teach me how to be loved.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sentii bussare alla porta e la sua voce squillante mi chiese di poter entrare.
"Vieni", mormorai cercando di asciugarmi le guance coperte di lacrime. Gesto inutile. Non appena entrò, si accorse subito che avevo pianto.
Si avvicinò, mi posò una mano sul viso e al suo tocco sospirai. "Piccola Stella", mormorò sorridendomi dolcemente e chiamandomi con quel nomignolo che usava solo lui, ero la sua Piccola Stella. "Che sta succedendo tesoro mio?"

Lo guardai perdendomi nei suoi occhi marroni, così scuri che sembravano infiniti. Mi erano sempre piaciuti i suoi occhi, erano il mio porto sicuro.
Mi accoccolai contro il suo petto, aggrappandomi alla polo blu che indossava e scoppiai nuovamente in lacrime. "Avevi ragione tu.. su tutto!", singhiozzai.
"Cioè?", chiese accarezzandomi gentilmente la schiena e i capelli.

"Lucas... avevi ragione. Mi avevi detto di non perdere tempo con lui perchè mi avrebbe fatto solo soffrire ed è stato così", spiegai lacrimando. Sentii un sospiro provenire dal suo petto. "Che ti ha fatto?"
"L'ho visto abbracciato ad un'altra e si stavano baciando e..", scossi la testa, incapace di continuare.

Ero scossa dai singhiozzi e sapevo che non avrei dovuto parlarne a lui, lui che aveva sempre detto di amarmi e che, nonostante tutti i miei errori e rifiuti, era ancora qui a consolarmi e proteggermi. "Ora stai tranquilla tesoro, ci sono qui io", mormorò lui in quel momento, dando voce ai miei pensieri.
Mi stesi sul letto, portandolo con me e mi rannicchiai contro di lui che mi passò una mano sul viso, con dolcezza, asciugando le mie lacrime.
"Perchè non trovi qualcuno che ti possa amare come si deve? Tu meriti più di tutto questo, Stella!". A quella distanza, le sue parole sussurrate mi sembravano un urlo e avvertii il dolore nascosto dietro quella frase.
"Qualcuno come te?", chiesi cogliendolo alla sprovvista.
Dopo la sua imbarazzante e disastrosa dichiarazione di quasi due anni prima, non avevamo mai più parlato di cosa lui provasse per me.
"Si, esattamente! Qualcuno come me!", mi rispose lui, alzandosi sul gomito per osservarmi. "Io ti amo e tu... tu provi qualcosa per me, Stella, io lo so, ma tu non vuoi ammetterlo e....", scosse la testa.
Io mi ritrovai a fissarlo.
Amavo quel ragazzo, questo lo sapevo.
Lo amavo come non avevo mai amato nessuno, ma non sapevo se quello che provavo sarebbe potuto sfociare in una relazione o se eravamo destinati a rimanere amici per sempre.
"Io....", mormorai. "Io non.."
"Lasciati amare Piccola Stella.. lasciati amare da me", mi disse serio, posando una mano sul mio viso e guardandomi con gli occhi lucidi. Mi faceva male vederlo soffrire, soprattutto perchè ero io la colpevole.
"
Proviamoci, non chiedo altro.. se poi va male, ti giuro che ti starò accanto comunque, come amico"
Risposi al suo sguardo che in quel momento era il più profondo che io avessi mai visto. "Ti prego Stella..", mormorò ancora.
La sua voce, di solito pimpante e allegra, era triste e lacrimosa.
Non era la prima volta che finivamo in questo discorso, ma ogni volta cercavo di sviare.. sempre. 
Il mio cuore batteva forte e i miei occhi saettavano cercando di non incrociare i suoi, anche se era un'impresa difficile; mi attiravano in modo inevitabile.
Alzai una mano tremante verso il suo viso e sfiorai gli zigomi, il naso dritto e perfetto, le labbra morbide. Al mio tocco lo vidi chiudere gli occhi e sospirare.
Continuai a sfiorare i suoi lineamenti, finchè non sentii la sua mano spostarsi dal mio viso al cuscino. Lo vidi avvicinarsi e mi fermai, immobile, fissandolo.
Lui aprì gli occhi e il mio cuore riprese a battere forte, troppo forte. Non ero abituata a questo ritmo frenetico e bellissimo. "Insegnami ad amare, Joe", sussurrai persa nei suoi gesti e scossa dai brividi causati dal suo tocco che, ormai l'avevo capito, mi faceva impazzire.
Lui sorrise, avvicinandosi ancora di più. Ormai i nostri nasi si toccavano e potevo avvertire il calore del suo respiro. "No.. t'insegnerò ad essere amata, Stella", sussurrò per poi eliminare la distanza tra noi che sembrava troppa ad entrambi.
Tremai quando posò le labbra sulle mie. Mi stupii della loro morbidezza e dolcezza.
Nessuno dei ragazzi con cui ero stata fino a quel momento mi aveva mai baciato così. Erano emozioni pure e travolgenti.
Lo sentii sospirare dolcemente, quando si scostò per riprendere fiato e mi venne da sorridere. Chissà da quanto tempo aspettava quel momento, chissà da quanto bramava le mie labbra.
Mi resi conto che anch'io volevo quel contatto. Volevo farmi amare, come aveva detto lui.
Volevo essere amata per la prima volta nella mia vita e volevo che fosse lui quello che mi avrebbe fatto scoprire questo sentimento che pensavo di conoscere, ma che in realtà non avevo mai capito veramente.
Mi scostai da lui, quando sentii le lacrime pungermi gli occhi e notai il suo sguardo acceso da un calore che non gli avevo mai visto. Era felice e io ero la causa di quella felicità.
La cosa rendeva felice anche me, stranamente.
"Grazie", sussurrò, baciandomi le palpebre, per fermare le lacrime che, lo sapevo, erano di gioia. "Amami e basta", mormorai, accoccolandomi contro il suo petto.
"Lo farò.. per tutto il tempo che vorrai", mi rispose, stringendomi a sè.
Capii, tra le sue braccia, di aver sprecato troppo tempo. Quei due anni, invece che passarli a piangere e soffrire, avrei potuto passarli con lui.
Avrei dovuto recuperare perchè stare con lui, in quel momento, mi sembrava la migliore sensazione del mondo.
Alzai lo sguardo e notai che mi stava già guardando con un mezzo sorriso di trionfo. Gli sfiorai il viso dolcemente e in quell'istante lui mormorò "Ti amo Stella".

 

 

 

 

Aprii gli occhi.
La sveglia segnava le 6.40, ma la vedevo sfocata.
Le lacrime scorrevano sul mio viso, come ogni mattina. Erano lacrime di dolore e tristezza, ma anche di consapevolezza.
Si, la consapevolezza che era e sarebbe stato sempre e solo uno stupido sogno.
Un sogno, un desiderio.. l'amore di una vita.

 









eccomi con un'altra one-shot.  *due in una sera, è un record*


comunque ora che ho imparato per bene ad usare questi cavolo di HTML pubblicherò più spesso.
ho già intenzione di pubblicarvi una fan-fiction su Zayn Malik.

comunque, questa OS è stata ispirata (chi seguiva JONAS e poi JONAS LA) da Joe e Stella che io, personalmente adoravo, anche se erano due lagnoni, LOL
beh, che dire.. il titolo e la piccola introduzione sono presi totalmente dal testo della canzone 'teach me how to be loved' della meravigliosa Rebecca Ferguson (che mi fa emozionare ogni singola volta che apre la bocca).
detto ciò, spero vi sia piaciuta e se vi va, lasciate una recensioncina (?)

love you all, Sil. 

  
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