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Autore: Irishkoala    20/08/2012    6 recensioni
(...) Ero lì a causa di una scoperta.
Una scoperta che non avrei dovuto fare...o forse sì, ma che in ogni caso mi stava mantenendo in agitazione da due giorni e in ansia enorme.
Nessuno sapeva che sarei stato presente, soprattutto Colin ed era questo che mi metteva più in agitazione(...)
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Faith.'
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Bad Idea






C'era qualcosa di sbagliato di fondo.

Qualcosa da cui sarei dovuto rimanere alla larga e da cui anche il mio inconscio continuava a ripetermi di sfuggirne.

In teoria la serata libera non l'avrei dovuta avere ma, dopo parecchie lamentele di Shannon, ero riuscito a convincerli a rimandare per una volta le prove e prendersi una mezza pausa anche loro con la scusa che fossimo un po' stressati.

Non era vero niente in realtà.

Ero lì a causa di una scoperta. Una scoperta che non avrei dovuto fare...o forse sì, ma che in ogni caso mi stava mantenendo in agitazione da due giorni e in ansia enorme.

Nessuno sapeva che sarei stato presente, soprattutto Colin ed era questo che mi metteva più in agitazione.

Mi avrebbe cazziato per l'eternità se avesse saputo il motivo, ma ormai non avrei potuto lasciar perdere ed ero pure riuscito d entrare con una scusa.

Fortuna che la serata era a scopo benefico-caritatevole, con qualche rigiro di frasi li avevo incantati ma il fatto era che non sapevo cosa aspettarmi una volta dentro.

Avevo paura a scoprire realmente la verità ma se così era non riuscivo a credere che mi avesse nascosto una cosa del genere per tutto quel tempo.

Cercai di non pensarci quando entrai nel salone principale, già stracolmo anche se la serata era appena all'inizio e mi inoltrai tra la folla sperando che nessuno mi notasse o riconoscesse.

Illuso, come sempre.

Venni fermato quattro o cinque volte e ricambiai le chiacchiere solo per non fare brutta figura ma la mia attenzione, come la testa, era focalizzata su tutt'altro insieme allo sguardo che stava guizzando da una parte all'altra della sala come controllo, non di certo sui miei interlocutori.

Ero troppo agitato, dovevo calmarmi oppure non sarei resistito nemmeno un'ora ma il non vederlo mi stava facendo venire un altro dubbio.

E se avessi travisato ogni cosa? Se mi fossi fatto solo un enorme paranoia e mi trovassi lì per niente?

Avevo letto che avrebbero partecipato entrambi ed ero riuscito a scorgere di fretta anche i loro nomi sulla lista degli invitati quindi non avrei dovuto essere così paranoico.

Feci finta di non pensarci ma il non vederlo per un'altra mezz'ora non fece altro che intensificare quell'idea facendomi sentire ancora peggio.

Ma verso me stesso.

Riuscii a liberarmi dei due con cui stavo parlando per defilarmi in una zona più appartata della sala, sedendomi al bancone del bar e ordinando qualcosa da bere per tenermi impegnato, non smettendo di tenere d'occhio la massa di persone che si alternavano, mescolandosi senza apparente forma.

Per avere un'idea di quanto fossi nervoso avevo pure ordinato un drink alcolico, cosa assolutamente non da me essendo quasi astemio ma, in quel momento, avevo bisogno di qualcosa di forte per sopportare la situazione.

Quello stesso qualcosa che, da forte, sarebbe passato a estremamente potente appena lo vidi in un punto della sala opposto a dov'ero io, esattamente come avevo letto, insieme a quell'altro.

Per come stavano parlando non dovevano essere appena arrivati e ciò su cui mi cadde l'occhio subito, e che mi diede un fastidio esagerato, fu notare il suo braccio appoggiato dietro alla schiena di Colin, con tranquillità assoluta mentre continuavano a scambiarsi pacche divertite e amichevoli un pò sulla spalla o sulle braccia.

Il nervosismo stava lasciando il posto ad una rabbia cieca mentre stavo continuando a mordermi il labbro inferiore, con la gamba che tamburellava irrequieta sullo sgabello e la gelosia rampante che non sarei mai riuscito a diminuire visto che si trattava di lui.

Non ragionavo più lucidamente ma avrebbe dovuto darmi molte spiegazioni.

Buttai giù il resto del drink in un colpo solo, non rendendomi conto che nel bicchiere n'era rimasto decisamente troppo e mi ritrovai a tossire furiosamente con la vodka che mi colpì lo stomaco scaldandolo troppo di fretta.

Ma non me ne preoccupai, nonostante il barista mi lanciò una strana occhiata ne chiesi un altro.

Avevo bisogno di spinta per affrontare qualsiasi cosa avrebbe portato quella serata.

I due intanto, ora, erano rimasti da soli, se non si considerava il resto delle persone attorno, ma loro se la stavano chiacchierando come se nulla fosse e come se si trovassero in una stanza vuota.

Rabbiarabbiarabbia.

Tantissima rabbia a cui si stava anche unendo frustrazione e paura. Perché cazzo non mi aveva mai detto niente?! Cos'era quella storia? E soprattutto se era vera da quanto andava avanti?

Non mi mossi lo stesso, finendo il secondo drink e sentendo la testa iniziare leggermente a girare, anche perché non avevo mangiato niente e stavo cominciando ad accusarlo.

Cercai di non badarci e fui costretto ad alzarmi e spostarmi quando anche loro si mossero all'interno della sala, rischiando di essere visto.

Li seguii con lo sguardo, ignorando gli altri anche se qualcuno doveva essersi accorto del mio comportamento decisamente anomalo e non potevo fare scenate in una situazione del genere ma la rabbia e ora anche l'alcool mi stavano annebbiando troppo la mente.

Infatti non riuscii a trattenermi quando vidi che rimase da solo, il 'compagno' che lo lasciò per un cazzo di motivo di cui non avevo idea, e mi spostai di nuovo verso il bar dove si era fermato.

Non fece in tempo a ordinare qualcosa che lo aggredii letteralmente, strattonandogli anche un braccio per farmi notare.

Come se la mia voce non fosse stata sufficiente.

"Che cazzo sta succedendo?!"

Colin si voltò preso alla sprovvista e anche con un leggero sobbalzo, sgranando lo sguardo quando si rese conto chi aveva davanti e lasciando perdere per un attimo il barista che mi guardò male di nuovo.

Se fossi stato più lucido non avrei reagito così, anzi me ne sarei pure andato e mi sarei risparmiato quella scena per fargliela solo quando saremmo stati da soli, ma lucido non lo ero per niente.

"Jared?!!" ebbe un attimo di spaesamento guardandomi fuori di sé e sicuramente con l'idea che sarei stato l'ultimo a trovarsi lì dentro.

Annuii, mettendomi le mani sui fianchi e arrabbiandomi ancora di più per via del suo sguardo colto in fallo come se gli avessi rovinato la festa improvvisamente.

Mh davvero?! Gliel'avrei rovinata del tutto se era quella la faccenda.

"Cosa? Andiamo dillo! Non pensavi che sarei stato qui vero? Che ti avrei beccato tranquillamente a fare l'ultima cosa che mi sarei mai aspettato da te!!" abbassai il tono, almeno avevo ancora la razionalità per rendermi conto che non era il caso di urlare.

Però non mi accorsi che ora la sua espressione era solo interrogativa e esprimeva il fatto che non avesse idea di quale fosse il mio punto.

"Jar di cosa stai parlando? Perché non mi hai detto che c'eri anche tu?"

"Come no.." ribattei indignato, esprimendoglielo anche con lo sguardo "..potrei dire lo stesso di te!"

Alzó le sopracciglia, sempre più confuso "Jar mi spieghi di cosa parli? È solo un after party come altri, lo sai benissimo anche tu, ce ne sono a centinaia così e sono tutti uguali"

Avevo cominciato a scuotere la testa "Non sto parlando di questo ma.."

"Cole?" venimmo interrotti bruscamente, a me venne un brivido di rabbia a sentirlo chiamare così ma poi mi gelai sul posto quando notai chi era andato a recuperare dopo aver lasciato Colin.

"Eh Jared!" fu una voce femminile.

La scena si gelò un istante e in quel preciso momento mi resi conto che avevo fatto una cazzata enorme e avrei voluto sparire all'istante.

Deglutii, boccheggiando senza parole mentre tutti e quattro ci stavamo guardando senza capire i reciproci motivi di dubbio.

Tentennai, spostando lo sguardo verso di lei e cercando di fare il totale indifferente.

"Ahm..ciao Scarlett, come stai?" chiesi con nervosismo mentre lei non era messa in modo diverso e spostò lo sguardo da me agli altri senza sapere come comportarsi.

"Bene grazie...era da un sacco che non ti vedevo"

Annuii forzatamente con un sorrisino finto che non fui in grado di migliorare.

"Già.." biascicai, sentendo la gola farsi improvvisamente secca e la testa girare di più.

Scese un altro istante di momento imbarazzante poi, il primo a smuoversi, fu anche l'ultimo di cui avrei voluto sentire la voce, senza considerare il modo in cui guardò Colin e gli mise di nuovo una mano sulla spalla.

"Cole, non ci presenti?"

Colin fece un leggero sobbalzo come se fosse stato appena riportato al presente e io tremai inconsciamente non volendo capire cosa stesse succedendo.

"Ah certo..ahm...Jeremy-Jared...Jared-Jeremy" disse alternativamente ma la sicurezza aveva abbandonato anche la sua voce mentre io mi ritrovai costretto a fare un sorriso finto e ad allungare il braccio per prendergli la mano.

Il suo sorriso invece mi inquietò parecchio, soprattutto perché mi sembrò anche troppo affabile.

"Piacere Jeremy Renner...anzi è un onore, devo farti i complimenti per il tuo tipo di lavoro, ti ammiro"

Ci rimasi un istante senza sapere cosa rispondere e la frase mi suonò molto di falso.

"Piacere mio, Jared Leto" risposi semplicemente desiderando di sparire sul serio.

Avevo ancora lo sguardo addosso di Scarlett che era davvero da un secolo che non avevo più incontrato di persona mentre Colin stava continuando a fissarmi senza capire il perché del mio atteggiamento.

Non riuscii ad aggiungere altro e nemmeno a staccare lo sguardo da Renner che me lo stava ricambiando quasi con sfida, ancora stampata in testa l'immagine di prima dove il suo braccio era stato sulla schiena di Colin.

Stesso braccio che ora era appoggiato alla sua spalla e che io avrei voluto spezzare con violenza.

Colin forse cominciò a capire la situazione notando il mio sguardo ma la tensione venne interrotta da Scarlett che indicò il bar.

"Prendiamo qualcosa?"


Dopo mezz'ora la situazione era una merda assoluta.

L'unico che stava dominando la conversazione era Renner che era convinto di essere interessante quando invece lo era lontano chilometri.

Scarlett non aveva ancora smesso di spostare lo sguardo dal bicchiere che aveva davanti a me con falsa indifferenza e Colin stava facendo lo stesso. Tutti e due però che volevano ingannarsi fingendo di ascoltare qualsiasi cosa l'altro stesse raccontando.

Io ero al quarto bicchiere e non riuscivo a capire come stessi facendo a reggere tutto quell'alcool, e soprattutto a non essermene già andato visto che si trattava della situazione più di merda, imbarazzante e opprimente in cui mi fossi mai trovato.

Mi stava anche venendo voglia di piangere o di urlare o spaccare qualcosa e chiudere quella dannata bocca dell'uomo che avevo davanti e che stavo già odiando con tutto me stesso.

Non avevo idea di che rapporti avesse con Scarlett ora, e nemmeno con Colin visto la confidenza esagerata che gli stava dando ma erano motivi sufficienti per me per strangolarlo.

Invece mi facevo schifo perché non fui in grado di fare nulla se non continuare a bere.

Cosa di cui almeno Colin si accorse sul fatto che forse non doveva andare tutto bene e mi fermò prima che potessi ordinare il quinto.

"Jared? Sicuro di non aver bevuto abbastanza? Non credo che un altro ti farà bene"

Lo fulminai ormai non più conscio delle mie azioni e con il briciolo di lucidità rimasta totalmente azzerata.

"Sei l'ultimo che mi può dire cosa mi faccia o non mi faccia bene, non sono cose che ti riguardano" non mi resi conto del casino che combinai, del modo stralunato in cui mi guardarono Renner e Scarlett e sconcertato di Colin "e ora scusate ma ho bisogno di aria" aggiunsi, prendendo lo stesso il bicchiere che mi era arrivato in quel momento e alzando i tacchi per uscire il più velocemente possibile da lì dentro.

Stavo malissimo, e non era solo per l'alcool, ma la confusione, rabbia, imbarazzo, dolore e incomprensione che stavo sentendo mischiati nello stomaco mi stavano facendo impazzire.

Sentii un'eco simile al richiamo del mio nome, con la sua voce, ma forse sognai e basta, non più capace di definire che cazzo avessi combinato quella serata e cosa avessi visto davvero o creduto di vedere.

"Jared?!" quel richiamo fu più forte e definito ed ebbe anche una fonte quando Colin comparve sul retro, nel giardino esterno dell'hotel in cui mi ero rifugiato.

"Jared! Dio, spiegami che cazzo è stata tutta quella messinscena!" affermò mezzo scocciato con tono relativamente più alto.

Lo guardai fuori di me, arrabbiato all'inverosimile.

"Fanculo Colin!!! Non sono io quello che deve spiegare e.." presi un altro sorso ma sentii uno strattone subito dopo e la mano di Colin che cercò di portarmi via il bicchiere.

"Dammelo Jared!"

"No lascia!"

"Cristo, tu non bevi! E questa roba è una merda ok?! Ne so qualcosa, lascialo! Ne hai bevuto abbastanza!!" con un altro strattone riuscì a impadronirsene, anche perché io non ero più così attivo e consenziente come avrei potuto esserlo normalmente.

Anzi, la testa stava girando in modo estremo, lo stomaco non era esattamente contento di quello che avevo ingerito e le immagini non erano più così chiare.

Colin rovesciò il resto del contenuto del bicchiere a terra per poi liberarsene su una panchina poco distante, tornando verso di me subito dopo, io mi ero dovuto appoggiare con la schiena al muro con la speranza che tutto intorno a me la smettesse di vorticare furiosamente.

"Allora?" sentii una sua mano sulla spalla e lo guardai a fatica cercando di focalizzare in maniera decente solo la sua immagine.

"Voglio sapere cosa diavolo è successo lì dentro!" affermò secco indicando retoricamente l'interno dell'hotel ma ora la situazione stava peggiorando e basta.

L'alcool aveva raggiunto ogni parte del mio corpo e aveva ragione sul fatto che fossi abituato. Anzi non avevo mai bevuto nulla se non una birra leggera all'anno forse..nemmeno lo ricordavo. Non capivo più niente.

Il rum, o la vodka, o qualsiasi altra merda ci fosse stata dentro a quello che avevo ingerito mi aveva fottuto completamente.

"Jared? Stai bene?"

Negai "Mi gira la testa" strizzai le palpebre in un altro mero tentativo di far smettere quella giostra ma fu solo peggio.

Colin sbuffò battendosi le mani sulle gambe.

"Perché diavolo hai preso quella roba? Non hai mai bevuto niente, starai ancora più male tra un po'" affermò con rimprovero ma con tono ovvio, sapendo di cosa stava parlando e io sicuro che avesse ragione.

Mi prese per un braccio cercando di spostarmi "Ti accompagno a casa"

"No" mi liberai con uno strattone "lasciami.." ribattei con rabbia, cercando di fare qualche passo per allontanarmi da lui, convinto nella mia ostinazione.

Ma non feci molta strada, appena mi tolsi dall'appoggio del muro barcollai in avanti per qualche passo poi capendo che non ce l'avrei fatta per quanto stesse girando tutto, cercai di nuovo il muro a tentoni ma non lo trovai e caddi in avanti sulle ginocchia con un verso di dolore.

"Cristo, Jared!"

La presa di Colin sul braccio si fece sentire pochi secondi dopo con cui mi sentii risollevare da terra e tenere stretto per evitare che crollassi di nuovo.

Sbuffò contrariato mentre io mi appoggiai a lui, nonostante i miei ormai scarsi tentativi di tenerlo distante, ma ora come ora capivo pure io che avevo fatto una cazzata e che da solo non sarei andato da nessuna parte.

"Dai andiamo, mi dirai tutto quando ti sarai ripreso.." affermò piatto, fermandomi attorno ai fianchi e facendo in modo che camminassi senza incontrare di nuovo il pavimento "...e se ti viene da vomitare dillo prima, grazie!" aggiunse sarcastico.

Avrei voluto fulminarlo ma non ne ebbi la forza, l'unica cosa che feci fu di lasciare la testa sulla sua spalla mentre percorremmo un tragitto che non avrei nemmeno ricordato.



Ohccristo!

Perché quella sensazione del diavolo non voleva saperne di andarsene?

Riaprii gli occhi di scatto, senza nessuna idea di cosa fosse successo e di dove fossi. La testa stava ancora girando esageratamente e lo stomaco non era messo meglio, ma almeno ero steso.

"Oddio..." imprecai, biascicando, tra me e me, passandomi le mani sul viso.

"Come va?"

Le spostai di scatto appena riconobbi la voce di Colin e lo vidi raggiungermi sul letto, mettendosi steso su un fianco per guardarmi.

Capii che eravamo da lui.

"Malissimo...cazzo, come diavolo facevi quando bevevi?" mi resi conto solo dopo di quello che dissi e notai la sua espressione affranta che mi fece sentire del tutto uno schifo.

"Scusa...dio, scusa...non so nemmeno cosa sto dicendo"

Scosse la testa "Fa lo stesso, sei tu che non dovevi prendere niente"

Annuii con un sospiro mentre cercai di capirci qualcosa.

"Cos'è successo? È già mattina? Non ho vomitato vero?"

Rise sommessamente poi scuotendo la testa e appoggiandomi una mano sullo stomaco muovendola lentamente.

"No tranquillo e sì è già mattina...questa notte ti sei addormentato in macchina e ti sei svegliato adesso, quindi non hai combinato nulla di cui dovresti pentirti"

Risi inevitabilmente, facendogli un altro cenno d'assenso poi buttando fuori un respiro consapevole di aver combinato un casino ed essermi comportato da vero immaturo.

"Adesso tocca a te dirmi cos'è successo" ribatté ma con tono calmo e spostai lo sguardo verso di lui sentendomi in colpa, anche se l'agitazione ora stava tornando di nuovo.

"Perché non mi ha mai detto niente?"

Aggrottò le sopracciglia facendo uno sguardo interrogativo.

"Su cosa?"

Mi morsi il labbro inferiore, non certo se dirglielo sul serio perché avrei potuto essere completamente in torto e la testa che girava non stava aiutando in fatto di rimanere lucido, ma ormai avevo combinato tutto quel casino, non potevo girarci attorno per poi lasciar perdere.

Presi un respiro "Di te e Renner" buttai fuori.

A quella sgranò talmente tanto lo sguardo, facendo anche un leggero spostamento in avanti con il viso per la sorpresa, che quello scuro profondo mi fece perdere completamente le parole.

"Cosa?!" il tono di voce un po' più alto ma quasi sul divertito.

Cercai di trovare le parole giuste "Di...insomma...ho letto quello che è successo sul set e avresti dovuto dirmelo tu! Non avrei dovuto scoprirlo così...poi ci eravamo sempre detti di finire solo con donne se proprio ma un uomo?!" adesso stava tornando la rabbia "..un uomo cazzo! Tu non.."

"Jared, aspetta , fermo.." mise le mani avanti poi appoggiandomele anche sulle spalle per farmi stare steso quando provai a mettermi seduto "...non so di cosa tu stia parlando e non c'è mai stato niente tra me e lui se è questo che insinui" affermò ora faticando davvero a trattenersi dal ridere.

"Smettila! È una cosa seria!" lo guardai con rabbia e indignato notando che lui non la stava minimamente prendendo seriamente e che non riuscii a trattenersi oltre cominciando a ridere di gusto.

Si lasciò andare completamente steso, passandosi una mano sul viso che finì sulla bocca come tentativo di far smettere la risata ma non servì a nulla.

"Colin!" gli diedi un pugno sul fianco che lui non accusò, non degnandomi e continuando solo a ridere e a scuotere la testa.

"Oddio tu hai pensato che..." rise "....e ieri sera eri lì per...oddio" niente da fare, non riuscì a fermarsi e continuò a ridere nonostante il secondo pugno sul fianco che gli diedi.

"Cole smettila diavolo! Ho letto che avete dormito insieme una volta, come cazzo lo spieghi questo eh? Poi ieri sera ti è stato appiccicato continuamente, ti guardava come se avesse voluto scoparti in mezzo alla sala e, in più, non ha smesso un attimo di toccarti o sfiorarti e non hai idea di quanto abbia desiderato di rompergliele quelle mani!!"

Lo sfogo servì a farlo calmare e spostò lo sguardo verso di me, respirando per diminuire l'enfasi della risata. Il mio sguardo lo fece anche tornare in una parvenza di serio.

"Dio Jar...." sospirò e lo guardai ancora peggio.

"Ehi! Non fare la solita scena dell''io' che traviso sempre' e 'tu che sei innocente su tutto', ok? So cosa ho visto e tu non mi hai mai detto niente cazzo!"

Scosse la testa scrollando le spalle "Perché non c'era nulla da dire!"

Lo fulminai.

"Jar credimi! Non c'è mai stato nulla tra me e Jeremy, siamo solo amici e...ok, ho capito cosa devi 'aver letto' ma non è come intendi tu!"

"Certo...come ogni volta vero? Non è mai quello che intendo io ma con le donne passava, anche se mi dava fastidio..con un uomo..cristo!" non riuscii a concludere la frase infilandomi una mano tra i capelli ora con il magone in gola.

Non potevo credere che l'avesse fatto.

"Ehi.." si spostò verso di me prendendo peso su un gomito e guardandomi ora totalmente serio "...Jar, ascoltami....è vero ma non è come sembra"

Rimasi senza parole e a bocca aperta.

Non l'aveva negato, dio!

"Tu.."

"No senti!" mi interruppe "..si è trattata di una notte in cui siamo dovuti rimanere sul set e lavorato fino a tardi. Abbiamo solo diviso la roulotte perché non ce n'erano a sufficienza ma non è successo niente! Cristo come puoi anche solo pensarlo? E lui non ci ha mai provato con me credimi! Siamo solo amici" ripeté deciso, anche nello sguardo e sapevo che non mentiva.

Potevo leggerlo sempre, capivo tutto anche quando non parlava e se si fosse trattata di una bugia me ne sarei reso conto.

La smentita non riuscì lo stesso a farmi sentire meglio.

E tutta la sceneggiata della serata come la spieghi?”

Continuò a guardarmi stralunato senza capire “Quale sceneggiata?”

Sbuffai “Del rimanerti incollato addosso tutta sera”

Sorrise ma trattenne un'altra risata notando che l'avrei fulminato di nuovo se solo avesse provato a ricominciare.

Non era niente, non ci vedevamo da un po' ed è stata solo una piccola rimpatriata”

Assottigliai lo sguardo, imbronciando le labbra “E pensi che sia sufficiente una spiegazione del genere?”

Roteò lo sguardo “Tu invece potresti spiegarmi come hai fatto a scoprirlo e ad entrare? Era una lista privata e sono sicuro che il tuo nome sopra non c'era” ironizzò con un mezzo sorrisino.

Feci il muso mostrandogli la lingua “Ti devo ricordare chi sono per caso?”

Soffiò, scacciandomi fintamente con una mano e sollevandosi dal letto con una mezza risata mentre scosse la testa.

Lasciamo perdere d'accordo? Non lo voglio più sapere”

Risi lievemente, sentendomi un pochino più sollevato anche se le immagini della serata passata continuavano a non piacermi, nemmeno il ricordo di aver rivisto la mia ex.

Dove vai?” chiesi vedendolo dirigersi verso l'uscita della stanza e lui si fermò un passo prima dell'essere fuori dalla porta.

Ti porto qualcosa, avrai un mal di testa assurdo mh?”

Fui costretto ad annuire, sentendo anche lo stomaco che mi stava tirando dei nomi e la forza per mettermi seduto o persino alzarmi in piedi non l'avevo ancora se non con il rischio di rovinare sul pavimento o, peggio, vomitare anche l'anima.

Sorrise ricambiando il cenno d'assenso poi scomparve proseguendo i passi fino alla cucina mentre mi voltai su un fianco infilando un braccio sotto al cuscino.

Non riuscivo a combatterla quella gelosia e non ci avrei nemmeno provato a farlo perché sapevo a prescindere che sarebbe stata una causa persa. Nei suoi confronti era qualcosa di inspiegabile persino a me stesso ma mi prendeva alla bocca dello stomaco appena avevo l'impressione o fiutavo che ci fosse qualcosa di 'sbagliato' che gli ronzava attorno e fino a che non ero sicuro del contrario non ero in grado di rilassarmi.

La verità era che avrei voluto che fosse solo mio ogni secondo delle giornate, e di nessun altro. Se qualcuno gli si avvicinava era la fine e arrivavo ad avere i peggiori atteggiamenti immaturi che nessuno avrebbe potuto immaginare senza rendermene conto.

Ci arrivavo alla fine ma poi non me ne pentivo nemmeno perché si trattava di lui. Un reazione a catena che ormai avevo smesso di tentare di combattere o eliminare. Avevo idea che anche lui se ne fosse abituato ai miei momenti di gelosia cronica, avevo la fortuna che almeno non se ne fosse ancora stancato. Una delle mie paure più grandi ma, nonostante provassi a ripetermelo di cercare di cambiare o a darci meno peso non ci riuscivo mai.

Ecco qui, mangia qualcosa prima di prendere l'aspirina oppure ti farà solo peggio”

La sua entrata mi fece tornare a terra e sorrisi sommessamente nel notare il vassoio con la colazione sopra che appoggiò sul lato libero del letto, dove si sedette.

Grazie..” sussurrai cominciando a sentirmi un po' in colpa lo stesso mentre cercai di sollevarmi senza badare al giramento di testa che arrivò improvviso appena conquistai una posizione più diritta.

Dovette notarlo anche Colin che mi appoggiò una mano sul braccio aiutandomi per poi lasciarla sulla mia spalla quando lasciai la schiena contro la parete, mentre mi passai entrambe le mani sul viso.

Dio...adesso capisco perché ho sempre evitato di bere qualcosa, mi sento uno schifo...” mi sfregai gli occhi poi li riaprii sperando che la stanza avrebbe smesso di girare ma senza successo.

Lo sentii ridere sommessamente, la mano che spostò fin sulla mia guancia per accarezzarla lentamente con il pollice.

Non è solo questo il punto..mai mischiare vodka, rum bianco e gin in cocktail diversi...da un lato era meglio se vomitavi almeno te le toglievi dallo stomaco”

Lo guardai scettico continuando a percepire del costante divertimento nella sua voce.

Sono contento che tu te la stia spassando sai? E, grazie, ma non sono esperto e in quel momento non ci ho pensato”

Continuò a ridere spostando il vassoio sulle mie gambe poi sedendosi di fianco a me, passandomi un braccio attorno alle spalle e io ne approfittai per lasciare cadere la testa sulla sua subito vicina.

Buttati su qualcos'altro quando ti vengono gli attacchi di gelosia oppure sono io che ti dovrò portare a disintossicarti dopo”

Gli diedi un altro pugno leggero sul fianco “La vuoi finire di scherzare? Non mi è ancora passata del tutto se vuoi saperlo”

Ehi..” mi diede un bacio sulla testa e io alzai solo lo sguardo su di lui “...credimi non c'è mai stato niente tra me e Jeremy, niente di niente e, comunque, se anche fosse non eravamo ancora insieme io e te quindi non darci peso”

Lo guardai allucinato “Quindi qualcosa c'è stato però! E non m'interessa se non eravamo insieme, ci conoscevamo già però”

Colin aprì il braccio libero di lato alzando la spalla “Te l'ho detto cos'è successo e non è niente di che...solo che eravamo nello stesso letto...effettivamente c'era un po' di casino in quelle notti ora che mi ci fai pensare” affermò, l'ultima frase come se stesse parlando a sé stesso mentre si grattò la nuca.

Mi indignai rimanendo a bocca aperta e spostandomi dalla sua spalla così di fretta che il caffè nella tazza sul vassoio oscillò pericolosamente e un secondo giramento di testa mi colpì con ancora più intensità ma non ci badai.

Come scusa?!!!”

Scosse la testa scrollando le spalle indifferente “Eddai Jar! Non è nulla...semplice cameratismo tra colleghi, lo sai come vanno queste cose..”

Te lo do io il cameratismo tra colleghi, porca puttana! E no non lo so come vanno queste 'cose'!” ribattei ora con rabbia facendogli il verso e incrociando le braccia al petto mentre lui sospirò lasciando ricadere le braccia sulle gambe a peso morto.

Scosse la testa “Mi vuoi credere dannazione? Ti stai preoccupando per nulla..” affermò spiccio e io rimisi il broncio distogliendo lo sguardo.

Però avresti dovuto dirmelo...” sussurrai sottovoce imperterrito e deciso a non volergliela dare vinta.

Mi dispiace d'accordo? Ma non mi è mai venuto in mente perché non ha nessun significato e non me lo sarei nemmeno ricordato se non fosse uscita questa storia quindi non so come fartelo capire che non è importante e che non devi preoccuparti”

Tornai a guardarlo mordendomi un lato delle labbra e tornandogli vicino alla spalla su cui appoggiai il mento.

Giuralo”

Sorrise “Lo giuro” abbassò il viso prendendomi la punta del naso tra i denti e mordendo lievemente facendomi fare un verso di lamento che fu del tutto falso perché, in realtà mi piaceva da morire quando lo faceva, e lui lo sapeva bene.

E niente più uscite con lui”

Mi guardò rassegnato “Siamo amici come te lo devo dire?”

E io come te lo devo far capire che anche se per te non è niente da lui si capiva che qualcos'altro potrebbe anche volerlo?!”

Mpf andiamo, è solo il suo modo di fare ma non ne vuole credimi!”

Lo fai per me, per favore? Una volta almeno”

Aprì la bocca “Questa poi, quando mai non ho fatto qualcosa che non fosse per te, sentiamo?!”

Rimasi un secondo senza parole, colto in fallo e con la bocca semi aperta poi scossi la testa volendo in ogni modo rivendicare le mie ragioni.

Fa lo stesso...per favore” aggiunsi supplicando e sporgendo il labbro inferiore all'esterno facendolo sbuffare del tutto mentre chiuse gli occhi un istante.

Il labbrino non vale però”

Risi sommessamente “Sì che vale”

Mi fece una smorfia che ricambiai “Ok, cercherò di vederlo solo nelle occasioni pubbliche, anche perché non posso tagliare completamente i ponti con lui, sai com'è..”

Assottigliai di nuovo lo sguardo mentre lui lo sostenne con decisione e decisi di scendere a quel compromesso piuttosto che continuare a torcermi l'anima fino allo sfinimento.

D'accordo, andata”

E tu non provare più a bere”

Non ci penso neanche sta tranquillo”

Sorrise “...ok, quindi dopo aver risolto il motivo di tutta quella scenata, puoi anche mangiare adesso”

Gli diedi una leggera gomitata sul fianco, sorridendo però divertito e annuendogli mentre spostai lo sguardo sul vassoio prendendo qualcosa. Scese il silenzio per qualche minuto mentre diedi qualche morso a un toast, quando fu lui ad infossare la schiena in modo da abbassarsi un po' per poi appoggiare il mento sulla mia spalla e lo guardai incuriosito.

Cosa?” risi nel notare la sua espressione sorniona che però era anche estremamente dolce e mi fece sciogliere e rilassare del tutto.

Mi piace quando ti comporti così...anche se a volte vorrei strozzarti..” seconda smorfia mentre rise “...però sei sempre stato l'unico che riesce a farmi sentire così importante e anche se ti vengono delle uscite di testa come quelle di questa notte non riesco mai ad arrabbiarmi veramente perché non potrei. Sei unico e anche quando non ci penso, arrivi in qualche modo a farmi capire quanto ci tieni a me e non ti ringrazierò mai abbastanza per questo...”

Ci rimasi non aspettandomi niente del genere e sentendo anche un caldo improvviso prendermi lo stomaco e la testa che smise improvvisamente di girare, cosa che non fu per merito del cibo.

Cole..” soffiai sottovoce sorridendo e non sapendo cosa dire ma la risolse togliendomi la fatica quando mi venne contro baciandomi dolcemente e infilandomi una mano tra i capelli, prendendomi la nuca.

Lo seguii appoggiandolo nell'andare piano fino a che non gli forzai le labbra con la lingua ottenendo spazio immediato e incontrando la sua con cui si mise a giocare. Inclinai il viso, incastrando di più la bocca e stringendogli il braccio con la mano sentendolo approfondire ancora e ancora tanto che quando ci separammo la testa mi stava girando di nuovo ma per tutt'altro.

Strofinò il naso sul mio poi la guancia su cui dopo lasciò il pollice per accarezzarla fino a che non si separò lentamente, lasciando la fronte contro la mia.

Non smettere di essere geloso di me”

Sorrisi sentendo ancora più caldo e capendo ancora una volta e in maniera maggiore perché la provassi davvero così fortemente nei suoi confronti. Nessuno avrebbe mai potuto averlo a parte me, se ci avessero anche solo provato sarebbero morti.

Scossi la testa lievemente per non separarmi da lui.

Non potrei mai, ormai sono incastrato lo sai”

Annuii sorridendo “Sì lo so, anch'io..”

Gli ricambiai il sorriso e mi sporsi di nuovo per baciarlo, prendendogli una guancia e tenendolo fermo contro di me fino a che non fu la vibrazione del mio telefono a farci staccare e entrambi spostammo lo sguardo sullo schermo facendo un'espressione orrifica.

Ahiahi..”

Guardai Cole con la coda dell'occhio “Mio fratello mi ammazza...ieri sera non sarei nemmeno dovuto uscire perché dovevamo provare e gli avevo detto che sarei rientrato presto” sussurrai sottovoce.

E' quasi mezzogiorno invece”

Cazzo..” sospirai, poi scrollai le spalle lasciando perdere “...dopo mi invento qualcosa” spostai il vassoio a terra, ignorai il cellulare sotto lo sguardo sorpreso di Cole e gli ripresi le labbra, abbracciandolo attorno alle spalle e costringendolo a stendersi completamente sul letto per poi spostarmi sopra di lui con nessuna intenzione di lasciarlo andare.

Né in quel momento, né mai.











Lo so sono sadica xD Mi piace spupazzare la divaH con i suoi attacchi di gelosia ^^

Tutto ciò non deriva a caso...insomma, non del tutto...se vi state chiedendo da dove ho preso l'ispirazione guardatevi/leggetevi questi tre post ^^ 1,2,3
Se vi vengono ancora dei dubbi, la parte 'succulenta' che mi ha ispirato e da cui è nato il tutto il punto in cui Cole dice che hanno condiviso lo stesso letto e si è trattato di 'spooning' che significa 'dormire a cucchiaio' quindi non esattamente una posizione tenuta da due 'amici' uu
L'introduzione di Scarlett deriva dal fatto che sono sadica, ribadendolo, e che volevo torturare la GerardaH ^^ Ma alla fine sono stata anche buona visto che non si dicono praticamente nulla :)
Non prendetevela con Renner...anche se io lo sopporto poco e quindi appoggerei JarJar, soprattutto perché le gif nella '3' sono davvero ambigue o.O 
Qui una flash letobros **
Bacioni a tutti

Grazie a chiunque lascerà un passaggio di qualsiasi tipo ;)
L.
   
 
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