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Autore: Remeny    20/08/2012    2 recensioni
Ho deciso di affrontare anch'io questa fatidica sfida!
La coppia è naturalmente composta da Frank e Gerard.
Non so dirvi chi è il passivo della questione, e chi l'attivo.
Non so dirvi chi muore e chi rimane.
Non so raccontarvi i loro problemi in meno di venti righe.
Se volete conoscere davvero i parti della mia mete malata, allora leggete!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Regole:
1. Scegli una coppia di personaggi (artisti musicali, attori, personaggi appartenenti a libri);
2. Fai partire la riproduzione casuale sul tuo lettore mp3;
3. Scrivi una storia per le prime dieci canzoni che il lettore farà partire;
4. Smetti di scrivere al termine della canzone. Nessuna aggiunta.



Avenged Sevenfold; M.I.A.

“Essere entrambi soldati farà bene al vostro amore”, così ci dicevano.
Certo,non avevano menzionato che c’avrebbe portato a combattere per la nostra stessa vita, senza più curarci l’uno dell’altro.
Gerard era spavaldo, convinto di farcela, io no.
Era uno di quelli che combatteva con e per onore, con e per divertimento.
Io lo facevo solo per salvare la faccia. E per stare con lui.
Ecco perché lui era tornato indietro a prendere Ray, incurante delle mine antiuomo che erano disseminate per tutto il terreno.
Ecco perché io non l’avevo fatto.
Ecco perché adesso stringevo l suo corpo mutilato e senza calore, chiedendomi perché non l’avevo seguito, maledicendomi per non averlo fatto.
Avevo sbagliato e l’avevo perso.
Ero sicuro che saremmo rimasti insieme per sempre, e invece eccomi qua. A stringere un corpo privo di vita, ricordandogli quanto lo ami.
Come farò a guardare negli occhi Ray?
Come farò ad abbracciare Mikey, una volta datogli la notizia?
Come farò a guardarmi allo specchio senza vedere le mie mani grondare sangue, il tuo sangue?
Come farò a vivere?
Oh, ma io combattevo per Dio e per la patria.
Io sarò salvo.
Tu sarai solo tre metri sotto terra. Ad aspettarmi.
Giurami che mi aspetterai. Giuralo.
Oh, giusto, non puoi.
Sei morto per Dio e per la patria.
Sei morto per me.

Avenged Sevenfold; I won’t see you tonight.

Ti ho tradito. Ancora.
E tu stai qui a guardarmi come se non mi conoscessi.
“Mi chiedo se ti abbia mai conosciuto davvero, Gerard”, mi dici guardandomi.
E ti capisco, ma non rispondo subito.
“Mi conosci meglio di me”.
“Non credo. Se lo avessi fatto, allora avrei saputo spiegarmi il perché del tuo gesto. Se ti avessi conosciuto davvero, avrei capito che volevi ucciderti. E non l’ho fatto”.
“Però mi hai fermato! E’ questo che conta”.
“No, invece. Ti ho scoperto per puro caso, la prossima volta potrei non essere così fortunato. Io.. io potrei perderti, Gerard, lo capisci?”
“Si”.
“Capisci che morirei se dovesse succederti qualcosa?”
“Si”.
“Capisci quanto sei sempre stato tu, sei tu e sempre sarai tu per me?”
“Si. E tu capisci che mi hai salvato? Non solo stasera. Tu mi salvi sempre”.
“Ma da cosa ti avrei salvato esattamente? Da cosa?”, chiedi disperato.
“Da me stesso”.
“Non è così. Sei tremendamente vittima di te stesso- mi accarezzi una guancia- e io non posso fare altro che vederti morire lentamente”.
“Io ti amo”.
“Lo so”.
“Darei la mia vita per te!”
“Lo so”.
“Vivo per te, solo per te Frank”.
“Lo so”.
“E allora?”
“E allora non basta a cambiare le cose”.
“Non lasciarmi morire”, ti supplico dopo un po’, le lacrime iniziano a scendere.
“Non lo farò, amore mio. Non lo farò”, mi prometti abbracciandomi.
Sono a casa.

Three Days Grace; Never too late.

Sentire le sue mani sul mio corpo ormai non mi dava fastidio, non sentivo più nulla.
Prima però c’era stato il dolore, quello più puro, poi la rabbia, ora nulla.
Ero vuoto.
Mio padre abusava di me da circa quattro anni, ne avevo tredici la prima sera che venne in camera mia.
Non riuscivo a crederci.
L’avevo raccontato solo a lui.
Solo a Gerard.
Il ragazzo che amavo.
Ma lui poteva fare ben poco per salvarmi.
“Scappiamo. Tu ed io, andiamo via”, mi aveva detto e l’avevo preso per pazzo.
Quella sera mi arrivò un messaggio.
“Non è mai troppo tardi”, mi scrisse.

Skillet; Whisper in the dark.

“So che mi senti, Frank”, mi diceva quella voce, sempre la stessa.
Era notte fonda, ma lui non voleva saperne di andare via.
“So che mi senti”, ripeté, ma non risposi.
Poi apparve.
Si sedette sul mio letto.
Da quanto vedevo i fantasmi? Da sempre.
“So che mi vedi”.
“Che cosa vuoi?”, gli chiesi spazientito.
Questa cosa doveva finire.
“Te”, mi rispose, ma non capivo. Non riuscivo a capire.
“Non ricordi, Frankie? Avevamo promesso”, mi sussurrò triste.
Immagini confuse iniziarono a vorticarmi in testa.
E poi capì.
“Gerard… “, mormorai incredulo.
Come avevo fatto a dimenticare? Come avevo potuto?
“Per sempre”, rispose intrecciando la sua mano alla mia.

About Wayne; The maniaco f the seventh floor.

Ero ad uno di quei balli per ricche coppie, io ero solo uno scapolo in cerca di moglie, come da buon costume.
Lo scambio di sguardi iniziò subito.
Era lì con la sua dama e mi fissava.
“Non sai cosa ti farei”, mi dicevano i suoi occhi.
Andai al settimo piano, verso la camera che il proprietario della casa aveva messo a mia disposizione. Mi seguì. Entrò e chiuse la porta alle sue spalle.
“Cosa dirà la tua dama, Frank?”, gli chiesi ma non rispose.
Si avventò sulle mie labbra, e ricambiai.
“Non hai idea di quanto io ti abbia cercato”, sussurrò tra un bacio e l’altro.
Non parlammo più.

Caparezza; La mia parte intollerante.

La scuola è una palla per definizione, la mia è un incubo.
Ragazzi che si scopano mezzo istituto, gay che vengono insultati, ragazze stupide e rifatte, nessuno di davvero interessante.
Non è posto per me.
Io sono il classico tipo che non viene notato da nessuno.
Bè, forse i bulli mi vedono fin troppo bene, in effetti.
Ma che ci posso fare se, tra le altre cose, sono gay e intelligente?
Chi mai dovrebbe essere al mio livello? Solo Poe, cazzo, solo Poe!
“Ciao, io sono Gerard Way”, mi disse una voce, distogliendomi dal mio libro.
Magro, alto (bè..forse non dovrei parlare d’altezza io, tutti sono colossi in confronto a me), occhi verdi e capelli rossi.
Il mondo sparì.

Iron Maiden;Dance of death.

Mi avrebbe ucciso. Lo sapevo che non sarei dovuto entrare nel bosco.
“Cosa ti porta in questo posto, Gerard?”
Rabbrividì, conosceva il mio nome.
“Oh, io so tante cose di te. Tranquillo, non ti ucciderò”, e sorrise, mostrandomi dei denti affilati.
“Ma, vedi, non posso lasciarti andare, non posso lasciare che tu racconti ciò che hai visto”.
“Io… io non dirò una parola”, deglutì.
Ti prego,pensai.
“Non possiamo correre rischi. Tu rimarrai qui”, mi disse con un tono perentorio e mi sentì morire.
“Ma… io lo prometto”, dissi disperato. Dovevo andarmene da lì.
Avrei venduto l’anima al diavolo pur di uscire da quel bosco.
“Allora, ricominciamo, ti va? Io sono Frank Iero, un demone, ma questo l’hai già capito. E tu sei?”
“G-Gerard Arthur Way”, ebbi il coraggio di rispondere.
“Mi piaci Gerard, davvero tanto. Forse è per questo che non voglio lasciarti andare. Sai, noi demoni siamo egoisti”, rispose facendo un passo avanti. In risposta io indietreggiai, ma dietro di me c’era un ramo. Inciampai e caddi rovinosamente a terra.
“Mi piaci Gerard”, continuò.
E improvvisamente mi assalì. Le sue labbra furono sulle mie in un attimo.
“Io.. ho bevuto. E’ un incubo”, cercai di convincermi.
“Pensala così se vuoi”, sorrise malizioso e tornò a baciarmi.
Un incubo, un incubo.
Ma lo era davvero?

My Chemical Romance;Welcome to the Black Parade.

“Ti riprenderai, Frank”, mi disse con le lacrime agli occhi.
Ero in ospedale da circa sei mesi e lui veniva tutti i giorni, e tutti i giorni mi diceva “ti riprenderai”.
Lo adoravo, il mio Gee.
No, ok, non eravamo fidanzati o cose simili ma, si, lo amavo.
“Sai che non è vero”, risposi, scompigliandogli i capelli.
“Si, invece, i dottori ti guariranno”, era testardo.
“Promettimi solo- esitai-.. promettimi solo che non mi dimenticherai, che qualunque cosa succeda io sarò il tuo Frankie e… promettimi che mi penserai”, conclusi, e mi liberai di un peso.
“Tu non morirai, Frank Iero, non lo fai”.
“Promettimelo”, ringhiai.
“Ti penserò così spesso da farti prendere il mal di testa”, rispose, mentre qualche lacrima già scendeva.
“Questo è il mio Gee”, sorrisi, in pace con me stesso e col mondo.
Morì due giorni dopo.

Panic!At the Disco; I write sins, not tragedy.

Si stava sposando davvero. Con Eliza e non con me.
“Che matrimonio stupendo!”, disse una damigella.
“Si, se non fosse che la sposa è una troia”, dissi nella mia mente.
“Qualcuno si oppone?”, eravamo già arrivati a questo punto? Oh, che amarezza.
“Si, io”, rispose una voce. La sua voce.
“C-cosa?”, domandò Eliza la troia, ampliamente sconvolta. Come tutti.
“Non voglio sposare una che ha una storia col testimone”, scrollò le spalle e venne nella mia direzione con un sorriso sulle labbra.
“Andiamo”, sussurrò al mio orecchio e uscimmo da quella chiesa mano nella mano.
Poi la sveglia suonò, e mi svegliai.

Bullet for my Valentine;Fever

Sudavo freddo, poi sentivo caldo. Maledetta aspirina.
Ma non era per quello che avevo la febbre, lo sapevo.
Era colpa dei suoi baci bollenti, dei suoi tocchi indecenti, delle sue parole sussurrate tra un gemito e un respiro spezzato dall’eccitazione.
Era lui.
Era Frank.
Era colpa sua se mi stavo consumando lentamente, mentre l’aspettavo.
Era la malattia ed il rimedio.
Era la follia e allo stesso tempo la casa di cura.
Era la morte e il miracolo.
Lo amavo, cazzo quanto lo amavo.
Mentre pensavo questo, una mia mano era scesa ad accarezzare il piccolo Gerard.
D’altronde, Frankie mancava anche a lui.
Ma in quel momento non era la mia mano ad accarezzarmi, era la sua.
Era lui a toccarmi.
Era sempre stato lui.
Ad un tratto sentì la porta di casa sbattere.
“Gee, sono io”, disse emi leccai le labbra.
“Vieni su, amore”, e mi preparai al primo round.

Note dell’autrice!

S-salve a tutti!
Ok, lo so che sono penose ma, vi prego, buttatela sull’ironia!
Si, dai, sono simpatiche in fondo!
Quella che mi convince di meno è quella ispirata a Dance of death, mentre quella che adoro è senza dubbio Welcome to the Black Parade.
Non so spiegarvi il perché, ma ci sono affezionata particolarmente, sin da quando la riproduzione casuale le ha fatto invadere le mie orecchie.
Bè, non ho tanto da dire, lo ammetto, solo che sarò felice di leggere commenti e rispondere ^^
Alla prossima!
Remèny.
  
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