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Autore: itsjones_    25/08/2012    4 recensioni
Sospirai «nessun appuntamento,sono qui per riprendermi le chiavi che avevo dimenticato..»
«oh» fece l’orsacchiotto «vuoi da bere.. ehm..»
«Stella Parker.» sussurrai con un filo di voce «no grazie»
«STELLA!» esclamò il ‘’bimbo’’ «guarda danny, questa ragazza ci è capitata a fagiolo»
Erano fissati con pianeti,stelle e tutto quello che riguardava lo spazio,specialmente Tom, lui si che amava queste cose.
Danny,il ragazzo con la chitarra in mano sorrise «mi stai già simpatica,sai?»
Perfetto. Pensai. Ragazzi. Musicisti. Amanti dei pianeti. O quello che erano non volevo averci niente a che fare, se non portargli pranzo e spuntini.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Danny Jones, Dougie Poynter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 5. - Drunk.



 

 
Ricordo la sensazione di fresco mentre le mie labbra si scollavano dalle sue, ricordo i suoi occhi, così chiari e pungenti che fissavano il mio viso basito e sconcertato mentre mi allontanavo.
«wow» mi uscii soltanto dalla bocca.
Mi sentii strana, quel bacio non era stato previsto, non sapevo cosa fare, che cosa avrei dovuto dire.
«questo si che è d’ispirazione» ridacchiò lui passandosi la lingua sulle labbra.
Soffocai un sorriso abbassando lentamente lo sguardo verso le sue mani che se ne erano rimaste sulle corde della chitarra.
«forse è meglio che me ne vada a dormire» risposi senza neanche guardarlo in faccia,la stessa che se ne stava a pochi centimetri di distanza dalla mia.
Danny si alzò ed appoggiò la chitarra al pavimento «d’accordo» sussurrò.
Detto questo sorrise maliziosamente e si avviò in bagno per cambiarsi. Io, non feci in tempo ad appoggiare la testa al cuscino che m’addormentai, stanca e anche un po’ confusa.
Quella notte sognai grandi occhi blu, chitarre che strimpellavano il mio nome e il sole,grande e luminoso che accendeva ogni cosa intorno a me.
La mattina seguente, mi svegliai di buon umore nonostante Danny non fosse nel letto accanto a me, ero comunque intenta a non pensare a niente di quello che era successo poche ore prima. In cucina c’era odore di marmellata ai frutti di bosco spalmata sul pane fresco, frittelle calde e caffè appena fatto, un odore troppo invitante per essere ignorato. Seduto intento a mangiare la propria colazione c’era Tom che si gustava il suo cibo in compagnia del suo quotidiano, forse è questa l’immagine che preferisco di Mr Fletcher, un ragazzo buono e semplice con tutti i requisiti per diventare un ottimo padre ed un amabile marito.
«hey» mugugnai stirando entrambe le braccia verso il soffitto.
Tom mi lanciò un’occhiata dolce continuando a sorseggiare la sua bevanda calda. «buongiorno»
Mi guardai intorno prima di rendermi conto che nella stanza non c’era nessun altro,a parte me e lui. «gli altri? Dormono ancora?»
«in realtà non tutti, Danny è uscito»
«uscito? Ma sono le nove del mattino»
Tom fece spallucce «è imprevedibile,dovresti saperlo»
Nella mia testa la mia coscienza se la rideva alla grande. Danny jones e l’imprevedibilità andavano a braccetto.
Mi misi a sedere cominciando a spalmarmi della marmellata sul primo pezzo di pane che riuscii ad afferrare ed intanto il mio sguardo si andò a posare sul calendario appeso alla parete.
Ancora sette giorni. Ancora sette notti insieme e mr Jones.
Mitico.
Improvvisamente la porta d’ingresso si spalancò e un Danny un po’ stanco si affrettò ad entrare in casa.
«’giorno!» esclamò con un meraviglioso e pulitissimo sorriso stampato sul suo volto radioso.
Feci un cenno con il capo,sentendomi un po’ in imbarazzo mentre lo vedevo avvicinarsi.
«dunque?» chiese tom sparecchiando la sua roba.
«oh,oh, abbiamo un sacco di nuova roba, è forte,molto molto forte!» ridacchiò l’altro.
Il biondo scoppiò improvvisamente in una fragorosa risata.
«wow,datti una calmata, dove hai trovato tanta energia per metterti a scrivere a quest’ora?»
Danny mi guardò e sorrise con malizia. «te ne accorgerai non appena la sentirai!»
Per la verità la canzone non era ancora completa, ma prometteva piuttosto bene. Mi sentivo un’aliena, improvvisamente. Era tutto così strano.
Dougie fu estremamente carino con me, per tutta la giornata  ed io mi sentii una stronza per come mi ero comportata ultimamente, ma con il passare del tempo, mi accorsi che forse era meglio così.
La sera successiva notai l’audacia con cui Danny aveva deciso di terminare il brano e gli altri che era riuscito a cominciare. Non avevo idee, così lo fissai mentre strimpellava, appoggiato al muro di camera nostra.
Provava le rime più basilari ed alcune erano davvero stupide, avrei voluto urlargli ‘’dannazione,jones! Tu sai scrivere, sei un mito! Smettila di canticchiare cretinate!’’ ma non lo feci per il semplice fatto che vederlo in quelle condizioni mi faceva ridere.
«sei proprio una stronza!» rise lui,quasi m’avesse letto nel pensiero
«cosa? Che centro io?»
Danny appoggiò la chitarra sul pavimento.
«dovresti aiutarmi,non starmi a guardare» fece sospirando «ho un cazzo di blocco.»
È inutile Jones, quello che è successo l’altra sera non si ripeterà. Non ti bacerò di nuovo.
«mi piaci Danny» mi uscii dalla bocca e giuro che io non centravo niente, erano parole vomitate,non premeditate.
«sei assurdo,assolutamente andato..così imprevedibile» cominciai a ridacchiare nascondendo l’imbarazzo delle mie parole.
Lui diventò paonazzo e mi fissò con quegli occhi ipnotici per poi abbassare lo sguardo verso il proprio strumento.
«e ti piaccio più di Doug?»
Quella domanda mi parve inappropriata, cosa diamine centrava Dougie?
«io e lui siamo amici,siamo troppo simili, Danny»
«e noi..noi cosa siamo? Ieri sera ci siamo baciati..»
Oh,eccoci. Qualcuno mi ammazzi. Adesso.
«volevo darti un po’ d’ispirazione..» mormorai
Lui parve quasi scocciato «oh,Stella! Non venire a dirmi che mi hai baciato per farmi scrivere qualche riga in più,quello è stato un signor bacio!»
Mi sentii scaldare,dentro e fuori, la tensione si alzava e stavo per esplodere.
«può essere» abbassai un sorriso e mi alzai in piedi «ma,si è fatto tardi è meglio se-»
«se, un par di palle! Parker! dammi una risposta.» anche lui si alzò di scatto e dentro di me qualcosa esplose davvero, non so cosa fosse, è una sensazione che tutt’ora non spiego, ma era come se il mio corpo mi spingesse nella sua direzione.
Fottuti sentimenti. Fottute rockstar emergenti.
Gli bastò avvicinarsi e fare quello che avevo fatto io la sera precedente per accendere in me una marea di fuochi d’artificio, che guizzavano dentro di me a tutta velocità.
«sei un’idiota, Jones, un dannatissimo idiota!»
Ma ormai non potevo più fermarmi, avevo le sue mani sui miei fianchi e non ci fu neanche il tempo di respirare o controbattere che eravamo entrambi nel letto, nudi ed eccitati.
 

[…]

 

Il mattino seguente, le luci dell’alba mi accecarono e per la prima volta dal primo giorno che dormivo con lui, mi accorsi che era ancora accanto a me,addormentato. Il suo viso era sereno e rilassato, anche se il ciuffo gli copriva gli occhi ancora chiusi,così come il suo corpo, steso senza abiti vicino al mio. All’inizio non realizzai, poi dopo qualche minuto ricordai ciò che era successo e diventai paonazza. Avevamo fatto sesso e se lo avessi detto ad una più ‘’giovane’’ me di qualche settimana prima,probabilmente non c’avrebbe creduto. Mi sentii bene, meravigliosamente, certo, finchè Tom non spalancò la porta urlando: «cicci,la colazione è pronta!»






 



spazio dell'autrice._______________________________________________________
chiedo scusa per il ritardo <.< ma ero in vacanza. lol, dico che questo capitolo parla da se.

  
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