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Autore: SeelLith    26/08/2012    1 recensioni
Non ho mai capito perchè in quella piccola parte della mia mente avvelenarli sembrava la cosa più giusta... Giusta? Beh, almeno dal mio punto di vista!
Genere: Song-fic, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hayley Williams, Jeremy Davis, Josh Farro, Zac Farro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Can’t make my own decisions
or make any with precision
Well maybe you should tie me up
so I don’t go where you don’t want me.


-Ma come cavolo vi è venuta in mente una cretinata simile? Avete la minima idea di quello che potrebbero dire sui giornali?!- Sbottai. Ero furiosa a dire poco!
-Hayley, stai calma, tra due giorni se ne dimenticheranno tutti! Poi che sarà mai, non siamo mica venuti sul palco nudi!- Rispose Josh. Ma senti questo! " tra due giorni se ne dimenticheranno tutti!" Come no, la solita frase da film!.
-No, però ci mancava poco! Ad un certo punto hai mollato la chitarra e ti sei slacciato i pantaloni! Non potete avere il carattere di bambini di cinque anni!-
Iniziavo a chiedermi se lo stessero facendo apposta, facevano finta di niente, come se fosse stata una normale passeggiata. Solo che in mezzo al cammino c'era uno stadio pieno di gente urlante e si sono trovati per caso davanti agli strumenti.
-Ascolta Hayley, calmati! Stai tranquilla, tanto non era niente di grave. Magari non se ne sono neanche accorti...- Jeremy stava barcollando verso di me.
Spalancai gli occhi, come se avesse detto un'eresia.
-Ma ti rendi conto di quello che dici? "Non era niente di grave", "Non se ne sono neanche accorti...", avete sbagliato metà delle canzoni! E poi c'era Zac che prendeva le bacchette e se le inficcava nel naso! Non si può!- Sbuffai stressata. Era stata fin troppo straziante quella serata.
Allungai il collo per vedere dove si fosse cacciato Zac. Si era appisolato, aggraziato come uno che non ha grazia, sul tavolo del mio camerino. Aveva buttato giù metà delle cose che c'erano appoggiate sopra crollando letteralmente sopra la sedia.
Alzai gli occhi al cielo e me ne andai a passo svelto sbattendomi la porta alle spalle.


Quando raggiunsi l'albergo andai di corsa in camera e mi buttai sul letto. Dopo una decina di minuti mi addormentai senza neanche togliermi i vestiti.
Mi svegliai in camera, avevo i vestiti della sera prima e il trucco sbavato. Mi lavai faccia e denti, mi pettinai quel groviglio rosso che avevo in testa e mi cambiai. Dopo essere scesa per fare colazione incontrai quei deficienti dei miei "conoscenti" sì, da quando avevamo litigato al concerto erano diventati "conoscenti".
-Ciao Hayley.- Mi salutò Jeremy.
Passai oltre con aria scocciata. Dovevo fargliela pagare: non potevano creare un casino del genere e poi la mattina dopo fare finta di niente!
Andai verso la porta che diceva "privato" lì c'era quello della manutenzione bussai. Un uomo alto e grosso mi aprì la porta e mi chiese sgarbatamente:
-Che c'è?-
-Salve, mi servirebbe del veleno per topi...- Risposi a testa bassa.
-Oh, sì dovrei averne... Tenga.- e mi porse una boccetta con scritto "pericolo" e il ricorrente teschio che indica veleno.
Ringraziai e corsi via. Ero arrivata in sala da pranzo dove il resto della band stava facendo colazione. Jeremy era al telefono e si dirigeva verso la hall, Josh e Zac non c'erano. Evidentemente si erano assentati in bagno.
Con l'aria più naturale che riuscivo ad avere in un momento come quello, arrivai al loro tavolo dove la colazione era calda e fumante sulla tovaglia candida. Senza farmi vedere misi un pò del veleno per topi nei loro caffè e sulle fette di toast. Più veloce che potevo corsi via e mi nascosi dietro il muro da dove li potevo vedere senza che loro si accorgessero di me.
Jeremy tornò nella sala nell'esatto momento in cui Zac e Josh stavano per sedersi. I tre finirono la colazione in fretta ma subito dopo aver svuotato le tazze di caffè caddero con la testa sul tavolo.
Erano morti. Ce l'avevo fatta: loro mi avevano distrutto la carriera e io mi ero vendicata.

Mi svegliai nella camera d'albergo, dopo un sogno abbastanza inquietante: uccidevo Jeremy, Josh e Zac. Li avvelenavo. Mi alzai svogliata e mi preparai per scendere a fare colazione.

You don’t have to believe me
But the way I, way I see it
Next time you point a finger
I might have to bend it back
Or break it, break it off
Next time you point a finger
I’ll point you to the mirror.
  
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