Anime & Manga > Pokemon
Ricorda la storia  |      
Autore: Gwen Kurosawa    28/08/2012    6 recensioni
(Era da un po' che non scrivevo Rollingwindshipping!)
Chiara si trova nella sua città e vorrebbe fare una sorpresa a Valerio, per questo fa un viaggio fino a Fucsiapoli.
Ma lei non sa che è Valerio a farle una sorpresa poco gradita.
{Chiara, Valerio, Nina} {Rollingwindshipping, Fatherlyshipping} {OOC?}
Citazione dalla storia: Una ragazza dai capelli rosa legati in due graziosi codini correva tra le strade di Fiordoropoli, con grandissima fretta.
Non si fermava neanche con le urla di qualche suo fan o di qualche Allenatore che volesse sfidarla: non aveva la forza necessaria per nulla.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

私は強くなる - Watashi wa tsuyoku naru

 
 
 
Una ragazza dai capelli rosa legati in due graziosi codini correva tra le strade di Fiordoropoli, con grandissima fretta.
Non si fermava neanche con le urla di qualche suo fan o di qualche Allenatore che volesse sfidarla: non aveva la forza necessaria per nulla.
Qualche passante, probabilmente qualcuno che la Capopalestra buttò a terra durante la corsa, notò delle lacrime uscire impetuosamente dagli occhi rosa di lei.
Quelle persone non si stupivano molto di quelle gocce che scendevano dal volto della giovane: faceva sempre così, dopo una lotta in cui la fanciulla aveva perso.
Ma era davvero quello il motivo?
 

Flashback

 
La mattina, prima di uscire dalla Palestra, Chiara era al settimo cielo, nonostante si fosse appena alzata dal letto.
Si sistemò in un tempo abbastanza veloce per lei – trenta soli minuti per sistemarsi i capelli e truccarsi decentemente – e corse immediatamente a mandare via le sue colleghe dalla sua Palestra color rosa confetto e si affrettò a chiuderla.
Il perché di tutto ciò?
Voleva fare una sorpresa al suo amato Valerio, il famoso Capopalestra di Violapoli, nonché suo migliore amico.
Non si vedevano da qualche mese per i loro duri lavori come Capipalestra e, secondo la ragazza dai capelli rosa, era logico fare una visita al ragazzo!
Dopo aver scritto su un cartoncino bianco con un pennarello rigorosamente rosa la scritta “Chiuso per ferie!”, corse immediatamente verso la sua bicicletta, pronta ad andare a Violapoli, per andare a trovare il giovane che lei amava tanto.
Uscì dalla città: quegli alberi e la leggera brezza che muoveva le foglie mettevano Chiara in pace con il mondo e la rendeva tranquilla; vedere gli Allenatori lottare tra loro, la facevano sorridere, poiché notava la loro volontà di diventare Campioni.
Ancora meglio fu il Parco Nazionale: quel giorno, non c’era la Gara Pigliamosche, e ciò era un bene per la Capopalestra, che non voleva far tardi, come al suo solito.
Anche lì l’atmosfera era delle più belle: i bambini scorrazzavano da una parte all’altra, inseguiti amichevolmente da Pokémon, l’acqua della fontana brillava come tante stelle, le foglie degli alberi si muovevano grazie al venticello primaverile e alcuni Pokémon Coleottero come Kricketot, Volbeat e Illumise cantavano, rendendo l’atmosfera del Parco assolutamente perfetta.
Come quella giornata, pensava Chiara.
Tutto sarebbe stato perfetto.
Continuò a pedalare verso Violapoli e, appena arrivò in città, andò con una velocità mai adottata prima d’allora, andò davanti alla Palestra.
Posò la bicicletta e, con un sorriso stampato in faccia, la rosa si preparò a entrare.

Chissà come l’avrebbe presa Valerio, quella visita… chissà se gli avrebbe fatto piacere…chissà…

Peccato che uno degli allievi del blu le dicesse che lui non c’era.
Si era preso un periodo di ferie ed era andato a Kanto, nella città di Fucsiapoli.
Le disse anche che il Capopalestra non voleva essere disturbato da nessuno, ma quell’avvertimento non arrivò alle orecchie della Capopalestra di Fiordoropoli, che corse immediatamente fuori, per prendere il Supertreno e andare a Kanto.
Durante il viaggio, sentiva dentro di lei la voglia di chiamarlo al PokéGear e avvertirlo del suo arrivo, ma era tutta una sorpresa…solo per lui…il suo amato Maestro dei Pokémon Volanti.
Arrivò in pochissimo tempo a Zafferanopoli e, con la sua fidata Bicicletta, attraversò tutta la città e quella di Lavandonia, per poi finire nel Ponte Silenzio.
Altro luogo da amare: l’acqua brillava ed era particolarmente calma.
Peccato che non ci fosse la brezza che c’era a Johto, pensò Chiara, mentre osservava i Pescatori attenti.
Attraversò l’erba – poiché i gradini sul terreno non le permettevano di avanzare sul sentiero – e si trovò all’interno della città di Fucsiapoli.
I sentieri avevano un insolito colore e le abitazioni non erano un granché: le ricordava un po’ Violapoli.
“Probabilmente il Capopalestra locale ha voluto modernizzare un po’ la città…” si disse, osservando dalla sua postazione quella città tanto intricata.
Si sarebbe sicuramente persa, prima di trovare Valerio.
Mentre verificava l’immensità di quella città, notò, davanti ad una di quelle case monotone, una figura azzurra e slanciata.
-VALERIO!- urlò Chiara, felice come una pasqua e corse, con un po’ di rossore sulle gote, verso l’amato.
L’aveva trovato, finalmente: ora si che sarebbe stata la giornata perfetta!
 
Un altro richiamo. Le tue labbra chiamavano quel nome che amavi tanto. Quel grido attirò l’attenzione del tuo amato ma, per tua sfortuna, sembrava sconvolto.
 
La porta di quella casa si aprì e ne uscì una ragazza vestita da ninja, abbastanza formosa, che andò in direzione del Capopalestra di Violapoli.
La rosa, che si era appena avvicinata a lui, rimase un po’ scossa dalla presenza di quella giovane, che non aveva mai visto prima.
-Ehi, Valerio, che dobbiamo fare?-
La voce pungente di Nina sconvolse ancora di più la povera Capopalestra, che non credeva a quello che vedeva.

Dai, saranno semplici amici!

 
-Io…io sono Chiara, Capopalestra di Fiordoropoli, a Johto…- si presentò, per la prima volta in tutta la sua vita, con una falsa felicità.
La sua voglia di piangere era alta, ma voleva dimostrare al suo amato che lei era forte.
La Capopalestra di quella città guardò Chiara con diffidenza: guardò prima Valerio con occhi confusi; poi si rivolse a quella ragazza.
-Nina, Capopalestra di questa città e…ragazza di Valerio!- esclamò, con una punta di felicità nell’ultima parte della frase.
Gli occhi della rosa si ridussero a due piccoli punti a quell’affermazione e cercò di trattenere le lacrime e decise di fingere e non mostrare i suoi sentimenti, per la prima volta.
-Ne sono felice!- mentì, sfoggiando un falsissimo sorriso a trentadue denti.
Non poteva fare altro: non poteva fare la bambina davanti a quella ragazza, che sembrava tanto sicura di sé.
Valerio rimase sbigottito dalla reazione dell’amica: si sarebbe aspettato una crisi di pianto, poiché lui non aveva mai parlato di Nina a Chiara, per evitare problemi.
-Chiara, aspetta…-
Non fu nemmeno in grado di completare la frase, che la Capopalestra di Fiordoropoli si avvicinò a lui, con gli occhi lucidi, ma con un sorriso sulle labbra.
-Non mi vedrai per un po’ di tempo…
Gli occhi azzurri del ragazzo diventarono incerti: lei ci era rimasta male per la relazione tra lui e Nina? Ci era rimasta male del fatto che lui non le aveva mai detto niente?
Stava per chiederle “scusa”, nonostante l’orgoglio che avesse l’Allenatore di Pokémon Volanti; ma la ragazza lo anticipò.
-I miei Pokémon stanno male. Anche la Palestra rimarrà chiusa per un po’…- mentì Chiara, con ancora quel dannato sorriso falso in faccia.
La Capopalestra di tipo Veleno non capiva molto bene la situazione, ma si sentì sollevata quando vide quell’amica del suo fidanzato andare via con la sua bicicletta.
 

Sei stata ferita solamente perché sei debole, Chiara! Se solo fossi stata più forte…

 
Se solo, se solo, se solo…
Non le rimaneva altra scelta che tornare a casa, il più veloce possibile.
 

Fine Flashback

 
Chiara stava piangendo nella sua Palestra, nella postazione dove affrontava gli Allenatori.
Miltank, Clefairy e tutti i suoi Pokémon cercavano di consolarla, anche se finivano per piangere loro stessi.
Era la prima volta che Chiara riceveva una delusione d’amore simile.
Perché Valerio non le ha mai detto nulla di Nina? Perché lui ha scelto quella ninja al posto suo?
-Perché sono così debole?- disse tra le lacrime e, con le mani tra i capelli, si strappò i fermagli che tenevano fermi i suoi capelli, facendoli cadere tutti sul suo viso solcato da salate lacrime.
Sì, salate…gliel’aveva detto Valerio…le lacrime sono più salate se si piange una delusione d’amore.
E aveva ragione.
-Valerio…perdonami…se sono così debole…- sussurrò nel pianto.
Il groppo alla gola non le permetteva di parlare meglio e i flashback tra lei e il blu le annebbiavano la vista.
-Te lo prometto…sarò più forte!
E continuò a piangere, sfogando tutta la sua disperazione nell’aver perso il suo amato Capopalestra.



Spazio Autrice:

Ok, è vero, mi vengono storie deprimenti...ma meglio così che con un finale da genere Romantico/Fluff/Sentimentale, no?
Comunque, non so se Nina mi è venuta OOC, perché questa è la prima volta che la uso...poi non lo so.
Questa storia è nata grazie a Nivees, vero?xD
Comunque, mi farebbe un grandissimo piacere ricevere non solo recensioni di chi piace la Chiara/Valerio, ma anche ci sostiene la Nina/Valerio, anche per sapere i pareri di un paio di persone.
Il titolo significa "Sarò più forte".

Questo è il forum con la discussione: http://papermoon.friendspace.forumfree.it/?t=62905858
Sayonara!

Gwen Kurosawa
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Gwen Kurosawa