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Autore: Yuki Kiryukan    29/08/2012    14 recensioni
Seconda serie di Awakening.
Rebecca e Zach sono stati separati per due lunghi mesi. Ognuno preso ad affrontare i problemi della propria realtà.
Ma Rebecca è ottimista, poiché è viva nel suo cuore, la promessa di Zach, sul suo ritorno, di cui lei non ha mai dubiato.
Ma quando arriverà il momento di rincontrarsi, Rebecca, non ha idea quante cose siano cambiate, e si ritroverà ad affrontare da sola, i suoi incubi peggiori.
Dal capitolo 6:
"Non ci pensai nemmeno un secondo in più, che gli buttai le braccia al collo. Gli circondai le spalle, stringendolo forte contro il mio petto.
Inspirai a fondo il suo profumo virile che mi era tanto mancato. Mi venne da piangere quando sentii il suo corpo aderire perfettamente al mio. Come se fossimo stati creati appositamente per incastrarci.
Zach aveva mantenuto la sua promessa, ed era tornato da me. Io l’avevo aspettato, e adesso, non vi era cosa più giusta di me tra le sue braccia.
L’unica cosa che stonava, o meglio, che mancava, era il fatto che non fossi...ricambiata.
Quando finalmente, sentii le sue mani poggiarsi sulle mie spalle, non mi sarei mai aspettata...un rifiuto".
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cursed Blood - Sangue Maledetto'
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Salve a tutti!!!! :D Sono Yuki!
Ok, non mi sembra vero di essere riuscita a postare così in fretta il Prologo di Rebirth! O.o
Se ce l'ho fatta, devo ringraziare Fabiola, o Bippa, che mi ha aiutata tantissimo con la revisione di questo capitolo! Ti dedico il prologo cara! xD
Come sempre, un grazie infinito a tutti quelli che hanno seguito la prima serie di questa storia, incoragiandomi con affetto! :') Non so come avrei fatto senza di voi! *.*
Spero mi seguirete anche fino alla fine della seconda! Vi prometto un sacco di sorprese! :D
Detto questo, vi lascio al prologo! Aspetto con ANSIA di sapere cosa ne pensate di questo inizio!  
Apresto, spero di riuscire a postare in fretta anche il primo capitolo!
Un bacione a tutti!!! <3   
Yuki!              



                                                 Prologo
 
 Anchorage – Alaska

 
 
 
 
Zach guardò giù per lo strapiombo.

I suoi occhi neri come la pece, rotearono qua e là, studiando minuziosamente il paesaggio che lo circondava.

I ciottoli rotolarono sul terreno arido, producendo un scricchiolio ritmico. Il bosco che in precedenza decorava quel luogo sperduto, era scomparso.

O meglio, era completamente distrutto. 

Non l’avevano fatto di proposito. Si erano allenati come facevano sempre, ma avevano sottovalutato quanto la loro forza fosse smisuratamente cresciuta in quei due mesi.

E non era aumentata solo la forza, ma anche la velocità e la resistenza. 

Non avevano quasi più nulla che li accomunasse agli umani, se non l’aspetto.

Una forte ondata di vento sferzante gli punzecchiò le guance.

Si strinse nel giubbotto di pelle nera, sorridendo tra se. Un’altra delle poche cose in cui ancora restavano umani, era la sensibilità al caldo ed al freddo.

Dopotutto, erano due lunghi mesi che lui continuava a sentire un freddo terribile. Un freddo interiore. 

Un freddo dovuto alla sua lontananza. 

Dio, quanto le mancava.

Le aveva detto solamente un misero aspettami, e non si era nemmeno voltato indietro, nonostante lei avesse chiamato incessantemente il suo nome.

Se solo sapesse quanta voglia aveva avuto in quel momento di voltarsi, mandare tutto a puttane, e di stringerla fra le braccia...

Chiuse gli occhi e lei era lì, vicina a lui. Immaginò di prenderle la mano, di baciarne ogni centimetro, per poi salire, e trovare quelle labbra così calde e morbide.

Ma un rumore fastidioso di passi, interruppe il suo sogno e lo riportò in quella realtà molto più crudele.

Aprì gli occhi con lentezza, e si voltò indispettito. 

La chioma bionda di Ryan scossa dal vento fece capolino. Il suo sguardo da strafottente non era affatto cambiato.

<< Non dovresti essere qui fuori . Sei appena uscito dal coma >> gli ricordò, sbuffando.

Ryan lo guardò malamente << Non rompere le palle >> gli rispose, cacciando una sigaretta dalla tasca dei jeans.

Zach scrollò le spalle << Non dovresti nemmeno fum... >> Ma a metà frase si interruppe. 

Non era il tipo da fare la paternale. Soprattutto ad un tipo come Ryan, con il quale avrebbe solo sprecato fiato. Non l’aveva mai ascoltato e non avrebbe di certo iniziato in quel momento.  << Tzè, fai come ti pare >> sbottò, infine.

Guardò il compagno inspirare una profondo boccata, e poi espellere il fumo in un lungo sospiro, che si tramutò in un violento attacco di tosse.

Prontamente, Zach gli mise una mano dietro la schiena, sorreggendolo.

  << Ecco cosa succede a voler fare il macho... >> sbuffò, togliendoli la sigaretta dalle mani. La buttò in terra e la schiacciò col piede.

Ryan se l’era vista brutta. Quella pallottola contenente il veleno gli era entrata nello sterno, sfiorando per un soffio il polmone destro. Tutto per proteggere Amelia Sound. 

Ryan lo fulminò con i suo zaffiri.   << Proprio tu parli? Adam ti aveva rotto tutte le costole per averla protetta >>

  << Concordo. Non puoi proprio permetterti di fare la predica, Zach >>

Una voce che da qualche tempo aveva imparato a sopportare si intromise nella conversazione.  

Una ragazza dal lunghi capelli scuri, tendenti al rosso camminò verso di loro. Indossava un’elegante giacca lunga fino alle cosce sinuose, dei pantaloni attillati neri, ed una maglia scollata.

Sembrava sopportare il freddo meglio di loro vista la disinvoltura nei suoi movimenti. 

Lo guardò con gli occhi color cioccolato fuso.  << È stato proprio per la tua avventatezza che non sei più il leader assoluto della squadra >> gli ricordò sorridendo << Io e te dividiamo la responsabilità, ora >>

Zach grugnii infastidito. Il fatto che il “padre” lo avesse affiancato a quella tizia nel suo ruolo di leader non l’aveva ancora digerito. 

Già, il padre…. Non si era accorto del suo tradimento... o forse faceva solo finta di non saperlo.

Sapeva solo che per lei, era pronto a rifarlo e questa volta non avrebbe fallito.

  << Elizabeth... >> disse sospirando, seccato dalla sua intromissione << Sembri provare  gusto a farmelo notare ogni volta che ci incontriamo >>

Lei rise divertita  << Ancora non sei riuscito ad accettare questa faccenda... >> constatò avvicinandosi << Comunque, puoi stare tranquillo. Non provo un gusto sadico nel farti innervosire. Sono solo venuta ad informarvi che tutti i preparativi sono stati ultimati >>

A quelle parole, Zach si irrigidii, e la stessa cosa fece Ryan dietro di lui.

Quella frase significava diverse cose. 

La prima, era che Adam ed Alyssa erano perfettamente in grado di muoversi come prima.

Anche loro non erano stati nel migliore dei modi in quel lasso di tempo. Lo stato di cancrena che aveva attaccato i loro arti, era stato difficile da debellare.

Gli sembrava quasi di sentire ancora le grida di dolore che emettevano ogni giorno, quando erano stati costretti all’asportazione delle cellule cancerogene.. senza l’uso dell’anestesia.

La seconda , era che erano arrivati i rimanenti Chimeri del gruppo del quale Elizabeth era la leader. Un gruppo composto da sette suoi “simili”, divenuti tali solo da un paio di anni, o poco di più.

Un tempo relativamente breve visto quanto aveva impiegato lui per riuscire a sopportare la presenza di Rufus.

Questa unione appariva con una logica relativamente semplice, ovvero avere più uomini per la riuscita della missione: il recupero di Misa.

Ma Zach, come Ryan e tutti gli altri, sapeva che il vero motivo era soprattutto infliggere un’umiliazione esemplare al Red Shield, divenuto una minaccia troppo grande ormai.

E cosa più importante, un maggior numero di Chimeri avrebbe alzato le probabilità di riuscita del compito che lo terrorizzava di più.

Il rapimento di Rebecca.

Il padre non si era ancora rassegnato all’idea di volerla studiare, per apprendere le sue anomalie ematiche.

Così, in quei due mesi, oltre che a ristabilirsi dalle ferite dell’ultima battaglia contro l’organizzazione, avevano seguito allenamenti, e subito delle ignizioni che miglioravano la status della Chimera.

A ciò, era dipeso che gli attacchi di “fame”, diventassero più assidui, e meno distanziati gli uni dagli altri.

Di male in peggio, pensò.

  << Quindi? >>  sbottò Ryan, accendendosi l’ennesima sigaretta << Quando dobbiamo partire? >>

  << Domani >> rispose immediatamente Elizabeth, e Ryan tossì di nuovo.

Zach ebbe tutta l’impressione che non gli fosse andato di traverso il fumo, quella volta.

Elizabeth lo ignorò, e continuò a parlare:  << Dalle informazioni che hanno raccolto Dean e Ray, sono in una sede a Fitchburg, nel Wisconsin. Anche Misa dovrebbe essere tenuta li >>

Il biondo sospirò rumorosamente  << Prepariamoci allora >>

Elizabeth annuì, e dando le spalle ai due, cominciò a camminare verso l’abitazione color avorio in cui avevano vissuto in quel periodo.

Quando non fu più a portata d’orecchio, Zach squadrò il biondo << “Prepariamoci”? >> ripeté alzando un sopracciglio << Lo sai che dovrai combattere di nuovo contro Sound, no? >>

<< Tzè. Tanto, non può andare diversamente >> sbottò lui, buttando a terra la sigaretta e calpestandola con fare nervoso  << Ci penserò quando sarà il momento >>

Zach sospirò rumorosamente, e mettendosi le mani in tasca, cominciò a camminare nella direzione presa da Elizabeth.

Ryan lo affiancò  << E tu? Il padre è stato chiaro. Dobbiamo catturarla >> gli ricordò << Che farai? >>

Zach continuò a guardare dritto davanti a se, senza rispondere.

Il biondo lo raggiunse e lo strattonò per una spalla  << Non dirmi che sei ancora intenzionato di attuare quel piano perché... >>

Non finì la frase, notando che Zach non gli stava prestando minimamente attenzione.

Ma dalla sua mascella contratta, le sue mani strette a pugni, e lo stato di innaturale rigidezza in cui era il suo corpo, era facilmente intuibile che aveva gli stessi pensieri di Ryan.

Lui sbuffò  << Zach, è la stronzata più grossa che tu potresti fare >> disse  << E se lo stai facendo anche per me, stai sicuro che quando verrà il momento saprò co... >>

Zach gli fece cenno di tacere. Aveva gli occhi bassi. Sembrava sul punto di piangere.

Ci impiegò qualche secondo per rispondere.  << Io...non la tradirò mai >>
  
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