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Autore: Sweetcurry    29/08/2012    2 recensioni
-Yo.-
Alzai lo sguardo e tutto quello che vidi fu un cappello da cowboy rosa, eppure mi era sembrato di sentire una voce!
-Cos’hai preso tu? Ramen?- mi chiese senza nemmeno darmi una spiegazione, come se tutto quello fosse normale e ovvio. Insomma un tipo con un cappello rosa che non conosci si siede di fronte a te e cerca di fare conversazione su cose inutili come il pranzo, era del tutto normale, no?
Mi diedi dello stupido, il primo segno di un’amicizia e io subito lo giudicavo male. Magari era solo un po’ particolare, ma una brava persona… Sorrisi, provando ad autoconvincermene miseramente.
-Sì, mi piace davvero tantissimo.-
Lui aggrottò le sopracciglia – Sei straniero? Sai, non si capisce nulla quando parli.-
Ridacchiai, sorridi e annuisci, Han.

[HanChul] [AU]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Altri, Han Geng, Heechul
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Avviso: nessun tentativo di lucro e nessuna insinuazione verso i personaggi saranno presenti nella storia. E' un'opera di pura finzione. 

 


UNO È IL CUORE, DUE SONO LE MANETTE.




1. L'inizio.





 
Era il primo giorno di scuola e io sinceramente la voglia di varcare le porte di quella scuola sconosciuta non sapevo proprio dove l’avevo trovata, ci pensai su e dolorosamente nella mia testa rimbombò l’urlo di mio padre che mi ordinava di andare a scuola. Forse per quello, sì.
La preoccupazione che mi potessi trovare male in quel paese straniero dove ci eravamo trasferiti da appena un mese tormentava ogni giorno i miei. Sospirai, oltre che darmi gli ordini sotto forma di urli vandalici facevano pure la parte dei genitori preoccupati.
Suvvia, sarei riuscito a cavarmela.
Dopotutto la Corea del Sud non doveva essere un posto così brutto, doveva andare per forza bene. 
Ci pensai un attimo, io non sapevo costruire una frase decentemente in coreano e ambientarsi sarebbe stata una passeggiata?
Cercai di pensare positivo, il corso pomeridiano di coreano speravo mi avrebbe aiutato, con quel tipo tutto strano col riporto e i peli nel naso troppo lunghi, sarei diventato un primato nel coreano! Anche se era puzzolente sembrava proprio che mi volesse aiutare, e avrei scommesso che appena quel tipo avrebbe imparato a dire il mio nome in cinese senza rifilarmi un “Hann Gieng”, io allo stesso tempo avrei imparato il coreano.

La classe in cui mi trovavo era abbastanza normale, se non fosse che appena entrai molti mi guardarono come se fossi un alieno, beh le novità spaventano, no?
Mi presentai alla classe.
-Ciao, sono Han Geng. Mi sono trasferito dalla Cina.- Perché nessuno sorrideva?
-Bene, Han Geng vai pure a sederti là in fondo. C’è un banco libero.- 
Sorrisi e seguii le indicazioni dell’insegnante, prendendo posto in un banco assolutamente anonimo in fondo all’aula. Non sembrava così orrendo.
Durante l’intervallo molti miei nuovi compagni si avvicinarono a me provando a parlarmi, tra tutti quei “-yaa” il mio cervello rischiò seriamente una combustione.
Cercai di sorridere convincente, ma in realtà non capii una mazza di quel che mi stavano dicendo, soprattutto se lo dicevano in cinquecento mila. Sorridi e annuisci, Han.
-Non capisci molto il coreano, eh?- disse una ragazza, quella che aveva il banco di fronte al mio.
Io la guardai, con uno strano tic all’occhio destro. No, dici? Pensavo di essere un professore di coreano! Grazie per avermi illuminato la via verso la sapienza, cara ragazza.
Sorridi e annuisci, Han. Forse sopravvivrai così.
Alcuni compagni di classe comunque furono molto gentili nell’indicarmi la mensa durante la pausa pranzo. La raggiunsi e notai che vi era una sorta di self service con dei vassoi, così cercai di copiare ciò che facevano gli altri studenti facendo la fila con loro, forse mi sarei mimetizzato senza fare casini.
Detto fatto, Han.
La sfortuna volle che inciampai e diedi una gomitata leggera, vorrei sottolineare leggera, ad un altro ragazzo. Subito mi voltai cercando di scusarmi, ma appena mi guardò in volto capii che le mie scuse non sarebbero bastate. Sbuffai, ecco che arrivava la sfiga in persona, e io che avevo sopportato fino all’ora di pranzo annuendo e sorridendo!
-Cosa stai facendo? Sei scemo?- iniziò a dire un sacco di altre parole che non capii, potevano essere parolacce, pensai. Al corso di coreano di certo non me le insegnavano, pensai. Accidenti.  
Mi prese per il colletto della camicia e mi spinse all’indietro, facendomi sbattere contro un altro ragazzo. Guardai il mio aggressore, ma con il vassoio in mano non riuscivo a proteggermi, non volevo proprio mollare la mia ciotola bollente di ramen, poco dopo il ragazzo a cui ero andato a sbattere si girò e con un’occhiata fulminò il ragazzo che se l’era presa con me e i suoi amici che lo attorniavano.
Ebbi quasi paura per loro.
-Che hai fatto al mio pranzo!- urlò il ragazzo dallo sguardo omicida , lì mi preoccupai seriamente della mia incolumità, e se non avesse visto che io piccolo studente cinese non avevo fatto assolutamente nulla?
Per mia fortuna, e non so come fosse possibile, i pugni che vidi andarono tutti a riversarsi sui miei aggressori.  
-Se succede di nuovo, potrei non fermarmi qui.- lo sentii sibilare, poi si rivolse verso di me e io ebbi quasi paura di esser carbonizzato vivo dal suo sguardo. Erano grandi e profondi, ora che ci pensavo e lo guardavo bene non sembrava per nulla un tipo che faceva a pugni, più che altro mi sembrava un pazzo effemminato. Cos’era quella sciarpetta rosa che aveva al collo?
-Tu, fatti rispettare se non vuoi finire come il mio pranzo. – mi disse, e io con un po’ di sforzi capii quel che mi era stato appena detto.
Annuii.  -Grazie.-
Lui mi guardò, alzando un sopracciglio. –Non ringraziarmi. Prenderò la tua mela, piuttosto.-
 




Sweetcurry's Time. 
E' la mia prima fanfiction sui Super Junior, ma ne sono abbastanza orgogliosa, mi fa piacere rileggerla quindi spero che tutto vi piaccia. Questo capitolo so che è molto corto, ma è solamente l'introduzione. Tuttavia l'HanChul è (insieme alla Eunhae) una coppia che amo alla follia, so che non si potrà ricomporre, ma preferisco accontentarmi del passato e creare una ff AU dove mi possa sbizzarrire. 
Spero di non cadere nell'OOC, avvertitemi nel caso!

Spero vi piaccia, alla prossima!

Bye bye. 
   
 
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