Eyes.

"Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell'essere umano"
Paul Coelho

Cosa vedo quando guardo nei tuoi occhi, Kurt?
Vedo una miriade di stelle.
Sono bellissimi. Più chiari del cielo terso. E posso vederci delle nuvole dentro. A volte sembrano opachi, come se fossero ricoperti da un velo. Vitrei. Ma forse sei solo un po' fatto.
Hai uno sguardo così intenso, così triste. Così buono. Sembri una persona che ha tante cose da dire, ma nessuno con cui parlare. Ma forse pensi che non sia poi così importante.
Oh well, whatever, Nevermind.
Fai finta di niente mentre muori dentro.
Chissà se hai mai trovato qualcuno con cui parlare. Io starei ore a ascoltarti, a farmi raccontare storie infinite da quegli occhi, a guardarti. Che ogni tanto ti scosti un ciuffo biondo dal viso, che ti accendi una sigaretta, e sbuffi un po' di fumo qua e là. Forse non ci sarebbe neanche bisogno di parlare.
Basterebbe solo uno sguardo, infondo.
Solo uno sguardo per raccontare la storia di una vita.
O di molte vite messe assieme.
Uno sguardo che racchiude un mondo intero. Racchiude il malconento di una generazione, la generazione x. Anche se tu non l'hai mai voluto, Kurt, ormai è così. Rappresenti tutti gli adolescenti arrabbiati, arrabbiati con il mondo, arrabbiati con loro stessi, che aspettano la tua giustizia, magari mettendo su un cd dei Nirvana.
Abbiamo tutti il tuo stesso sguardo.
E vivrai sempre nei nostri cuori, lo sai.
Sarai per sempre il nostro mito, la nostra figura di riferimento.
Il nostro angelo caduto.
Ti amiamo.
Ti amo, lo sai.
E un giorno riuscirò a dirtelo, guardandoti negli occhi.