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Autore: Piccola L    30/08/2012    2 recensioni
il racconto della giornata passata insieme da piccoli di kouta e lucy
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Kouta | Coppie: Kouta/Lucy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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is a perfect day 
 

Sei stato il mio primo amore,
e ora capisco perché ci scrivono libri e ne parlano così tanto.
Insomma ci si muore tutti.
Ci si butta ad occhi chiusi, senza mani avanti,
senza pensieri, senza niente.
Un salto nel vuoto.
Bello il salto, piuttosto doloroso l’atterraggio.



 
E’ così vivido il ricordo, e son passati così tanti anni.
La foto di una giornata!
Direte voi….. “la foto di un momento?”
No, proprio la foto di un giorno, un meraviglioso giorno di primavera!
Quando l’emozione è vera, è forte, supera l’inverosimile, supera i confini della realtà, della tangibilità.
Il cielo era sereno, qualche nuvola passeggiava qua e là nell’azzurro e sfacciatamente i raggi del sole corteggiavano la terra,
ma l’aria era fresca e una leggera brezza solleticava le verdi e giovani fronde dei pochi alberi di città.
Mi ero alzata presto, più presto del solito, prima ancora del suono della sveglia, prima nemica della mattina,
che è lì attenta ed inderogabile ti ricorda che il tuo turno è cominciato.

 
Era domenica, ed io mi sentivo proprio così in festa e libera……….
libera di provare un’emozione che avevo dimenticata, da tanto, troppo tempo.
L’eccitazione!
Quella luce nello sguardo.

 
Un emerito sconosciuto due giorni prima, mi aveva guardata così, con quella luce negli occhi che, ancora,
dopo dopo tanti anni echeggia nella testa, mi inebria ed ubriaca tutta la mia persona con sensazioni di bambina.
Un’elettricità minava la casa, ma forse nessuno ne captava la forza, quell’energia apparteneva solo a me e alla voglia di rivederlo.
Io, proprio Io…..
poche esperienze vissute e tante paure da vincere, con le ansie e le insicurezze di chi sa di essere diverso,
quella mattina ero pronta a vivere.
Erano appena passate le dieci, e la sua voce calda ed intimidita mi giungeva dal altra parte della strada sussurrando un “ciao”.

Non starò qui a raccontare le cose fatte quel giorno insieme, come quando da bambini a scuola si svolge il tema su come si è passata la domenica,
no non è questo che voglio trasmettere, ma nero su bianco quello che ho sentito, che ho provato dentro in quelle ore una dopo l’altra.
E attraverso le parole rivivere le emozioni e le sensazioni che rendono diverso un giorno dall’altro.

All’orizzonte lo zoo pieno di creature così diverse tra loro. Non ricordo di cosa parlammo in quei momenti,
ricordo invece la mia confusione: la mia timidezza, il mio imbarazzo, la vezzosità, il pudore, il desiderio di piacergli, la paura di deluderlo,
tutto altalenava tra la pancia e la gola e mi accompagnava in quel viaggio e nel mio nuovo approccio con un rapporto umano.
Ripercorro ora con la memoria il ricordo del unico giorno in cui posso dire di essermi davvero sentita viva, un richiamo di vita e di immenso.
E mi rituffo lì, in una corsa mano nella mano, con il vento in faccia che ti aiuta a sentire che è vero, che è tutto vero.
Ricordo i suoi passi accanto ai miei, la sua voce, la timidezza, la tenerezza nel suo sguardo.
Soli e sconosciuti, soli ed impauriti, soli col desiderio di non essere più soli, questo ricordo, questo ho sentito.
Due bambini desiderosi ma guardinghi.
Due bambini innocenti alla ricerca.
Un piccolo chiosco famigliare, tovaglioli di carta con scacchi rossi e bianchi, un gelato.
E ancora parole e parole, sguardi timidi e fugaci e l’attesa e la paura, la paura e l’attesa che qualcosa succeda.

 
E PIO SI CRESCE , E CI SI RITROVA PER SEPARARSI DINUOVO NELGLI ULTIMI ISTANTI...

Ricordo il rispetto, la delicatezza e un tacita richiesta di consenso accompagnare il suo braccio sulla mia spalla e il mio sorriso,
la mia voglia e il mio assenso di risposta.
Ricordo nel parcheggio, un attimo prima della fine, il ricordo di quel giorno...
ma ci potrebbero essere altri mille racconti da intitolare,
perché da allora ogni giorno vissuto con chi veramente ci tiene a me per me è una foto indelebile nella memoria,
è un gioiello nell’anima, un regalo prezioso, un bagaglio,
un bagaglio pesante che contiene tutte le emozioni umane e le esperienze di gioia e di dolore che la vita ci riserva,
ma tra tutte, uno è il sentimento che le lega e le fa sopravvivere….. un immenso amore! 
   
 
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