Disclaimer: I personaggi di
Kuroko no Basuke non mi appartengono
Ma sono di proprietà di Tadatoshi Fujimaki ©.
A Rota ~
A Prof ~
.: Simpleness :.
-Kasamatsu-senpai, Kasamatsu-senpai~-
E quando Kise lo chiamava a quel modo, Yukio sapeva
che era solo per due motivi: o per una foto con l’adorante ragazzina di turno,
oppure per una domanda idiota.
Visto e considerando che l’ultimo stuolo di fan girl
lo aveva personalmente rispedito via con quella voce che Ryota definiva pregna di stolido isterismo –Espressione
che aveva lasciato Kasamatsu tra l’incredulo e il perplesso: da quando Kise
Ryota conosceva siffatte auliche espressioni?-, allora l’unica opzione rimasta era
la domanda idiota dell’idiota Kise.
-Cosa hai pensato la prima volta che mi hai visto?-
domandò, saltellando fino a lui.
Ecco. Appunto.
Yukio gli lanciò un’occhiata di traverso.
-Che eri un bamboccione-
Kise scoppiò a ridere, la testa gettata indietro e
le mani affondate nelle tasche della divisa scolastica.
-E la seconda volta?- continuò, con un ghigno
divertito a sollevargli le labbra.
-Che eri fastidioso-
Kasamatsu si voltò appena ad osservare l’espressione
di Ryota; questi lo fissò di rimando, il sorriso più labile e le palpebre
socchiuse, a donare allo sguardo una serietà ben poco famigliare. Yukio serrò
le labbra, deglutì e tornò a guardare la strada davanti a sé, l’asfalto che
si colorava lentamente di rosso.
-E la terza volta?-
-Che eri un idiota-
Questa volta, Kise si bloccò. Kasamatsu si fermò a
sua volta, voltandosi.
Ryota rimase con la testa piegata di lato, un
sopracciglio inarcato, gli occhi resi cupi dall’ombra in arrivo.
-Avresti potuto non vedermi più-
Yukio coglieva a stento il volto dell’altro: così in
controluce, il lato destro era l’unica parte visibile nel taglio del tramonto.
Ma Kasamatsu avvertì comunque l’espressione di Kise strappargli brividi di
disagio lungo la spina dorsale.
-E lasciarti preda della tua stupidità?- sbottò in
risposta, girando i tacchi con la ferrea intenzione di lasciarlo indietro -Andiamo
o rischiamo di perdere anche l’ultimo treno, idiota-
Una risata e Ryota gli caracollò di nuovo accanto festante,
cinguettante, bamboccioso, fastidioso e idiota come sempre.
Yukio, allora, gli diede uno spintone.
Così.
Semplicemente.
Note Finali
Minimalismo is the way (?)